PREVIEW - The Adventurers

Dopo essere rimasto favorevolmente colpito dalla varietà di Tomb mi sono interessato a questo nuovo prodotto della AEG, che simula un tipo di avventura che mi è sempre stata a cuore: avventurieri alla scoperta di tesori in tombe piene di trabocchetti. Ho scaricato e letto il regolamento.
Ecco cosa ci ho trovato.

Giochi

Dopo essere rimasto favorevolmente colpito dalla varietà di Tomb mi sono interessato a questo nuovo prodotto della AEG, che simula un tipo di avventura che mi è sempre stata a cuore: avventurieri alla scoperta di tesori in tombe piene di trabocchetti. Ho scaricato e letto il regolamento.
Ecco cosa ci ho trovato.

Il gioco si presenta bene, con belle e differenti miniature a rappresentare diversi esploratori, muri di plastica, ponte montabile pericolante e il classico masso che rotola dietro agli avventurieri per spiaccicarli prima dell’uscita. Inoltre una certa dose di carte, ma solo con tesori di vario valore, e di tiles decorati con strani simboli.
Gli eroi hanno schede personalizzate, ma queste riportano quasi esclusivamente valori atti a stabilire quante azioni potreste fare col carico (di tesori, perché altro purtroppo nel gioco non v’è) che portate attualmente nello zaino. Ogni turno voi tirerete infatti un set di 5 normalissimi dadi a 6 facce. Per ogni dado che supererà un valore stabilito da una tabella che si riferisce al carico che state portando potrete fare una azione. Una azione vuol dire una interazione con la sezione attuale del tabellone dove siete o un semplice passo di una casella.
E qui, secondo me, finisce l’impeto di innovazione del gioco... (e che impeto).
Alla fin fine il gioco mi ricorda molto quei giochi vagamente simili al gioco dell’oca che giocavo da bambino, con tutti i trabocchetti in plastica semovente... ma senza pezzi semoventi.
Il dungeon che esplorate infatti non è altro che una serie di sezioni che ricalcano tutti i più famosi clichè messi semplicemente uno in fila all’altro prima dell’uscita e, in fondo, gli eroi non fanno altro che decidere quanto attardarsi nelle varie sezioni aumentando o diminuendo i rischi da correre. Tutti i rischi sono completamente dipendenti da sistemi a caoticità massima che stabiliscono le velocità dell’avvicinarsi dei vari tipi di morte.
Le sezioni per inciso sono:
le pareti che vi schiacciano mentre voi recuperate tesori o decifrate glifi utili a evitare le trappole nella sezione sul pozzo di lava;
il masso che ripercorre l’intero vostro tragitto nel tentativo di schiacciarvi o di sigillarvi all’interno del tempio, aumentando mano a mano la velocità;
le tessere fluttuanti sul pozzo di lava, che possono rivelarsi saldi tesori (?) oppure fallaci (e mortali) trappole;
le nicchie scassinabili tramite fortuite combinazioni di lanci di dado contenenti tesori di livello medio o alto a seconda della loro difficoltà;
il fiume impetuoso dove potete cercare tesori mentre venite trascinati verso l’unico approdo prima della cascata (che vi aspetta se per caso qualche dado lanciato al momento dell’uscita mostra un uno;
il ponte scorciatoia sospeso che perde pezzi ogni qualvolta qualcuno ci passa sopra, con suggerimento verso azioni alla Willy il Coyone del regolamento.
Gli avventurieri avrebbero anche delle abilità a differenziarli, ma sono così insulsemente differenzianti che non mi sento in dovere di elencarle.
A fronte del fatto che ogni vostro sbaglio di valutazione vi aspetta la morte certa e diretta le regole vi permettono di sbarcare un secondo avventuriero a metà percorso (del masso) se il primo è precocemente deceduto.


Riassumendo:
eroi fondamentalmente uguali,
nessun oggetto a variare il gioco,
riuscita delle azioni completamente determinata da fattori casuali veramente molto poco controllabili,
tanta fuffa nella scatola per confondere gli acquirenti.


Chi si sente in dovere di provare questo gioco?