The Dwarf King (Le Roi des Nains) is a trick-taking game played with a deck of 53 cards: three suits (Dwarves, Goblins and Knights) of thirteen cards each and fourteen special cards. The game also includes twenty contract tiles.
The game is played over seven rounds. At the start of a round, the dealer randomly draws one special card, reads it to all the players, shuffles it into the deck, then deals the deck out evenly to all players. (The dealer for the first round is the game's owner; for subsequent rounds, the dealer is the one who took the 5 of Dwarves in the previous round.) The player who receives the 5 of Knights draws a contract tile, reads it, then chooses one of the two scoring rules on it to apply for that round.
The player holding the 5 of Goblins leads on the first trick. Players must follow suit if possible, and the game inclues no trump. The highest card played of the suit led wins the trick and leads to the next trick. Once all cards have been played, players tally their points (possibly negative), remove the special card and contract tile from the game, then shuffle for the next round.
The player who scores the most points over seven rounds wins the game.
- The Dwarf King
- The Dwarf King: Törpék harca
- Der König der Zwerge
- Král trpaslíků
- Il Re Dei Nani
- El Rey de los Enanos
- Le Roi des Nains
- Король под горой
- ドワーフの王様
Voti e commenti per The Dwarf King
Classico giochetto al limite del presentabile per me :D Nel senso che i round sono veramente troppo banali a volte. Carina l'idea della regola che cambia ogni volta ma non è che generi chissà quali calcoli incredibili. Smettiamola con queste rivisitazioni della briscola please!
Esercizietto di stile senza pretese per il buon Bruno "messaggero del caos" Faidutti, che mette le mani su giochi classici di carte (briscola, tressette, peppa, etc.) con lo scopo d'incasinare il cervello dei giocatori e costringerli a continui riadattamenti tattici, modificando ogni turno le condizioni per far punti (o non perderli!). E' meglio degli originali? Probabilmente no, ma ha il pregio di essere comunque molto divertente, complici le belle ed ironiche illustrazioni (es. il Druido sembra intento a fare una pozione, ma in realtà sta cucinando una zuppa di pesce) e l'assurdità di certe "missioni" (es. fai punti per ogni presa fatta dal giocatore accanto).
Il gioco è leggerissimo ed aleatorio, ma gode della complessità di scelta e calcolo che hanno i giochi di carte sopra citati. Per molti, questi saranno difetti, a me piacciono.
La longevità dipende dal fatto di tirarlo fuori solo ogni tanto, per rilassarsi fra un giocone e l'altro, e comunque le possibilità di combinazioni fra carte speciali, missioni e mani pescate sono astronomiche.
Consigliato nei circoli per anziani, in sostituzione forzata dei soliti mazzi di carte, come robusto stimolo cognitivo ("Ma che c***o fai! I Goblin facevano punto la mano prima! Ora conta la Donna di Nani!").
Sconsigliato a chi cerca originalità ed impegno.
Il voto tiene conto del fatto che il gioco riesce in quello che si propone - anche se non si propone chissà che - dell'apprezzamento per grafica e testi e per la simpatia incondizionata che ho per lo stile di Faidutti.
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