Snobbismo nelle Fiere italiane

[fabuloso]

Buongiorno, oggi stavo seguendo la live di dungeondice durante la quale è stato detto che gog non sarà presente a nessuna fiera italiana. Anche l anno scorso ricordo che, vistasi la contrapposizione di fiera del libro e Modena play, molte case scelsero di disertare o ridurre la presenza a Modena.
A me sembra che si stia sempre più riducendo il supporto delle case editrici alla promozione del gioco in scatola in Italia. Come la vedete voi?

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[MMGrizzly]

Buongiorno, oggi stavo seguendo la live di dungeondice durante la quale è stato detto che gog non sarà presente a nessuna fiera italiana. Anche l anno scorso ricordo che, vistasi la contrapposizione di fiera del libro e Modena play, molte case scelsero di disertare o ridurre la presenza a Modena.
A me sembra che si stia sempre più riducendo il supporto delle case editrici alla promozione del gioco in scatola in Italia. Come la vedete voi?

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Che hanno ragione. Le fiere in Italia non portano nulla e sono un dispendio enorme di soldi. Trattati male, il luoghi orribili ... Ma chi te lo fa fare?
Le fiere internazionali ti danno visibilità e hanno tutt'altra importanza. Per assurdo anche una piccola fiera di paese probabilmente ti darebbe di più in termini di ritorno visibilità/economico, soprattutto se il tuo target è quello family.
Non li posso biasimare.

 

[iFreddy]

Non posso parlare per tutte le fiere ma un fattore che ho visto influenzare in maniera negativa, per quanto riguarda la presenza di case editrici, è l'incremento dei costi in relazione alle vendite. Una casa editrice, per essere presente ad una fiera (soprattutto se si svolge in più giorni) deve sostenere dei costi considerevoli, tra affitto dello spazio, trasporto della merce (andata e ritorno), retribuzione dello staff ecc.

Dungeondice poi, a mio avviso, sta puntando tantissimo sull'online, quindi ci sta che voglia tirare il freno sulle vendite fisiche.

Oppure si stanno rendendo conto che a fare sconti ogni 5 minuti rischiano di finire come dal tenda... /s

EDIT: quanti di voi comprano alle fiere e quanti aspettano lo sconto online per avere ciò che desiderano? Dalla risposta a questa domanda si può cominciare il dibattito...

 

[albefla]

Non posso parlare per tutte le fiere ma un fattore che ho visto influenzare in maniera negativa, per quanto riguarda la presenza di case editrici, è l'incremento dei costi in relazione alle vendite. Una casa editrice, per essere presente ad una fiera (soprattutto se si svolge in più giorni) deve sostenere dei costi considerevoli, tra affitto dello spazio, trasporto della merce (andata e ritorno), retribuzione dello staff ecc.

Dungeondice poi, a mio avviso, sta puntando tantissimo sull'online, quindi ci sta che voglia tirare il freno sulle vendite fisiche.

Oppure si stanno rendendo conto che a fare sconti ogni 5 minuti rischiano di finire come dal tenda... /s

EDIT: quanti di voi comprano alle fiere e quanti aspettano lo sconto online per avere ciò che desiderano? Dalla risposta a questa domanda si può cominciare il dibattito...

la seconda che hai detto fratello!

 

[LoSkuba]

Onestamente... se ne sentirà la mancanza?
Inizierei a preoccuparmi quando saranno altri nomi a dare forfait...

Poi concordo che le fiere in Italia non funzionano come dovrebbero.. ma la colpa è della fiera in sè? o in generale del visitatore/giocatore?
Perchè diversi editori potrebbero dirti che escono da alcune fiere col tutto esaurito e con prenotazioni full per la tiratura in uscita, come altri che non hanno venduto una copia o non come speravano.

Sicuramente i costi sono alti, troppi e le infrastrutture inadeguate. Ovviamente si potrebbe fare meglio in diversi ambiti, ma dubito che tutta la colpa sia riconducibile alla fiera in sè. I numeri dei visitatori non mentono alla fine eh...

 

[computer82]

Buongiorno, oggi stavo seguendo la live di dungeondice durante la quale è stato detto che gog non sarà presente a nessuna fiera italiana. Anche l anno scorso ricordo che, vistasi la contrapposizione di fiera del libro e Modena play, molte case scelsero di disertare o ridurre la presenza a Modena.
A me sembra che si stia sempre più riducendo il supporto delle case editrici alla promozione del gioco in scatola in Italia. Come la vedete voi?

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secondo me le Case editrici perdono una bella occasIOne a non fare sconti ESCLUSIVI dentro la fiera (secondo me sarebbe vantaggIOso per loro e per i clienti)

ricordiamo che un "utente" spende minimo 20 euro per ingresso

 

[fabuloso]

Io onestamente se vado in fiera qualcosa compro anche piccolina.
Penso che se si vuole allargare il numero di appassionati non si può contare solo sulle associazioni. Per me quello che sta succedendo è miope come cosa. Non penso si possa pretendere di avere una fiera grande e funzionante se non si lavora tutti nella stessa direzione.

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[spip74]

Dungeondice poi, a mio avviso, sta puntando tantissimo sull'online, quindi ci sta che voglia tirare il freno sulle vendite fisiche.

Separa DD da GOG, fanno cose diverse. Io l'ho sentito spesso Cortese nelle sue live e giustifica la scelta con il fatto che GOG è un editore e deve vendere il suo prodotto in più nazioni possibili per guadagnarci. A loro merita più andare a Norimberga e vendere il prodotto ai mercati esteri che spendere quei soldi per fare un fiera in Italia(Lucca e Modena). Esempio (vado a memoria e mi potrei sbagliare): Foxy per l'Italia ne hanno stampati 3000 pezzi, mentre per la Francia 20.000 e in Francia le vendite sono andate più veloci. Giusto o sbagliato? Vero o falso? Non lo so, ma se lo fa avrà le sue buone ragioni, che noi, senza conoscere i numeri, non possiamo valutare.

Per quanto riguarda gli sconti alle fiere, beh, me li aspetto anche io, anche se non su gli ultimi usciti

 

[Thegoodson]

Il mio modesto parere che il GdT adesso ha già una diffusione relativamente ampia tanto che già lo stesso associazionismo ha meno importanza di 8-10 anni fa (quando davvero era quasi l'unico modo di trovare persone con cui giocare al di fuori dei soliti Taboo, Risiko e D&D! oggi invece mi pare tante compagnie di ragazzi riescano a autoorganizzarsi e giocare agli ultimi titoli usciti, magari quelli non di nicchia ma appunto la maggioranza casual).
Le ferie, per come mi capita ogni tanto di viverle io, sono un contesto in cui passare una giornata particolare 1-2 volte l'anno, fare un paio di acquisti e fare un paio di partite, non è molto diverso da una gironata al Lunapark. Per le case editrici invece sono una vetrina commerciale, e in quanto tale fanno semplicemente un bilancio costi/benefici. Tenendo ben chiaro che questo specifico settore ha la particolarità di avere un'utenza estrememente fidelizzabile e attenta e, contemporaneamente, un giro di soldi molto limitato.

 

[MMGrizzly]

Per le case editrici invece sono una vetrina commerciale, e in quanto tale fanno semplicemente un bilancio costi/benefici. Tenendo ben chiaro che questo specifico settore ha la particolarità di avere un'utenza estrememente fidelizzabile e attenta e, contemporaneamente, un giro di soldi molto limitato.

C'è anche da dire che ormai basta pagare un influencer e hai ottenuto un beneficio molto molto maggiore in termine di visibilità. I soli gioca giullari faranno vendere 1000/2000 copie in più per gioco (giusto per citare un Gog). Quanti te ne fa vendere la fiera? Pochi, perché tanto ne porti pochi

 

[mistake89]

C'è anche da dire che ormai basta pagare un influencer e hai ottenuto un beneficio molto molto maggiore in termine di visibilità. I soli gioca giullari faranno vendere 1000/2000 copie in più per gioco (giusto per citare un Gog). Quanti te ne fa vendere la fiera? Pochi, perché tanto ne porti pochi

Posto che 1000 o 2000 non è esattamente la stessa cosa, ma hai dati certi da citare?

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[MMGrizzly]

Posto che 1000 o 2000 non è esattamente la stessa cosa, ma hai dati certi da citare?

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È una stima fatta a caso guardando i numeri che fanno su YouTube. Hanno video con 50.000 views e video con 2000. Ma è certo che fanno vendere di più e raggiungono una platea molto molto più vasta, di gente che magari in fiera non ci andrà mai.
La loro collaborazione va avanti da anni ormai. Direi che se non producessero i risultati sperati avrebbero già concluso la collaborazione.