Mese nuovo, sondaggio nuovo!
Dopo aver raccolto i dati del precedente "Di quante persone si compone mediamente il vostro *gruppo* di gioco" vediamo di commentare semi seriamente i risultati succulenti prima di introdurre il nuovissimo sondaggio "In quale tipo di giocatore ti riconosci di più?".
Ricapitoliamo i risultati de "Di quante persone si compone mediamente il vostro *gruppo* di gioco":<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
Risultati del sondaggio
Quattro persone
<?xml:namespace prefix = v ns = "urn:schemas-microsoft-com:vml" />29.89% (130)
Cinque persone
17.47% (76)
Non ho un gruppo di gioco!
13.79% (60)
Sette o più persone!
11.49% (50)
Tre persone
10.11% (44)
Sei persone
9.20% (40)
Due, e l'altro è il mio partner...
5.52% (24)
Due persone
2.53% (11)
Come ci si poteva aspettare anche dalla definizione stessa di “gruppo di gioco” il 68% dei votanti è solito ritrovarsi in 4 o più giocatori, il che è indice della forte valenza aggregante propria del giocare, ovvero divertirsi in compagnia.
Il gruppo tipo è composto da 4 persone (poco meno di un terzo dei casi). Chi scrive questo articolo ricade suo malgrado in questa casistica, il che è non poco problematico per godere appieno di titoli come Il Trono di Spade.
Interessante notare come si giochi in 2 per un 8%, nella quale due terzi dei casi è un affare di “coppia” nel senso più profondo. Sarebbe curioso indagare sulle coppie nate sui tavoli da gioco, ma questo come si usa dire…è un altro sondaggio.
Il gruppo degli “apolidi” del gioco si fa sentire con un 14% scarso. Questo dato è di difficile lettura: vi possono rientrare coloro che non riescono a giocare con continuità o viceversa quelli che riescono ad aggregarsi magari anche sistematicamente in realtà diverse.
Avete commenti? Postate!
"In quale tipo di giocatore ti riconosci di più?"
Ora che sappiamo in quanti giochiamo di solito ci chiediamo che tipo di giocatori siamo. Un dettaglio tutt’altro che trascurabile, infatti è evidente che ogni gioco può essere bello...in funzione del gruppo di gioco!
Oltre ai fattori tecnici come complessità, dipendenza dalla lingua, genere, durata della partita...ogni gioco varia molto a seconda dei giocatori.
Ogni giocatore veramente smaliziato osserva a fondo i propri avversari prima ancora del regolamento di gioco. Intuendo il generis di avversari si può integrare una strategia empatica molto più efficace di una convenzionale, per quanto formalmente ineccepibile.
Di più, si può ipotizzare che molto si possa dedurre di una persona giocandoci una volta assieme piuttosto che parlandoci settimane…una specie di “Dimmi come giochi e ti dirò chi sei”.
Ma non è questa la sede per psicologia fine bensì un modo per riconoscersi in buffi stereotipi che accompagnano sicuramente tutti gli amanti dei giochi di società in senso lato e che in fondo diciamocelo, sono il sale del sano divertimento attorno a un tabellone di cartone.
Vediamo nel dettaglio le singole categorie del bestiario ludico: siate onesti e vi riconoscerete certamente in almeno una di queste!
Pensatore: i tempi biblici per voi sono brevi parentesi riflessive? Ogni mossa è dolorosa come una vasectomia? Alla domanda “Chi blocca il gioco?” echeggia puntuale il vostro temuto nome? Ebbene neanche dandovi una mossa potreste salvarvi dalla nomea di pensatore… due ore per scegliere tra le 5 carte scoperte di Ticket to Ride sono ragionevoli…o no?
Vendicativo: non giocate per vincere, bensì per lavare col sangue i torti subiti anche lustri fa. A costo del suicidio tattico pianificate con maniacale freddezza la distruzione del vostro Nemico: colui che prese magari il vostro colore preferito. Come un vietcong aspettate nascosti dentro una ciotola di riso per anni il momento della Vendetta! In Fury of Dracula cercate di ammazzare Mina coi cani e un irrispettoso paletto con Van Helsing…
Impulsivo: tattica? Pfui, roba da vili! Diplomazia? Roba da femminucce! L’istinto del killer anima la vostra partita. Come un berserker aspettate l’ispirazione pura senza compromessi e spesso senza un reale beneficio: l’importante è agire! Ne i Coloni di Catan tirate 3 dadi invece che due…
Dormiente: siete nel parco con Adriana Lima, sigaro nella mano destra e mojito nella sinistra. La brezza estiva fa sussultare i capelli di lei mentre voi, suadente come un caimano, siete a vostro agio e rassicuranti. Posate il bicchiere, allungate una carezza verso il di lei volto quando una voce fuori campo irrompe: “ehi, tocca a te! Ma ci sei o ci fai?”. Tornate alle realtà. Dovete tirare i dadi sviluppo tecnologico dell’URSS: la Germania è a un passo, Adriana distante quanto mai.
Vizioso: beh ci sono solo pizzette alle acciughe con birra e tartine maionese-salsa rosa? Il fazzoletto v’impiccia? Fumate così tanto da starnutire cenere? Non immaginate la gioia di chi vi mette a disposizione una copia di Talisman prima edizione autografata…
Cronista: la situazione si fa davvero interessante: tutto ci porta alla storica partitona del Natale ’98 (1898, nda). E’ una mossa decisiva, vi ricordate come le differenze siano minime ma non trascurabili. In quell’occasione finiste nella trappola senza scampo, ma stavolta sarà diverso, un poco come quell’altra volta, appena dieci anni fa. Tirate il dado e… sì!! Doppio sei! Superate Parco della Vittoria indenni e prendete 20000 lire dal Via!
Manager: l’onestà è l’anima del commercio. La vostra proposta è sempre la più allettante, la più vantaggiosa. Il vostro non è mero interesse bensì una missione. E in tutti i tavoli c’è sempre un novellino che ha bisogno di voi. In Bootleggers affittate un camion piccolo per appena 10000 dollarini a chi non ha accesso a nessun spaccio, l’importante è far girare l’economia (vostra).
Esteta: il gioco è arte e voi siete un artista. Nessuno ha la vostra sensibilità, la vostra visione d’insieme. Dovrebbero vendere DVD con i filmati antologici delle vostre imprese: non solo vincenti bensì belle. Gli altri non capisco. Niente. Vi scagliate con veemenza contro un folle che a Imperial ha comprato azioni della Gran Bretagna: il rosa non è in tinta con la sua t-shirt.
Sovversivo: complotto? Circonvenzione di incapace? Non proprio. Ci sono sempre mosse tacite, ambiguità sottili ma perfide. Vi ascoltano. Vi giudicano. Vi vogliono morto. Non ce la faranno mai perché troverete un vitello sacrificale da soggiogare e sacrificare al momento opportuno. Il Re deve vivere: a Chez Geek vi fidanzate con vostro cugino per far meglio fruttare le nookie cards…
Ottimista: regolamenti? Inutili! Giri di prova? Che sono tutti sordi? Avete già le idee chiare. Trentasette pagine in fondo non sono nulla. Infondo di che si parla? World in Flames è un ottimo filler però sta storia dei raid navali...boh proviamo...disastro!!
Piagnone: perché? Il Mondo va improvvisamente a rovescia? Come si fa ad essere così ciechi! E dire che voi ce la mettete tutta, non pestate i piedi a nessuno, nossignore. Eppure alla fine ce li avete tutti contro! A Risiko, mentre possedete Europa, Asia e Oceania versano la coca cola a tutti ma non a voi! Possibile?!
Rosicone: siete sempre ultimi. Più che marginali nell’economia del gioco è appropriato dire trascurabili. Non ci sapete proprio fare. Lavorate troppo, la vita di coppia non vi gratifica e forse anche il vostro gatto non vi stima più come un tempo. Non ci state con la testa e quindi siete dei perdenti nati. Però quello che ha giocato meglio non merita sorte migliore! Al Trono di Spade puntate tutti i punti potere per dare il corvo messaggero a chi vi sta più simpatico…in fondo così la vittoria sua sarà anche un poco vostra…
...ebbene, voi che giocatori siete?