Ecco a qualche giorno dalla chiusura di IDEAG (Incontro Degli Editori ed Autori di Giochi) il report 'ufficiale' di Walter Obert; l'ottima riuscita e la grande crescita di questo appuntamento annuale prospettano tempi rosei per tutti gli appassionati.
Reduce dal weekend piu' faticoso dell'anno, ma probabilmente anche il piu' gratificante, ecco il mio commento.
La location - Eera fin dal primo anno che sognavo di realizzarla al Mulino, ma per svariati motivi non ce l'avevamo mai fatta. Ora finalmente iDEAG ha trovato casa. La struttura e' stata apprezzata da tutti e sembra sia possibile poterla utilizzare anche i prossimi anni. I tre spazi del Mulino e il soppalco destinato ai pasti e alla ludoteca si sono dimostrati funzionali, caldi e gradevoli, riunendo i pregi delle passate strutture e limandone i difetti.
Un caloroso ringraziamento all'amministrazione comunale per aver messo a disposizione questa splendida struttura recentemente restaurata.
Unica nota dolente il pranzo di sabato. Avevamo previsto un prudente afflusso di 25-30 persone, come l'anno scorso, mentre sono state oltre 50 con i comprensibili ritardi e qualche tensione. Sappiamo quanto tengano a tornare in fretta ai propri giochi i nostri autori, e quindi avevamo puntato su due portate veloci a scelta. Gli altri pasti su prenotazione sono andati decisamente meglio e d'altra parte non siamo mica a fare degustazione!
I playtest - Il sistema di playtest adottato e' andato bene, mi pare che tutti i giochi abbiano ricevuto almeno 1-2 PT, che era poi il nostro principale obiettivo. Questo anche grazie alla disponibilita' degli autori. Purtroppo, con una sessantina di giochi disponibili, e' indispensabile fare delle scelte e sacrificare molto. La formula ha sorpreso Christian Beiersdorf dello Spiel-Projekt, che commentava molto positivamente questa formula che a sua e nostra conoscenza non ha uguali al mondo; al confronto gli incontri tra autori di Haar e Gottinga sono molto tristi, con gli autori seduti soli dietro ai loro tavoli ad aspettare la visita di un editore. Per esperienza diretta a me sembrava di stare come i randagi nei canili municipali... :-) Da noi l'interazione e' il cuore del meccanismo ed e' proprio attraverso il confronto che nascono le idee e i giochi.
L'invasione di pubblico della domenica ha fatto scoprire a qualcuno di noi quanto sia bello ogni tanto far giocare il proprio per il solo gusto di farlo, senza secondi fini. E un PT fatto da giocatori non abituali puo' avere anche le sue motivazioni.
- Gli ospiti - Sebastien Pauchon si e' sempre mostrato disponibile e competente; l'autore svizzero del celebre Yspahan ha portato con se' alcune copie di Animalia e Jamaica, splendidamente realizzate dalla sua GameWorks su commissione per una societa' di assicurazioni svizzera. Speriamo possano anche essere distribuiti commercialmente perche' sono entrambi molto belli. Christian Beiersdorf e' partito domenica mattina con qualche gioco nella valigetta da sottoporre alle migliori case tedesche, e ha dichiarato di voler tornare volentieri l'anno prossimo. E' rimasto colpito dalla crescente qualita' dei giochi proposti, senza fermarsi un attimo e annotandosi ogni cosa... un vero professionista che vede molto positivamente la scena italiana del game design.
I giochi - Tra gli autori affermati spiccavano i test per le espansioni modulari di Kingsburg, il giocone sui vulcani di Andrea Mainini ed il suo amico, Dakota un coinvolgente gestionale di Piero Cioni, il promettente Butterfly di Favar, Wizard's Towers il nuovo gestionale fantasy degli Acchittocca, Metropolys di Pauchon, i divertenti Ultimate Fresbee e Urban Golf di Angelo Porazzi, Agincourt di Walt Castagno, l'ultima revisione del gioco di Paolo Mori sui navigatori che sembra finalmente ultimato.
Tra le nuove proposte e' difficile fare un bilancio, la qualita' e' aumentata di molto. Mi hanno colpito Sushi Bar di Daniele P. Correale (gia' visto a Berceto), il molto giocato Splatform di Cristiano SIli, Trollandia vers. cardgame di Marco Averone, Itzama gioco di contrattazioni di Riccardo Foches, Shadows in the fog di Fabrizio Aspesi, ma sono sicuramente parecchi i giochi rimasti fuori elenco e avrebbero meritato una citazione.
Conclusione - E' emersa ancora una volta la crescita del gruppo sia nella quantita' di iscritti (in crescita per la quarta volta) e nella qualita' delle proposte. I partecipanti sono stati 35, e se questo non puo' che fare piacere, pone dei limiti gestionali e probabilmente fisseremo il numero di partecipanti attorno al limite di massimo di 30-35. Ogni partecipante vuole giustamente un tavolo su cui esporre il proprio gioco anche se poi la naturale aggregazione fa si che gli autori girino altrove. Questo porta ad una superficie esagerata, ma soprattutto ad un numero di PT che difficilmente potrebbe ripetersi senza il corposo aiuto esterno dato dagli amici venuti da fuori, in primis quelli di GiocaTorino. Anche il premio per i migliori playtester sembra sia stato un utile incentivo alla partecipazione, tra i premi offerti dalle case vorremmo ringraziare in particolare daVinci, Red Glove, What's Your Game, Tenki, Post Scriptum e GameWorks per avere gentilmente offerto le scatole in premio. Tra le nuove presenze degli editori annoveriamo Stratelibri, Red Glove e Ghenos Games, per un totale di 10 editori presenti. L'anno prossimo l'acronimo potrebbe diventare IDEAG = Incontro Degli Editori e Autori d Giochi, assumendo sempre piu' quelle che sono le caratteristiche di un vero e proprio workshop. Ospite piu' lontano, anche quest'anno il carissimo Jost di SpielePizza.
Graditissime sorprese - Tra le sorprese delle due giornate, la visita di Giorgio Reali, finalmente giunto a Piossasco dopo quattro anni di forzate rinuncie. Giorgio e' rimasto entusiasta della struttura e la vuole assolutamente utilizzare per una qualche iniziativa che dovremo elaborare. Altra bella sorpresa la paginona sulla cronaca locale de la Stampa di domenica, che da sola ha fatto traboccare di presenze la Ludoteca nel pomeriggio. Sotto la guida degli animatori di GiocaTorino decine di nonni, genitori, ragazzi e bambini hanno giocato assieme ai piu' accessibili giochi di societa'.
In definitiva un successo che ci siamo costruiti facendo ognuno al meglio la propria parte. Un ringraziamento speciale a tutto il gruppo di GiocaTorino, a tutti gli inventori, ai Goblin presenti, ale associazioni e agli amici che sono intervenuti. Senza il loro apporto non sarebbe stato possibile.