TITOLO DEL FILM:
La Parola ai Giurati (originale: 12 Angry Men)
BREVE SUNTO DELLA TRAMA (copioincollo le prime dieci righe da wikipedia, si può? ):
Il film comincia in un'aula di tribunale; lo spettatore è da subito informato del fatto che siamo di fronte ad un processo per omicidio di primo grado: un uomo è morto, suo figlio è accusato di essere l'assassino. In accordo con la legislazione americana, il verdetto deve essere espresso all'unanimità: un verdetto non unanime porterebbe infatti alla ripetizione del processo. La giuria è inoltre informata che un verdetto di colpevolezza condannerà certamente il ragazzo alla sedia elettrica, poiché il giudice rifiuterà qualsiasi richiesta di grazia. I dodici giurati si dirigono verso la stanza in cui svolgeranno il proprio lavoro e dove, discutendo il caso, conosceranno la personalità l'uno dell'altro.
All'inizio il raggiungimento dell'unanimità sembra semplice: per votazione esplicita 11 giurati si dichiarano a favore della colpevolezza; solo il giurato numero 8 vota per l'assoluzione, ma si dichiara in realtà dubbioso..
BREVE ESPOSIZIONE DEL "PERCHE'":
Uhm allora.
È uno dei pochi film con una certa età (1957) che ho apprezzato veramente (non che ho tutto sto curriculum eh).
Poi:
- ho sempre avuto una sorta di "feticcio/curiosità" per i film impostati in questo modo. Ossia per un insieme di personaggi raccolti in un'unica stanza (o giù di lì). Quando la sceneggiatura è ridotta all'osso, e tutto verte intorno a loro, ai loro dialoghi e alle loro emozioni.
Quando film di questo genere non solo riescono a tenermi incollato allo schermo per tutta la durata, ma riescono a farmi vivere perfettamente "quello che c'è fuori dalla stanza" senza farmelo vedere, rimango indubbiamente affascinato.
- tratta un tema a cui tengo particolarmente sin da quando mi ritengo adulto. "Il ragionevole dubbio". Per motivi ed esperienze personali che non sto ad elencare, sono un grande sostenitore di questo concetto, potrei quasi affermarlo come mio "mantra di vita".
Qui viene affrontato in modo molto tecnico, non aspettatevi discorsoni filosofici o quant'altro eh, ma personalmente è una cosa per cui mi batterei fino allo sfinimento, e quindi di nuovo, ne apprezzo questa rappresentazione.
- vuoi o non vuoi, i girati che rappresentano scorci del mondo "legale" mi affascinano sempre, se fatti bene e con pathos.
- non sto a fare disamine e/o commenti su tecnicismi o regia varia, di cui non mi ritengo un acculturato (comunque il film l'è fatt ben).
Lo propongo perchè l'ho visto un pezzettino fa, credo 6 anni, e adesso lo riguarderei molto volentieri (se non mi votate lo guardo da solo
).
Mi è venuto in mente l'altro giorno su Discord quando tra Ken e Killa sono volati ottocento trailer di roba mai vista
quindi ho giocato subito l'asso nella manica :rotfl:
Le mie prossime proposte saranno tutte blockbusters 1995+