Baba Yaga

Giochi collegati: 
Tales & Games: Baba Yaga
Voto recensore:
6,0

Introduzione

Baba Yaga è un noto personaggio della cultura russa, mezza strega e mezza orco, descritta sia al servizio del male che al servizio del bene. Nel gioco rappresentiamo i bambini in fuga dalla strega nella foresta, con rapidità e memoria dovremmo cercare gli oggetti magici necessari per lanciare gli incantesimi contro i nostri avversari che cercheranno di aiutare Baba Yaga a raggiungerci e ostacoleranno il nostro viaggio per la foresta come i possenti rami delle piante.

In questo secondo capitolo della saga Fiabe & Giochi della Purple Brain, edito per l’Italia da Asterion, i più piccoli potranno confrontarsi in un gioco di destrezza e memoria in cui tutti giocano in contemporanea alternandosi nel ruolo di Baba Yaga.

Il Gioco

 

Per prima cosa si crea la Foresta, disponendo le 16 tessere foresta in gruppi da quattro agli angoli dela croce formata dalle 9 tessere percorso di volo di Baba Yaga. Le tessere foresta rappresentano su un lato uno degli oggetti da recuperare, sull’altro un indizio su cosa è celato dall’altra parte della tessera (ad esempio il cespuglio di rose, avrà la rosa sull’altro lato, dietro lo stagno si troverà il rospo e così via). Dopo aver composto l’area di gioco si posiziona la miniatura di Baba Yaga all’inizio di una fila di tessere percorso e si distribuiscono ad ogni giocatore tre carte incantesimo che vanno tenute a faccia in giù.

 

Stabilito il primo giocatore questi volta la prima delle sue tre carte e parte alla ricerca degli ingredienti rappresentati su di essa voltando le tessera foresta (usando una mano sola). Se la tessera foresta riporta uno degli ingredienti necessari la lascia a faccia in su, in caso contrario va nuovamente voltata col lato foresta in alto. Nel frattempo gli altri giocatori devono muovere la miniatura di Baba Yaga lungo il percorso di volo: ogni giocatore, in senso orario, muove di una tessera la miniatura di Baba Yaga che deve ritornare al punto di partenza, decretando così la fine del tempo per il giocatore attivo. Se il giocatore attivo ha trovato gli ingredienti necessari allora lancia l’incantesimo riportato sulla tessera (che può dare bonus al giocatore di turno o malus agli avversari), se invece non è riuscito a trovare gli ingredienti o c’è una tessera errata a faccia in su non riesce a lanciare l’incantesimo. Il primo giocatore che riesce a lanciare tutti e tre gli incantesimi vince la partita.

 

Ci sono tre livelli di difficoltà di gioco (che possono essere assegnati a piacimento ai giocatori per equilibrare le partite). Nella versione più facile per lanciare un incantesimo basta trovare 3 dei 4 ingredienti raffigurati sulla carta e se non ci si riesce la carta viene riposta sopra il mazzo di pesca. Nella versione normale, servono 3 ingredienti per lanciare l’incantesimo, ma se non ci si riesce, la carta viene messa in fondo al mazzo di pesca. Nella versione difficile si devono trovare tutti e 4 gli ingredienti indicati sulla carta incantesimo.

 

Considerazioni

Baba Yaga è un gioco molto semplice, dedicato ad un pubblico più “giovane” rispetto ai “Tre Porcellini” o a “La Lepre e La tartaruga”, proponendo una meccanica di gioco più semplice e immediata. Più che nella parte mnemonica (avendo di fatto tessere diverse sia sul fronte che sul retro e facilmente memorizzabili) viene premiata l’abilità manuale nel raggiungere il più in fretta possibile gli ingredienti schivando le mani intrecciate degli avversari che simulano molto bene i rami che bloccano il cammino dei bambini nella foresta. Tra i giocatori che impersonano Baba Yaga ci va inoltre una buona coordinazione per fare avanzare in fretta la miniatura e non lasciare il tempo agli avversari di completare il set di ingredienti. Anche gli incantesimi lanciati infatti vanno a rendere più difficile la ricerca delle tessere, dovendolo fare con la testa appoggiata al tavolo o con una mano davanti agli occhi. Il punto debole del gioco è nella difficoltà, a nostro avviso, di far sedere al tavolo i grandi e i piccoli contemporaneamente, agevolando invece una partita tra bambini della stessa età, i livelli di difficoltà infatti non bastano a equiparare i giocatori.

Il gioco infatti risulta essere fin troppo semplice già per dei bambini di 8 anni se non è giocato nello spirito del party game caciarone, soluzione col quale può anche essere messo in tavola tra adulti. Forse l’essere stato pubblicato dopo il meritato successo dei Tre Porcellini ha fatto si che la semplicità del gioco lo abbia fatto sembrare un po’ peggio di quel che è.  I materiali e il packaging sono in linea con la collana, disegni molto belli e materiali solidi, gioco anche in questo caso corredato della favola di Baba Yaga.

Elementi di Sintesi

Dipendenza Linguistica: Nessuna ad eccezione del manuale

Scalabilità: Giocabile in un qualsiasi numero di giocatori, diventa più caotico se si è più di due.

Componentistica: Tessere spesse e illustrate molto bene. La pedina di Baba Yaga è un po’ “grezza”

Pro:
  • Buoni materiali
  • Si gioca simultaneamente, senza tempi morti
Contro:
  • La parte mnemonica è puramente formale.
  • Difficile giocarlo adulti e piccini assieme.
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale