Classifica personale di traico7

Gioco divertente da fare ogni tanto più per far casino che per altro vista la sua estrema casualità. Però lo si fa sempre volentieri.

Anche molti ne lamentano la scalabilità, io creodo sia un gioco stimolante in tutte le sue configurazioni. Una battaglia al singolo cubetto che mette sempre davanti a scelte difficilissime.

Gioco di civilizzazione che non mi ha mai convinto del tutto. Non lo so perchè. Non ha difetti evidenti, ma alla prova su strada non sono mai soddisfatto a fine partita. Ne riconosco comunque il valore.

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Gioco che gira bene solo in 2 giocatori. Configurazione nella quale trovo davvero godibile. Diventa cattivo però controllabile.

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Un buon gioco da due di pick up and delivery.

Consiglio di gicoare con la variante degli obiettivi pubblici proposta a fine regolamento.

Una variante di Pandemic che da regolamento non mi ispirava ma all'atto pratico mi son divertito a giocare. Non è il primo della serie che mi viene in mente quando qualcuno mi chiede di fare un Pandemic, ma con alcuni gruppi di gioco ho preferito proprorre questo anzichè altri.

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La prima volta che giocai a San Juan lo bocciai senza riserve. Non so per quale motivo gli diedi una seconda chance, ma un po' alla volta ho iniziato ad apprezzarlo fino a comprarmi la mia copia personale.

Certo, c'è un sacco di fattore aleatorio e i pattern per la vittoria sono 2/3, non di più. Però, per quel che dura (max 20/25 minuti in 4 giocatori esperti), va benissimo così.

Un buon piazziamento lavoratori che ha dell'idea dei lavoratori che vanno più lontano ma ritornano al giocatore più avanti nel gioco, l'idea più interessante.

Un regolamento poco chiaro in svariati punti ed una traduzione in italiano da mani nei capelli non l'hanno certamente favorito.

Il "mercato delle carte" è molto volubile e questo non sempre permette di perseguire la propria strategia. Anche in virtù di un eccesso di simboli che non fanno della chiarezza la loro forza.

Mi sono incentrato sui difetti ma lo trovo un buon gioco che tengo in collezione e ogni tanto faccio volentieri.

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Historia è uno di quei giochi che alla prima partita mi stegarono. Tanto che feci addiritttura delle partite in solitario (cosa alquanto inusuale per me).

Poi però, più lo mettevo sul tavolo, più si rendeva evidente una spieacevole verità. C'erano solo 2 modi di giocarlo e qualsiasi altro approccio non era abbastanza remunerativo.

Certo, meraviglie e leader potevamo cambiare la partita, ma avrebbe cmq vinto chi riusciva a massimizzare una di quelle due strategie che, se non ricordo male, erano scienza 100% o militare 100% (sono passati tanti anni, feci il crowfunding all'uscita).

Rivenduto a malinquore.

Roll & write carino. Nulla più nulla di meno di tanti altri.

Giocato online in maniera spensierata con gli amici è anche divertente. Ma a piccole dosi.

Carino ma niente di più.

Il difetto più grosso di Dice Forge è la longevità e non l'alea come può sembrare. Capito che ci sono max 2/3 strategie da fare, poi si fanno sempre quelle.

Dei (pochi) tiny che ho provato è quello che mi è piaciuto di più. Un collaborativo che magari non offre nulla di nuovo al panorama ludico ma che riempie bene quella mezzoretta ed è anche facilmente trasportabile.

Carino per l'idea ma stanca in fretta.

Non sono un esperto di astratti. Non mi piacciono e non li gioco volentieri.

Su Othello però ho un ricordo particolare, una missione di un videogioco di tantissimi anni fa dove, per proseguire dovevi per forza vincere ad Othello con gioco. E non era facile.

Per questo si merita il mio 6.5. =D

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Reimplementazione in chiave card game di Ra. Un giochino carino di aste e push your luck che diverte senza troppe pretese. Una partita ogni tanto la faccio volentieri.

Variante roll & write del celebre capolavoro di Rosenberg. Niente a che vedere col fratello maggiore ma comunque un giochino che ti fa passare bene una mezz'oretta scarsa. Lo si può giocare davvero in qualsiasi numero di giocatori indipendentemente da quanti ne sono scritti sulla scatola. 

Una partititina dopo pranzo al mare ci sta sempre bene.

Railroad Ink si fa apprezzare per la sua semplicità e praticità. Tra i roll & write coi dadi fino ad ora provati lo trovo il più riuscito tra tutti. Le piccole differenze tra le varie edizioni cambiano di pochissimo l'esperienza di gioco. Per me il voto rimane il medesimo.