Giusto per ricordare, sennò sembra ce lo inventiamo.
Hai già detto tutto tu e ti ringrazio.
Aggiungo solo quanto segue.
Ammesso che avrei in ogni caso sostenuto la campagna di Boogeyman, bisogna ricordare che risulta evidente che le "esclusive" sono degli escamotage, per usare un gentile eufemismo, per far crescere il numero di bakers. In alcune righe di messaggi precedenti si è fatta la distinzione tra grandi editori e piccoli editori di giochi da tavolo. I KS dei grandi editori sarebbero dei preordini: è la realtà dei fatti. I KS dei piccoli editori servono a sostenere e realizzare il progetto: altrettanto vero, ma si dovrebbe capire quali editori siano davvero piccoli ovvero senza le risorse iniziali per portare a termine un progetto. Per fortuna, la Escape Tales non mi sembra così tanto piccola, visti anche i numeri di vendite e gli accordi commerciali e di distribuzione che ha stretto (è un grande merito di Antonio Ferrara e del suo team). Questo non toglie che le risorse economiche che un autore raccoglie in fase di campagna KS siano un importante, e nel caso di Antonio credo fondamentale, cuscinetto su cui poggiare durante tutto l'iter che porterà alla realizzazione del gioco. In sostanza si abbatte il rischio d'impresa.
Eppure, parlando dal lato del baker, ci devono essere delle ragioni per dare dei soldi a qualcuno per un progetto uno o due anni prima che sia realizzato e prima di ricevere la propria ricompensa (giochi da tavolo nel nostro caso). Tra queste ragioni, ci sono senza dubbio le esclusive KS. Se queste ultime si scoprono poi disponibili nei negozi qualche baker avrebbe magari preferito tenere i soldi nel proprio portafogli in quei due anni, spenderli per altro e attendere il retail.
Non aggiungo altro, anche perché mi sembrano tutte argomentazioni lapalissiane sia per i bakers sia per gli autori dei giochi: basta dircelo ed essere tutti consapevoli. Certo, si tratta di riflessioni che invitano a essere più accorti quando si "pledgia". Anzi, aggiungo che in ogni caso, al netto di queste riflessioni, sono contento di aver fatto il pledge di Boogeyman, anche solo per dare fiducia a una casa editrice e un autore che stimo e di cui apprezzo i giochi.
