Confermo,
l'ho proposto nelle nostre serate di gioco e, se giocato con goliardia, si fanno un sacco di risate.
Assolutamente non è un gioco per pensatori o programmatori..va preso per la bellezza delle sue carte e nel suo amarcord nel giocarlo ;)
Questa nuova rubrica ce la propone Leo, autore anche di questo primo articolo. Si tratta di un'anteprima + unboxing, quindi di una prima impressione e aspettative su di un gioco, derivate dalla lettura delle regole e dalla visione diretta dei materiali. Buona lettura :)
Agzaroth
Apro la scatola e leggo il regolamento di … BOSS MONSTER
Che cos’è l’Unboxing? È uno dei momenti più “libidinosi” per un Gamer. È quella prima mezz’ora passata in compagnia della nuova arrivata nella collezione, nella quale si ammira la scatola, le si toglie avidamente l’abit … mmh il cellophane, si solleva avidamente il coperchio e si guarda estasiati il contenuto.
Qui il Gamer libidinoso può essere diviso in due categorie, chi, come me, si dedica al “petting”, defustellando, aprendo i mazzetti di carte, imbustandole, contando i singoli pezzetti, accarezzando ogni singolo componente e chi invece punta al sodo, fuori il regolamento e giù di studio delle regole.
In questi articoli vi parlo delle impressioni che mi derivano dalla lettura del regolamento di un gioco che ho appena acquistato. In questa occasione vi parlo di…
Boss Monster (http://www.fever-games.com/?product=boss-monster), edito da Fever Games, si presenta con una scatola piccola con quella grafica pixellata che caratterizza tutto il gioco. Per me questo è già un pro enorme. Ho appena finito di imbustare tutte le carte e già qui mi viene il primo dubbio: c’è poca varietà nelle carte, in alcuni casi mi sembra un 3x, speriamo che non ne derivi una ripetitività del gioco.
Giocatori 2-4
Età 12+
Durata 30 minuti
Autori Johnny O’Neal, Chris O’Neal
Ho letto il regolamento, che si presenta semplice e veloce: nelle vesti di uno degli 8 Boss, costruiamo il nostro dungeon per far fuori il maggior numero di incauti eroi che vi si avventureranno. Il nostro covo potrà avere al massimo 5 stanze. Nel turno, tutti i giocatori contemporaneamente pescano una carta stanza, decidono se costruirne una dalla propria mano aggiungendola al dungeon o sostituendone una già presente, rivelano la nuova stanza e ne applicano eventuali poteri immediati, affrontano gli eventuali eroi richiamati dai tesori presenti nel covo eliminandoli o subendo ferite.
Vince chi arriva per primo a 10 anime di eroi collezionate, mentre se si subiscono 5 ferite si viene eliminati.
A grandi linee il regolamento è questo; chiaramente ci sono anche altri fattori da tenere d’occhio che aumentano un po’ la profondità del gioco (cercare di prevedere e gestire l‘arrivo di determinati eroi, che in modalità epica infliggono il doppio delle ferite, piazzare le stanze cercando di massimizzare gli effetti dei poteri che da esse derivano …)
Ammetto che il regolamento si legge in 10 minuti netti, e probabilmente lo si spiega in altrettanto tempo, quindi il gioco è molto facile da mettere in tavola (in fin dei conti parliamo di 3 mazzi di carte – stanza, eroi ed incantesimi – oltre alla scelta random del boss da impersonare).
Perché ho acquistato il gioco? Perché è un gioco di carte, perché mi sono innamorato della grafica (ho 37 anni e tutti quei pixel mi hanno fatto venire in mente un mondo di giochini affrontati in giovane età) e perché è facilmente trasportabile.
Dalla lettura del regolamento mi sembra di capire che non ci sia nessuna interazione diretta, mentre quella indiretta è rappresentata dal cercare di tenere lontani da sé gli eroi con la conseguenza che questi o rimangono al villaggio o vanno nei dungeon degli avversari. Non ho letto il testo di tutti i poteri derivanti dalle carte incantesimo o dalle stanze, quindi non so se ce ne siano che impattano sugli avversari. Temo molto la ripetitività delle stanze (aver notato che abbiamo un 3x nei nomi mi dà qualche pensiero, ma non sono sicuro che siano identiche in tutto e per tutto).
Mi sembra un gioco veloce, ma a volte mi capita di giocare con gente che se si mette a fare tutti i possibili “calcoli” potrebbe riuscire a rallentare anche questo titolo. Non mi dà l’idea di un gioco caciarone, ma al contrario mi sa che comunque regnerà il silenzio al tavolo, anche perché gli effetti delle stanze non sembrano “roboanti”, nel qual caso si sarebbe potuto accompagnare il successo di una stanza con qualche commento “colorito”.
Ho il timore che possa risultare un po’ freddino, magari se giocato con mia moglie con non si è mai appassionata ai videogame degli anni 80, sbaglio? Ecco, forse il feeling è che sia un gioco per ragazzi/uomini nati a ridosso degli anni 80.
Quello che intuisco possa piacermi di più è la sua semplicità che non scade nella banalità. Immagino già il gruppo delle persone a cui dovrò spiegarlo, riuscire a giocarlo, e bene, già dalla prima partita. Siamo anche tutti over 30 e quindi l’effetto retrò ci catturerà benissimo.
Sentitevi liberi di smentire queste mie impressioni e di farmi sapere cosa ne pensate di questo gioco. A presto con nuovi commenti su regolamenti “just read”!