Titolo | Voto gioco | Commento | Data commento | |
---|---|---|---|---|
The Secret of Monte Cristo | 7,0 | Materiali molto gradevoli, setup rapido e durata contenuta, ricchezza tattica e strategia a breve termine. | 24/09/2012 | |
Havana | 7,0 | La meccanica di scelta simultanea, benchè aggiunga una componente aleatoria, è originale e interessante, e offre l'opportunità di pianificazioni a breve termine, nonostante il gioco sia prevalentemente tattico. Il setup e la durata della partita sono molto contenuti, il che rende Havana uno dei migliori filler dopo San Juan. | 24/09/2012 | |
San Juan | 8,0 | Nella categoria dei filler questo gioco primeggia per le sue qualità: rapido sia nel setup che nello svolgimento, abbastanza controllabile nonostante la pesca casuale delle carte, dotato di aspetti sia tattici che strategici. Si lascia giocare e rigiocare più volte, senza stancare. Ottimo rapporto profondità/durata. | 24/09/2012 | |
Wilderness | 6,0 | Una buona idea, non sviluppata a sufficienza. L'alea dovuta all'uso dello spinner è notevole e influenza in modo del tutto incontrollabile sia il movimento della pedina, nel caso ci si perda, sia quello degli animali. Quest'ultimo fattore è importante, perchè quando gli animali si allontanano o rimangono fermi, a volte anche per diversi turni, viene a mancare quell'elemento di tensione che sarebbe indispensabile per un gioco che, tutto sommato, non è certo ricco di elementi e obiettivi. L'uso delle carte sembra funzionare, ma l'assenza di risorse permanenti non consente al giocatore di costruire una strategia a lungo termine. Il risultato è un gioco sostanzialmente tattico, con un'interazione diretta inserita un po' artificiosamente mediante la possibilità di giocare carte contro i propri avversari. Nel complesso non convince, ma raggiunge la sufficienza grazie alla semplicità delle regole, a patto che la durata di gioco sia contenuta. | 22/10/2012 | |
Pergamon | 7,0 | Un gioco pulito ed elegante nella sua semplicità. Ogni giocatore fa sostanzialmente una sola scelta al proprio turno, ma è veramente una scelta significativa e non banale. La meccanica principale è poi arricchita e cesellata da una serie di bonus tipici dei giochi di gestione risorse. Ha un ottimo rapporto profondità/durata, un tema alquanto originale, e come unico difetto solo, probabilmente, una scarsa longevità, dovuta alla mancanza di elementi variabili che differenzino le partite. | 02/11/2012 | |
OddVille | 7,0 | Concordo col recensore circa i difetti: sbilanciamento sul numero di turni, poca controllabilità, scarsa longevità. In particolare non trovo adeguata l'idea di bilanciare il potere dei personaggi-gilda con il loro valore in punti vittoria: ciò avrebbe senso solo se il personaggio rimanesse in possesso del giocatore fino alla fine della partita. La realtà è che se per esempio ottengo un personaggio debole ma di grande valore in punti vittoria, c'è il rischio che io abbia uno scarso beneficio per tutta la partita e che alla fine non ottenga neanche i punti, nel caso dovessi perdere quel personaggio. Forse sarebbe meglio poter "scegliere" il personaggio tra quelli disponibili. | 14/02/2013 | |
Elder Sign | 5,0 | Un titolo del genere non può raggiungere la sufficienza: meccaniche estremamente ripetitive, frustrazione e noia quando si è costretti a gettar via un intero turno rimanendo "all'ingresso", durata eccessiva per un gioco di questo spessore. Per di più manca di mordente ed è troppo facile vincere: non si avverte affatto la pressione del tempo che avanza. Provato una volta, non lascia alcuna voglia di rigiocarci. Ottim i materiali. | 08/05/2013 | |
The Castles of Burgundy | 8,0 | Elegante, fluido e senza sbavature, il gioco regala un'esperienza piacevole e abbastanza intensa, pur senza raggiungere i livelli di tensione di altri gestionali classici. Molto tattico nella gestione dei dadi e nello sfruttamento degli effetti degli edifici, rivela una componente di strategia di medio termine nel completamento delle aree. Poteva forse essere un po' più breve, magari non consentendo al giocatore di riempire una parte così ampia della propria plancia. L'alea c'è ma è gestibile, e in fondo la bellezza dei dadi è questa... | 30/05/2013 | |
Agricola: All Creatures Big and Small | 7,0 | Una versione light di Agricola che ha, però, un sapore diverso: il focus del gioco è tutto sulla gestione dello spazio sulla plancia, molto più che in Agricola. I recinti sono fondamentali e occorre continuamente spostare gli animali per far spazio ai nuovi cuccioli. | 24/06/2013 | |
River Dragons | 6,0 | Data la quantità di caos presente, che rende insensato ogni vero tentativo di pianificazione, fatta eccezione, forse, per le prime due azioni programmate, le successive si risolvono in una serie di effetti tutto sommato casuali e imprevedibili. | 11/07/2013 | |
Vanuatu | 8,0 | Un gioco che arriccchisce il piazzamento lavoratori classico con due aspetti originali: Questi due aspetti danno al gioco una profondità tattica notevole, che lo rende certamente interessante da rigiocare. | 21/07/2013 | |
Targi | 8,0 | Una intelligente rivisitazione del piazzamento lavoratori. Molto piacevole dal punto di vista tattico, sotto l'aspetto strategico mostra un po' troppa alea: la pesca casuale delle carte centrali che rende impossibile una pianificazione accurata fin dall'inizio della partita. A questo si aggiungono i piazzamenti che ti permettono di estrarre una carta a caso dai mazzi merci e tribù, con effetti chiaramente fortunosi (un giocatore può pescare e ottenere una sola merce, un altro può otterne due o addirittura una moneta, che vale molto più di una merce). Tuttavia il gioco è divertente, e questo è ciò che conta di più. Lo trovo superiore ad Agricola - Tutte le creature, proprio perchè molto meno "freddo". | 28/08/2013 | |
Can't Stop | 9,0 | Sono convinto che ogni gioco vada valutato in relazione alla categoria a cui appartiene: non ha senso utilizzare per un gioco come questo gli stessi criteri di giudizio validi per Caylus. | 06/09/2013 |