Mai dire pirla è il gioco degli insulti. Scopo di ogni giocatore è affibbiare il maggior numero di insulti agli altri, cercando di riceverne il minor numero possibile. Al termine della partita, il giocatore che avrà ottenuto meno carte insulto sarà dichiarato vincitore.
All'inizio della partita si mischia il mazzo e si distribuiscono 13 carte, coperte, a ciascun giocatore; le eventuali carte rimanenti vengono messe da parte, dacché non verranno utilizzate durante la partita.
Inizia il giocatore alla destra del mazziere; egli insulterà qualunque avversario a sua scelta giocandogli contro una delle proprie carte che porrà, coperta, davanti a chi viene insultato. Si può lanciare solamente un insulto per volta. Il bello risiede nel fatto che il giocatore non deve necessariamente dichiarare un insulto presente fra i tre sulla carta, ma può tranquillamente inventarne uno o lanciarne uno appartenente ad un'altra carta che egli possiede in mano.. Ora tocca a chi è stato insultato decidere se "accettare" o "rifiutare" l'insulto; qualunque delle due risposte egli dia, la carta viene voltata e si controlla la tabella Accetto/Rifiuto (se non si è ancora imparato il meccanismo, peraltro molto semplice). Questa operazione è necessaria per stabilire chi, tra l'insultato e l'insultante, si dovrà accollare la carta insulto, ponendola coperta accanto a sé. A quel punto tocca al giocatore seguente in senso antiorario insultare qualcuno a sua scelta e così via, fino all'ultimo insulto.
L'insulto "Pirla" non deve mai essere pronunciato durante la partita; di conseguenza l'unico modo per affibbiare le carte "Pirla" a qualcuno è quello di giocarle dichiarando un insulto differente.
Il meccanismo dell' "Accetto/Rifiuto" è il seguente:
1) Accetto: Se la carta corrisponde all'insulto dichiarato, l'insultato se la prende (in fin dei conti ha accettato l'insulto esatto!). Se la carta giocata non corrisponde all'insulto dichiarato, il giocatore che ha lanciato l'insulto è costretto a riprendersela e a porla coperta accanto a sé (come spiegato in precedenza).
2) Rifiuto: Se la carta corrisponde all'insulto dichiarato, il giocatore che ha lanciato l'insulto se la riprende (questo perché l'insultato ha rifiutato l'insulto giusto). Se la carta non corrisponde all'insulto dichiarato, se la prende l'insultato.
Il meccanismo non è difficile e si apprende facilmente già dalla seconda partita. Va da sé che l'unico modo per affibbiare una carta "Pirla" è quello di lanciare un insulto diverso e sperare che l'insultato rifiuti la carta.
La partita ha termine nel momento in cui viene lanciato l'ultimo insulto e tutti i giocatori restano senza carte in mano.
Le carte insulto prese, come detto in precedenza, si debbono tenere vicine a sé, coperte, e NON devono rientrare più in gioco.
Al termine della partita, ogni carta accumulata davanti a sé vale un punto, tranne quella "Pirla" che ne vale 5. Il giocatore che ha accumulato meno punti è il trionfatore, nonché il meno insultato di tutti.
Il pregio del gioco è quello d'essere molto veloce ed estremamente divertente, se giocato con le persone giuste. La mancanza di strategia è compensata da un discreto livello di bluff e di deduzione: molto spesso ci si chiede: "Mi starà affibbiando un insulto vero o se lo è inventato?". Logicamente potrebbero anche rovinarsi amicizie, dacché a fine partita si potrebbe dire: "Perché mi hai affibbiato quell'insulto?".
Capita molto spesso che qualcuno discuta per esser stato insultato con un'offesa inventata da una persona reputata amica; ci si potrebbe chiedere infatti se l'insulto "inventato" non sgorghi da un pensiero "vero" su quella persona... Scherzi a parte, l'importante è prenderla a ridere e divertirsi passando una mezz'oretta insultando a destra e a manca, cercando di evitare gli sguardi degli insultati che ci guardano negli occhi per capire se un insulto sia vero o meno..
Divertente e veloce, i pregi migliori in un gioco di carte. Naturalmente deve essere giocato con le persone giuste, pronte ad accettare ed affibbiare insulti. Istruzioni chiarissime, meccaniche semplici, materiale divertente con insulti spesso davvero creativi e divertimento assicurato.
In più c'è la possibilità di inventarsi 42 insulti in più; il che non è poco.
Sicuramente non è un gioco originalissimo e non possiede una componente educativa molto alta, ma deve esser preso per quello che è: un gioco semplice che vuole semplicemente ricreare un'atmosfera giocosa e divertente.. Forse la longevità ne potrebbe risentire un po', dacché una volta che si conoscono tutte le carte sarà difficile inventarsi insulti nuovi.
Sono, però, tutti difetti davvero trascurabili.