Dal sito dell'AGI:
Il gioco e' stato creato da Bbsette, una societa' che realizza giochi professionali su misura per le aziende, concepiti come strumenti per comunicare con il mercato o al loro interno: attraverso il divertimento e la metafora del gioco, secondo i realizzatori, e' infatti piu' facile affrontare argomenti anche complessi ottenendo risultati, perche' la formula permette ai giocatori di uscire dagli schemi, osare comportamenti diversi in un contesto protetto, verificare la validita' delle proprie scelte in tempi stretti acquisendo sicurezza.
Il campo di applicazione dei giochi di Bbsette, spiegano gli ideatori, e' molto ampio e prevede l'impiego di vari supporti tecnologici. Big Boss e' un esempio concreto di cio' che si puo' ottenere con un gioco: la sperimentazione diretta di situazioni e' il risultato di un lavoro di gruppo, a cui hanno partecipato persone con una reale esperienza sul campo, manager e esperti di formazione, che hanno raccolto casi reali applicandoli alla simulazione del gioco.
Dal sito del Corriere della Sera:
Un tuo agente sta vendendo con successo un prodotto, ma ora pensa che al cliente sia inutile: lo fermi o lasci fare? Nella tua squadra c' è uno bravissimo, che però ha perso fiducia nell' azienda e in sostanza è un «contro-dipendente»: lo affronti o lo ignori? Un altro chiede un periodo sabbatico: lo accontenti o no? E cosa fai se due di loro litigano? E senti questa: la Commissione europea stanzia soldi per le aziende che abbiano almeno la metà di dipendenti donne, assumi quelle che ti mancano o investi in altro? Potrebbe sembrare un gioco, se non fosse la vita reale del manager. Solo che in questo caso è (anche) un gioco per davvero: che si chiama Big Boss, titolo magari un po' spietato per designare il «gioco da tavolo per attuali e futuri capi» appena prodotto da bbsette, società specializzata in giochi professionali. Come dire: imparare a decidere giocando, i bambini lo fanno da sempre ma da qualche anno l'hanno scoperto - appunto - anche gli organizzatori delle convention per manager. «Attraverso il divertimento - spiega l' amministratore di bbsette, Giovanna Prina - diventa più facile affrontare argomenti complessi e ottenere risultati. Il gioco permette di uscire dagli schemi, di osare scelte magari rischiose ma in un contesto protetto, e di verificarle in tempi ristretti». Centoottanta «situazioni» prese dalla vita, per capire se è possibile sul serio far guadagnare un' azienda e divertire chi ci lavora, se le teorie dei grandi guru della finanza sono veramente vangelo o piuttosto un sacco di frottole, se conta più il capo oppure la squadra. O se invece per come si è fatti, a voler smentire la vecchia regola dei boss, anziché «cumannari» non sia poi meglio far quell'altra cosa.
Foschini Paolo