Classifica personale di spillo69

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Caylus 10,0

Dopo qualche partita in più e dopo avere riflettuto un po’ alzo il voto a 10. Il mio primo 10.
Direi che nel panorama ludico Caylus rappresenta, per quanto mi riguarda, la quint’essenza dei giochi “alla tedesca” ad oggi non superato e credo anche difficilmente superabile.
La componentistica è bella solida e sobria.
Il regolamento è chiarissimo e nel complesso semplice da spiegare grazie ad una plancia auto-esplicativa. Siamo insomma lontanissimi da inutili barocchismi.
Nessun elemento è lasciato alla fortuna: il gioco è ad informazione completa e privo di componenti che mi permetto di definire “spurie” come carte, gettoni, tessere o punti vittoria coperti.
L’interazione tra giocatori è piuttosto articolata e consente approcci di gioco sia relativamente “tranquilli” sia relativamente “aggressivi” e anche … “crudeli”: tutto dipende dal tipo di gruppo con il quale si gioca. E qui mi pare che il passato di scacchista dell’autore si senta abbastanza.
Le meccaniche sono nel complesso coerenti con l’ambientazione (adeguata ai modelli “tedeschi”).
Le strategie sono molto varie e la longevità assicurata.
Gira benissimo in due, tre, quattro e cinque giocatori.
Non mi risulta esistano espansioni degne di nota, né house rules di qualche genere.
Insomma si tratta di un gioco perfetto così com’è stato concepito.
Provate a modificare qualche elemento e il suo equilibrio e la sua eleganza crollerebbero miseramente.
Un gioiello di grande valore per quanto mi riguarda.

09/12/2013
Torres 9,0

Gioco dalla meccanica pulita e originale, con punteggio a … tre dimensioni (la base dei castelli va moltiplicata per l'altezza raggiunta dal proprio cavaliere). Buona profondità, regolamento semplice e chiaro. Preferisco la versione avanzata con tutte le carte in mano e scoperte. Toglie l’aleatorietà della pesca dal mazzo. C’è molta interazione, se si gioca almeno in tre. La durata è contenuta e si può proporre anche a chi si sta avvicinando per la prima volta ai giochi da tavolo di nuova generazione, senza avere il timore di essere presi per dei matti. Ottimo titolo che non risente per nulla dell’età. Anzi. Le persone con cui ci ho giocato l'hanno sempre apprezzato. Ancora un centro per Kramer.

21/09/2012
War of the Ring 9,0

Scriveva Alex Randoph in una giustamente famosa relazione sul significato e il valore dei giochi da tavolo (“homo ordinator”) che “la categoria più vicina ai giochi è forse il raccontare storie”, con due importanti differenze e cioè che nei giochi da tavolo sono essenziali l’incertezza (del finale di ogni partita) e la giustizia o se vogliamo la pari opportunità di vincere data ai giocatori.
Per quel che mi riguarda “la guerra dell’anello” risponde molto bene alle considerazioni di Randolph che ho citato.
L’elemento narrativo è straordinariamente presente anche grazie al tema cui si ispira (la saga di Tolkien).
Inoltre il gioco cattura per la tensione che si respira durante la partita proiettata verso un finale che non è scontato per nessuno.
Quanto al bilanciamento direi che dopo 15 partite fatte, se i giocatori hanno pari livello di esperienza, non si notano grandi differenze in termini di chance di vittoria tra popoli liberi e popoli dell’ombra (forse qualche dubbio resta sull’utilità concreta degli Uomini del Nord e dei Nani e su alcune aree della plancia che non sono facili da utilizzare al meglio). Ci sono certamente i dadi, ma direi che a me e alle persone con cui ho giocato non disturbano affatto ed anzi hanno la loro funzione in un gioco di guerra come questo.
Ottimo titolo. Quando si ripresenta l’occasione, ci gioco sempre molto volentieri.

21/09/2012
The Princes of Florence 9,0

Fluido, elegante, grafica molto bella e curata. Partite dalla durata ragionevole. Un grande titolo sicuramente.

20/06/2013
Twilight Struggle 9,0

Gran gioco da due. Ambientazione che si avverte parecchio. Mi è sembrato ben bilanciato, tenuto conto che i due giocatori devono giocare in modo diverso nel corso della partita.

23/01/2013
Shogun 9,0

Gran bel gioco. Devo avere letto da qualche parte che c’è chi scorge nelle sue meccaniche qualche somiglianza con “Il Trono di spade”. Forse per la presenza di una fase strategica di programmazione simultanea delle azioni (molto interessante e “pensosa”). Non so se la somiglianza ci sia veramente. Quel che certo, almeno per quanto mi riguarda, è che questo gioco è diecimila volte più divertente e più bilanciato del Trono (anche nuova edizione). Non ci si sente minimamente castrati nella conduzione della partita. E ha una durata assolutamente ragionevole. Direi che un 9 se lo merita tutto.

14/06/2013
The Republic of Rome 9,0

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20/06/2013
Twilight Imperium: Third Edition 9,0

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20/06/2013
Fury of Dracula (second edition) 9,0

Seconda edizione davvero ben fatta, non solo graficamente (ho notato peraltro che ci sono due "mani" diverse nei disegni delle carte: una non proprio all'altezza dell'altra ...).
Si tratta di un titolo molto evocativo e straordinariamente legato all'ambientazione. Forse uno dei meglio ambientati che io conosca fino a questo momento. Mi sono sempre divertito giocandoci.
Il regolamento è un po' farraginoso e occorre un po' di pazienza per assimilare le meccaniche del gioco, sfruttando al meglio le varie opportunità che danno le carte oggetto, le carte evento e le carte speciali (per Dracula): un'occhiata alle faq non guasta.
Chiaramente esistono molte variabili fortunose (dadi ... pesca delle carte ...), ma in un gioco come questo sono elementi indispensabili ed equamente ripartiti tra cacciatori e Dracula . D'altra parte il ragionamento e la strategia non sono banditi, anzi: sapere gestire al meglio cacciatori e Dracula resta importante (attenzione alla possibilità per i cacciatori di "paralizzare" con le carte evento una parte della partita nelle ore diurne della giornata, quando Dracula è molto più debole nei combattimenti!).

28/06/2013
Tikal 9,0

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20/06/2013
Hannibal: Rome vs. Carthage 9,0

Fatte due mezze partite con l'edizione della Valley Games per assimilarne i meccanismi. Il gioco è in se piuttosto lungo, ma credo che, una volta imparate bene le regole, si possa contenere in una serata. La simulazione presenta numerose sfaccettature che mi sembrano molto indovinate: ad esempio, a prescindere dagli eventi storici riportati sulle carte, mi sono piaciute le intercettazioni di truppe in movimento, i tentativi di evasione da un attacco imminente e di inseguimento delle truppe attaccate prima della battaglia; le cariche degli elefanti cartaginesi quando la battaglia sta per cominciare; i tentativi di ripiegamento durante la battaglia, la ritirata dello sconfitto dopo la battaglia. La tecnica di risoluzione dei combattimenti con l’uso di un apposito mazzo di carte è inusuale, ma diverte. Il regolamento è corposo e non molto organico, ma nel complesso i meccanismi di gioco sono fluidi e intuitivi. Il sistema di controllo politico delle regioni nelle quali è suddivisa la mappa e il sistema di calcolo dei punti vittoria può ricordare vagamente Twilight Struggle (che peraltro è stato inventato ben dopo Hannibal e che pare debba ad Hannibal alcuni elementi della meccanica …). Non so dire se il gioco sia veramente bilanciato. Per il momento, anche con due sole mezze partite, questo titolo mi ha preso davvero tanto.

08/10/2013
El Grande 9,0

Per quanto mi riguarda si tratta di un classico, vale a dire di un gioco che conserva anche oggi intatto il suo valore a distanza di quindici anni dalla sua comparsa sul mercato.

Le meccaniche si assimilano facilmente dopo pochi turni, sono ben combinate, ma niente affatto semplici da governare; le strategie per vincere sono diverse, l’interazione tra giocatori piuttosto elevata e la durata di una partita assolutamente ragionevole (mai sopra le due ore, se si gioca in cinque e con i nove turni previsti).

L’ambientazione è ovviamente poco rilevante, ma non artificiosa (in fondo si tratta di un gioco da scacchiera nel quale bene si integrano Re, Nobili e Cavalieri).

Peccato non esista un’edizione italiana (a quel che mi risulta).

01/04/2010
Tigris & Euphrates 9,0

Molto bello. Astratto ma molto bello. Si gioca al meglio di 3 o 4 giocatori. Alcune finezze nella programmazione delle mosse da fare si riescono ad apprezzare dopo averlo giocato molte volte.

23/01/2013
Struggle of Empires 9,0

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20/06/2013
The Fury of Dracula 9,0

Ho giocato solo la seconda edizione. Ben fatta. Titolo molto evocativo e straordinariamente legato all'ambientazione.

20/06/2013
Robo Rally 9,0

Titolo un po' caotico e non molto controllabile. Tuttavia la meccanica (con simultanea programmazione dei robottini) è davvero originale. Nel complesso, giocandolo mi sono sempre divertito.

20/06/2013
Samurai 9,0

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20/06/2013
Imperial 9,0

Superato l'ostacolo del regolamento, scritto con i piedi, questo è davvero un grandissimo titolo, dalla meccanica solida e originale. Le regole sono nel complesso semplici da assimilare e tutte ben integrate. Può sembrare un titolo un po' astratto, ma non lo è affatto secondo me. In effetti l'ambientazione è resa in modo diverso dal solito e cioè implementando nella meccanica non eventi storici specifici, ma uno dei principi cardine che, a quanto pare, contraddistinguerebbe l'imperialismo quale fase avanzata del capitalismo: il controllo della politica degli armamenti e della politica economica degli Stati nazionali da parte del grande capitale finanziario internazionale (una storia che ciclicamente si ripresenta ...).

20/06/2013
Railways of the World 9,0

E’ l’unico ferroviario che possiedo e che ho giocato (più volte).

Il regolamento è molto semplice, non lascia margine ad incertezze e rende il titolo adatto anche ai neofiti. A fronte di ciò, le meccaniche (di costruzione delle tratte, di espansione delle tratte, di trasporto delle merci, di potenziamento dei treni e di sviluppo delle città) funzionano e si integrano tutte egregiamente, rendendo il gioco piuttosto vario e non così semplice da gestire (inoltre, giocato con la dovuta attenzione alle mosse altrui, mi pare renda molto difficile il pericolo di “fuga” in avanti del primo giocatore evidenziato nella recensione).

La componentistica è ottima e l’ambientazione si sente davvero: durante la partita, come d’incanto, il tabellone si anima diventando un piccolo paesaggio ferroviario in miniatura, con prati verdi, colline, montagne, fiumi, strade ferrate, incroci, locomotive, caselli ferroviari, croci di sant’andrea, magazzini, silos dell’acqua ecc.

Veramente un gioiellino!

01/04/2010
Power Grid 9,0

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20/06/2013
Pandemic 8,0

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20/06/2013
Antike Duellum 8,0

Interessante, ma non è ne carne (civilizzazione), né pesce (guerra) qualcuno ha commentato quando lo ha giocato. Qualcun altro mi ha invece detto che è bello proprio perché è carne e pesce insieme. Battute a parte, per me resta un buon titolo. Veloce, equilibrato e privo del fattore alea, se si prescinde dalle carte evento che però incidono in misura veramente minima sull’andamento della partita e danno un pizzico di "vita" in più ad un gioco che altrimenti sarebbe abbastanza scacchistico.

P.S. nella recensione si sostiene che l'ambientazione è inesistente. Io però non ne sono affatto convinto. L'ambientazione nei giochi di Gerdts secondo me non va ricercata nell'implementazione di fatti o episodi storici concreti, ma nella riproduzione di alcuni principi o meccanismi (economici o sociali) che hanno animato alcune fasi della storia umana (vedi, ad esempio, imperial ...).

08/10/2013
Automobile 8,0

Dopo qualche partita provo a dare una prima valutazione di questo bel titolo.
Meccanica e ambientazione si sposano molto bene.
Il gioco ha una buona profondità e una apprezzabile eleganza.
Occorre dosare le risorse e le azioni per non rimanere senza cubetti ricerca e sviluppo necessari, ad esempio, per costruire fabbriche tecnologicamente più avanzate oppure senza soldi sufficienti per produrre il numero di autovetture che si desiderava.
Non mi è sembrato un gioco a bassa interazione, ma un gioco nel quale una certa “aggressività” nel dominare il mercato dell’automobile paga e rende la partita tesissima.
Concordo con chi sottolinea che eventuali errori nella pianificazione (che deve tenere conto della pianificazione altrui), se non prontamente corretti, impediscono la vittoria.
Per esperienza diretta, concentrarsi sulla produzione esclusiva o prevalente delle auto di lusso è pericolosissimo e rischia di mandare inevitabilmente fuori partita (e infatti ...).
Ma questo probabilmente vuole essere aderente al periodo nel quale è ambientato.
Inoltre, né a me, né alle persone con cui l’ho giocato, è parso un gioco dominato o condizionato da elementi casuali pesanti. Tutt’altro.
L’unico elemento casuale di rilievo riguarda la pesca delle tessere per la determinazione della domanda del mercato finale.
Ma si tratta di un elemento casuale contenibile attraverso, per esempio, una intelligente selezione delle azioni disponibili nella fase delle decisioni esecutive.
Del resto si tratta di un elemento insieme originale e ben amalgamato con la meccanica e l’ambientazione (anzi…. direi … doveroso …).
Quanto ai calcoli, che comunque non sono impossibili, non vedo come si possano considerare un difetto o un elemento che disturba in un gestionale di tipo economico come questo.
Per il momento è un 8,5 tendente al 9, ma mi riservo di ritoccare il voto in funzione della longevità.

07/01/2014
Keltis 8,0

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20/06/2013
Finca 8,0

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20/06/2013
Byzantium 8,0

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20/06/2013
After the Flood 8,0

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20/06/2013
Age of Empires III: The Age of Discovery 8,0

Ricorda vagamente gli ingredienti di altri titoli (El Grande e Puerto Rico in primis...), tuttavia resta piacevole e ben ambientato.

20/06/2013
Tahuantinsuyu 8,0

Ricorda un po' le meccaniche di un ferroviario. Interessante la plancia per le carte evento che condizionano due giocatori alla volta.

20/06/2013
Giants 8,0

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20/06/2013
Village 8,0

Buon gioco di gestione risorse che mi ha colpito meno di quello che avrebbe potuto colpirmi dieci anni fa, avendo alle spalle esperienze di giochi simili. Rischia insomma di essere uno dei tanti titoli in circolazione.

14/06/2013
Britannia 8,0

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20/06/2013
Takenoko 8,0

Gioco semplice e un po' fortunoso, ma non banale. Insomma, a me questo titolo è piaciuto. Sarà pure un giudizio poco ortodosso, ma definirei Takenoko un titolo ... poetico. Si, poetico, un po' per l'ambientazione, un po' per la grafica ben amalgamate con la meccanica ... Impressione personale ovviamente ...

14/06/2013
Reef Encounter 8,0

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20/06/2013
Tobago 8,0

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20/06/2013
CATAN 8,0

Semplice e un po' fortunoso, ma ottimo titolo per trascorrere un po' di tempo, magari dopo cena, con chi non conosce i giochi da tavolo di nuova generazione.

08/12/2016
Puerto Rico 8,0

Mi pare che su questo gioco sia stato già detto tutto il possibile per sottolinearne la perdurante validità.

Gli preferisco peraltro altri titoli, anche se debbo riconoscere che si tratta di un gioco, per così dire, molto “democratico”: grazie al suo elegante fluire, come pure all’ambientazione, riesce infatti a catturare allo stesso tavolo giocatori dai gusti più diversi e soprattutto il gentil sesso…

01/04/2010
De Vulgari Eloquentia 8,0

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20/06/2013
Citadels 8,0

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20/06/2013
BANG! 8,0

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20/06/2013
Blox 8,0

A questo gioco ho fatto un'unica partita (con il recensore tra l'altro...) e debbo dire che non mi è affatto dispiaciuto: il meccanismo di gioco è semplice, ma non facile da governare (il che mi pare uno dei migliori pregi dei giochi cosiddetti "alla tedesca": non a caso che tra gli altri lo zampino di Kramer). La durata limitata lo rende inoltre adatto anche a più partite in una serata...

09/04/2010
Battles of Napoleon: The Eagle and the Lion 8,0

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20/06/2013
Siena 7,0

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20/06/2013
Taboo 7,0

Nel suo genere mi ha diverito parecchio giocandolo con amici tanto tempo fa.

20/06/2013
In the Year of the Dragon 7,0

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20/06/2013
Amyitis 7,0

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20/06/2013
Merchants & Marauders 7,0

Premetto che ci ho fatto solo una partita e mezza (una in due e mezza in quattro …). In due mi pare fili meglio, senza tempi morti. Va detto che ci sono tante regole e qualche eccezione, che vanno conosciute in modo adeguato e richiedono un po’ di pazienza per essere assimilate (nel regolamento in italiano c’è comunque qualche imprecisione, ad esempio per quanto riguarda il punto gloria assegnato nel caso di assalto ai mercanti: nella sezione dedicata agli assalti si dice che sono necessari più di 12 ori di saccheggio per avere il punto gloria, mentre all’inizio del regolamento si dice che bastano anche 12 ori solamente).
Credo inoltre che, a prescindere dall’ambientazione e dalla componentistica molto accattivante, molto dipenda dai gusti personali e dall’approccio al gioco. Non è sicuramente un gioco “alla tedesca” e l’alea è molto presente e bisogna che i giocatori siano disposti a farsi coinvolgere dall’ambientazione, che fa tutt’uno con la meccanica: se tutto questo non c’è si parte già in salita. Inoltre mi è parso che i combattimenti vadano valorizzati nella giusta misura (con un po’ di coraggio e di iniziativa), sennò il gioco sembra perdere di mordente.
Insomma, per il momento non mi è parso malaccio e gli darei forse qualche opportunità per riscattarsi al rialzo con qualche partita in più.

19/01/2013
Rise of Empires 7,0

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20/06/2013
Mystery of the Abbey 7,0

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20/06/2013
Amun-Re 7,0

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20/06/2013

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