Chi di noi donne, ragazze, bambine,non ha mai sognato il grande amore? Credo che tutte, in vari momenti della nostra vita, abbiamo fantasticato sull'uomo che ci avrebbe accompagnato lungo il nostro cammino, il nostro personalissimo principe azzurro. Il mio l'ho trovato a 21 anni, quindi già abbastanza grande per capire se poteva essere l'uomo della mia vita... lui certamente ha intuito subito che io ero la donna della sua... capirete, giocavo a calcio e lo seguivo in televisione con passione sfrenata... già quello toglieva di torno un bel po' di concorrenza... inoltre ci accomunava la passione per la lettura, il piacere di visitare le città con il loro bagaglio di cultura e tante altre belle cose... eppure, all'epoca, la mia mente offuscata da questi elementi "secondari", ha completamente dimenticato di porre la Domanda fondamentale: " ma a te piacciono i giochi da tavolo?".
Io sono stata sempre una giocatrice accanita, con mio fratello possedevamo un sacco di scatole di giochi e abbiamo passato giornate intere a giocare... poi, naturalmente, crescendo, gli interessi si sono moltiplicati, anche se quello per i giochi e' rimasto sempre ai primi posti. Nel 1996 divento una napoletana emigrante, mi trasferisco in Toscana (ormai casa per me, pur non rinnegando mai le origini, ovviamente) e visito per la prima volta, insieme a mio marito e a mio fratello, che viene apposta per l'occasione, "Lucca comics"; a quell'epoca ai giochi era dedicato uno spazio piccino piccino, ma comunque sufficiente per farmi comprare, dopo anni di astinenza, il mio primo gioco serio, "Serenissima". Un paio di partite con mio marito mi avevano fatto cullare nell'illusione che la mia passione potesse essere condivisa con un nuovo compagno di giochi, ed invece, una volta una scusa, una volta un'altra, e la mia voglia di giocare è diventata come la bella addormentata nel bosco, sopita ed in attesa di un principe (un altro???) che provvedesse a risvegliarla...
Ma sono stata fortunata, perche' nel mio caso si sono presentati ben due principi all'appello... i miei figli... certo, ho dovuto aspettare che crescessero un po'... il gioco apripista e' stato Zicke zacke, classico gioco per bambini, una sorta di Memory evoluto, che però mi ha fatto capire di poter introdurre i due pargoli nel meraviglioso mondo dei giochi da tavolo. Intanto mi ero imbattuta in un sito che è stato come la grotta dei tesori scoperta da Alì Babà e i 40 ladroni... sulla Tana ho trovato tutti gli elementi necessari per farmi ricadere in un vizio dal quale non voglio guarire mai!!! Insieme ai pargoli abbiamo affinato i nostri gusti ludici: io amo i giochi un po' più gestionali, Simone (il primogenito) ama i cooperativi e Alessandro (il guerrafondaio) ama i competitivi puri, quelli in cui ci si dà un sacco di mazzate... certo, non è semplice decidere a cosa giocare, perché ovviamente ognuno tira l'acqua al suo mulino, ma la cosa fondamentale è che, i miei "figli della libertà", mi hanno consentito di evadere dalla torre in cui mi aveva rinchiuso quel brutto orcaccio non giocatore del loro papà!