Spesso si sente parlare di Magic come gioco di carte collezionabili in modo altalenante. Chi lo ama per la sua vastità di carte e quindi di infinita giocabilità, chi lo odia per il meta e per l'alto costo.
Ultimamente, al formato che gioco spesso (Commander), ho iniziato ad apprezzare i cubi, formato che ritengo molto "democratico": pool di carte uguale per tutti i partecipanti, deckbuilding profondo e, sopratutto, partite spensierate e ricolme di ogni schifezza sul tavolo (vedi patatine e birre, previo imbustamento delle carte).
La lore di Magic mi ha sempre incuriosito: personaggi carismatici, piani affascinanti e trame degne dei migliori romanzi fantasy. Durante questo ultimo mese, mi sono detto: perché non creare un cubo con il piano che più mi ha colpito?
Innistrad è il piano horror per eccellenza: vampiri, licantropi e zombi cercano di rendere difficile la vita agli umani, aiutati solo dalla fede per Avacyn, angelo incaricato da Sorin Markov, di ristabilire l'equilibrio.
Ed ecco l'idea: creare l'esperienza draft del piano, con l'abbellimento di una valigia antichizzata dove riporre tutto una volta terminato.
E' venuta fuori una bella creazione, provata anche sul campo e che ha regalato, a chi l'ha vissuta, una bella esperienza di draft, con l'unione di diversi archetipi.
Ultimamente, al formato che gioco spesso (Commander), ho iniziato ad apprezzare i cubi, formato che ritengo molto "democratico": pool di carte uguale per tutti i partecipanti, deckbuilding profondo e, sopratutto, partite spensierate e ricolme di ogni schifezza sul tavolo (vedi patatine e birre, previo imbustamento delle carte).
La lore di Magic mi ha sempre incuriosito: personaggi carismatici, piani affascinanti e trame degne dei migliori romanzi fantasy. Durante questo ultimo mese, mi sono detto: perché non creare un cubo con il piano che più mi ha colpito?
Innistrad è il piano horror per eccellenza: vampiri, licantropi e zombi cercano di rendere difficile la vita agli umani, aiutati solo dalla fede per Avacyn, angelo incaricato da Sorin Markov, di ristabilire l'equilibrio.
Ed ecco l'idea: creare l'esperienza draft del piano, con l'abbellimento di una valigia antichizzata dove riporre tutto una volta terminato.
E' venuta fuori una bella creazione, provata anche sul campo e che ha regalato, a chi l'ha vissuta, una bella esperienza di draft, con l'unione di diversi archetipi.