Pisa: Genio e sregolatezza

Il sole era alto e imponeva i suoi caldi raggi, quasi volesse vessare quegli esseri così piccoli e così indifesi che camminano freneticamente sul quella insignificante massa di roccia. Il caldo opprimeva come sempre attanaglia verso mezzodì in quel paese chiamato dai più Pisa. Caldo e umido, tumido e lurido, amido e ruvido. Un uomo si apprestava agli ultimi preparativi per un viaggio breve ma che sapeva sarebbe stato intenso. Poche cose, prese quasi a caso ma attento a non dimenticare l’indispensabile: la sua maglietta goblin e la sua spilla, quella col suo nome, il suo marchio distintivo: Sargon.

Manifestazioni

Il sole era alto e imponeva i suoi caldi raggi, quasi volesse vessare quegli esseri così piccoli e così indifesi che camminano freneticamente sul quella insignificante massa di roccia. Il caldo opprimeva come sempre attanaglia verso mezzodì in quel paese chiamato dai più Pisa. Caldo e umido, tumido e lurido, amido e ruvido. Un uomo si apprestava agli ultimi preparativi per un viaggio breve ma che sapeva sarebbe stato intenso. Poche cose, prese quasi a caso ma attento a non dimenticare l’indispensabile: la sua maglietta goblin e la sua spilla, quella col suo nome, il suo marchio distintivo: Sargon.


Una veloce selezione di giochi da portare e via in macchina pronto per andare a prender e i suoi compagni di viaggio e di avventura. Aveva avvertito che avrebbe fatto ritardo, 10 minuti aveva detto loro, ma ora accesa la macchina si era reso conto che il ritardo era leggermente aumentato: 1 ora. Ma confidava nei suoi amici, confidava che avrebbero capito e che sarebbe stati ad aspettarlo ancora per molto tempo. Partì rapido e sapido, vivido e sordido, ma soprattutto nanico. Primo rapì Nocs, falco giallo che si spaccia per l’uomo-ragno ma porta le magliette con Superman… Quindi la coppia delle meraviglie: Fiburga e Patrick in due 100 chili di carne andata a male… Le leggende tramandano storie e aneddoti vari su come Fiburga e Patrick utilizzarono il tempo di attesa, ma qui non le riporteremo per non essere esageratamente prolissi. Chi scrive ci tiene solo a dire che il ritardo finale era di 1 ora e mezza, visto che sembrava che tutti in quel maledetto momento dovevano passare per quelle strade. Ma ritorniamo alla storia: Sargon prese i suoi amici i quali gli fecero solo appena notare che era in ritardo di un abisso di tempo e che il loro quinto compagno sarebbe di li a poco arrivato a Firenze. Ma lui era sicuro di poter recuperare il tempo perduto. Purtroppo il dio dell’autostrada lo tradì: traffico, code e rallentamenti. Alle porte di Firenze, sicuro oramai di essere giunto a destinazione e quindi di aver avvertito il prode che li attendeva alla stazione di un suo sicuro e rapido arrivo, accadde l’imponderabile: blocco del traffico e attesa fermi per 20 minuti. Quindi traffico infernale di Firenze che a causa di innumerevoli lavori in corso impediva l’accesso consueto alla stazione e per giunta dava indicazioni random su come arrivare alla stazione. Dopo aver fatto 2 volte il giro della città importunando la popolazione con grida, schiamazzi e quant’altro, l’allegra brigata che nel frattempo aveva anche rimorchiato una belle picciotta in macchina con quello che si pensava fosse il padre (e qui taccio il resto della storia) giunse alla stazione, ma causa maledizione di 16° livello addosso non riuscì a fermarsi nel posto indicato allo sfortunato amico. Il gruppo si divise uno di loro uscì dalla macchina e andò a fare compagnia al quinto avventuriero mentre gli altri cercavano di capire come poter arrivare sul luogo dell’appuntamento senza infrangere 12 regole stradali o uccidere i vari passanti incuranti della furia che aveva colto Sargon alla guida. Ma lui sapeva che il suo figliolo che li aspettava avrebbe capito, avrebbe continuato a sperare, avrebbe sopportato. Si sbagliava: il telefono squillò, Sargon lesse il messaggio e pianse lacrime di disperazione: “Padre, perché mi hai abbandonato”… Solo dopo 20 minuti il figlio perdonerà il padre grazie all’aiuto di un sapidissimo bustone di patatine grigliate… I 5 partirono da Firenze direzione Roma. Avevano oramai poco tempo per arrivare entro il limite delle 22,30: dopo non sarebbe stato possibile mangiare. Il gruppo era sfiduciato, si voleva fermare prima e mangiare consapevoli che non sarebbero mai arrivati per le <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" />22,30 a Roma. MA Sargon ebbe una illuminazione, la strada gli parlò e lo convinse che era possibile. E quando la strada parla si deve obbedire. In un viaggio di puro delirio e dramma umano, i nostri eroi arrivarono a destinazione alle 21,30… Abbandonata la macchina a se stessa e corsi dentro l’hotel si sedettero sul tavolo pronti per mangiare. Per fortuna i loro amici li avevano aspettati e soprattutto avranno la cortesia e la pazienza di attendere che anche loro arrivassero alla seconda portata prima di continuare a mangiare… La sala era grande e con molta gente, ma solo un brusio leggero aleggiava nell’aria, la gente era calma e serafica, gentile e delicata, sedentaria e composta. Arrivati i nostri scoppiò la tragedia. Urla, brindisi, ole, mezze-orgie satanche, grida di orrore e di paura, lancio di oggetti, casino asoluto, “A Matteo!!!!!”, “A Paolo!!!!!!” e via col vino. Gente che si spostava, trasava e transumava saluti abbracci e risse per l’ultimo pezzo di prosciutto. Neanche le gaffe dei presenti poteva scalfire la gioia perversa e casinista dei 5 eroi, anzi non fece che aumentare la loro bramosia di sangue e devastazione. Finito questo delirio chiamato cena si passò alle cose serie: sessione di allenamento finale di gioco a quei giochi più ostici. Dei 5 due Sargon e Racca si apprestarono a seguire il briefing finale dell’organizzazione, in qualità di arbitri. Gli altri 3 conoscevano il 4 eroe, Eldar Dragon, che avrebbe completato la squadra. La notte fu molto lunga: gli arbitri ripassarono i regolamenti e spiegavano i giochi, i giocatori che si allenavano e affinavano le loro tattiche. In camera Sargon e Racca non hanno trovato nulla di meglio da fare che parlacchiore un poco e verso le 6,00 riuscirono ad addormentarsi, sveglia alle 8,30… Colazione veloce e iniziò il torneo.


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Marklin: Primo gioco e per me arbitro, tensione maggiore per il via… ma tutto liscio. Qualche incertezza da parte dei giocatori su alcune piccolezze ma in definitiva niente che non si potesse chiarire al microfono. Pisa: due primi posti, se il buon giorno si vede dal mattino…


 


Um Krone und Kragen: Un dei gioco di nuova uscita… qualche incertezza, ma in definitiva se qualcosa doveva andare storto meglio Um Krone und Krage che a Caylus… E comunque niente di sconvolgente, incomprensioni. Pisa: disastro su tutta la linea… picchiata in classifica


 


Coloni di Catan: Tutto liscio, il gioco è oramai collaudatissimo e conosciutissimo nessuna difficoltà sorta. Pisa: disgusto e disastro, Caporetto… terz’ultimi in classifica


 


Ausburg 1520: Gioco non semplicissimo, belo ma non facile. ;Molti non lo conoscevano bene e quindi il lavoro di arbitraggio è stato impegnativo e decisivo. Ma il fatto che sia un bel gioco ha aiutato i giocatori anche a prendere la partita con sguardo diverso. Pisa: Leggermente meglio, ma si è sempre bassi…


 


Wings of War: Delirio. Molti non hanno apprezzato ne il gioco ne la formula, Entrambi per me accettabili e anzi importanti. Molto apprezzato le nuove regole da torneo che velocizzano molto e semplificano. 4 contro 4 in un tavolo da 80 x 80 cm è una mattanza ma divertentissimo. Complicatissimo da arbitrare per spazio, novità e per il fatto che molti non sapevano giocare al base.. Mannaia a voi… comunque per me un ottimo gioco. Pisa: i migliori, primi in assoluto in 2 scontri su 3 hanno abbattuto tutti gli aerei avversari, ottenendo in ogni manche il massimo punteggio e il miglior punteggio. Grandissimi… Complimenti al caposquadriglia Nocs… 


 


Caylus: Tutto liscio, i giocatori erano preparatissimi e non ci sono stati problemi di alcun tipo. Complimenti ai vincitori, il gioco non è dei più semplici. Pisa: Eccellente 2 primi posti forse non si arriverà ultimi.


 


Manila: Molti giocatori aveva preso sottogamba il gioco, considerandolo di pura fortuna e zero intelligenza, invece il gioco richiede concentrazione e pianificazione, oltre a una elevata dose di fortuna. Taccio qui il fatto che ci siano stati 4 pirati in una sola partita… Pisa: 1 primo posto, ma se il giorno prima con 2 primi posti nella prima partita si era fatto schifo, non oso pensare con una sola….


 


Thurn und Taxis: Sebbene fosse un gioco fresco di uscita, la maggior parte dei giocatori lo conosceva, nessun problema e ottimo gioco da torneo: veloce intelligente e non complicato. Pisa: 2 secondi posti si mantiene la posizione mentre cadono le altre squadre.


 


Leonardo da Vinci: Gioco molto bello e in realtà anche non facilissimo. Molti non ci avevano mai giocato e spesso si è dovuti intervenire come arbitri perché parecchie erano le cose sbagliate e non chiare anche di giocatori che comunque qualche partita l’avevano fatta. Da notare che uno degli Acchittocca (autori del gioco) viene clamorosamente battuto al gioco da Fiburga che per questo si eleva ad eroe del torneo. Pisa: beh cosa dire a giochi fatti ogni risultato era buono…. Con un primo posto è meglio…


 


 


Da notare che Pisa ha ottenuto i suoi migliori risultati anche tra le squadre nei due gioconi del torneo (Leonardo e Caylus), ha fatto schifo nei giochi dove c’è anche una sola componente di fortuna (perfino Ausburg 1520 con la pescata delle carte) e che sia risultata nettamente la migliore anzi la vera nemesi dei cieli a Wings of War gioco casinaro e casinista. Il delirio del genio e sregolatezza… Signori: Pisa


 


Si concluse così il torneo e chi scrive vuole ringraziare tutti quanti abbiano partecipato ed organizzato: L’organizzazione ottima e competente, SdP e Xarxus in primis. I giocatori che non hanno mai creato problemi e si sono limitati a giocare e divertirsi. Rinfrazio anche per la pazienza portata coloro che hanno accompagnato amici parenti e altro al torneo restando in disparte per 2 giorni a giocare magari ad ubongo (Chicca) o col telefonino (la simpaticissima ragazza di Como). Un plauso per i trofei fichissimi e per aver portato un proiettore così determinante ai fine della riuscita del torneo.


 


Il torneo finì ma i nostri eroi ancora dovevano affrontare il viaggio di ritorno… Fu tremendo specie perché i più si dovettero sorbire le profonde riflessioni interiori di Nocs, ma non vi tedierò ulteriormente. Vi basti sapere che diedero spettacolo in ogni autogrill in cui si fermarono baccagliando tutte, cassiere e bariste aiutandole anche nei momenti di crisi esistenziale, come quando cadde un porta caramelle disseminandole per tutto l’autogrill.. Scene da film trash… O quando chiesero l’unico caffe non disponibile creando scompiglio nelle cucine, o quando interagirono con dei camionisti poco raccomandabili scambiando dolci e delicate carezze, o quando diedero spettacolo fuori dell’autogrill davanti a polizia esterrefatta, o quando …. No basta così ci sono dei bambini… Ma più dei sorrisi e sguardi ammiccanti, fu la consapevolezza di essere dei veri assoluti casinisti di prima categoria.


 


Un bacio a tutti specie a quelli che conosco un po di più (come, ne cito uno, Genma1 al quale stavo per togliere i pantaloni nella hall, oppure gli Acchittocca da cui ho preteso le firme su quasi ogni componente del loro bellissimo gioco).       


 


Nota positivissima è stata il posto dove si mangiava davvero bene e dove avevamo la saletta tutta per noi e a nostra disposizione. Ottimo davvero, scelta azzeccatissima. 


 


Vi voglio bene