Anime e Sangue - Il nuovo GdR di Matteo -Curte- Cortini

In questo nuovo gdr non giocherete dei comuni Personaggi fatti di carne e ossa, ma Spiriti immortali, vincolati in armi magiche, capaci di possedere i corpi dei mortali, di bere le loro anime e di scatenare terribili incantesimi!

Un gdr diverso dal solito, che vi porterà a esplorare infinite Realtà e ad affrontare qualunque essere che vi si ponga di fronte… quindi che aspettate? Affilate i dadi, caricate le schede! L’avventura è già iniziata!

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In questo nuovo gdr non giocherete dei comuni Personaggi fatti di carne e ossa, ma Spiriti immortali, vincolati in armi magiche, capaci di possedere i corpi dei mortali, di bere le loro anime e di scatenare terribili incantesimi!

Un gdr diverso dal solito, che vi porterà a esplorare infinite Realtà e ad affrontare qualunque essere che vi si ponga di fronte… quindi che aspettate? Affilate i dadi, caricate le schede! L’avventura è già iniziata!

Nella seguente intervista il Curte ci darà qualche preview sul suo ultimo gioco di ruolo, in uscita a breve:

D: Perché hai sentito la necessità di creare un nuovo GdR?

R: Perché odio l’umanità e credo che pessimi gdr cartacei possano portarla al collasso, perché credevo fermamente che GDR sia l’acronimo di Giovani Disinibite Ragazze e volevo buttarmici a capo fitto e perché non trovavo un gdr che facesse quel che volevo, che mi permettesse di creare le avvenute che volevo narrare.

E perché secondo me Anime e Sangue … è dannatamente divertente!

D: Qual’è il pubblico di riferimento a cui hai pensato di rivolgerti mentre lo scrivevi?

R: Non ho pensato ad un pubblico, ma solo ai miei Giocatori, era un gdr nato per noi. Poi visto che ha mostrato di essere più valido del previsto e che rappresenta veramente un’alternativa ad ogni altro gdr che io conosca… ho deciso di andare avanti fino a tentare la pubblicazione (ancora non ci sono riuscito eh! Forse non ci riuscirò e resterà un gdr nel cassetto )

D: Quali sono i tuoi obiettivi e cosa speri di ottenere con questo gioco di ruolo?

R: Innanzitutto la fine della fame nel mondo, e poi la salvaguardia del polenghino di Patastrano…. no, dai, che spero di ottenere? Offro solo il prodotto di una mia passione, se servirà ad appassionare e divertire anche solo un altra manciata di giocatori sarei già soddisfatto!



D: Qual’è il gioco di ruolo già esistente che somiglia di più ad Anime e Sangue? E quali sono le maggiori differenze fra i due?

R: Bho? Sai che non lo so? Se credessi che è simile a qualche altro gioco lo avrei ulteriormente differenziato… tu mi parlavi di Demon the fallen… non lo conoscevo ma nel frattempo ho studiato Devo dire che ci sono vaghe piccole similitudini di ambientazione (ma quella di Anime e Sangue è molto più vasta) e, fondamentale, essendo un gioco WW e non Anime e Sangue l’esperienza di gioco dovrebbe essere diversissima!



D: Raccontaci brevemente le meccaniche di A&S. Che obiettivo avevi in mente adottando un regolamento così strutturato?

R: Obbiettivo? Divertirsi! Se ne parla poco nell’ambiente gdr… ma il mio scopo era che fosse divertente In realtà il mio obbiettivo era far colpo su Brad Pitt, lasciarlo li a giocare come un matto e fuggire con sua moglie, ma poi ho pensato che hanno un casino di bambini e la cosa si sarebbe fatta complicata… quindi ho lasciato perdere.

Le meccaniche di anime e Sangue si basano su tante cosine incastrate insieme, lancio di uno o più D20, gestione delle Anime che i Personaggi possono strappare ai loro nemici, gestione dei Punti Eroismo guadagnati, ricerca di corpi e armi adeguate a uno specifico compito, ed un’attenta selezione di magie da poter mettere in combo tra i Personaggi per creare effetti devastanti. E’ un gioco molto tattico per certi versi (no, niente miniature!) e quindi molto “in mano ai Giocatori” il che, secondo me, lo rende divertente da giocare… io lo classifico come “giocattoloso”.

D: Quali sono, secondo te, i pregi ed i difetti del tuo gioco?

R: Pregi: la libertà di muoversi nella sconfinata Multirealtà, la semplicità nel creare avventure e avversari, la “giocattolosità” al tavolo, il fatto che spinge i Giocatori ad usare Personaggi e tattiche di gioco diverse, creando così storie che, almeno io, non avevo mai giocato.

Difetti: al momento non ne vedo, altrimenti li avrei corretti o avrei abortito il mostro ahahahahah! Mha, l’unica difficoltà può esserci nel fare il Narratore, per chi è molto abituato ad altri gdr; molti sono abituati a giocare questo ruolo come dei freni a mano per i Giocatori, dei regolatori verso il basso delle azioni dei Personaggi…. in questo gioco il Narratore deve imparare a mollare i freni e godersi lo spettacolo!



D: Quanto tempo hai impiegato a partorire quello che hai scritto finora?

R: Difficile da dire… ci gioco da più di due anni e logicamente l’idea è nata prima…



D: La versione a cui sei giunto adesso è rimasta fedele all’idea che avevi inizialmente o si è trasformata durante la scrittura? In che modo?

R: Ci sono delle aggiunte, molte correzioni “matematiche”, parti narrative per dare il senso alle atmosfere, qualche cambiamento in alcune meccaniche… ma sostanzialmente non ho mai cambiato rotta. Ma ripeto, non ero partito per fare una cosa bella per un eventuale pubblico… ero partito per far giocare un gdr a degli amici che non avevano mai giocato e poi ho continuato ad usarlo nel mio gruppo storico perché era esaltante giocarci Alla fine ci è parso pure bello (che idioti!) e ho pensato di dare la possibilità di giocarci anche ad altri!



D: Quanto ti sei documentato? A quali fonti hai attinto? Che canali hai usato?

R: Documentato… se intendi quanti gdr e giochi affini ho letto e provato… AIUTO! Lasciamo stare… sono un’infinità! Mammamia quanto sono Nerd… sigh! Per il resto il nucleo del gioco è tutta roba di fantasia quindi ho avuto bisogno di poca documentazione… ma sicuramente sono stato influenzato da film, libri, giochi, canzoni… tutto ciò che viene creato ha un’infinità di padri, se si va ad analizzare col microscopio… molti dei quali manco sapevi ci fossero Ahahahah!

Per alcune note di ambientazione invece di solito mi affido a internet, navigo e cerco quel che mi serve, dai nomi alle immagini, da notizie storiche a relazioni tecniche… quel che serve sul momento… ma mi è servito ben poco per questo gdr (anche per far pari con l’altro gdr che ho scritto, che invece da questo punto di vista è un inferno!)



D: Cosa fanno i personaggi in A&S?

R: Affrontano Avventure con le loro Armi in mano!



D: Qual’è l’aspetto più divertente del tuo gioco secondo te? E secondo i giocatori che l’hanno playtestato?

R: Per me sono le combinazioni tra magie “alla Magic” che spesso mi spiazzano totalmente e che esaltano molto i Giocatori. In questo Anime e Sangue, per me, raggiunge il top perché un’azione andata a buon fine è più spesso opera di una tattica intelligente che un tiro fortunato… e quindi restituisce una maggior soddisfazione in gioco!

Per i giocatori che l’hanno playtestato è stata una bella sorpresa anche la tipologia di Personaggio da poter interpretare, praticamente illimitata… c’è chi si è creato un personaggio alla classica maniera, chi ha interpretato il suo eroe cinematografico, chi ha scelto un serial killer e chi un personaggio storico… al tavolo di Anime e Sangue ho visto passare grandi eroi, Personaggi di altre campagne di gdr, angeli, diavoli… anche Hello Kitty e il secondo di Capitan Uncino, l’intrepido (si fa per dire) Spugna! Piace anche la capacità di cambiare corpo, passando da una bambina a un gigante nel giro di un round per poi andare a cercare un abile scassinatore per rubargli anima, corpo e capacità… sono tutte cose che prima di anime e Sangue non si facevano e che danno quel senso di diverso al gioco! Da queste parti qualcuno si è trovato invece nei panni di Uncino… o sbaglio?

D: Pensi che sia più adatto ad avventure one-shot oppure a campagne lunghe? Perché?

R: Avventure lunghe! Perché in una one-shot Anime e Sangue è “un altro gdr come tanti”, ma è andando avanti che il Giocatore impara a giocare in maniera più tattica, mentre il suo Personaggio aumenta in potenza e capacità… e non parlo di numeri più alti, il PG saprà fare via via cose nuove, diventando via via più complesso da giocare e più potente.

D: Raccontami un momento divertente durante la scrittura e durante il playtest del gioco.

R: Durante la scrittura? Non saprei… la scrittura NON E’ divertente… è mettersi al pc a capino basso e scrivere, scrivere, scrivere. Un momento divertente sarà quando avrò finito Anime e Sangue! Ahhahahahha! (così potrò iniziare il prossimo manuale di Sine… sigh!). In Gioco… beh qui invece i momenti sono troppi, abbiamo giocato centinaia di partite… come faccio a estrapolare uno-due momenti? O__O



D: Chi ti ha supportato e chi invece ha cercato di dissuaderti quando hai esposto il tuo progetto? Perchè?

R: Mi hanno supportato quasi tutti quelli che conosco e hanno visionato Anime e Sangue. Logicamente niente piace a chiunque, ma nessuno ha cercato di dissuadermi, davvero! DAVVEROO!!! Al limite hanno detto “bella merda!”



D: C’è stato un momento durante la realizzazione di Anime e Sangue in cui ti sei sentito demoralizzato o demotivato e hai pensato di accantonare tutto? Ti va di condividerlo con noi?

R: No, mai… il gioco è nato e cresciuto con calma, giocandolo di volta in volta e non avevo un obbiettivo se non quello di renderlo migliore per la seduta successiva. E visto che il motore di base ha girato bene da subito (questa volta) c’è stato solo da limare e correggere piccole cose via via.



D: Cosa ti senti di consigliare a chi volesse intraprendere la tua stessa impresa?

R: Non fatelo! E’ inutile rifare Anime e Sangue!

Grazie mille Matteo!

Fonte dell'intervista originale: ww.gdrblog.com