La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e le conseguenti prime impressioni. In nessun modo ha valore di recensione.
Quando ho visto il filmato di Argo ho pensato subito al venturo Virus, di Michele Quondam, con personaggi e alieni all'interno di un laboratorio costruito dai giocatori stessi man mano che la partita procede. Ma c'è anche qualcosa di Dungeon Twister in Argo, perchè i movimenti sono scacchistici e tutto il sistema molto deterministico. E poi c'entra anche Room 25, perché è tutto uno spingersi con un continuo effetto domino per far mangiare gli avversari dagli alieni e far fuggire i propri con gli shuttle.
Perciò se vi intriga questo mix, continuate a leggere di questo Argo (remake di Space Station Argo), opera di Bruno Faidutti e Serge Laget, per 2-4 giocatori, 45-90 minuti, età consigliata 9+.
Video del gioco: http://www.trictrac.tv/video/Argo_The_Game
IL GIOCO
Ogni giocatore manovra 5 personaggi, che sono membri di un equipaggio spaziale risvegliatosi dall'ibernazione su una base. Ogni personaggio ha un'abilità speciale, ad esempio l'androide non è attaccato dagli alieni e li può uccidere, il pilota può spostare gli shuttle da un attracco all'altro, il capitano vale il doppio dei punti de scappa e così via. Dalla camera di risveglio i giocatori esploreranno le varie stanze e corridoi, piazzandone una a testa scelta tra le tre a disposizione ogni turno, pescate da una pila coperta. Ogni tot stanze/corridoi si può piazzare anche uno shuttle. Molte stanze hanno capacità speciali (teletrasporto, mossa in più, ecc) e in alcune compaiono anche degli alieni.
Al proprio turno il giocatore è per prima cosa obbligato a spostare almeno un alieno e se questo va nella stanza con una miniatura, la mangia, accumulando punti per la fazione neutrale alieni. Poi il giocatore piazza una nuova stanza e infine può spostare due dei suoi personaggi. Qui viene il bello, perché in ogni corridoio può stare una sola miniatura, nelle stanze due: quando ti sposti in un luogo occupato, fai slittare il vecchio occupante in un corridoio/stanza adiacente e questo può causare un effetto domino con multipli spostamenti, anche spingendo avversari in bocca agli alieni.
Lo scopo è mettere le proprie pedine negli shuttle (ognuno ne contiene due, poi decolla in automatico) per farle fuggire e guadagnare punti. Ma guadagni pure punti uccidendo gli alieni, anche quando spingi su un alieno il robot di un altro, mentre gli alieni – abbiamo detto – guadagnano punti uccidendo miniature. La partita finisce col decollo dell'ultimo shuttle e vince chi ha più PV... a meno che non siano proprio gli alieni ad aver accumulato più punti di tutti: nel qual caso è sconfitta collettiva.
PRIME IMPRESSIONI
Un gioco semplice basato su una topografie che diventa sempre più ricca e soprattutto sugli effetti a catena che anche un singolo spostamento può generare. Tra teletrasporti, alieni, shuttle che si spostano, movimenti aggiuntivi, ogni round, specie verso la fine, immagino possa essere soggetto a forte paralisi da analisi.
Da tener presente che uccidendo troppi avversari si rischia di perdere, perché gli alieni possono accumulare troppi PV e non vorrei che questo portasse chi si vede tagliato fuori dalla partita a spingere per una sconfitta collettiva, cosa sempre un po' antipatica.
Nel complesso sono abbastanza curioso da volerlo provare se me lo proporranno, ma senza cercare io l'occasione. Nel frattempo aspetto Virus che mi intriga decisamente di più.