Classifica personale di Sol_Invictus

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Twilight Imperium: Fourth Edition 9,7

E' sempre lui, e dunque è sempre un grande capolavoro. 

La durata è stata leggermetne accorciata, le regole leggermente semplificate, il tutto è stato ribilanciato specie nei poteri razziali: finalmente alcune razze prima sbilanciate (tipo gli Yssaril e varie che nella 3° ed. erano nelle espansioni) sono state portate in linea con le altre.

Nel complesso è un pochino più giocabile della mitica 3° edizione, senza perdere in epicità. Va giocato con il gruppo giusto, e con il tempo necessario a disposizione: a braccio, 30 minuti +1h per ogni giocatore (se tutti sanno già giocare bene).

La cosa che mi dispiace di più è l'eliminazione dei segnalini Distant Suns, che erano un casino del tutto legato alla fortuna, ma alla fine facevano ridere.

Come al solito con la FFG, il gioco sembra fatto apposta per essere completato da espansioni: siamo al 2020 e non ne vedo ancora nessuna, il che è ben strano.

Comunque, longevità, interazione ed epicità restano ai massimi storici. Gioco american (nel senso più positivo possibile) da avere per forza.

24/01/2023
Dune: Imperium – Rise of Ix 9,0

Ottima,  porta il gioco base a un 9.

29/04/2024
Nemesis 9,0

Capolavoro. L'esperienza di gioco a Nemesis, che pure ha qualche minimo difetto, da sola fa a brandelli quasi ogni altro concorrente. Tensione, interazione, immedesimazione, bluff, ritmo serrato e claustrofobico, situazioni cinematografiche e, soprattutto, DIVERTIMENTO: tutto a livelli altissimi, e tutto al di là della portata di qualsiasi triste 'German', per blasonato che sia. E anche di gran parte degli altri 'American'.

Una gran bella sorpresa, con regole e flusso di gioco complessi da padroneggiare ma facili da assimilare dopo pochi passaggi.

Difetti: tabellone nero poco leggibile; traduzione della versione italiana fatta male; inserti della scatola scomodi; setup laborioso e lungo - ma sono e restano bazzecole rispetto a ciò che il gioco regala.

17/11/2022
Star Wars: Rebellion 9,0

Splendido gioco SOLO per 2, ambientato, coinvolgente e sfidante. Regole fluide e non particolarmente complicate.

Da avere assolutamente se fan della saga e se si ha possibilità di giocare in 2 (la modalità in 4 non funziona ed è noiosa).

 

06/11/2022
Twilight Imperium: Third Edition 9,0

Che dire, davvero un capolavoro: un gioco completo, sotto ogni punto di vista. Fortuna, strategia, diplomazia, commercio, politica, guerra, ambientazione, componentistica, regolamento. Il tutto a livelli eccellenti, pur mantendo una fluidità invidiabile, molto meglio di giochi considerati più leggeri.
Come spesso accade, le leggende metropolitane si rivelano mistificanti: non è necessariamente vero che TI3 abbia tempi di gioco abnormi, dipende in verità molto più dai giocatori che dal gioco stesso. Sedetevi insieme a 5 superpensatori e non ne uscirete più, giocate con persone normali e ve la caverete in tempi accettabilissiimi (anche meno di 3 ore, in 3), considerando la portata del gioco.
I difetti da segnalare: alcuni punti poco ispirati nelle regole (la politica ed il commercio potevano essere realizzati meglio, e alcuni cavilli sono decisamente superflui), la componentistica buona ma non eccezionale, infine il set nero (base) di carte strategia in generale non è troppo bilanciato, il che è abbastanza grave. La famigerata carta n°8 ha un suo senso, personalmente non la odio ma è meglio usare l'espansione.

TI3 è imperdibile per gli appassionati di fantascienza anni '80 (e pure un po' prima), è epico, ottimamente ambientato, e grandioso nel suo svolgimento. Le citazioni - perchè non sono scopiazzature, in questo caso - sono tante e piacevolissime per chi le sa cogliere.

Divertimento 2 - fa tutto quello che un gioco può fare, e lo fa bene
Regolamento 1,5 - buono vista la mole, ma con qualche svista
Materiali 1,5 - grafica più che ottima, miniature non proprio ispiratissime, carte piccole ma decenti
Longevità 2 - una volta iniziato TI3, chi ha bisogno di altri giochi?
Originalità 2 - giocare una space opera è un'esperienza unica

16/02/2009
Sword of Rome 9,0

Il fratello di ambientazione italica di Successors III offre un regolamento simile ma migliorato, una componentistica analoga, e un'esperienza di gioco più dinamica. Gli spazi strettissimi obbligano alla continua interazione tra i giocatori, le carte e le strategie sono davvero cattive, e per questo il gioco la partita è in continua evoluzione. Il gioco è difficile, perdona pochissimi errori, e si ha costantemente l'impressione di non arrivare a fare tutto ciò che serve. Saper rinunciare al rinunciabile e capire quando agire sono fattori fondamentali per la vittoria.

La componentistica discreta (faccio riferimento all'edizione 2010 che include mappa montata e espansione per il 5° giocatore), diciamo abbastanza adeguata. Il regolamento, scritto male come da tradizione GMT, non è in realtà particolarmente complesso e dopo un paio di partite di rodaggio si assimila bene: alcune regole, come l'attivazione dei leader e il calcolo dei punti vittoria, sono particolarmente cattive e adatte al gioco (qui vi è certo un miglioramento rispetto a Successors). I mazzi tematici e le regole particolari sono una benedizione, ogni civiltà è fortemente caratterizzata e ha i propri peculiari punti di forza e debolezze. Il gioco, fortemente asimmetrico, dà ovviamente il meglio in 5, e a pieno regime è davvero eccellente

Difetti, purtroppo, ce ne sono. Il gioco è lungo, non lunghissimo, ma comunque pesante...la versione "corta" (6 turni) dura 4 ore almeno. Le regole presentano parecchie eccezioni, non sempre facili da ricordare. Il combattimento è fortemente casuale dato che in massima parte deriva dal lancio di 3d6, molto variabili. Il giocatore greco sembra effettivamente avvantaggiato, quantomeno nel gioco a 3, mentre il romano si ritrova sotto pressione continua e, tra attacchi da tutti i lati ed eventi particolarmente dannosi, spesso boccheggia. Il difetto più grosso è che gli equilibri del gioco non permettono di scegliere quali fazioni impiegare in una partita: in 3 o in 4 bisogna attenersi ai popoli permessi, mentre sarebbe stato bello poter, ad esempio, usare i Galli o Cartagine in qualsiasi partita. Peccato davvero.

Materiali: 1 - dignitosi con la mappa montata, ma niente di miracoloso.
Regolamento: 1.75 - un miglioramento di quello di Successors, con un buon equilibrio tra immediatezza e profondità.
Longevità: 2 - 5 popoli tutti diversi, tante opzioni strategiche.
Divertimento: 2 - la cattiveria del gioco e la continua interazione generano sempre situazioni memorabili..nel bene e nel male.
Originalità: 2 - non tanto per il sistema, quanto per l'ottima ambientazione.

13/09/2012
Twilight Struggle 9,0

(Deluxe edition; per quella vecchia, voto materiali = 0.25)
Ottima e originale ambientazione, sempre affascinante. Gode di meccaniche abbastanza semplici ma mantiene una buona profondità.

Il gioco è molto strategico, e richiede ottima conoscenza del mazzo. Il dado e soprattutto la pesca delle carte, quindi il caso, condizionano enormemente la partita, checchè se ne dica. Tra giocatori di pari esperienza e abilità, il grosso lo fa il caso. Amen.

Interessante il misto di l'imprevidibilità (la pesca) e certezze (il fatto che certe carte scoring non si vedranno di sicuro prima di un dato turno), che obbliga ad adattare la strategia in itinere, ma mantenendo alcuni punti fissi. Il rovescio della medaglia è che il gioco ha un ritmo ben determinato, che si comprende dopo un po' di partite: di fatto i giocatori, per giocare in modo competitivo, devono mantenere questo ritmo e tenere in conto in modo meccanico certe tappe fisse della partita.

Da segnalare il pessimo manuale, nel senso che è scritto in modo fitto e per nulla docile alla lettura o alla ricerca di chiarimenti. Fortunatamente non c'è niente di troppo complesso da capire, ma il gioco non è immediato.

Materiali 1.25 - più che decenti, nell'edizione deluxe
Divertimento 1,75 - strategico, ma potenzialmente frustrante se dadi e carte decidono che non ce n'è
Regolamento 1,75 - buono, rapido, ma scritto con i piedi
Longevità 2 - le carte rendono ogni partita molto diversa
Originalità 2 - la Guerra Fredda ci voleva proprio

13/09/2012
Vampire: The Masquerade (Revised Edition) 9,0

Il mio voto si riferisce all'ambientazione: bellissima, articolata, cupa, questo è il vero ed unico gioco per interpretare vampiri dotati di quel carisma e quel fascino a cui ci hanno abituato molti film e romanzi. La contestualizzazione storica e gli agganci con il mondo reale (quello che alcuni definiscono metaplot) è uno dei massimi punti di forza, che conferisce grande verosimiglianza e fascino all'ambientazione. Il discorso vale per il manuale base e forse pochi altri: tutti i vari manualetti di espansione (come accade per ogni gdr) sono spazzatura commerciale che aggiunge ben poco, per non dire che fa danni.
A livello di meccaniche e regole, non è un granchè..ma l'ambientazione compensa ampiamente.
Vergogna alla White Wolf per la sua politica orripilante nei confronti di Masquerade, da quando ha iniziato a sfornare quella monnezza che è Requiem.

09/12/2006
Dune: Imperium – Uprising 8,5

Interessante questa strategia di marketing che prevede di ripubblicare un gioco in versione 'finita' dopo un paio di anni, portando i giocatori a ricomprarlo dopo aver di fatto contribuito a migliorare Dune Imperium (che comunque già era bello). A parte questo aspetto più che discutibile, Uprising è molto bello e sistema definitivamente Imperium. Gira bene, anzi molto meglio, senza le espansioni dell'altro gioco (vantaggio), che diventano del tutto inutili. Peccato per Ix che era bella.

Il difetto che posso vederci è che forse giocare su conflitto e vermi è diventato un filino troppo importante, ribaltando la situazione di Imperium in cui la guerra era un po' troppo sottotono rispetto all'acquisto di carte. Migliorare il mazzo eliminando cartacce brutte è ora anche più difficile di prima, peccato.

Uprising vale l'acquisto, ma se uno ha già Imperium+Ix può anche farne a meno se proprio non è fissatissimo.

18/10/2024
Deception: Murder in Hong Kong 8,5

Eccellente party game, indubbiamente tra i migliori mai pensati. Bilanciato, intrigante, semplice da spiegare ma complesso da padroneggiare. La versione giocabile e divertente del mediocre Lupus in Tabula. I pregi sono talmente buoni da mettere in ombra i (pur non pochi) difettucci.

Pregi maggiori: grande longevità, meccaniche intriganti e intelligenti, buona interazione, nessuna esclusione di un giocatore.

Difetti: è un po' complicato vedere bene e tenere traccia di tutte le carte al tavolo quando si gioca nel numero giusto (cioè 6-8); la leggibilità delle carte su cui lo scienziato pone i segnalini è scarsa; la doppia lingua su ogni carta è un po' scomoda; non è indipendente dalla lingua, aspetto un po' limitante per un party game.

24/01/2023
Struggle of Empires 8,5

Il fratello più vecchio di Conquest of the Empire. Se quest'ultimo soffre di gigantismo, Struggle soffre di nanismo (nella sua prima versione: la pornolusso riedita di recente non l'ho vista, immagino sia migliroata): la mappa è piccola, le pedine piccolette, i soldini piccolini, le tessere piccolotte. Il tutto è giocabile ma non è né comodo né coerente con la grandiosità del tema dell'imperialismo.

Fortunatamente, questi aspetti deludenti sono sollevati da un regolamento davvero ottimo, più fine di quello di Conquest of the Empire (anzi, viene da chiedersi perchè in quest'ultimo Wallace abbia dovuto cambiare un paio di meccaniche davvero ottime con altre più caciarone). Il gioco è semplice nelle regole ma estremamente profondo nello svolgimento, tante le strategie possibili entro una durata comunque accettabile.

Difetti: come detto la componentistica, e poi l'inutilità di alcune tessere tecnologia che evidentemente soffrono di poco playtest. Ah, e il regolamento scritto pessimamente, ma a questo ormai ci si è abituati... Davvero un peccato che ormai di giochi così Wallace non ne faccia più.

24/01/2023
Successors (Fourth Edition) 8,3

Merita 1/4 punto in più della già ottima III edizione per qualche limatura e per la componentistica sontuosa, anche se non molto pratica (né particolarmente utile, a dire il vero: mi riferisco alle miniature).

Brutto scivolone: illustrazioni delle carte davvero brutte, stonano decisamente con tutto il resto che invece è ben curato. Occhio anche che per bullarvi indossando l'anello reale macedone è necessario avere un dito del diametro di una banana, altrimenti balla.

Soffre di regole dall'impianto un po' vecchio e macchinoso, ma ancora giocabili con un po' di pratica. Ancora più maniacale del predecessore nella riproduzione di certe dinamiche storiche e personaggi del periodo e per la creazione di credibili scenari 'what if'. Un must per gli appassionati, per gli altri probabilmente non abbastanza sfizioso da attirare.

13/12/2022
Heat: Pedal to the Metal 8,0

Bello, semplice nelle regole, non scontato nella gestione e crea dipendenza. Si presenta anche bene. Che si può volere di più da un gioco di corse?

Difetti: bot facili da gestire ma richiede 4-5 giocatori per dare il meglio. Gran partedella sfida è nel bluff giocato sapendo che bisogna cercare di indovinare chi e in che punto sfrutterà la meccanica della scia. Ma per ora non mi pare un grosso problema sulla longevità 

29/04/2024
Thunder Road: Vendetta 8,0

Molto aleatorio, ma nella sua semplicità divertentissimo. Si presta a carognate e colpi bassi fantastici. 

Speronare un avversario e buttarlo contro una roccia oppure lanciarsi alla cieca contro ostacoli ignoti cercando di passare in testa - rigorosamente citando il film - non ha prezzo.

Può arrivare a 9 con compagnia giusta e una lieve intossicazione alcolica

 

29/04/2024
Warhammer 40,000 (fourth edition) 8,0

Sarebbe un 7,5 come voto (rispetto al 7 del fantasy), ma oggi mi sento generoso.
Gioco di guerra completamente inverosimile, ma in compenso abbastanza dinamico nelle ultime due edizioni. Ben lontano dal meritare il seguito che ha, ma come il suo cugino fantasy a modo suo può essere divertente.
Pure qua, è abbastanza comico vedere quanti giocatori siano seriamente convinti di essere degli pseudo-napoleone quando vincono, mentre il gioco è ahimè piegato solo a regole ormai vecchie e al dio dado.
Sempre più bello da vedere e sempre più costoso da acquistare, più passa il tempo.

11/02/2007
Conquest of the Empire 8,0

Tra i giochi che conosco, questo è senza dubbio tra i migliori per rapporto profondità di gioco/complessità di regolamento: poche regole semplici conferiscono una profondità strategica impressionante. Per coglierla, però, è necessario prima "decifrare" il pessimo manuale e poi giocare qualche partita per entrare pienamente nell'ottica del gioco - chi non vi ha dedicato questo tempo, ingiustamente, lo classifica come superficiale. Resta un grande gioco del passato, invecchiato abbastanza bene e che ancora può meritare, se si riesce a trovarne una copia.

CotE comprende guerra, economia, diplomazia, politica, strategia, un ottimo sistema di aste e alleanze, insomma è un gioco completo e nonostante questo è leggero e abbastanza rapido. Fattore fortuna presente ma mai determinante, combattimenti importanti ma non si vincerà mai solo con questi.

Pecche: dimensioni abnormi del tabellone, peraltro un po' pacchiano e scomodissimo nella divisione in 3 parti. Nonostante questo, alune province risultano un po' troppo piccole per ospitare le grosse - e non bellissime - miniature. Peccato poi che le miniature di strade e città siano quasi tutte inutili col regolamento completo, vale la pena stilare un paio di home rule per includerle. Il gioco va giocato in 4 per rendere appieno, ma anche in 5 è buono. In 3 soffre dei soliti difetti di disparità, in 6 è caotico. Il tutto si riferisce naturalmente al regolamento avanzato. La versione base è una sorta di Axis&Allies molto semplificato, e si può tranquillamente ignorare.

24/01/2023
Tainted Grail: The Fall of Avalon 8,0

Molto difficile dare un voto. Per l'aspetto narrativo, la veste grafica e il coinvolgimento, 9. Per l'ergonomia, 4. Per le regole, 3.

Parto dall'ergonomia, mediocre: la 'mappa' è scomoda perché si muove spesso (il tappetino in questo caso serve), i menhir sono fin troppo ingombranti (per quanto belli), i gettoni del tutto illeggibili e ben poco pratici, anche quando usati nell'inutile giochino del codice-paragrafo nel libro dell'avventura. Le miniature opzionali sono non solo inutili, ma proprio dannose in quanto non esiste modo di usarle se non rendendo il gioco ancora più scomodo.

Il problema di fondo, però, è appunto il pessimo impianto di regole, noiose, macchinose e spesso poco legate all'ambientazione. Specie il combattimento che è una pena, lunga, lenta, poco interessante. Il grinding per alimentare i menhir diventa quasi subito insopportabile. Io consiglio allegramente di abbandonare le regole non appena vengono a noia, cioè presto, appena passato il momento iniziale di sfida data dal personaggio di basso livello: iniziate a risolvere gli incontri d'ufficio, ignorate lo spegnimento dei menhir, fate un conto a braccio di quante risorse togliervi per far rimanere il tutto moderatamente sfidante, e concentratevi sulla storia: è l'unica parte di questo prodotto a meritare davvero, quindi sentitevi liberissimi di 'imbrogliare' (che poi imbrogliare non è affatto) e godervela eliminando tutto il pesantume regolistico, purtroppo mal pensato e poco funzionale. 

Altro dettaglio non da poco: è un gioco da 1 persona. Fine. In 2 lo si può considerare solo se siete davvero MOLTO affiatati e pazienti, ma già diventa noioso. In 3-4 è ingiocabile. In sostanza: è un librogame enorme, in veste di gioco da tavolo, con una gran bella ambientazione e una gran bella storia. Giocatelo come tale.

Nel complesso, un gioco che merita per l'enorme potenziale e il coinvolgimento. La storia coinvolgente è sempre ben scritta, per quanto alcune parti importanti siano fin troppo stringate e sbrigative. Il rovescio della medaglia della grande complessità narrativa è che spesso si perdono per strada e si dimenticano molti dettagli (anche per questo vale la pena liberarsi delle pesantezze regolistiche, per avere più libertà di muoversi e di correre dietro alla storia), e tra una partita e l'altra può diventare un problema. In ogni caso, vanno riconosciute l'altissima qualità e il grande lavoro nell'intreccio e nella costruzione del mondo: dato che TG ha senso giocarlo solo e unicamente per vivere la storia (e, ripeto, in solo), voglio privilegiare questo aspetto nel voto, premiando anche l'innovazione e la sperimentazione portate da questo gioco. 

22/11/2022
Horus Heresy 8,0

Ottima perla di un passato non lontanissimo, ma purtroppo quasi dimenticato. Risente un po' del tempo soprattutto per la componentistica, ma niente di grave: erano gli anni in cui la FFG insisteva con inutili (anzi, dannosi) inserti pressofusi per la mappa e miniaturine fragili da incastrare in odiose basette. Perciò la comodità di gioco non è al massimo, ma è comunque giocabilissimo e, anzi, rispetto a un concorrente tipo Guerra dell'Anello HH spicca come esempio magistrale di ergonomia.

Le regole sono spiegate male, ma non sono complicate e già dopo un paio di partite il gioco scorre benissimo. Durata meno drammatica di quanto si potrebbe pensare, per una vera sfida 1v1 va benissimo. Fa ancora un figurone specie per la tensione e per la complessità strategica. Raccomandato sempre, e mezzo punto in più per i fan dell'ambientazione. 

13/10/2024
Successors (Third Edition) 8,0

Per chi ama l'ambientazione e il genere, è un bellissimo gioco. Un pelo sotto Sword of Rome in quanto quest'ultimo ha il vantaggio di una mappa più piccola e cattiva e (soprattutto) di una molto maggiore differenziazione tra le fazioni.

In ogni caso un giocone, letteralmente maniacale nella riproduzione di certe dinamiche storiche.

13/12/2022
Age of Mythology: The Boardgame 8,0

Un gioco articolato e con meccaniche che vanno dal molto piacevole al pallosetto (i combattimenti). La house-rule ormai ufficiale di usare anche i 5 nei combattimenti non risparmia di tirare cmq vagonate di dadi, il che li rende un po' lenti e noiosi. Preferisco usare un metodo diverso (1 solo dado più la forza dell'unità), senza troppo preoccuparmi che sia perfettamente equilibrato..tanto non lo è nemmeno il resto del gioco ;) almeno così è rapido.
Tuttavia, il gioco rimane per me un'ottima scelta quando a giocare siamo solo 3, bello da vedere e sempre tanto piacevole strategicamente quanto dinamico.
Materiali: 2
Longevità: 2
Regolamento: 1
Divertimento: 2
Originalità: 1

29/12/2007
Battlestar Galactica: The Board Game 8,0

Ottimamente ambientato, coinvolgente, divertente. Insomma, nel suo genere, molto bello. A suo tempo, almeno, quando i coop con traditore erano qualcosa di nuovo e raro: oggi ce n'è una marea, e credo che con quelle 3 ore a disposizione sarebbe meglio giocare ad altro.

13/12/2022
The Star Wars Roleplaying Game - Revised Edition 8,0

Bello! Se si usa il regolamento con criterio, il voto è questo. La meccanica su d6 funziona, è rapida, è divertente, e ricrea bene l'atmosfera del film. Per quanto mi riguarda è l'unico gdr su SW esistente, perchè quella porcata allucinante su d20 uscita di recente è semplicemente ingiocabile.

Punti dolenti: troppi dadi, bisogna limitare con coscienza la crescita del PG: quando inizia a tirare 6-7 dadi, sono già troppi. Troppe regole: saltare a piedi pari la sezione sul combattimento spaziale, e qualche altra. Forza male implementata: da riscrivere, semplificare, completare (non ci vuole molto per fortuna). Sbilanciata: ovviamente i Jedi/Sith sono 10 volte più potenti degli altri PG, ma d'altra parte questo non si può ritenere un difetto...è l'ambientazione. Puntare sull'interpretazione è l'ovvia soluzione alla maggior parte degli squilibri.

Un bel giochino insomma, ma come tutti i gdr la qualità finale la fa il gruppo, quindi...

25/02/2009
The Resistance 8,0

Come trasformare una boiata noiosa e poco giocabile (Lupus in tabula) in un gioco carino e leggero. Risolve i problemi di eliminazione, di arbitro, ecc.
Carino e sostanzialmente longevo, dipende dal gruppo. Da giocare con gente in grado di ragionare, dialogare e bluffare.

29/01/2012
Dune 8,0

Per l'epoca in cui è stato scritto, è un capolavoro. Davvero bello e vario, e molto difficile. Ambientazione sentita e ben riprodotta, la partita consente di immedesimarsi molto bene nelle varie fazioni.
Le regole, per quanto raffinate, soffrono dell'età. I componenti pure, inguardabili. Il remake moderno, dotato di molto meno carisma, è Rex.

Materiali: 0.25
Longevità: 2
Regolamento: 1.75
Divertimento: 2
Originalità: 2

12/09/2012
Dune: Imperium 8,0

Gran gioco. Regole semplici, gestione complessa, longevità enorme. Interazione elevata, per lo più indiretta (ma non solo). Meccaniche solide e quadrate, ma è presente anche la fortuna in un modo che non guasta. Nonostante la componente deck building (che di norma io odio), questo è divertente perché questa parte funziona bene ed è gestita in modo fluido. E, strano a dirsi, alla fine il gioco risulta anche ben ambientato nonostante alcune astrazioni.

Con l'espansione (ottima) Ascesa di Ix il voto è 8.50, in quanto migliora guerra e strategie senza appesantire granché. L'altra espansione (Immortalità), invece, è del tutto superflua.

Nel complesso, una gran bella sorpresa. Anziché un grigio german su licenza abusata, si è rivelato una sciccheria. Raro esempio di gioco ibrido che funziona, è soddisfacente e coinvolgente senza procurare mal di testa. Il gioco più divertente provato dalla sua uscita a oggi.

Difetto: leader di fazioni non troppo equilibrati; alcune caselle/strategie poco percorribili; una volta che il mazzo migliorato con le carte acquistate inizia a girare veramente, è quasi finita la partita. Ma alla fine va bene così, perché verso la fine le opzioni e 'combo' disponibili iniziano a essere davvero troppe.

18/10/2024
SETI: Search for Extraterrestrial Intelligence 7,8

Abbastanza bello per quanto cervellotico. Apparecchiato fa la sua porca figura, discretamente ambientato. Sfidante ed equilibrato, dalla seconda-terza partita diventa anche divertente. Tabellone molto originale e ben fatto, ma componenti un po' scomodi da apparecchiare.

Difetti: insalata di punti, un po' opaco. Interazione limitata. Scarsi meccanismi di catch up, quindi rischio di runaway leader. 

05/01/2025
Battle for Rokugan 7,5

Niente male, anzi pure abbastanza bene. 

Il gioco è relativamente rapido e scorre fluido. Non mi pare che il tabellone sia così poco leggibile come alcuni dicono: lo stile moscio dei colori non sarà il massimo, ma funziona e si ritrova praticamente identico anche nel blasonato Rising Sun. Sarà associato al Giappone dai game designer, boh.

Comunque, i difetti sono 3:

- molto poco controllabile, e più si è più diventa confuso. Spesso non si sa che azione fare per via del caos di possibilità, bluff e contro-bluff al tavolo.

- nessun elemento da scambiare come moneta per negoziare. Sì, ci si possono scambiare promesse ma in un gioco del genere non hanno valore. Se ci fosse stato qualche tipo di risorsa da scambiare le trattative sarebbero state molto più interessanti.

- i primi 4 turni di caos non hanno moltissimo senso dato che i PV si fanno solo a fine gioco. Le carte regione, spesso potenti, mitigano solo in parte il problema. Sarebbe stato meglio inserire un conteggio progressivo dei PV alla fine di ogni round, o almeno uno scoring aggiuntivo a metà partita.

Nonostante questo, è un gioco divertente e facile da capire, caciarone, ricco di infidi tradimenti e stimola l'odio. Si trova a 35 euro, che volete di più a quel prezzo?

 

Un gioco divertente e onesto in quel che offre. Promosso.

30/07/2020
Forbidden Stars 7,5

Bel gioco, ma un po' troppo complesso e lungo in rapporto a quello che offre. Comunque divertente e gradevole nel complesso, migliora Starcraft senza purtroppo abbandonarne alcuni difetti.
 

Componentistica schizofrenica: la parte in plastica (miniature) è carina, efficace, e più robusta di quanto sembrerebbe, anche se le bandierine per la fanteria sono una scelta poco felice, e saremmo stati tutti più felici senza gli scomodi stand in plastica per le astronavi. E la componentistica  in cartone, nonostante le belle immagini, è proprio mal progettata: le carte in particolare si confondono tra di loro perché dotate tutte di un retro simile e che non contiene nulla di utile a distinguerle le une dalle altre (bastava banalmente scriverci il nome del tipo di carta...mah). In più, per quanto il colpo d'occhio finale resti notevole, la mappa è un po' troppo geometrica e (s)quadrata per i miei gusti. 

Per quanto riguarda le meccaniche, la parte migliore è il misto di pianificazione e bluff negli ordini, che ricorda, oltre ovviamente a Starcraft, anche la parte migliore del vecchio Trono di Spade. Asimmetria light nelle 4 razze, tutte divertenti e ben caratterizzate. Buona longevità a causa delle varie complessità nelle meccaniche generali e di fazione.

Pollice verso per il (frequente) combattimento: la meccanica del mazzo di combattimento da upgradare, che si porta dietro da Starcraft, è oggettivamente scomoda e odiosa; e la gestione stessa dello scontro è lunga, poco intuitiva e resa più complessa del necessario da testo piccolo e icone minuscole e poco friendly sulle carte, che tuttavia non aggiungono poi grande profondità. Il risultato è un misto di tattica e bluff, che però spesso risulta troppo ingarbugliato e aleatorio, oltre che noiosetto. Chi non partecipa poi rischia di stare 20 minuti a guardare gli altri calare carte e spostare segnalini. Un altro (fallito) tentativo di sostituire la semplicità e immediatezza del dado con un sistema che vorrebbe essere più moderno e raffinato, ma che non vale assolutamente il suo prezzo in termini di tempo/complessità.

Tempi di gioco tollerabili, ma eccessivi per il respiro e l'atmosfera (comunque limitati) che il gioco restituisce: un gruppo mediamente allenato può cavarsela forse in 4h per una partita a 4, ma per questo gioco 3h sarebbero state l'ideale (e in 3 giocatori sarebbe stato giusto 2h invece che 3h, ecc. ecc.): la colpa è soprattutto del combattimento e dello smanazzamento/rimescolamento continuo dei mazzi di carte.

Mappa piccola e ottima distribuzione degli obiettivi sul campo assicurano, anzi obbligano, una interazione serrata e continua con gli altri giocatori. Il gioco resta quindi dinamico, nonostante tutto.

Pro: ambientazione sempre ricca, ben integrata nelle meccaniche; componentistica in plastica carina (ma v. sotto); bella meccanica di piazzamento degli ordini; continua e rapida interazione tra i giocatori; longevità.

Contro: combattimento inutilmente complesso, lungo, macchinoso e noioso; componentistica brutta/poco pratica, specie quella in cartone; tempi di gioco troppo lunghi per quello che offre il gioco.

14/01/2020
Rising Sun 7,3

Gioco meticcio, non malaccio nel suo genere. Alcune regole poco intuitive e poco chiare, e non avrebbe guastato pensare a un impianto un po' più snello.

I difetti peggiori sono la tendenza a una certa staticità e il solito problema di fondo dei giochi di maggioranze: alla fine molto si riduce a farsi i propri tristi e aridi calcoletti a ogni turno, dunque grave rischio pallosità. Voto che tiene conto della pur bella componentistica, anche se un po' sprecata e dalla leggibilità migliorabile.

 

26/11/2022
Terraforming Mars 7,2

Multisolitario tutto sommato divertente. Carte e piazzamento, con un po' di maggioranze. Regole semplici e flusso abbastanza comprensibile. Longevità elevata. Da giocare con l'espansione Preludio, che accorcia un po' il gioco. Evitare come la peste le altre espansioni, tutte deliranti, dannose ancor più che inutili: aggiungono solo complicazione, caos, e tempo di gioco.

Ambientazione sentita discretamente. Materiali brutti, grafica amatoriale, ergonomia vergognosa. Specie le plancette giocatore, al minimo tocco tutti i cubetti saltano: un colpo al tavolo annulla 3 ore di partita. Criminale.

26/01/2025
Runewars 7,0

E' un gioco di guerra e strategia, economia limitata, ancor più limitate politica e diplomazia. Soffre di occasionale pressapochismo, ma alla fine c'è tutto in un tempo di gioco ragionevole. L'ambientazione è una fantasy classica, con buoni e cattivi molto standard. Nessuna razza è particolarmente caratterizzata, le unità non sono poi troppo diverse, tanto meno le economie. 

Regolamento digeribile e non eccessivamente pesante, ma le meccaniche mostrano alcuni problemi soprattutto nel ritmo della partita, che a tratti arranca un po'. Soffre il difetto, fortunatamente abbastanza gestibile e bene integrato nel gioco, di voler a tutti i costi sostituire il dado con le carte, metodo sostanzialmente scomodo ma all'epoca molto di moda. A parte questo, nelle regole c'è poco di originale,  tutto già visto, tutto preso di qua e di là, ma almeno funziona, e direi che ci si può accontentare. I materiali sono nel complesso gradevoli: il tabellone è barocco, le montagne di plastica (1° ed.) sono talmente kitsch da risultare simpatiche (!), le miniature delle armate sono piccole ma ben scolpite (per l'epoca: oggi bruttarelle), anche se soffrono di inevitabili deformazioni; le illustrazioni sono abbastanza buone; purtroppo il tutto è rovinato da carte e miniature degli eroi, presi pari pari da Descent, in tutta la loro mostruosa bruttezza. Gli eroi sono anche la parte del gioco meno integrata, parzialmente rimediata dall'espansione. In ogni caso, la gestione degli eroi resta la componente debole della partita, lunga, noiosa (specie i duelli) e quasi astratta. Occhio anche al notevole rischio di vittoria improvvisa dovuto alla casualità delle rune. L'espansione sistema qualcosa, la 2° ed. è meglio della prima.

Nel complesso, Runewars non ha fatto la storia e probabilmente non vale più la pena recuperarlo, ma resta giocabile.

06/01/2023
Pictionary 7,0

Per essere un gioco "per tutti" è molto carino...quanto a complessità e fruibilità lo metto sullo stesso livello di quel genere di giochi classici che solitamente non piacciono agli appassionati di giochi da tavolo. Fa comunque il suo sporco lavoro di party game accessibile e divertente.

Immediato, semplice, adatto quasi a tutti, difficilmente noioso. Ottimale se giocato in due sole squadre di non più di 3-4 elementi a testa (sennò si fa solo un gran casino e passa troppo tempo prima di tornare a disegnare).

24/01/2023
Warhammer Fantasy Roleplay Core Set 7,0

Questo è l'esempio di come creare un gdr ispirato ai videogiochi, ma in modo meno idiota di D&D4.
WH3 rimane fin troppo meccanico e prono a combo tristerrime, ma è di gran lunga migliore del rivale e, a differenza di questo, riesce a rimanere in massima parte un gdr.

Un difetto assai grave è la componentistica BRUTTA: si continua a blaterare di ricchi premi e cotillion solo perchè il gioco viene venduto in una specie di scatola da scarpe piena di roba. Ma la quantità non corrisponde a qualità, e il semplice fatto che le schede delle carriere rechino ritratti orrendi rovina buona parte del feeling. Spiegatemi un po' come si può immedesimare uno che fa l'ambasciatore maschio e si ritrova sulla scheda e sulla pedina una modella elfica...o un poveraccio che fa l'agente imperiale e si ritrova a interpretare una specie di Ken (quello di Barbie) reduce da un incidente frontale con un camion; non commento nemmeno poi in merito all'inutilità di certe carriere ("io sono un guardiavia elfico, e tu? Io sono un villico...spetta che prendo la zappa e andiamo a menare i cattivi"), proprio eroiche e invoglianti, sì sì. Bah. In generale, questa è una componente del gioco mal pensata e mal realizzata, oltre che mal disegnata. Per risparmiare qualche soldo la FFG ha usato a bizzeffe l'artwork GW su licenza nei manuali, ma in una delle cose più importanti, le carriere, ha fatto realizzare ex novo disegni mediocri (se ne salvano 1-2)...yeah, un altro colpaccio del superbo direttore artistico del programma. Ma vai a lavorare và...

A parte questo, il gioco risulta molto pesante da gestire per il master e difficile da giocare scorrevolmente, anche perchè le regole sono spiegate male, in modo prolisso e discorsivo. Peccato. Scarsa anche la longevità, è dura che venga voglia di creare grandi avventure visti tutti i tecnicismi richiesti. Robe tipo la progress track e il tension meter francamente mi fanno un po' ridere, va bene la razionalizzazione ma qua l'hanno fatta fuori dal vaso, è roba poco utile (se non dannosa, invita a nozze il metagaming) e sciocchina. Per mantenere, poi, l'assurda e tradizionale categoria delle "hand weapons" di WH hanno appiattito una parte fondamentale della personalizzazione dei PG, una scelta bizzarra a fronte di un combattimento così articolato.

Di buono c'è che il sistema è divertente (e non è cosa da poco) una volta digerito, e può offrire interessanti spunti alla narrazione. Se un master bravo lo alleggerisce di una parte di peso superfluo, può risultare ben giocabile e scorrevole. L'ambientazione WH è sempre abbastanza valida, certo un fantasy un po' meno bambinoso del normale. I PG a basso livello si gestiscono con una certa semplicità, quindi non è del tutto inadatto ad avventure brevi/occasionali, per fortuna. Nonostante gli oggettivi difetti, voglio dare un voto decente al gioco perchè ha delle potenzialità, può essere coinvolgente, e perchè in un certo senso schiaffeggia D&D4, il che può essere solo un bene.

04/02/2011
Warhammer: The Mass Combat Fantasy Roleplaying Game (1st Edition) 7,0

Un bel gioco con una quantità allucinante di difetti, non ultima la politica da veri bastardi ed incompetenti della casa produttrice.
Le sue velleità tattiche sono completamente annichilite da un regolamento fondato su un sistema vecchio di 20 anni (e si sente, eccome) e su una verosimiglianza rasente lo zero nel simulare battaglie campali, cosa che fa pessimamente. Per non parlare del dado che è assoluto re del gioco.
E' in pratica un sistema a sè che simula tutto fuorchè qualcosa di verosimile (e di certo non uno scontro tra eserciti antichi), ma a modo suo è divertente.

11/02/2007
Lex Arcana 7,0

Un gioco originale e abbastanza ben fatto, ingiustamente trascurato dal pubblico probabilmente anche perchè la connotazione storica può apparire "pesante" e le regole, molto light, possono risultare poco caratterizzanti.
Il problema principale, comunque, è che l'ambientazione è molto difficile da giocare, se lo si vuole fare in modo degno, perchè richiede un master molto ferrato e giocatori che gli stiano dietro. La giocabilità limitata abbassa il voto.

05/03/2010
Dark Ages: Heritage of Charlemagne 7,0

Buona trovata, ma con alcuni limiti (rivedo al ribasso). Ambientato e ricco di variabili, con qualche meccanica german che non infastidisce. Complesso, ma con regole non troppo complicate. Senso di insufficienza costante di risorse e necessità di pianificare molto bene la partita. Il senso di soddisfazione nell'imparare e padroneggiare è ben presente: gestione risorse, piazzamento lavoratori e maggioranze sono il cuore del gioco, con le carte a mandare avanti il tutto. Finalmente un bel gioco a tema medievale, che mancava.

Difetti: nelle fasi iniziali è quasi un multi-solitario, e la guerra è talmente costosa da essere piuttosto rara. Ricco di mini-espansioni incluse, in gran parte ingiocabili. La fine-partita (che è spiegata malissimo) si attiva all'improvviso, e sempre nel momento esatto in cui il gioco sembra decollare: l'effetto è molto deludente.

Peggio: insalata di punti un po' caotica. Leggibilità pessima, font poco leggibili, colori davvero brutti e dettagli grafici in stile amatoriale: peccato perché le illustrazioni, invece, sono ottime. Manuale pessimo.

07/09/2024
Paranormal Detectives 7,0

Per un party game, è divertente, coinvolgente, e ragionevolmente (ri)giocabile. Onesto, specie se acquistato con uno sconto consistente sul listino.

Bene per coinvolgere facilmente e senza impegno gruppi mediamente numerosi e a digiuno di giochi.

13/12/2022
Cyberpunk 2020 7,0

Un'ottima ambientazione, carismatica, affascinante e dinamica. Purtroppo il regolamento, sebbene semplice e con alcune idee molto interessanti, è sbilanciato in modo pesante e sembra mancare parecchio di playtesting. Non vi è equilibrio tra i prezzi/perdità di umanità/vantaggi di molto cyberware; non vi sono motivi sensati per scegliere armi meno potenti rispetto a quelle più potenti; la maggior parte delle regole dei combattimenti sono allucinanti e andrebbero prese e riscritte; non vi è molto senso nelle armature; vi sono diversi refusi (almeno nella 1° edizione, quella che ho io) e altre sviste che suggeriscono poca attenzione; infine, molto grave, il regolamento stesso spinge prepotentemente al powerplay sgarbato, rovinando e banalizzando tutto il fascino dell'ambientazione.
Peccato, perchè il prodotto ha molte potenzialità, ma per renderlo giocabile va aggiustato. In ogni caso, un gioco da provare.

08/05/2008
Galaxy Trucker 7,0

MOLTO carino! Una piacevole sorpresa, un tedesco miracolosamente dotato di ambientazione (non c'è male, su), un po' di interazione, casualità, e che soprattutto è divertente. Però, è e rimane un giochino.
Lo svolgimento del gioco è davvero buffo, e il meglio lo dà se giocato con gente irascibile..sperando gli si spezzi a metà la nave, decisamente una scena memorabile. L'assemblaggio della nave è una specie di gioco di piazzamento, quindi dovrei odiarlo, ma finalmente riesce a non prendersi per nulla sul serio e quindi risulta divertente. La pesca delle varie sfighe durante la partita è sempre un terno al lotto, ed è pure la meno riuscita delle due parti che compongono il gioco. Il primo gioatore è dura che venga superato, e se ha la fortuna di evitare grossi danni gioca solo lui, mentre quelli che seguono campano di scarti...questo non è molto bello, dà l'idea che le regole per il viaggio siano state realizzate in modo un po' affrettato. Oltre a questo difetto di regolamento, dopo qualche partita devo abbassare di 1 il voto perchè il gioco purtroppo è davvero poco longevo, da cui l'indispensabile (e costosa) espansione.
Poco strategico, molto divertente. Finalmente un gioco bello e che al contempo ci solleva dalla seriosa competizione, ma di suo è dotato di vita breve...

Componentistica 1,5: sarebbe da 1, ma gli astronauti sono davvero *troppo* carini
Longevità 0,5: troppo ripetitivo per durare senza espansione
Divertimento 2: fregarsi i pezzi, scassarsi le navi, gufarsi l'un l'altro e farsi i dispetti
Regolamento 1: semplice, immediato, ma alla parte del viaggio manca un qualcosa che...
Originalità 2: decisamente unico

12/01/2010
Twilight Imperium (Third Edition): Shattered Empire 7,0

Buona espansione, ma le nuove regole opzionali sono di qualità altalenante: valide le nuove tecnologie, tutte le nuove carte, gli artefatti, il nexus, i tasselli distant suns. Molto male invece le regole che stagnano ulteriormente il gioco, come le mine, le pessime facilities, il gioco in 8 con galassia a 4 anelli - qui sì che diventa infinito, ma ve la siete andata a cercare...evitatela che è meglio.
Discorso a parte per le carte strategia: il set bianco è assolutamente migliore di quello originale, e va utilizzato in toto, ma la carta n° 8 rimane bruttina..peccato. La Imperial II è decisamente la peggiore del trio e non va mai utilizzata.

Oneste le nuove razze, anche se la metà non è equilibrata bene..peccato. L'ottima idea delle tecnologie razziali è purtroppo stata rovinata da qualche frescone che le ha scritte senza playtest - basta confrontarle...un'occasione mancata di equilibrare le razze. I difetti più grossi dell'espansione, oltre a quanto detto sopra, sono il prezzo e la mancanza di una vera nuova unità.
Si poteva fare di meglio, senza dubbio, ma rimane un'aggiunta obbligatoria al gioco base, soprattutto grazie al set bianco di strategie ed alle tecnoolgie.

16/02/2009
Battleship Galaxies 7,0

Niente male. Questo giochillo diverte, è rapido, ed è molto giocabile. I materiali sono mediamente buoni, e naturalmente la parte più pregevole sono le simpatiche navette. Le poche, semplici regole funzionano, la partita è sempre combattuta e abbastanza movimentata.
La casualità si sente, ma si integra bene con il sistema. Delle due flottine offerte, i buoni sono più difficili da usare, ma quando usati bene mettono insieme combo notevoli (i caccia sono potentissimi); il problema è che se iniziano a perdere gli elementi chiave della flotta, che sono anche quelli più fragili, crolla tutto, e per di più si ritrovano con metà carte del mazzo inutili. I cattivi, oltre a vantare un nome orripilante, hanno armi devastanti e sono molto aggressivi.

Il bilanciamento è difficile da valutare, ma sembra dignitoso. Di 2 partite fatte al primo scenario, una l'hanno vinta in modo devastante i buoni. L'altra i cattivi, con meno margine..strano eh?

I difetti, purtroppo, ci sono:

- il gioco è solo da due. Grosso, grosso difetto.
- una parte dei materiali è mal fatta: le illustrazioni sulle carte, peraltro molto sottili, vanno dal medio al mediocre; le plance di gioco sono quasi scandalose, fragilissime nella giuntura (una mi si è mezza rotta aprendola la prima volta..no comment). In compenso hanno incluso elementi del tutto inutili: due plance per l'energia sono superflue, e soprattutto il fumetto allegato, oltre a essere bruttarello, è una spesa più che inutile. Era meglio spendere quella quota per migliorare il resto.
- longevità limitata: poche missioni, poche navi, pochissime carte...presto ci verrà offerto altro da comprare.
- alcune regole lasciano un po' perplessi. La gestione dell'energia è molto difficile e, a inizio partita, ci si ritrova faticosamente a schierare qualche nave, che resta ferma o arranca appena di qualche casella. Partire per primo è un danno bello e buono. Nessuno poi è particolarmente contento di muovere per primo contro l'altro, ma prima o poi tocca. Le carte finiscono, non perchè si usino tutte (nessuno avrà mai l'energia sufficiente per farlo), ma perchè si scartano presto tutte per rosicchiare qualche punticino di energia in più, che comunque non basta a usare le navi che si hanno. Per questo motivo, poche navi upgradate sembrano assai più forti di tante standard, nonostante il costo in punti non rifletta bene questa disparità.
- movimento: siccome non esistono archi di tiro, non esiste ostruzione della linea di vista, e non esiste movimento dopo il fuoco, muovere è spesso superfluo dopo i primi turni. Le battaglie sono statiche, e le regole sulle contromisure elettroniche non aiutano più di tanto. Gli elementi segreti del campo di battaglia sono interssanti, ma chi mai si può permettere di sprecare una nave e dell'energia per andare a pescare quelli fuori rotta?

Materiali 1: miniature carine; il resto è in calando, fino ai pessimi tabelloni. Era meglio risparmiare su elementi inutili per fare meglio il resto.
Divertimento 2: spensierato, rapido, molto giocabile;
Regolamento 1.5: semplice, funziona, non è banale, è espandibile. Qualche meccanica si poteva fare meglio;
Originalità 1.75: nel suo ambito è uno dei pochi, è certamente tra i migliori.
Longevità 1.25: ma le espansioni sono previdibili.

Totale 7.5, che arrotondo a 7.

16/10/2011
Conflict of Heroes: Awakening the Bear! – Russia 1941-42 7,0

Nel suo genere è probabilmente il migliore. A metà strada tra l'assurda complessità dei wargame da 8+ ore e l'eccessiva semplicità di un Memoir '44.
In qualità di mezzo wargame è quindi buono, ma mantiene il limite del suo genere: moderatamente ripetitivo, di fatto gicoabile solo in 1v1, e nel complesso abbastanza bruttino da vedere. Sì, il cartone dei materiali è bello spesso, ma non si può certo dire che l'impatto visivo sia bello: counter delle unità piccoli e poco distinguibili (specie i carri), counter danni brutti forte, carte e fogli extra sottilissimi.
Un buon passo avanti in un settore che necessitava di un forte miglioramento per quanto riguarda la giocabilità, la pecca più grande dei wargame. CoH è molto tattico, abbastanza divertente, *quasi* rapido da giocare e *quasi* privo di necessità di controllare il manuale. A questo proposito, le regole sono organizzate e presentate in modo organico e progressivo, ma quanto a chiarezza del testo si poteva fare molto meglio.

Materiali 0.75 - carte sottiiiili, counter spessi, mappe spesse, ma grafica modesta
Divertimento 1,5 - molto meno palloso del classico wargame (ma togliere 1 punto se non siete patiti del genere...muovere militaria è sempre abbastanza "pesante")
Regolamento 1,75 - abbastanza rapido, ben pensato
Originalità 1.5 - WWII, ancora...però, per una volta, giocabile
Longevità 1,5 - non c'è nulla da fare se non spararsi, ma almeno lo si fa in modo vario. Tanti scenari extra in rete, ovviamente

23/02/2010
Axis & Allies 7,0

Giocone moderatamente pesante (quanto a regole) e notevolmente strategico. Alcune meccaniche forse un po' discutibili, ma nel complesso risulta piuttosto esaltante.
Componentistica molto ricca, peccato che la maggior parte delle miniature siano decisamente brutte (in particolare carri e artiglieria), inoltre i pezzi di cartonaccio sono sottilissimi, stile gioco allegato a Topolino. Il tabellone in compenso è bello solido, seppur troppo piccolo, e i soldi sono una versione più bella di quelli da Monopoli. Si passa il turno a pianificare mosse e acquisti e a tirare dadi, e niente altro. Zero diplomazia, zero politica, economia minima. Peccato.

Difetti maggiori: è un gioco SOLO da 5 persone, poche pippe. In meno risulta sempre almeno un giocatore che se la spassa (o sclera, a seconda dei punti di vista) di più perchè controlla 2+ nazioni. In ogni caso il tempo richiesto, incluso il setup del tabollone, è semplicemente abnorme..se giocate con i sedicenti "pensatori" (= tardoni) vi verrà voglia di ucciderli mentre impiegano 20 minuti a fare il loro turno. Il voto relativamente modesto dipende dal fatto che, per questi motivi, A&A possiede una giocabilità MOLTO limitata, a meno che non disponiate di fin troppo libero.

Materiali: 1
Longevità: 2
Regolamento: 2
Divertimento: 1
Originalità: 1

05/03/2010
The Republic of Rome 7,0

Lascio il vecchio voto, ma lo aggiorno al presente: gioco affascinante e complessissimo, ma con il limite di essere quasi in-intavolabile e di fatto poco giocabile. Peccato, ma mantiene un valore da premiare. Siamo in periodo di feste: 1 volta all'anno, con la giusta compagnia, merita una partita.

(voto sulla riedizione Valley Games del 2009) Indubbiamente un gioco con due enormi limiti: tempo di gioco sparverso, e necessità di un gruppo di giocatori con capacità ed esperienza simili, altrimenti non c'è nè storia nè divertimento. Fatte queste pesanti premesse, il gioco è semplicemente ottimo. Per l'ambientazione, una delle più potenti e coinvolgenti che si possano immaginare. Per il regolamento, che per quanto complicato prevede il geniale accostamento di meccaniche ben precise e di una parte di gioco "libero", quasi gioco di ruolo vero e proprio, perfettamente amalgamate nella fase del Senato: questo è il cuore del gioco, ed è senza ombra di dubbio uno dei più bei risultati che si siano mai ottenuti in un prodotto del genere, permettendo di discutere e confrontarsi in una dimensione ludica assai più articolata di qualsiasi altro gioco che pur comprenda diplomazia e dialogo. Nel complesso, è uno di quei prodotti giocabili di rado, ma quando lo si fa, offre un'esperienza ludica molto ampia, coinvolgente, affascinante, profonda. Republic of Rome *è* un Signor Gioco, che chiede molto e offre moltissimo. E' tra i pochissimi esempi di gioco di società (definizione perfetta e ben più significativa dell'insipido "da tavolo") che si possono definire capolavori e che danno davvero un senso adulto al gioco. Con buona pace di chi si diverte a impilare legnetti. Materiali 1 - bella grafica e bei componenti, tutti robusti e ben fatti, a parte le carte un po' troppo sottili Regolamento 2 - vi spaccherete la testa per capirlo, ma ne varrà la pena Divertimento 2 - uccidere i vostri amici e dominare il mondo incoronandovi primus inter pares, all'inseguimento di un sogno visionario. Cosa chiedere di più? ;) Longevità 2 - rigiocabile quasi all'infinito, il problema è che non avrete mai il tempo per farlo! Originalità 2 - l'antica Roma non è mai stata così viva in un gioco. Il resto è niente.

11/12/2022
Peloponnesian War 6,5

(voto sulla nuova edizione 2019)

Ambientazione ben ricreata, con alcune scelte al limite del maniacale. Chi ha giocato ai capolavori GMT (Successors, Sword of Rome) troverà diverse meccaniche abbastanza familiari (una su tutte l'intercettazione). 

Il gioco non è difficile, ma abituarsi a giocarlo richiede pazienza e impegno. Dopo un paio di partite risulterà abbastanza fluido.

Paga abbastanza la pesantezza di alcune regole, poco intuitive e poco fluide: si sarebbero potuti rendere in modo più elegante le battaglie, gli assedi, e soprattutto la meccanica (astrusa e poco sensata) dell'adunata dell'esercito, che in alcuni casi costringe a strambe circumnavigazioni della mappa - non parliamo poi in caso di uso del bot.

Parlando di bot, il gioco è meglio 1v1 (ovviamente), ma resta pur sempre giocabile anche in solitario: come tutti i giochi in solitario è fondamentalmente un po' una tristezza, ma l'idea di far cambiare lato al giocatore (una delle meccaniche migliori) lo rende abbastanza dinamico e interessante anche in questa modalità.

Onesto, ma SOLO per fan dell'ambientazione.

18/02/2020
A Game of Thrones: The Board Game (Second Edition) 6,5

Raffinato, interessante, sottile. Ma con poca anima. Diverte qualche volta, ma francamente non mi ha mai coinvolto più di tanto: sarà per le regole troppo deterministiche, che da un lato piacciono e dall'altro lasciano un senso di asciutto; sarà per l'area control, che dà sempre quella notevole certezza di pallosità; sarà per l'aspetto, decisamente sottotono; sarà perché è poco intavolabile senza una compagnia al completo.

Belli gli ordini, bella la cattiveria. Nel combattimento scopiazza e migliora qualcosa del vecchio Dune, ma francamente quest'ultimo mantiene molto più carisma. A questo punto tanto vale giocare la riedizione di Dune, o altro su quella linea.

GTT è oggi un gioco per lo più caduto nel dimenticatoio, non a caso.

13/12/2022
Unfathomable 6,2

Troppo lungo, troppo macchinoso per il tipo di gioco. Ripetitivo.

Si fa giocare, ma non vale molto la pena. Evitabile.

05/02/2025
Descent: The Road to Legend 6,0

Sono d'accordo, cambia di parecchio il gioco base. Descent è robetta noiosa e mediocre per via della sproporzione tra durata e spessore. Con Road to Legend diventa la rappresentazione da tavolo di un'avventura fantasy tradizionale, con tutti i cliché della fantasy classica resi in modo divertente. Ottima la possibilità di modulare la campagna per giocarla in brevi sessioni. E' un buon compromesso per giocare qualcosa che ricordi un gdr fantasy, ma in modalità completamente no-brain.
Dopo un po' diventa comunque molto ripetitivo, ma le opzioni sono abbastanza da conferire comunque una buona longevità.
Per quanto mi riguarda Descent è giocabile solo con questa modalità, che gli conferisce la sufficienza.
Peccato per le regole e regoluzze di gestione della campagna, decisamente troppo macchinose: si nota fin troppo bene che il set di regole di RtL è appiccicato a quello base...

Regolamento: 1 - macchinoso e scritto in modo pessimo, ma alcune idee sono buone.
Materiali: 1 - peccato per la mappa, è un po' miserella.
Originalità: 1,5 - una campagna gdr trasporta in un gioco da tavolo
Divertimento: 1,25 - 80% del tempo ci si picchia; 20% si cercano nuove opzioni per picchiarsi. Ma la durata contenuta delle singole sessioni è un toccasana.
Longevità: 1,25 - nella sua ripetitività estrema, ora il gioco offre molte variabili..

12/09/2012
A Game of Thrones 6,0

(2a edizione)
Meccaniche interessanti, gioco molto strategico con complessità medio-bassa ma difficoltà alta, nel senso che le regole non sono nè particolarmente lunghè nè complicate, eppure il gioco e profondo e per nulla scontato. Grosso pregio.
Impegnativa e talora soddisfacente la parte degli ordini, che ha risvolti scacchistici. Però di fatto spesso è un noioso piazzamento con poco bluff e molto caos.
Il combattimento è un misto tra il deterministico e il bluff, e ricorda abbastanza quello del vecchio Dune, anche se è un po' meno raffinato.

Buona ambientazione, per quanto l'opera di Martin non sia certo un capolavoro è pregevole, tuttavia il gioco la sfiora soltanto: al di là di nomi e luoghi, qui non si ritrova l'atmosfera dei romanzi..per il semplice fatto che nei romanzi ci sono poche battaglie e molti intrighi, e qui solo battaglie e praticamente zero politica. La diplomazia libera rimane, tuttavia, molto importante.

Veniamo ai difetti:
- Componentistica deludente. Bella la mappa e le immagini, ma tutto viene rovinato dalle insulse pedine. Orridi omini, cavallini, ecc. stilizzati, dai colori kitsch, per nulla evocativi. Sembra quasi di maneggiare la componentistica dei prodotti-spazzatura tedeschi. Un gran peccato, questi pedini inguardabili distubano non poco l'atmosfera. Tipica cappella FFG, che ha mezzi e capacità per fare ottime miniature, disegni, ecc., ma ogni tanto, misteriosamente, se ne dimentica.
- Regole belle, ma un po' ingessate. Confermo l'impressione iniziale: essere obbligati a piazzare un ordine su ogni singola zona in cui abbiamo 1+ unità è palloso, per il semplice fatto che dopo un po', specie in partite a 3-4, è molto ovvio che certe unità (es. navi usate come ponte) non faranno proprio nulla, eppure bisogna dare loro un ordine farlocco. Lascierei piuttosto libero ciascun giocatore se e quando mettere un ordine su ogni sua zona. Inoltre, a seconda di come girano le carte c'è rischio che certi momenti-chiave, quali aste e conteggi delle botti, non escano per turni interi. Questo è un difetto gravissimo, nei primi turni se le carte Westeros girano male può accadere che una fazione che si trova senza ordini speciali rimanga con letteralmente quattro gatti in campo mentre altre fazioni si pompano militarmente, di fatto escludendo subito qualcuno dal gioco. Pessima cosa.
- Setup: fississimo. Ok, deve essere così da ambientazione. Ma almeno un minimo di libertà in anche solo 1 aspetto del setup (chessò, truppe iniziali, potere, barili, boh) potevano lasciarlo.
- Qualche squilibrio nella partita a 4, Baratheon decisamente troppo liberi. Altra tipica caduta di stile FFG, che prima pubblica i giochi poi finisce il playtest.

Tirando le somme, gioco molto buono, decisamente da provare, pur tenendo presenti i difetti che qualcuno finge di non vedere.

Componenti 0,75: illustrazioni ok, tabellone migliorabile, ma proprio sulle miniature dovete farmi scendere la catena?!
Regole 1: non complicate, ma difficili da padroneggiare. Durata della partita dignitosa. Molto mal congegnato il ritmo del gioco, prono a staticità e ad escludere da subito certi giocatori.
Longevità 1.5: setup fisso (peccato), ma casate variegate e con strategie diverse.
Divertimento 1.25: picchiare, minacciare, insultare, patteggiare, allearsi, tradire. Tutto quello che un gioco degno di questo nome dovrebbe offire qui c'è. Peccato che se il mazzo Westeros gira male la partita diventi solo una lunga agonia.
Originalità 1.5: un bel mix di elementi che raramente si trova.

13/09/2012
StarCraft: The Board Game 6,0

Mi aspettavo di meglio. Il gioco è molto limitato: puoi combattere, oppure combattere, o ancora combattere...e basta. No esplorazione, no commercio, no diplomazia se non verbale, solo interazione ostile. Interazione peraltro serratissima (e questo piace), dal momento che la 'mappa' è davvero stretta. Gestione civiltà limitata.

Bello il sistema degli ordini, ma il sistema delle carte in sostituzione dei dadi è scomodo e macchinoso: si passa molto tempo (soprattutto il Terran che finisce sempre il mazzo..) a mescolare, rimescolare, separare, aggiungere ai mazzi. Chi come me odia il deck building lasci perdere, anche perché perfino la tecnologia è resa semplicemente attraverso ulteriori carte (peraltro, sarebbe stato fattibile e intelligente integrare gli upgrade tecnologici nelle carte base, invece di inserirne di separate).

Combattimenti tattici, ma rallentati da alcune complicazioni non necessarie. L'ambientazione è ben resa e le miniature sono ancora discrete, ma l'idea pessima di fornire le unità volanti già incollate al fragilissimo sostegno condanna ogni acquirente a ritrovarsene un po' rotte già prima di aprire la scatola.

Nel complesso, un gioco discreto ma macchinoso e prono a una certa ripetitività, dunque poco longevo. Ha i suoi anni, è tranquillamente archiviabile.

24/02/2023

Pagine