Manoeuvre is a fast-playing game of battlefield command, set in the early 19th century. Multiple geomorphic game maps provide the chessboard-sized battlefields over which eight different armies of the period (France, Britain, Russia, Spain, Austria, Turkey, Prussia, and the US) clash. Each country has 8 units and a deck of cards specific to the country. move and fight in one-on-one battles. As the commanding General of a nation's army, you have at your command units and a 60-card national deck which represents your army's specific troops and unique strengths. Your job is to utilize those assets and manoeuvre your forces to achieve battlefield supremacy.
- Manoeuvre
- 拿破崙時代
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L'ABC dei wargame.
Il voto è la somma totale tra la semplicità ( un'oretta per completare una battaglia con due eserciti sempre uguali) e la profondità e longevità di un gioco che offre otto eserciti in totale e un campo di battaglia sempre diverso. Ogni giocatore dispone di 60 carte, che compongono l'esercito, di cui 40 sono truppe ( cinque carte per ognuna delle otto unità che formano l'esercito), 15 sono azioni e 5 rappresentano gli ufficiali. Le azioni sono differenti in base a ciascuna nazione e ovviamente gli ufficiali anche. Ma come si procede? Semplice. Il difensore estrae 4 tessere quadrate che andranno a creare il terreno di gioco e le posiziona come crede, in modo da formare un quadrato più grande. Immaginate quindi una scacchiera verde, fatta da tessere vuote, boschi, centri abitati, colline, paludi ecc. Il difensore sceglie come posizionare i 4 quadrati estratti. L'attaccante successivamente sceglie da che lato schierare le truppe, concedendo al difensore il lato opposto. Le truppe muovono di una casella sulla scacchiera creata, frontale o diagonale, dopodiché eseguono azioni di attacco, in base alle carte che ciascun giocatore sceglie, una per turno. E se le 5 carte in mano non sono utili? Semplice, si sceglie di giocare la meno peggio e il turno successivo si scartano quelle poco proficue, ripescandone altre fino a tornare a 5. Attenzione però a non scartarne troppe, perché può essere pericoloso velocizzare eccessivamente il termine del proprio mazzetto. Questo perché solo una volta terminati entrambi i mazzi dei giocatori si conteranno i punti vittoria. Eccezione: uno dei due contendenti perde 5 unità. In questo caso il giocatore in questione perde la battaglia immediatamente, senza che si debbano eseguire conteggi. Io i mazzi non li ho neppure giocati tutti. Le combinazioni sono amplissime, anche se le 60 carte dei Francesi sono sempre le stesse, e anche quelle Inglesi, Russe, Spagnole, Prussiane, Austriache, Ottomane e Statunitensi. Già, c'è pure un esercito patriottico americano da poter schierare, a totale fantasia, contro i Russi o i Turchi di Alì Pascià. Per i puristi storici questa potrebbe sembrare una nota stonata. Ma nella semplicità dell'idea ci sta. Gioco scorrevole e lineare, senza pretese filologiche, ma con una componente storica gradevole, soprattutto nella ricerca di unità e battaglioni che ci hanno messo del loro per essere annoverati nella storia militare. Insomma quando un Francese carica con la Vecchia Guardia sente sempre un piacevole sapore. E quando un Austriaco sfonda con i corrazieri O'Railly sente formarsi sulle proprie labbra quel sorrisetto di traverso che fa male al nemico. Vi chiedete come si causano danni all'avversario? Beh con la somma dei più classici dadi da 6, da 8 o da 10, a seconda del valore di attacco e di difesa delle unità che si fronteggiano. Giocateci, sempre che riusciate a reperirne una scatola, ormai quasi introvabile. Credo che vi piacerà.
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