Premessa: ho giocato una campagna da 7 scenari in solitario, come se si giocasse in 3, cioè senza la variante in solitario ufficiale che si trova su BGG.
Il gioco non è esente da difetti, ma restituisce un'esperienza ludica appagante e - per quanto ne so io - originale, cosa che di questi tempi non è scontata. Il livello di difficoltà, elevato, mi ha un po' spiazzato in certi scenari, in altri per una questione puramente aleatoria tutto mi è sembrato facile, non è evidente sapere come bilanciare il livello (tramite l'azione in più del tondino grigio, io ne ho giocata una senza ed è quella che paradossalmente ho vinto più facilmente, buona parte delle altre senza questo aiuto le avrei perse).
Diciamo subito che si tratta di un gioco legacy per certi aspetti, gli elementi di gioco si modificano ma è possibile fare più campagne, 2 (se il gioco piace) le regge senza problemi, oserei supporre che ne servano almeno 3 (quindi 19 partite, 7+6+6) per vedere tutto e dopo un po' di tempo non è detto possa essere riproposto ancora. Chiaramente una volta finito buona parte dei giocatori non avrà stimoli per tenerlo in collezione, ma a mio parere vale il prezzo dell'esperienza e si differenzia dai legacy per il fatto che può essere rivenduto dopo averlo giocato.
I difetti dove stanno allora? Innazitutto nel regolamento, l'idea - non nuova - di far giocare subito senza spiegazioni è interessante, ma il libro non è sempre esaustivo e si rischia di sacrificare le prime partite per qualche errore, anche se ad onor del vero le prime 2 sono "sacrificabili" senza conseguenze. La nota forse più dolente sta nei materiali, con tutta l'accuratezza del mondo le tessere andranno a rovinarsi, non in modo da renderlo ingiocabile, ma non lo consiglio ha bisogno che i giochi non si usurino. Mi chiedo come mai non abbiano pensato di fornire un oggetto - io ho usato un plettro - per alzare le tessere ed evitare almeno in parte l'usura, oltre a questo avrei visto bene anche un secondo sacchetto per differenziare la pesca dei cubetti e dei tondini azione, cosa che si risolve facilmente prendendo anche solo una tazza non trasparente. Il meccanismo delle finestrelle è interessante ma evidentemente reca con se qualche problematica ed è anche ciò che rende il gioco meno rigiocabile (in realtà il libro offre più varianti e come scrivevo in precedenza, non è un titolo che si esaurisce troppo in fretta).
Ho letto anche critiche alla narrazione, però io trovo che la sua brevità sia prefetta per chi cerca un gioco da tavolo e non un libro-game, lo sconsiglio di certo a chi cerca un gioco incentrato sulla lettura (anche se il libro è una parte importante delle meccaniche di gioco). La trama invece per me è azzeccata, con qualche colpo di scena ed è perfettamente funzionale all'espererienza di gioco.
Ultimo commento, credo che per un pubblico non adulto sia troppo difficile, diventa invece perfetto se a giocare c'è anche un genitore, io ho deciso di tenerlo in collezione per partite con nipoti e fra qualche anno non esiterò a proporlo anche alla mia prole.