Titolo | Voto gioco | Commento | Data commento | |
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Mythos | 10,0 | Io adoro questo gioco. Doverosa premessa, non sono mai stato un vero giocatore di ruolo di quelli che giocano o hanno giocato anni e anni, ma ho sempre fatto campagne brevi a D&D e Stormbringer. Sono un appassionato dei GDR in generale, in quanto amo comprarmi i manuali, valutare le grafiche, immergermi nel mondo che viene immaginato, studiare le meccaniche di gioco. Ecco, partendo da questo presupposto, giudico questo gioco da grande appassionato dei GDR. Mythos è davvero un bel gioco di ruolo. La prima cosa che mi ha colpito nel valutarne l'acquisto è stata l'ambientazione (ed anche il prezzo davvero economico!). Ambientazione che secondo me è talmente originale da poter far diventare questo gioco un nuovo cult. Eh si perchè siamo tutti abituati a pensare ai GDR ambientati in contesti fantasy che a seconda delle declinazioni 'fantasy', diventano: fantasy classici, molto (forse troppo) immaginifici (vedi D&D) fantasy-gotici-rinascimentali (alla Warhammer) fantasy-realistici (alla Strombringer) fantasy-semirealistici (L'era di Conan). Vi è stata poi la felice eccezione di 'Vampire The Masquerade', ma solitamente il GDR lo si associa a fantasy, mondo tolkeniano etc. Non fraintendetemi, amo il fantasy, ma credo sia ora che ormai il GDR si emancipi e si apra a tante altre ambientazioni ugualmente interessanti ai mondi fantasy, di modo che quest'ultimo non monopolizzi più questo tipo di gioco, almeno a livello di background. Gilbert Gallo, auotre di Mythos, ha secondo me avuto l'intuzione giusta. Un fantasy 'nostrano' (perchè finalmente inventato da un italiano, un pò di sano made in italy!) come atmosfera, o meglio, legato alla nostra radice culturale greco-latina. Un GDR come Mythos ambientato nell'epopea Omerica a metà fra la storia (le città-stato della Grecia arcaica, monarchica e pre-democratica, il periodo della civiltà greca che più preferisco) e la leggenda (l'epopea di Omero e i leggendari eroi greci come Achille, Odisseo ed Eracle col pantheon di divinità che tutti conosciamo) è uno dei contesti più belli e interessanti, mai sfruttati in un GDR. La domanda che mi sono fatto dopo aver letto dell'esistenza di Mythos è stata proprio questa: "come cavolo è possibile che nessuno abbia mai pensato di ambientare un GDR nella Grecia arcaica?!" Il fatto inoltre che sia ambientato a metà fra storia(periodo delle polis) e leggenda (siamo fra storia e prestoria, perchè il tempo si calcola in modo greco post-diluviano e quindi siamo a ridosso della guerra di Troia che sta per scoppiare ma ancora non è avvenuta) permette quel giusto margine, a seconda della sensibilità più o meno immaginifica del master in questione, a spingere più verso la storia o verso la leggenda. La struttura monarchica e patriarcale delle città-stato permette infatti anche un bel pò di intrighi politici. Venendo alla meccanica di gioco. Il sistema tutto giocabile con dadi da 10, che ricorda molto quello di Vampiri, è decisamente un ottimo approccio, nuovo e snello che svecchia lo stile dei precedenti giochi di ruolo, dai quali Mythos prende il meglio, ma riproponendolo in forma più moderna. Ogni personaggio ha una serie di attributi, che valgono come le caratteristiche di forza, intelligenza, fascino, etc di tutti gli altri GDR classici. Vi sono poi le abilità umane, legate ad ogni singolo 'attributo' che hanno tre livelli di esperienza (principiante, professionista, ed extremo) che determinano il numero di dadi da utilizzare per effettuare una prova sull'abilità (se siamo principianti tireremo 1 d10, se siamo 'estremi' ne tireremo 3 d10). I Mysteria comunque richiedono dei pre-requisiti (ad es. nel culto di Artemide non sarà mai ammesso un uomo o una donna non vergine) che si ricollegano ai veri culti misterici greci ed alla loro spiritualità, con precisione filologica. Il combattimento anche è molto curato. Si segue la regola del colpo 'casuale' che a seconda della fortuna può essere più o meno letale a seconda di dove colpisce (cranio, arti, addome, punti vitali). Chiaramente le zone più 'letali' sono quelle più difficili da prendere. Il combattimento è, in ogni caso, superati un paio di dubbi e problematiche iniziali (ci ho messo un pò per capire che il valore della Difesa è fisso e non variabile e le numerose parate possono essere usate solo contro altrettanti avversari), molto efficace e realistico. Si evitano quindi situazioni improbabil alla D&D, dove un PG di livello 50, pur essendo pur sempre un uomo, rimarrà impossibile da battere da un uomo di livello 1, poichè avrà tonnellate di punti ferita. Riassumento, VOTO: 10 Spiegazioni: 5: originalità dell'ambientazione (possibile che nessuno aveva mai pensato alla Grecia arcaica per fare un GDR?!) 4: meccanica di gioco: snella, semplice e realistica (specie nei combattimenti) 1: il coraggio finalmente di lanciare sul mercato qualcosa di nuovo come ambientazione....e da parte, finalmente, di un italiano :) In realtà il voto sarebbe 9, ma aggiungo un + 1 per il coraggio e l'audacia del made in italy a provare un ambientazione nuova, perciò: 10! | 18/03/2013 |