libro essenziale se si comincia a giocare, completa il primo manuale del giocatore, più essenziali di altri usciti dopo. Comunque rimane un voto sempre basso per il fatto che il gioco dopo qualche avventura non lascia nulla, si discosta troppo da un gioco di ruolo e più a un boardgame (abilità sommariamente riassunte e tutti i poteri incentrati sul combattimento tranne qualche potere di utilità).
Inizialmente preso da un parere positivo e da partite entusiasmanti con 2 compagnie di amici ci siamo fatti tutti un po prendere, la 4° edizione nonostante (o per fortuna) ai litigi con montecook principale autore di D&D3.5 e partecipe della scissione e della creazione di Pathfinder.
La wizard ha preso il volo con un marketing a sfondamento vomitando, come solito, tonnellate di pubblicazioni con sovrastimolazione pensando poi che dopo pochi anni hanno già detto che non funzione e devono già passare a D&D5 perchè il mercato è saturo e cominciano a filarselo sempre in meno.
Pensare che ci sono giochi che hanno lo stesso regolamento da anni e vanno a tavoletta, come il richiamo di cthulhu, leggermente migliorato o nella variante gumshoe.