Naufragos VS Robinson Crusoe

Se sono riuscito a scrivere questo articolo devo innanzitutto ringraziare Mik che mi ha spedito Naufragos dandomi così la possibilità di giocarlo. Perciò se vi annoierò, potete dare almeno metà della colpa a lui :)

Ho pensato che fosse una cosa utile e gradita (molti lo hanno chiesto) giocare questi due adventure games a tema “sopravvissuti su isola deserta” e metterli a confronto, così da poter consigliare e orientare l'eventuale indeciso.

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Se sono riuscito a scrivere questo articolo devo innanzitutto ringraziare Mik che mi ha spedito Naufragos dandomi così la possibilità di giocarlo. Perciò se vi annoierò, potete dare almeno metà della colpa a lui :)

Ho pensato che fosse una cosa utile e gradita (molti lo hanno chiesto) giocare questi due adventure games a tema “sopravvissuti su isola deserta” e metterli a confronto, così da poter consigliare e orientare l'eventuale indeciso.

La valutazione comparativa dei due titoli è effettuata seguendo la scaletta che di solito utilizzo per tutti i giochi, senza però servirmi dei valori numerici di solito associati alla valutazione qualitativa e che vanno poi a creare il voto finale grazie alla media pesata delle varie voci.
In questo caso, non essendo necessario dare una valutazione assoluta dei due giochi, ma solo una comparazione tra essi, ho omesso nel testo la parte meramente numerica dei giudizi.
Per coloro ai quali interessasse, la tabella per i giochi tematici riguardante Naufragos e Robinson Crusoe è comunque riportata in fondo all'articolo (notate che la media pesata che utilizzo per i giochi tematici è diversa da quella che uso per i german, nei quali, ad esempio, l'ambientazione vale per me molto meno e le meccaniche molto di più).
Come sempre lascio fuori la voce “divertimento” che è troppo soggettiva e legata e fattori extra-gioco.
Le valutazioni sono espresse qualitativamente in una scala che comprende i seguenti valori: pessimo – scarso – sufficiente – buono – ottimo – eccellente.

1) Materiali (qualità, grafica, iconografia, funzionalità)

Naufragos = buono

R. Crusoe = buono

In entrambe i casi i materiali sono in linea con gli standard odierni. Le carte vanno imbustate per non rovinarle, l'iconografia è per lo più chiara. Robinson Crusoe ha un divisorio interno inservibile, ma la parte grafica è per me più in linea con l'idea di un naufragio su un'isola deserta, rispetto agli sgargianti colori di Naufragos. In RC tutto è color legno/sabbia, con un tratto sporco e graffiato che ricorda i sofferti disegni di un naufrago che scarabocchia su una roccia o su un vecchio foglio con penne di fortuna. Naufragos pare la vacanza al villaggio dei Caraibi, manca giusto il disegnino con sdraio e ombrellone. Funzionalmente Naufragos è un po' più agevole, con meno scritte, meno confusione, simboli più chiari.

 

2) Ambientazione (aderenza delle meccaniche al tema, immedesimazione)

Naufragos = buono

R. Crusoe = eccellente

Tutto sommato entrambe i titoli comunicano il senso di angoscia, incertezza e urgenza che un naufragio su un'isola deserto immagino produca. RC ha dalla sua l'estrema varietà e imprevedibilità di sviluppo di ogni singolo scenario, di ogni singola partita. Molto bella l'idea di poter collaborare alle azioni rendendole meno rischiose oppure fare più cose da soli ma con una buona dose di rischio. Queste cose, unite alla difficoltà del titolo, garantiscono una eccellente immedesimazione e immersione nel tema trattato.

Da Naufragos mi aspettavo molto meno, sotto questo punto di vista, mentre devo dire che c'è comunque una buona immersività nell'atmosfera e la stessa urgenza di fare le cose senza averne quasi mai la completa possibilità. Probabilmente lo scenario immutato, dopo qualche partita, rema un po' contro questo aspetto, facendo perdere la gioco qualcosa. Anche le condizioni di vittoria più astratte (vince chi totalizza più Punti Storia, se la missione di salvataggio riesce) contribuiscono negativamente.

 

3) Regolamento (chiarezza, organicità, esempi, errori, necessità di faq)

Naufragos = scarso

R. Crusoe = scarso

Il regolamento di RC è scritto un po' meglio, ma necessita di 20 pagine di FAQ. Tanti casi particolari, piccole eccezioni, cose lasciate al buon senso (di chi? Dei giocatori? Ahahah...) che non sono scritte e che hanno prodotto pagine e pagine di chiarimenti ancora in divenire.

Il manuale di Naufragos sembra scritto da un babbuino ubriaco, a partire dal setup. Pezzi confusi, pezzi che mancano, cose date per scontate, disorganico, criptico, sgrammaticato. Se non ti orienti col buon senso e quasi diventando a tua volta game-designer, non ne vieni a capo. In compenso, essendo il gioco più semplice e lineare, le FAQ sono poche e con un po' di impegno arrivi prima a capire come gira correttamente il tutto. Fantastica la frase per cui, in caso di dubbio, si tira un d6...

 

4) Scalabilità (funzionamento con il range di giocatori indicato)

Naufragos = buono

R.Crusoe = buono

In RC dipende molto dallo scenario scelto. Ce ne sono alcuni in cui è meglio giocare in tanti (il 4, il 5), altri che secondo me sono più adatti in 1-2 giocatori (il 3). la scalabilità, grazie ai personaggi bonus Venerdì e il cane è buona ma non di più.

Naufragos diventa un po' più difficile al diminuire dei partecipanti e in 4 dà il meglio. Si adatta tramite i turni che sono di più al diminuire dei giocatori, anche se questo adattamento non è comunque perfetto. In solitario poi, a detta del manuale stesso, diventa mooolto difficile.

 

5) Rigiocabilità (ripetitività delle stesse situazioni, sensazione di rivivere la stessa partita)

Naufragos = buono

R. Crusoe = eccellente

Naufragos propone sempre il medesimo scenario, con le medesime condizioni di vittoria. A variarlo ci sono le carte, che non escono mai tutte e mai nello stesso ordine. Inoltre i tiri di dado, frequenti e spesso determinanti, contribuiscono a non dare mai nulla per scontato.

Robinson Crusoe è eccellente da questo punto di vista. Non è solo questione dei 6 scenari (7 con il promo e ulteriori in arrivo con l'espansione), ma anche che la variabilità di ogni singolo scenario è tale da garantire di giocare ogni volta una avventura diversa, con sviluppi e trama unici.

 

6) Innovazione (elementi di novità rispetto a giochi simili o meccaniche classiche)

Naufragos = sufficiente

R. Crusoe = ottimo

Naufragos non ha veri e propri elementi innovativi rispetto al passato. Se vogliamo è singolare che entrambe i giochi abbiano pensato a un mazzo avventura che si ingrandisce con nuove carte man mano che la storia procede. Prende quindi il 6 politico.

RC presenta diversi piccoli elementi come le carte a doppia attivazione temporale, le azioni sicure/rischiose, che, seppur presenti in altri giochi sotto altre forme, sono qui implementati in modo egregio.

 

7) Interazione (bilanciamento dell'interazione: compartecipazione attiva, assenza di leader dominante, influenza delle proprie scelte sugli altri, possibilità di portare avanti una propria strategia)

Naufragos = ottimo

R. Crusoe = ottimo

In entrambe i titoli la collaborazione è necessaria. Non si può portare a termine la missione senza mettersi d'accordo e unire le forze in modo sinergico. In entrambe i giochi ci sono molte scelte da fare, anche se in Naufragos le priorità sono forse un po' più evidenti che in RC. In RC il problema del leader dominante è leggermente più accentuato, perché è un collaborativo puro ad informazione completa, in cui le decisioni su cosa fare si prendono discutendo tutti assieme e può quindi facilmente emergere un ruolo guida, vuoi perché più esperto, vuoi perché più carismatico o convinto delle proprie scelte.

D'altro canto i falsi collaborativi come Naufragos, se non hanno qualche elemento nascosto e se non sono fatti davvero bene, risultano davvero forzati. Naufragos, purtroppo, non fa eccezione. Se ci si concentra troppo sul prendere punti, si perde tutti. Allora si finisce per “mettersi d'accordo” e prendere suppergiù gli stessi segnalini, che hanno valore numerico diverso e sono segreti) e poi affidarsi al caso (ovvero a chi è più fortunato nella pesca) per vedere chi vince. Pessima meccanica.

In ogni caso, in entrambe i casi, l'interazione è ottima.

 

8) Profondità (quanto offre il gioco in termini di appagamento celebrale, quanto è articolato e complesso)

Naufragos = sufficiente

R. Crusoe = buono

Nessuno dei due è un brain burner, perciò la profondità è relativa. Il più delle volte c'è da scegliere tra opzioni apparentemente di pari valore, facendo una “scommessa”. Ci sono sia una certa profondità strategica che adattamento tattico, in entrambe i casi un po' più accentuati in RC. Se però cercate profondità, i giochi da puntare sono altri.

 

9) Eleganza, voce I (rapporto più o meno favorevole tra complessità+appagamento/complicazione+durata)

Naufragos = buono

R. Crusoe = buono

Il rapporto in questo caso è lo stesso. RC ha più alti sia numeratore che denominatore, ma in entrambe i casi il rapporto è favorevole, anche se non eccelso.

 

10) Eleganza, voce II (meccaniche amalgamate e fluide, senza eccezioni inutili, senza regole o parti che spezzano il flusso di gioco)

Naufragos = buono

R. Crusoe = buono

In RC ci sono piccole eccezioni e dubbi che spezzano un po' il flusso nelle prime partite. Tuttavia la struttura è ben  amalgamata e coerente, con gli eventi e le esplorazioni che influiscono su tutti gli altri elementi, rendendo il gioco concatenato in un continuo rapporto di causa-effetto che il giocatore è chiamato a favorire o ostacolare a seconda del proprio scopo e convenienza. Inoltre si avverte una buona progressione con lo scorrere dei turni e non c'è ripetitività.

Naufragos ha una parte di piazzamento e risoluzione delle azioni un po' più spezzata, con l'esplorazione che ha meccaniche a parte tutte sue non subito intuibili (complice anche qui il regolamento). Inoltre tutto il flusso di fioco risulta un po' più monotono e ripetitivo rispetto a RC. Anche in questo caso arriviamo al buono senza però andare oltre.

 

11) Eleganza, voce III (soluzioni semplici a problemi usuali. Es: runaway leader, eliminazione giocatore, bash the leader, kingmaking, leader dominante, ecc)

Naufragos = sufficiente

R. Crusoe = sufficiente

Nessuno dei due titoli eccelle in questa voce, risultando entrambi piuttosto scontati nelle soluzioni se non cavillosi sotto certi aspetti.

 

12) Bonus/Malus (meccaniche particolarmente riuscite, novità di rilievo, tocchi di genio, ecc; difetti evidenti, strategie dominanti, bachi, ecc.)

Naufragos = sufficiente

R. Crusoe = ottimo

Dove davvero si sente la differenza tra i due titoli è nei piccoli tocchi di genio, nelle rifiniture, nell'atmosfera complessiva che sanno donare.

In Naufragos prevalgono gli elementi di delusione o comunque di dozzinalità. Il classico piazzamento lavoratori, la randomicità inarginabile del dado, le condizioni di vittoria da falso collaborativo che rasentano il ridicolo (ripeto: i falsi collaborativi sono difficili da realizzare bene: o piazzi qualche elemento di segretezza e bluff o risultano fallati), la possibilità di un giocatore che sta perdendo di sabotare il gioco a tutti gli altri smettendo di collaborare, la - per fortuna remota - possibilità di eliminazione giocatore. Per cui attribuisco un malus di -0,5.

In Robinson Crusoe abbiamo un piazzamento lavoratori implementato in maniero originale, l'elemento aleatorio lasciato parzialmente alla scelta dei giocatori, la gestione del rischio, le infinite scelte apparentemente equivalenti, le soluzioni iconografiche universali utilizzabili per scenari completamente diversi, l'estrema varietà, la collaborazione vera tra i partecipanti, l'ambientazione perfettamente resa e l'immedesimazione totale: +1.

 

Conclusione.

Alla luce della mia analisi personale non ho trovato validi motivi per preferire Naufragos a Robinson Crusoe. Pur essendo Naufragos un gioco tutto sommato discreto (al di là della mera valutazione numerica), esso si piazza nel grande mare magnum dei titoli “sufficienti”, senza emergere, senza eccellere in alcun modo, con anzi alcuni aspetti sotto la media. Robinson Crusoe, da molti considerato un capolavoro, è sicuramente un prodotto che si distingue e risalta in quel mare, un piccolo faro per i poveri naufraghi ludici assetati di novità.

Per i fiscali (NOTA: i voti numerici sono relativi ai giochi tematici. Quando si tratta di valutare dei german puri o degli ibridi o degli astratti o dei party games, il peso specifico delle singole voci cambia. Ad esempio, nei german la profondità vale due punti sul totale, mentre qui solo uno; l'ambientazione qui vale 2, nei german solo 0,5; anche tutte le voci legate all'eleganza hanno un peso doppio nella mia valutazione dei german):

VOCE

pessimo

scarso

sufficiente

buono

ottimo

eccellente

Naufragos

R.Crusoe

materiali

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

0,6

0,6

ambientazione

0

0,4

0,8

1,2

1,6

2

1,2

2

regolamento

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,1

0,1

scalabilità

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,3

0,3

rigiocabilità

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

0,6

1

innovazione

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

0,4

0,8

interazione

0

0,3

0,6

0,9

1,2

1,5

1,2

1,2

profondità

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

0,4

0,6

eleganza I

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,3

0,3

eleganza II

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,3

0,3

eleganza III

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,2

0,2

bonus/malus

-1 +1

-0,5

1

TOTALE

0-10

5,1

8,4

 

Commenti

Bell'articolo!
Il sunto numerico però forse un pelino troppo duro con Naufragos, anche proprio alla luce della parte esplicativa.
Forse l'ultimo giudizio "bonus/malus" da -2 a+2 è un po' troppo pesante?

Io ho solo Naufragos e non ho provato Robinson, l'articolo è molto interessante ma mi sembra che sottovaluti troppo Naufragos, che a mio avviso è un gran bel gioco:
L'ambientazione è eccellente il gioco scorre ed è molto appagante e divertente . Gioco appunto, è questo il punto di forza di Naufragos con regole accessibili e un sistema narrativo basato su molte carte collegate tra loro e che vanno a influenzare eventi successivi , crea gioco tra i partecipanti , crea, lo spirito di gruppo per tirare avanti in precarie condizioni.
La partita vive delle relazioni tra i giocatori e l'interazione è massima, e questo per un gioco da tavolo di questo tipo è una qualità essenziale.
Trovo il sistema dei punti storia molto azzeccata, oltre ad essere utili per lo svolgimento del gioco (sacrificare un gettone storia fa ripetere un tiro di dadi sfortunato), se il gioco viene terminato vincono tutti i giocatori ma poi come ulteriore suspance c'è un vincitore tra i vincitori. Non è certo un sistema per rendere il gioco competitivo, devi collaborare comunque altrimenti non vince il gruppo, è un modo per premiare chi ha rischiato di più con determinate avventure esplorando maggiormente l'isola.
Se vuoi fare ostruzionismo puoi pure rimanere a poltrire sull'isola con l'azione scrivere, accumulando punti storia, ma il risultato sarebbe di non far vincere nessuno e di essere "cacciato" dal tuo gruppo e da qualsiasi altra partita.
Non capisco il punto 12: perchè Naufragos lo definisci dozzinale e con una "randomicità inarginabile del dado" quando appunto utilizzando i punti storia puoi ritirare un dado sfortunato e hai pure a disposizione molti bonus, acquisibili nel corso della partita, per modificare i valori dei dadi.

sicuramente il numero nudo e crudo non gli rende giustizia. Però più di 6 non mi sentirei comunque di dare.

E di questi tempi non è da sottovalutare.....

Bell'articolo, possiedo entrambi i giochi e ho confrontato le opinioni che mi sono fatto con quelle valutate.
Concordo su molti aspetti che hai valutato, ma non ritengo che alla fine ci sia un titolo che emerge più di un'altro, li trovo molto simili, uguali per alcuni aspetti, tanto da dire che se si possiede uno non vale la pena comprare anche l'altro, li trovo entrambi delle piccole gemme nella loro ambientazione o genere e giocandoci ho avuto molto il coinvolgimento dell'ambientazione, a differenza di altri, in cui l'ambientazione non ha alcun peso, per cui dico che entrambi emergono dalla sufficienza e sono ottimi titoli, alla pari.
Confrontando i vari aspetti con i tuoi mi trovo in accordo disaccordo con alcune votazioni.

1 – (materiale) concordo perfettamente, buoni componenti che non eccellono entrambi in qualità, le carte vanno assolutamente imbustate aumentando non poco il costo finale.
Aggiungo che in RC se si vuole investire un pò di più si possono comprare sul sito della Portal i meeples in legno al posto dei cubetti, alcune mini-espansioni, gli sticker da attaccare sulle pedine con i disegni dei personaggi, un pg aggiuntivo e 2 scenari aggiuntivi, che portano, specialmente gli sticker e i meeples, un mezzo voto in più(ma il costo sale di quasi 30EU se si prende tutto).

2 –(ambientazione) non concorso, per me è eccellente in entrambi. L'immedesimazione è totale, perfettamente riuscita e le meccaniche sono troppo simili per avere un vincitore.

3 – (regolamento) concordo, entrambi i regolamenti sono scritti male, ma mentre quello di RC è si scarso, ma almeno è tradotto decentemente, quello di Naufragos è vergognoso. La Ghenos ha fatto un lavoro pessimo, producendo un manuale tradotto con i piedi, dove non si capisce nulla, cercando di rimediare poi malamente, con un manuale online con le correzioni appiccicate e non si è limitata al manuale, ma anche molte carte(cuore del gioco) sono tradotte malissimo e invece di rifare le traduzioni e rimandare quelle sbagliate agli acquirenti, hanno lasciato che risolvessimo le cose nei forum... io stesso ho postato qui sui Goblin le FAQ tradotte dal francese e partecipato alle discussioni, più di 20 pagine di post per chiarire quel regolamento! La versione italiana è imbarazzante. Anche il regolamento francese ha avuto diversi problemi, ma almeno avevano rimediato con faq. Chi non ha problemi con l'inglese, prenda la versione inglese, il regolamento è corretto.

4 –(scalabilità) concordo, più si è, più c'è interazione e discussioni e più sono entrambi divertenti.

5 –(rigiocabilità) non concordo. Per me sono eccellenti entrambi, RC ha gli scenari, Naufragos ha le avventure sottoforma di carte. La parte di RC di esplorazione è molto deludente, quella di Naufragos è una perla, molto divertente, con proprio il senso dell'avventura. All'inizio si estrae un numero predefinito di carte da un mazzo che da origine alle avventure che quindi sono diverse da partita a partita. Chiaro che dopo diverse giocate risultano ripetitive, ma anche RC dopo 6 giocate gli scenari sono finiti e c'è ripetitività. Da segnalare che entrambi hanno già materiale aggiuntivo: scenari aggiuntivi da scaricare per RC e nuove avventure sottoforma di carte per Naufragos su BGG.

6 –(innovazione) non concordo, sufficienti entrambi per non dire scarsi, le meccaniche sono trite e ritrite, specialmente se uno gioca a tedesconi con piazzamento, che altro non è per entrambi i giochi: piazzamento pedine. La carte con doppio utilizzo di sono già viste in molti giochi e pure le azioni rischiose o meno di RC, in Naufragos si traducono con più piazzamenti della stessa azione, che danno meno rischio o più risorse.

7 –(interazione) totale. Io direi eccellente per entrambi: si discute, si pianifica ogni singola mossa, si usano abilità o oggetti, ci si arrabbia se uno agisce di testa sua e non aiuta il gruppo, cosa si può chiedere di più ad un gioco di società...

8 –(profondità) non concordo, io direi buono entrambi, hanno tutti una sfida elevata per arrivare agli obiettivi con un gran senso di appagamento alla fine del gioco, sia che si abbia vinto o perso e se ne discute per diverso tempo anche a partita conclusa di come si poteva fare o evitare quell'azione o evento.

9, 10, 11 –(eleganza) concordo nessuno eccelle più dell’altro.

12 –(bonus\malus) concordo anche qui, la diversità in malus la dò a Naufragos: l'alea incide troppo, a volte diversi tiri sfortunati in serie compromettono la partita in modo irrecuperabile, specialmente verso la fine dove si osa di più. Dove in RC puoi ovviare rafforzando le azioni, in Naufrago no!

In definitiva, due titoli molti immersivi con meccaniche tutt'altro che innovative, ma che si amalgamano molto bene allo stile cooperativo, ottima interazione trai i giocatori. Un pò troppo lunghi entrambi.
Infine menzionerei che però il costo di Robinson è spropositato, io l’ho pagato da uplay 82 eu con bustine(70 nudo e crudo), più il materiale aggiuntivo da Portal altri 30 eu! Mentre Naufragos lo porti a casa con 35 eu. Uno costa il doppio dell’altro, ma non offre niente di più in termini di gioco!

grazie per la risposta esaustiva. Se ti fa piacere riportala anche nel forum gdt, nel topic dedicato all'articolo, così la leggeranno anche altri utenti: è sempre importante ascoltare anche altre campane.

...lo portavi a casa con soli 15 € allo stand della Ghenos!

Non concordo assolutamente col recensore; trovo naufragos migliore di robinson crusoe in quanto l'ambientazione è ricreata meglio e le storie sulle carte sembrano un librogame! l'ho giocato davvero tanto e non le ho ancora viste tutte!! Robinson finiti gli scenari muore li al momento.

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