Classifica personale di TalesTeller

Titoloordinamento decrescente Voto gioco Commento Data commento
7 Wonders 7,0

Facile da spiegare, veloce da giocare e scorrevole con ogni numero di giocatori, con una minima variazione della durata.
La grafica è accattivante e la simbologia semplice ed intuitiva. Ci vuole qualche partita per prendere dimestichezza con le carte, ma fin dalla prima è possibile organizzare una strategia anche solo tenendo conto dei tre modi di fare punti (Militare, Sociale, Scientifico). Le carte non sono particolarmente robuste, quindi anche chi non fa parte del club degli imbustatori seriali dovrebbe farci un pensiero.
Le partite a tre giocatori offrono un'esperienza di gioco leggermente differente perché la parte militare diventa più rilevante ai fini del punteggio.

Aggiornamento: Il sistema per il gioco a due non mi convince molto e se proprio non potete fare a meno di giocare a 7 Wonders in due... meglio rivolgersi a 7 Wonders Duel.

23/12/2017
Alchemists 9,0

Componenti eccellenti, grafica curata e di gran effetto e ambientazione perfettamente integrata con ogni meccanica del gioco.
Si tratta principalmente di un piazzamento lavoratori, preceduto da una selezione di ordine del turno e condito con la possibilità di un'asta e un sistema di maggioranze... poi cominciano le cose interessanti. Già, perché quello che Alchimisti ha in comune con molti altri titoli non è altro che il trampolino di lancio per il gioco vero e proprio. Lo studio degli alchemici introduce le componenti di deduzione, ragionamento e bluff che sono la vera e propria linfa vitale della partita. Ben studiata anche la distinzione tra le partite per principianti e quelle per esperti, con la possibilità di alcune varianti che permettano di radunarli allo stesso tavolo. Uno dei giochi più divertenti, originali, ironici e raffinati che conosca.
Il funzionamento del metodo deduttivo per risalire agli alchemici partendo dall'interazione di due ingredienti può dare qualche difficoltà all'inizio, quindi considerate che chi si approccia al gioco per la prima volta - indipendentemente da quanto sia esperto come giocatore - avrà bisogno di un paio di partite prima che tutto gli sia chiaro. Inoltre, proprio per la sua componente di deduzione si tratta di un titolo che richiede tempo per essere giocato e che, soprattutto nella fase di contestazione delle teorie nella modalità esperto, può essere soggetto a tempi morti e/o paralisi da analisi.
 

07/01/2018
Bruges 7,0

Un gioco semplice e divertente in cui è possibile strutturare una strategia se la sorte non rema troppo contro. Il caso la fa un po' troppo da padrone per i miei gusti, ma lo trovo un titolo eccellente per lastricare il percorso dei neofiti verso sistemi più impegnativi.

01/12/2017
Clans of Caledonia 9,0

Le meccaniche sono solide e legate perfettamente l'una all'altra; facili da spiegare ed apprendere, permettono una competizione equilibrata anche tra giocatori con diversi livelli di esperienza. Ogni mossa va ragionata in base al beneficio immediato e pesata nella strategia a lungo termine, ma l'esperienza di gioco non è appesantita dalla necessità di controllare ventordici variabili e ricordare millanta regolette prima di ogni singola azione. Sicuramente prende a mani basse da altri giochi - primo tra tutti Terra Mystica - ma nonostante il mio scarso amore per i plagi il risultato finale è tale da non farmene in alcun modo percepire il peso. I materiali sono eccellenti e funzionali, per un meraviglioso colpo d'occhio quanto viene intavolato. Bello, bello, bello.

31/12/2017
Dead of Winter: A Crossroads Game 7,5

Diversamente da altri titoli, Dead of Winter non porta i giocatori a divenire efficienti macchine di distruzione spappola non morti, anzi...
Attaccare uno zombie quando non è strettamente necessario significa accollarsi il rischio di veder sfumare le possibilità di vittoria e così anche bighellonare da un luogo all'altro. Movimenti, ricerche e combattimenti vanno gestiti con attenzione, collaborando con gli altri giocatori per superare le sfide che turno dopo turno cercheranno di impedirci di arrivare alla fine della partita. Niente frotte di mostri a cui sparare o fughe adrenaliniche, ma pianificazione e tensione non solo per le numerose minacce esterne, ma anche per la possibilità che qualcuno sia un traditore e punti alla distruzione della colonia.
Dead of Winter offre un'esperienza di gioco che trovo molto gradevole, ma richiede tempo e non è adatto per chi soffre per i tempi morti, che possono essere molto frequenti. Personalmente trovo i materiali molto funzionali, anche se per gli amanti delle miniature le sagome cartonate possono apparire un po' povere. Bella la grafica e ben pensate le plance dei giocatori che riassumono l'andamento dei turni e le azioni possibili.

23/12/2017
Deus 6,5

Il gioco ha una meccanica molto semplice e offre una buona variabilità di gioco visto il gran numero di combinazioni possibili tra le carte e i diversi metodi per accumulare punti a seconda dei templi che decideremo di edificare. Tutto questo però è asservito alla pesca delle carte e dalle scelte che ci permettono e/o ci impongono. Tirare fuori il meglio da una serie di pesche sfortunate può essere una sfida e portare comunque a risultti soddisfacenti, ma difficilmente si potrà competere con un giocatore a cui la sorte avrà riservato i suoi frutti migliori.

Lo trovo una valida alternativa per tutte le occasioni in cui non si voglia dimenticare la strategia me nemmeno darle il ruolo dominante della serata.

11/12/2017
Dogs of War 8,5

Meccaniche semplici ed immediate per un'esperienza di gioco tutt'altro che banale e partite combattute fino all'ultima azione. La componentistica molto accattivante e la facilità di spiegazione delle meccaniche permette di farlo provare anche a giocatori inesperti, ma in questo caso consiglio almeno una partita di rodaggio prima di cominciare con le cattiverie...

Le partite migliori sono quelle a quattro giocatori, in cinque si soffre un po' per il sovraffollamento e in tre... beh, in tre credo che la cosa migliore sia adottare la regola opzionale e ridurre il numero di casate e campi di battaglia.

11/12/2017
Dojo Kun 6,0

Un gioco retto e sorretto dalla propria ambientazione e dall'ironia con cui ripropone personaggi televisivi e videoludici degli ultimi decenni; andando oltre si sbatte contro la dicotomia del piazzamento lavoratori preparatorio al 'tira dai e spera' del torneo. Sebbene ci siano anche altre fonti di punti, è senza dubbio il torneo a fare la maggior parte della vittoria e non esiste strategia che possa opporsi al colpo di cu.. a un lancio particolarmente fortunato. Insomma, un gioco che può divertire - soprattutto gli amanti del genere e i nostalgici - ma che non va confuso con uno strategico e che per essere così fortemente legato al caso risulta essere più lungo e macchinoso del necessario.
I materiali sono di discreta qualità, con simboli abbastanza chiari e illustrazioni molto carine. Unico demerito va ai gettoni prestigio, molto piccoli e difficili da distinguere gli uni dagli altri.

P.s. Pur non avendo giocato molte partite mi è capitato più volte che uno scontro si concludesse in parità, con la necessità di essere ripetuto e il conseguente aumento dei tempi morti.

19/02/2018
Hive 6,5

Bellissimi i componenti, facile da trasportare e può essere giocato senza troppe difficoltà anche in spiaggia o su un prato.
Si spiega in pochi minuti e dopo un paio di partite si è perfettamente in grado di giocare. Nonostante l'apparente variabilità le tattiche vincenti non sono moltissime, quindi un gioco troppo frequente può renderlo noioso. La notevole disparità tra le capacità dei pezzi ne rende alcuni - soprattutto i ragni - i sacrifici designati ai primi piazzamenti e gli altri - formiche e scarabei - le armi con cui vincere.

08/01/2018
Imperial 2030 9,0

Le differenze con il predecessore sono piccole limature che introducono grandi differenze a livello di gioco. Personalmente le apprezzo e l'unica che a volte non uso è quella che prevede il bonus di tassazione pieno e non dipendente dal miglioramento apportato. Il mio unico dubbio riguarda l'ultilità tattica della Russia, utile coprimario per la crescita - o l'affossamento - di altre nazioni ma destinata a non essere mai protagonista.

01/12/2017
Love Letter 6,5

Pochissime regole per un gioco molto veloce e senza troppe pretese.
La fortuna comanda, ma con un pizzico di strategia e qualche deduzione si possono limarne gli spigoli. Esteticamente gradevole e con materiali di discreta qualità.
Può essere un buon gioco introduttivo o un riempitivo quando non c'è occasione di fare qualcosa di più impegnativo. A mio avviso dà il suo meglio in quattro.

23/12/2017
Port Royal 6,0

Un gioco in cui la fortuna la fa da padrona, in cui solo chi sa osare può sperare di vincere.
Le meccaniche sono essenziali e così anche le strategie possibili, che dipendono solo da quali carte fornirà la sorte. Riempitivo facile e veloce utile per avvicinare al tavolo dei giocatori alle prime armi o per aspettare che il ritardatario cronico arrivi e si possa cominciare qualcosa di più impegnativo.

23/12/2017
Queendomino 7,0

Evoluzione di Kingdomino che ne mantiene le meccaniche di posizionamento tessere e le espande con gestione di denaro, costruzione di edifici e maggioranze.

Si spiega in pochi minuti, si gioca in pochi minuti e permette di riunire allo stesso tavolo giocatori esperti e alle prime armi. Un eccellente titolo introduttivo e più in generale un titolo che merita di essere giocato, a patto di non aspettarsi raffinatezze strategiche o macchiavelliche sfide di ingegno. I materiali? Una meraviglia.

11/12/2017
Robinson Crusoe: Adventures on the Cursed Island 7,5

Le meccaniche di gioco non sono difficili, ma chi ci si approccia per la prima volta avrà bisogno di qualche turno per prendere dimestichezza e rendere il tutto sufficientemente scorrevole.
Come ogni collaborativo che voglia offrire rigiocabilità e durata, il livello di difficoltà è piuttosto elevato e per riuscire a completare uno scenario saranno necessari, non solo una buona pianificazione, ma anche qualche aiutino della dea bendata. In questo senso vengono proposte diverse regole opzionali mirate a tarare il livello di sfida, inoltre l'enorme quantità di carte fornite rispetto all'esiguo numero che viene utilizzato in una singola partita permette di affrontare più volte lo stesso scenario godendo di un buon grado di variabilità.
 

02/01/2018
Sea of Clouds 6,0

Le meccaniche sono semplici e si spiegano in pochi minuti, dopo qualche partita si prende confidenza con le carte disponibili e il gioco diventa abbastanza spedito. Giusto un pizzico di strategia e parecchia fortuna che può portare a finali a sorpresa. Per il tipo di esperienza di gioco che offre trovo che le partite durino un po' più del dovuto... un paio di round in meno sarebbero stati l'ideale. I materiali sono discreti e dopo i primi turni, quando ogni giocatore ha in tavola una manciata di carte il colpo d'occhio è piacevole.

11/12/2017
Seasons 7,0

Bella la grafica, ottimi i materiali e delle meccaniche di gioco molto semplici.
Con alcuni accorgimenti è possibile intavolarlo in pochi minuti anche con persone che non l'abbiano mai provato, ma richiede un minimo di conoscenza delle carte per poter strutturare una strategia di gioco. La casualità della pesca iniziale viene mitigata dal draft, ma tra dadi e carte la dipendenza dalla sorte è molto pesante e lo rende poco adatto ai puristi dei giochi in stile tedesco.

23/12/2017
Strada Romana 7,0

Un sistema semplice ed elegante, facile da spiegare e da giocare con un po' di fortuna e parecchia strategia. Può dare l'impressione che l'interazione sia scarsa, ma perdere di vista le mosse degli avversari e mancare nel mettergli i bastoni tra le ruote è il miglior sistema per perdere. Un unico appunto per i materiali - ottimi in generale - perché il triangolo rosso che indica la direzione del carro non sempre è visibile a colpo d'occhio e quando cominciano gli ingorghi è facile fare confusione. Una tessera di forma differente avrebbe aiutato.

01/12/2017