L'antica Pompei si allargava velocemente fino al fatidico 79 AD.
Il gioco, astratto, è piuttosto semplice da giocare e da spiegare, ma per padroneggiarlo serve un gran colpo d'occhio.
A turno i giocatori piazzano a terra una carta facendo subito i punti, e subito ne pescano una nuova.
Il nocciolo del gioco è il piazzamento delle carte: la carta deve essere messa con almeno un lato in comune ad una già giocata e non deve essere adiacente (né orizzontale né verticale) a tessere con lo stesso colore o con lo stesso disegno.
Una volta piazzata la nuova carta si devono scorrere le strade in essa presenti in orizzontale, verticale e diagonale.
Tutte le carte con lo stesso simbolo si sommano ed a questo totale si somma il punteggio più alto della carta dello stesso colore.
Potenzialmente, per ogni carta piazzata ci sono 3 totali (orizzontale, verticale e diagonale) da addizionare.
Ogni giocatore ha una carta statua (simbolo e colore che si desidera una sola volta nella partita) ed una carta "licenza edile" che permette di giocare un turno supplementare.
L'area di gioco non può mai superare la dimensione di "7x7" carte.
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PompejiScritto da Lycaone il 10/04/2007
Voto recensore:
6,3Pro:
Istruzioni in italiano nella scatola!Carte graficamente piacevoli.
Mi piace il sistema di punteggio che impone lunghe ricerche per il "piazzamento migliore" che può, se ben studiato, dare quantità considerevoli di punti.
Contro:
Per giocare devi sempre avere un supporto su cui annotare i punti. I punti vanno annotati ad ogni mano e questo può esser a volte fastidioso.Accedi per scrivere un commento
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