Ambientazione
Agli inizi degli anni '80, la International Team (IT) iniziò a lanciare sul mercato alcuni titoli sportivi ("Grand Prix", "Super Bowl", "Play Off", "Mundialito") iniziando proprio dal titolo in questione che tratta del mondo delle corse rally.
Il Gioco
La meccanica di gioco è molto semplice: ogni marcia ha un numero massimo di caselle di percorrenza e un lancio di dado, prima del movimento, determina il “rischio” che la vettura può affrontare senza danni. Infatti ogni casella riporta un numero (il livello di percorribilità / da 5=max rischio a 0=min rischio) indicante il rischio minimo richiesto per percorrere quella casella indenni: più la marcia è alta e più difficile sarà la "tenuta di strada".
Come in ogni corsa automobilistica sono previste delle frenate, dei testacoda e delle uscite di pista.
Prima dell'inizio della gara, i giocatori possono variare l'assetto della vettura (stabile, veloce, prototipo), che influirà positivamente sul movimento, ma negativamente su eventuali danni. Si può, inoltre, scegliere di montare pneumatici normali, da pioggia o da neve e piazzare fino a 3 meccanici -utili in caso di testacoda, uscite di strada, cambio pneumatici ecc. - nei punti critici del circuito.
La gara, infine, è influenzata dalle condizioni atmosferiche: ogni volta che il primo giocatore sarà di turno, lancia un dado che indicherà il meteo per il turno in corso (penalizzando o premiando chi avrà scelto pneumatici da pioggia o da neve).
Ovviamente la tabella del meteo sarà diversa a seconda se la gara si svolge nell'Europa Continentale, nell'Europa del Nord e nella zona equatoriale.
Ma la caratteristica migliore del gioco, quella che ricrea tutta l'atmosfera dei rally e che, all'epoca, rappresentò una novità, e senz'altro la partenza scaglionata.
Come nei veri rally, infatti, la partenza non avviene contemporaneamente ma al I turno inizia il primo giocatore; al II turno muovono il primo ed il secondo giocatore; al III turno giocano il primo, il secondo ed il terzo giocatore ecc..
Il gioco può durare 20 minuti, se si svolge un'unica gara, o anche 10 ore nel caso in cui si voglia giocare un intero Campionato Mondiale (22 prove).
Infatti le 11 caselle dei tracciati, stampate su entrambi i lati, consentono la costruzione di moltissimi tracciati differenti e di diversa difficoltà.
Considerazioni
Il gioco, come è facile intuire, è molto semplice e veloce ed è stato superato da successivi prodotti anche recenti ("Rallyman"). Nonostante tutto, però, la partita risultava molto gradevole per l'ottima ambientazione e la breve durata.
I tracciati della gara hanno un'unica corsia, quindi nessuna lotta per i pochi sorpassi, e questo perché, fondamentalmente, il rally è una gara "a tempo": chi ama i sorpassi e le "sportellate" non lo troverà appagante.
All'epoca, comunque, la partenza scaglionata rappresentò una novità e il gioco riuscì ad avere una meritata diffusione: forse questo fu determinato anche dalla presenza nella scatola di sei gradevoli miniature in metallo della Lancia Stratos (un Mito!).
A testimonianza del successo di Rally posso dire che si svolgevano diverse partite per corrispondenza, molte arbitrate anche da me, e che è stata creata anche un'apprezzata variante molto tecnica ed appagante ("Top Driver" di Daniele Pagnutti).
Discutibile, invece, la scelta dell’IT di mantenere la sua classica confezione per il gioco, pur avendo questo una componentistica ridotta. Pur avendo spazio in abbondanza, a causa di un contenitore di plastica e dell'assurda conformazione di un divisorio in cartone, 11 quadrati tracciato vagano, inclinati, per la scatola, dato che non è stato previsto un idoneo spazio per contenerli insieme e in piano.
Ottima ambientazione.
Semplicità e durata limitata della partita (in riferimento alla singola gara).
Tracciati sempre diversi grazie a 11 schede stampate su entrambi i lati.
Gradevoli miniature in metallo.
La partenza scaglionata può non piacere: i sorpassi non avvengono spesso e manca il pathos della lotta per la conquista della posizione migliore.
Forse troppo semplice.