Welcome back to the palace of Sintra! King Manuel I has commissioned the best garden designers of Portugal to construct the most extraordinary garden for his wife, Queen Maria of Aragon. In Azul: Queen's Garden, players are tasked with arranging a magnificent garden for the King's lovely wife by arranging beautiful plants, trees, and ornamental features. Using an innovative drafting mechanism, the signature of the Azul series, players must carefully select colorful tiles to decorate their garden. Only the most incredible garden designers will flourish and win the Queen's blessing. —description from the publisher
- Azul: Queen's Garden
- Azul: A királyné kertje
- Azul: Die Gärten der Königin
- Azul: Il Giardino della Regina
- Azul: Jardim da Rainha
- Azul: Jardín de la Reina
- Azul: Kraljičin Vrt
- Azul: Le Jardin de la Reine
- Azul: Ogród Królowej
- Azul: Tuin van de koningin
- Azul: Zahrady pro královnu
- Azul: Кралска Градина
- Azul. Сад Королевы
- Азул: Сад королеви
- อาซูล สวนพฤกษาราชินี
- アズール:王妃の庭園
- 花磚物語 花園宮殿
- 아줄: 왕비의 정원
Voti e commenti per Azul: Queen's Garden
Forse la migliore versione di Azul che si piazza soltanto alle spalle dell'originale primo titolo. Le dinamiche di gioco sono molto diverse rispetto all'originale, viene aggiunta complessità sia nell'interazione che nel numero di operazioni da tenere in considerazione e al calcolo strategico delle combinazioni. Piacevole anche l'ambientazione.
Noiosissimo, evitabile, troppi calcoli da fare. Mungitura come ha scritto qualcuno pure inutile.
Il peggiore dei 4
Quarto capitolo della serie di Azul, con una scelta di design molto rischiosa: aumenta decisamente la complessità aumentando decisamente anche la componente aleatoria. Funziona? Sì, perché lo salvano una grande profondità tattica e l'originalità (è molto diverso dai primi tre); ha però alcuni difetti (i bonus di fine round sono mal integrati nella partita), perciò è complessivamente meno riuscito non solo del primo, ma anche di Summer Pavilion (che in teoria sembrava quasi destinato a rimpiazzare) e persino di Sintra.
Continua l'operazione di mungitura sfruttando il nome Azul. Meglio di altre versioni ma ancora lontanissimo dalle vette del gioco originale.
Il primo resta irraggiungibile per eleganza e semplicità , questo capitolo risulta un pò più ostico e complesso ma molto appagante se approfondito.
Un'ennesima nuova versione di Azul che aggiunge altra carne sul fuoco, e ottiene l'unico risultato di renderlo meno elegante, più macchinoso e soggetto a paralisi (oltre che lungo).
In questo caso un mix tra il Azul Pavilion e Calico.
Fatte solo un paio di partite, e la voglia di farne altre ancora non è arrivata.
Avendo migliorato e reso più profondo il papà ho dato mezzo voto in più. Un bell'astratto.
Con i precedenti Azul non c'entra quasi nulla (e già quelli non mi facevano impazzire). Il focus si sposta dal pescare le tessere nel mezzo al piazzarle sul proprio tabellone. Ricorda più un Calico.
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