Ripesco dal mio archivio il racconto di una mia megapartita del 2006, magari puo' ispirare qualche adepto per una partitona a Roma:
PREMESSA: era la mia prima partita, con gente inesperta e manco tanto affidabile. Non si conoscevano bene le regole e soprattutto le strategie. Si giocava senza leader e senza variante "Distant Suns" ovvero i pianeti neutrali si acquisivano senza resistenza o sorprese varie. Si giocava senza espansione e con l'Imperiale I, senza peraltro conoscere la meccanica del "prendi la 8, prendi la 1". Leggete pertanto il report considerando queste premesse.
Una maratona assurda a giocare in 6 a uno dei piu' FIGHI giochi in scatola che io abbia mai visto. Un wargame sci-fi estremamente vario e complesso, che ha mosso all'inverosimile i miei neuroni un po' addormentati di questi giorni.
Casa di Jacopo, pasta a pranzo (amatriciana) e a cena (spaghetti in rosso con polpette), in 6 intorno a un tavolo: (in senso antiorario) io, Jacopo, un amico loro (tale Schini), la ragazza (tale Chiara), Marco e Igor. I nuovi avevano entrambi il gioco da un anno, ma non ci avevano mai giocato, ed erano piuttosto impediti nonostante si fossero dichiarati patiti del genere. Jacopo e Igor ci avevano gia' fatto 1 partita, e Marco era come me alla prima esperienza di un gioco da tavola che a confronto Risiko e' un giochino da pochi minuti.
Divertente la progressione: Igor inizia subito fortissimo, affianco a Marco e con grandi possibilita' di espansione, pacifica visto che si alleano subito; la coppia si espande lentamente e inizia pure qualche schermaglia, finendo per indebolirsi ulteriormente a vicenda; io e Jacopo stringiamo un trattato di non belligeranza e ci spartiamo il poco territorio nelle vicinanze. Con l'avanzare del gioco imparo ad usare la razza aliena che m'e' capitato d'impersonare, una popolazione di nanerottoli camaleontici simili a Smigol: stile di gioco interessantissimo, tutto fatto di colpi di scena, sabotaggi e attacchi a sorpresa unito a una mia impostazione direttamente basata sulla politica manovrata quanto piu' subdolamente sfruttando le abilità di razza. Insomma, sono iniziato maluccio e con la minaccia delle immense flotte di Igor sempre troppo vicine, ma ho avuto tempo per crescere e appena ho potuto con una mossa a sorpresa sono penetrato nel cuore del quadrante di Schini conquistando pianeti e seminando il panico. Tempo un'ora e la coppia inizia e non andare piu' tanto d'accordo, e prima di cena si ritirano dicendo che erano stanchi. Lui ha rosicato parecchio. Flotte e truppe son rimaste ai loro posti per non avvantaggiare nessuno.
Nel frattempo Igor e Marco son diventati sempre piu' forti ma arroccati nelle loro posizioni inseguendo una lenta vittoria a punti, ma Jacopo s'e' fatto coraggio e ha lanciato un attacco massiccio contro Marco (nonostante l'avessi invitato a banchettare nel quadrante di Schini), alla lunga divenuto kamikaze ma sufficiente per tener impegnati i due alleati mentre ammassavo forze sotto casa di Igor e scatenavo le mie spie: pianeti sobillati in ribellioni, cantieri navali che esplodevano, truppe che venivano assassinate. Gli ho scatenato contro l'inferno, e quando tutto baldanzoso e vendicativo mi ha attaccato con una flotta molto massiccia (con l'unica morte nera in gioco, suo grande vanto) io ho fatto una ritirata strategica per tornare il turno dopo con un rapporto di forze 3:1, annichilendogli la flotta principale senza subire perdite. Igor si rende conto che da giocatore piu' potente sta per diventare rapidamente il perdente, e allora riunisce il resto della sua flotta e lancia un attacco pesante contro Jacopo, che indebolito dal precedente attacco kamikaze ripiega al centro del suo quadrante. Troppo impegnato (e distante) nelle mie invasioni, mi limito a fornire aiuti economici al mio alleato in difficoltà. Nel frattempo Marco si sposta tra il suo quadrante e quello di igor, ma in pratica si fa gli affaracci suoi, e' quello che ha piu' punti vittoria di tutti e conta di vincere col tempo.
Spunta fuori un nuovo obiettivo per vincere: conquistare i sistemi natale di 2 avversari. Io praticamente non ho punti vittoria, invece di conseguire obiettivi 'bonus' ho preferito svilupparmi economicamente e militarmente: diventa di vitale importanza quindi perseguire un obiettivo che mi fa vincere subito. Mi studio la cosa in tutti i modi possibili, e alla fine realizzo due attacchi a sorpresa in seguenza che sortiscono l'effetto sperato e portano sotto il mio controllo i sistemi madre di Igor (che ha rosicato tantissimo durante tutta l'ultima meta' della partita) e quello di Schini. Unico tallone d'Achille, per vincere devo aspettare la fine del turno, e sul pianeta madre di Igor ho poche unità, solo quello che sono riuscito a mettere insieme per l'attacco a sorpresa(una portacaccia con motori potenziati che grazie alla tecnologia dei Deflettori antimassa ha potuto attraversare rapidamente un campo d'asteroidi per comparire direttamente a casa del mio nemico, assolutamente sprotetta in quanto data per al sicura). Purtroppo da quelle parti si trovava una piccola flottiglia di Marco, praticamente di pattuglia, che vista la mia imminente vittoria (con l'impotenza di tutti gli altri) e' stata inviata di gran carriera a rompermi il giocattolino: la mia nave era ormai con pochi caccia, e quindi dopo un breve combattimento spaziale si e' passati allo scontro terrestre: 1 mia unita' di marines contro 1 sua unita'. Stesso livello tecnologico, niente bonus razziali. 50 e 50, anzi io tenevo il pianeta anche in caso di massacro da entrambe le parti. E invece i dadi mi fregano, lui tira 10 e io tiro 1. Vittoria sfumata.
Non mi arrendo, studio un'altra strategia, al turno dopo scelgo accuratamente tutto, la mia flotta primaria (quella che aveva annientato Igor) arriva di corsa ed e' pronta ad invadere nuovamente quel pianeta tanto prezioso, e stavolta senza punti deboli nella strategia visto che sono riuscito ad accelerare l'arruolamento di nuove truppe d'invasione, tante stavolta.
E invece no, esce la carta del "vince chi ha piu' punti vittoria, tutti a casa" e me la prendo nel secchio.
Vince Marco, che tatticamente non ha fatto altro che starsene fermo e accumulare punti vittoria, senza mosse complesse, colpi di genio o carognate a sorpresa.
Fantasticamente cervellotico, mi sono divertito come un bambino... anzi di piu', perche' ormai son cresciuto e valgo per 2!