L’antefatto
Questo articolo è frutto di un complotto orditomi nei miei confronti da parte di sava73 e del Signor Darcy in combutta col socio gioconauta Canopus80. Essi, col favore delle tenebre, tramarono nei miei confronti portandomi alla sconfitta nella sfida del Quizzone, che se non avete ancora ascoltato vi consiglio di farlo ora, subito, adesso.
La punizione scelta non fu la cessione dell’Alsazia, né di Nizza; ma l’analizzare e riportare quanto realizzato nel “gioco” La Creatura.
Premessa uno: l'articolo contiene, anche se in forma ironica, riferimenti a tema sessuale. Se siete minorenni o sensibili evitate di proseguire, limitatevi ad ascoltare il podcast.
Premessa due: questa non è una recensione: è un articolo ironico dove si parla di un gioco.
Il gioco
La Creatura è un gioco di ruolo per un giocatore. Con questa frase potrei concludere l’articolo e augurarvi la buona notte; ma il peggio deve ancora arrivare. Perché nella realtà questo è un gioco di ruolo erotico per un giocatore. Vorrei riportarvi quanto scritto nel retro delle scatola:
Erotico
Inquietante
Per un giocatore
Desidera la Creatura. Temi la Creatura
Capito? Si tratta di un gioco di scrittura narrativa, che si sviluppa nell’arco di ventuno giorni, nei quali avrete dei rapporti di tipo fiki fiki, arfffff, auuuu con quest* simpatic* cos*. Ma partiamo dal setup.
La preparazione
Prima di tutto dovete compilare il Creaturarium. In pratica è la scheda personaggio della Creatura, dove andrete a specificarne alcuni tratti quali:
- l'odore, dove potete scegliere tra fiori selvatici, per le vostre impollinate; ruggine, se l’antitetanica vi eccita; arance, per un spremuta d’amore; laghetto e terra bagnate, per le vostre umide serate; pupù, se guardando Salò e le 120 giornate di Sodoma non avete provato ribrezzo o se la camporella per voi è sinonimo di stalla; e altri a disposizione, incluso il campo libero. Personalmente vi suggerisco l'odore della legna raccolta in Agricola;
- la pelle, che può essere viscida (attenzione a non diventare maniaci sessuali ittici); liscia come la seta, ruvida come la carta vetrata , etc. Se siete American potete considerare la sensazione data delle miniature di Project Elite;
- il sesso, dove potete scegliere se è un lui, una lei, esso, loro, non so (nel dubbio non chiedere potrebbe essere una scelta utile). Insomma sfida a Patchwork o via di party game?
Una volta che l’avete bene in mente dovete capire dove nascondere la vostra creaturina bella. Le opzioni vanno dalla mansarda, alla vasca da bagno, passando per la foresta ma il gioco vi lascia liberi di scegliere. Si narra che taluni l’hanno nascosta nella scatola della versione italiana di Sit Gloria Romae. Dovete segnarvi poi cosa vi attrae di più e cosa vi disgusta di più di questa cosa. Sarete dei fini selezionatori o sceglierete senza troppi problemi?
Armatevi di carta e penna (e fazzolettini – per le lacrime che verserete quando il gioco sarà finito) e preparatevi ora a tenere un diario dove vi seg...nerete, dal giorno due al ventuno le vostre avventure. Sia chiaro: il gioco vi chiede di dedicarci un quarto d’ora al giorno, non di più, per evitare calli alle mani – sempre che non siate abiuati a lavorar di penna. Mescolare il mazzo con le carte Creatura e prendere la prima carta: il gioco ha inizio.
L'avventura
In pratica ogni giorno dovrete rivelare una carta e rispondere nel vostro diario alla domanda. Le domande sono abbastanza esplicite e riguardano il pre, il post e il durante – e questo dovrebbe introiettarvi in questo mondo fantastico. Si suggerisce di rileggere quanto scritto, di analizzare l’andamento della relazione e non dovete mai sentirvi in obbligo di rispondere. Ne avrei riportatate, ma non volevo spifferarvi troppe cose, non badano molto al politicamente corretto.
Al termine dell’avventura una carta vi metterà di fronte a delle scelte; avrete così modo di concludere quest'esperienza.
"E al ventunesimo giorno..."
Volete sapere com'è andata? ma 'nvedi 'sti zozzoni Personalmente il grosso della difficoltà, inutile a dirlo, è il non avere un obiettivo – nemmeno le minacce della Creatura di punirmi con una carta elemosinare hanno dato il giusto appeal alla storia.
Da giocatore German parlare di un gioco di ruolo solitario è come chiedere a Darcy di parlare a un seminario su Kubrick: sempre male se ne esce. Personalmente mi sono annoiato; ma lo ammetto: è che io e giochi di ruolo non andiamo d'accordo. Se volete provare un'esperienza diversa dal solito – e magari trovare un pretesto per allenare la vostra scrittura – potrebbe essere una buona occasione.