Provata al Modena Play la seconda edizione, dove i blocchi sono stati sostituiti da cubetti, che rappresentano il numero di pezzi che compongono ciascuna unità. L'unità invece è rappresentata da un singolo talloncino, che ne raffigura l'immagine e le caratteristiche principali. Il risultato è visivamente migliore e anche la manovra dei pezzi risulta più agevole. In aggiunta sono stati ampliati gli scenari, con l'aggiunta di alcune battaglie della guerra dei 100 anni, l'intramontabile battaglia di Hastings e alcune altre coi Sassoni. La scatola ha la stessa immagine, con la specifica dicitura Inghilterra VS Francia, ad indicare la seconda edizione, comprensiva degli scenai aggiuntivi. In prova al Games and Play c'era solo una singola battaglia, che ho giocato una volta e visto giocare una seconda. Rispetto ai wargame a sezione (Battlecry o Command & Colors per intenderci), il gioco tiene conto della posizione dei comandanti e della loro area di comando. Ciò non costringe il giocatore ad attendere la carta giusta per muovere in una sezione del terreno, ma piuttosto a mantenere i comandanti vicini alle unità che si vogliono far comabattere. La coperta risulta sempre un po' corta, ma questo fa parte dei realistici limiti oggettivi nella gestione delle forze e nell'abilità di un comandante di sapersi trovare nel posto giusto al momento giusto. La cosa che può piacere meno ai puristi del wargeme, è che, pur trattandosi di medioevo, non esistono unità adiacenti considerate in mischia. Risulta pertanto possibile, nel prorpio turno di gioco, crivellare di dardi e frecce qualunque unità si trovi a distanza di tiro, senza considerare le mischie o i combattimenti in corso dal turno precedente. Regola che in ogni caso ci può stare nella semplificazione di una battaglia riprodotta su esagoni, dal momento che questi ultimi escludono il contatto diretto di basetta tra le truppe. Le unità in battaglia non si toccano mai, pur potendo combattere in mischia quando occupano esagoni adiacenti. Trovo un tantino limitanti le mappe delle battaglie già stampate, che sono però una comodità non da poco. In positivo evitano l'utilizzo di esagoni di territorio ( quelli che vanno sistemati accuratamente negli spazi indicati dallo scenario prima di ogni battaglia, che mentre si gioca si spostano sempre e che vanno riposti in scatola dopo ogni partita). In negativo obbligano i giocatori all'utilizzo dei soli terreni stampati (la collina sarà sempre lì, il fuime sarà sempre lì e tutti gli elementi del terreno saranno sempre lì). Per me, che sono un amante del "faccio io il terreno" e poi gioco la battaglia storica "alterntiva", manca il piacere del riadattamento scenografico, ma poco male. Nello svolgimento del gioco si riassaporano le antiche rivalità e le storiche contrapposizioni medievali. Se sei britannico, i longbowmen inglesi danno sempre soddisfazione e la cavalleria francese è melgio eviatre che ti carichi. Se sei gallofilo, troverai soddisfazione anche appiedando i tuoi cavalieri al momento giusto. Il gioco mi aggrada e quando lo acquisterò vi saprò dire qualcosa di più.
Dark Ages Britannia is the first game of a new game series about the tactical medieval warfare. In this card-driven game, players will fight 7 historical scenarios: 3 concerning the fight for the English throne in 1066 (Fulford, Stamford Bridge, Hastings) and 4 regarding the Scottish Independence War (Stirling Bridge, Falkirk, Bannockburn day 1 and 2). You can command your troops all over the battlefield, with no restrictions due to any division of the map into areas, and activate your units using cards or issuing specific tactical orders to them. Units can both attack or defend with 2 different parameters, allowing players to change their combat stance and tactical deployment. The game system is very straightforward and does not require any combat table to be played: everything you need is on the beautifully illustrated blocks and cards.
- Dark Ages Britannia