Domenica pomeriggio, ultimo giorno di fiera, con la stanchezza in ogni anfratto del corpo, abbiamo avuto la possibilità di provare un titolo di futura pubblicazione che, in circa un'ora, mette intorno al tavolo da 3 a 8 giocatori… e non è un party game.
A firma di Remo Conzadori e Stefano Negro, la Lautapelit.fi pubblicherà prima dell'estate Amul, gioco di draft e collezione set, la cui edizione italiana sarà curata da Playagame Edizioni, che ne ha portato in fiera un prototipo che ci ha invitato a trovare.
Il gioco
Dopo aver costruito il mazzo, inserendo le carte necessarie in base al numero di giocatori, vengono posizionate delle carte nel palazzo, i contratti nel bazar e ciascun giocatore riceve cinque carte. In ciascuno dei nove round di gioco, i giocatori ricevono una sesta carta, vengono rivelate due carte nel mercato e ciascun giocatore, simultaneamente e in segreto, aggiunge una delle carte della propria mano al mercato.
A partire dal primo giocatore viene quindi scelta una carta dal mercato e viene aggiunta alla propria mano. Quando tutti hanno scelto, tutti, simultaneamente, scelgono una carta dalla propria mano da giocare di fronte a sé. Le carte possono fornire punti vittoria (per i set collezionati, per le carte dei vicini o per le proprie) o far beneficiare i giocatori di effetti che consentono di prendere nuove carte dal mercato, dal palazzo o dal bazar. Particolarità è che non tutte le carte possono essere giocate in tavola: alcune forniranno punti solo se conservate in mano, riducendo così la scelta possibile nel momento in cui si deve aggiungere una carta al mercato; altre daranno punti solo se in tavola prima della fine della partita.
Altra particolarità è l'ordine in cui vengono prese le carte dal mercato, in quanto, completato un primo giro, l'ordine di turno sarà a favore di chi ha la maggioranza di soldati.
Considerazioni
Che bellissima sorpresa questo Amul: un gioco fresco, rapido e che si spiega in pochi minuti, ma che riesce a mantenere la profondità necessaria per essere apprezzato anche da giocatori maggiormente esigenti.
La decisione di cosa mettere al mercato è sempre sofferta, specie se si è ultimi nella scelta. Fondamentale è seguire il gioco di tutti quanti, cercando di capire a quali carte stanno puntando, così da massimizzare i propri punti anche in base alle scelte degli avversari. Proprio per questo motivo crediamo che il suo numero perfetto possa essere quattro o cinque giocatori: in otto può risultare forse difficile seguire le scelte di tutti quanti.
L'ambientazione non la fa sicuramente da padrona: anche se siamo mercanti arabi che si destreggiano tra acquirenti turchi e mongoli… non si sente il profumo delle spezie, né il vociare delle bancarelle.
Un titolo sicuramente da tenere d'occhio: ha una scalabilità ottima, un gameplay lineare e pulito, una simbologia molto chiara e le scritte le troveremo per fortuna subito anche in italiano. Dopo Flamme Rouge, Cryptid e Small Islands, un altro gran bel colpo di Playagame.