Little Tavern (Maxime Rambourg, Théo Rivière) è un gioco competitivo dove da 3 a 5 locandieri, cercheranno di accaparrarsi i migliori avventori di una generica locanda fantasy, rifilando i peggiori piantagrane agli avversari, per essere il più ricco taverniere del reame. Il primo giocatore a raggiungere almeno 25 monete innesca la fine della partita e chi ha il maggior numero di monete a quel punto viene proclamato vincitore.
Contenuto della scatola

- 56 carte, suddivise tra Carte Personaggio e Carte Evento con delle simpatiche illustrazioni in stile cartoonesco;
- 5 plance giocatore, ognuna rappresentante un Tavolo;
- 44 monete del valore di 1;
- Il regolamento, 8 pagine piene di esempi e che non lasciano spazio a dubbi.
Menzione speciale per la simpatica scatola del gioco, usata come forziere per le monete e raccoglitore di scarti.
Come si gioca
Preparazione
Ogni partecipante riceve una plancia Tavolo, tre monete iniziali e una scheda riassuntiva delle regole. Il setup dura tempo zero, le carte vengono buttate a faccia in giù sul tavolo e mescolate Hzzodicane. Si è pronti a cominciare.
Svolgimento del gioco

- Se pesca un Cliente, il giocatore deve decidere se piazzarlo al proprio tavolo o a quello di un avversario. Una volta effettuata la scelta, il turno passa immediatamente al giocatore che ha ricevuto la carta, che potrebbe essere anche lo stesso giocatore che ha svolto il turno, facendo più azioni di fila.
- Se pesca un Evento, l’effetto viene applicato immediatamente. Gli Eventi possono essere giocati solo se c’è almeno un cliente ad ogni tavolo e si è in possesso di almeno una moneta. Si risolve l’effetto della carta e si paga il costo di una moneta ad un giocatore, il quale sarà il prossimo ad eseguire l’azione di turno. Gli eventi fanno la qualunque, dal modificare la disposizione dei clienti ai tavoli, introdurre nuove dinamiche o costringere i giocatori a fare scelte sofferte.
Ogni tavolo può ospitare fino a quattro clienti. Quando tutti i tavoli sono pieni, si procede al calcolo delle mance ricevute: ogni cliente ha effetti specifici che influenzano il punteggio finale del round. Dopo il conteggio, si mescolano le carte per iniziare un nuovo round.
Il gioco termina quando un giocatore ottiene 25 monete, in quel caso vince chi ha più monete, con vittoria condivisa in caso di pareggio.
Aggiungi un posto a tavola…
Little Tavern è il classico titolo che basa gran parte dell’esperienza sulla forte interazione tra giocatori e il metagioco che si va a creare tra i partecipanti. Infatti il regolamento ci permette non solo di migliorare il proprio punteggio, ma anche di riempire i tavoli avversari con i peggiori clienti, rovinando il loro set collection, perché fondamentalmente su questo si basa lo scoring. Per non farci mancare nulla, la presenza di vari Eventi, rendendo possibili stravolgimenti di ogni sorta. Di base quindi astenersi permalosi e maniaci del controllo.
Il gioco offre una buona varietà di clienti, ognuno con il loro modo di rilasciare mance:
- Avventurieri: forniscono un punteggio fisso, pochi maledetti e subito;
- Nobili: molto redditizi, ma con penalità qualora se ne accumulino troppi, essendo snob, il loro valore cala in base al loro numero in gioco;
- Streghe ed Elfi: il loro valore cresce se ce ne sono più di uno al tavolo, giustamente si uniscono in congreghe;
- Goblin: generalmente svantaggiosi, ma possono trasformarsi in punti preziosi se si ha la fortuna di pescare Re Billy-Billy che strapaga per far baldoria;
- Romantici: fanno punti se sono al tavolo con un altro romantico;
- Nani: fanno punti in base a quanti altri clan sono al loro tavolo.
Naturalmente tutto è subordinato alla pesca casuale dei clienti dal mucchio di carte al centro del tavolo, capite bene che bisogna fare il meglio con quel che si pesca senza poter imbastire chissà quale strategia, un difetto per giocatori navigati, che può invece risultare un plus per avvicinare neofiti al tavolo in occasione di serate associative o eventi vari.
Durata e scalabilità

Componentistica e grafica
L'aspetto grafico è curato e contribuisce a immergere i giocatori nell'atmosfera di una taverna fantasy animata. Le illustrazioni sono dettagliate e tematiche, mentre le carte sono di buona qualità. Le plance e le monete risultano pratiche e funzionali, plauso per la scatola del gioco che occupa poco spazio, sempre un plus.
Conclusioni
Little Tavern è un gioco con un'idea di base simpatica, un'ambientazione piacevole e materiali curati. Le meccaniche sono semplici e funzionano, ma a lungo andare possono risultare un po’ ripetitive, rendendolo più adatto a partite saltuarie, meglio se con la finalità di avvicinare giocatori occasionali al tavolo. Nel complesso, un titolo discreto, godibile per una serata senza impegno.
Classe atomica ’86. Con l’adolescenza il gene mutante del nerdismo si mostra in tutto il suo potenziale: fumetti, manga, anime, GDR, bombe a mano e tric trac. Fuggito dal tunnel di Magic dopo “Ritorno a Ravnica” (anche se ogni anno passa una nottata sulle nuove uscite del database), si riavvicina al gioco da tavolo moderno dopo una serata passata giocando a Caos Nel Vecchio Mondo, in 3 e imparando il regolamento tra una birra e l’altra. Ne rimane folgorato.
Per dipanare alcuni dubbi scopre La Tana e immediatamente capisce “quant’è profonda la tana del bianconiglio”.
Diventa un onnivoro ludico: Splotter, Ameritrash, 18XX, Roulette Russa, Wargame, Eklund e chi più ne ha più ne giochi. Tra un ban e l'altro, serba rancore verso chi gli fa perdere una partita.