uau. argomento spessimo e puntatane conseguente. intanto, complimenti per coraggio e profondità: raro di questio tempi riuscire ad ascoltare opinioni intelligenti sulla società, e non mi stupisce che robe interessanti vengano fuori da un forum "leggero" che tratta di gioco... chi legge fantascienza o horror o un'altra cosidetta letteratura di genere, sa che lo scrittore di fantascienza, almeno alcuni scriottori di sci-fi, sono come il bambino che indica il re nudo, come il giullare delle corte di un sovrano medievale: visto la poca serietà che contraddistingue il genere (razzi e colonozzazione di altri pianeti...roba da ragazzini!), allora la sua libertà espressiva raggiunge il massimo. il racconto dell'ancella ci parla della condizione della donna nella nostra società, ma per farlo crea un mondo di fantasia dove la metafora è esplicitata, quasi didascalica. ciò che ci rende piacevole la lettura è sapere che ciò che immaginiamo leggendo è solo un incubo, ciò che rende importante la lettura viene quando (se) ci accorgiamo che ciò che immaginiamo non è così diverso da ciò che viviamo...
sono OT, lo so: mi serviva, sta lunga premessa. sono un giocatore prettamente german, ma dopo un pò di card driven GMT e qlc COIN, sto cominciando a voler sentire anche una storia, dietro le meccaniche: intendiamoci: continuerò ad amare agricola (è un pò che penso all'occupazione "il vegano" che dia una compensazione a chi come me , non riesce a macellare animali...) perchè oltre agli indubbi pregi di gameplay, una storia la racconta, quella delle difficoltà di una famiglia di contadini nella germania del xvii secolo...che, se mi passate l'accostamento cinematografico, è un pò come guardare un bel documentario su magnifici paesaggi e vita selvaggia, rude e faticosa... poi ci sono narrazioni che affontano storie più "serie": ricordate clerks - commessi? quando i ribelli fanno saltare la morte nera in costruzione uccidono moltissimi operai: lo meritano, perchè stanno contribuendo alla costruzione di un'arma di distruzione di massa? george lucas non è interessato al problema: vuole raccontare un scontro ancora semplice tra bene e male. poche ambiguità, e tanti elementi da tragedia classica. poi c'è blade runner. e tutte le domande che ci porta.
la complessità. io penso che il gioco stia attraversando quella fase di maturazione che altri media - penso alle serie ad esempio - hanno già vissuto. la complessità è un oppurtunità per dare di più ai giocatori. di più in termini esperenziali. è questo non può che rappresentare un plus per chi ama i giochi non-astratti. non c'è una ragione per non fare un (ennesimo) gioco sulla colonizzazione omettendone gli aspetti (peraltro per me più significativi) di schiavitù, genocidio e annientamento culturale. ma un gioco che affronta queste tematiche, è un gioco più "adulto", impegnativo, che comporta un confronto con problematiche più sfaccetate del binomio bene/male di un approccio in definitiva più leggero. ciò non toglie che ci sono serate in cui mi piace guardare inferno di cristallo, altre in cui preferisco funny games. c'è violenza in entrambi, ma contesto la rende un esperienza molto, molto diversa....in fondo la prima versione del monopoly era un gico che simulav l'inevitabile stritolamento del capitalismo, il mercato ne ha fatto un ode a se stesso....e scusate lo sproloquio...