Quella che segue è un'anteprima seguente alla lettura del regolamento e non vuole certo essere una recensione.
Beyond the Sun è il nuovo gioco della Rio Grande Games, a firma di un neo-autore originario di Hong Kong, Dennis K. Chan. Si tratta di un gioco di esplorazione spaziale, giocabile da 2 a 4 persone in un tempo di 60-120 minuti e pensato per giocatori esperti.
I materiali
Il tabellone principale mostra l’albero tecnologico, e ha tanto spazio dedicato dato che è uno degli elementi più caratterizzanti del gioco. Le tecnologie, a parte quelle di base stampate sul tabellone, saranno sempre diverse da partita a partita e si prendono da un mazzo di quarantasei carte, divise in quattro livelli.
C’è poi un tabellone che rappresenta lo spazio da esplorare: i pianeti da colonizzare sono rappresentati da carte (System cards).
Ci sono inoltre delle carte obiettivo, se ne mettono in gioco quattro, due di base - sempre presenti - e due prese a caso.
Infine abbiamo le plance giocatori, a doppia faccia per poter giocare con un lato base e con un lato che introduce delle asimmetrie tra le fazioni. Le plance servono per amministrare la produzione che si gestisce con degli appositi dadi - non si lanciano mai, servono solo a indicare i valori - che da generico “supply” sulla plancia possono diventare “popolazione”, o navicelle spaziali in quattro differenti livelli.
Come si gioca
La partita prevede un numero indeterminato di turni, fino ad attivare le condizioni di fine partita ottenendo un determinato numero di obiettivi in base al numero di giocatori. Una volta attivate le condizioni di fine partita si termina il turno e se ne gioca un altro (il primo giocatore non cambia mai, in pratica è la struttura di partita di Through the Ages). Al termine, oltre agli obiettivi, si conteggiano le tecnologie e i pianeti.
Fermiamoci un attimo a descrivere il tabellone dell’albero delle tecnologie, che, come preannunciato, ha un ruolo centrale nel gioco. Le carte riportano possibili azioni, questa è la prima differenza, ovvero invece di essere delle "proprietà" introducono nuove azioni. Per accedervi un giocatore deve aver sviluppato la rispettiva carta tecnologica, mettendo un dado dal lato popolazione su di essa. Ovviamente, per avere accesso a una determinata carta, deve rispettare le diramazioni dell’albero e aver prima scoperto le tecnologie richieste. A inizio partita possono essere raggiunte solo le carte di livello I e II, poi, rivelando l’apposita azione, si può accedere ai livelli III e IV. Il primo a scoprire un nuovo spazio tecnologia risolve un evento posto casualmente in fase di setup, poi pesca delle carte dall’apposito mazzo (in numero variabile in base all’azione) e sceglie una carta. Deve anche rispettare un codice colore, dato che le tecnologie appartengono a quattro gruppi differenti (Scientifico, Economico, Militare e Commerciale).
Il turno di un giocatore si svolge come segue:
- si sceglie un’azione che si può eseguire;
- si attiva la produzione, scegliendo tra crescita della popolazione, produzione di minerali, o commercio (che consente di scambiare risorse);
- si controlla se è stato raggiunto un obiettivo (se ne può ottenere solo uno a turno).
La scelta delle azioni, come detto, dipende dalle tecnologie scoperte, ciascuna può avere uno o più spazi azioni, anche di tipo differente. Un giocatore non può mai lasciare la propria pedina sullo stesso spazio (può ripetere l’azione se la carta prevede più spazi).
Le carte azioni consentono le cose più disparate, alcune richiedono di pagare minerali e, ovviamente, quelle di livello superiore sono più potenti:
- scoprire nuove tecnologie;
- generare navicelle spaziali;
- muoversi sulla plancia esplorazione.
Ogni pianeta ha un livello militare richiesto per poter essere colonizzato: una volta colonizzato la carta pianeta viene presa dal giocatore che ottiene un potere speciale e punti vittoria a fine partita.
Prime impressioni
Iniziamo col dire che quello che si può leggere dal regolamento scaricabile è, in realtà, solo una parte del gioco, la restante è stampata sulle carte azione. Se volete vedere un video esplicativo per farvi un’idea del flusso della partita, io ho trovato utile questo filmato.
Lo sviluppo dell’albero tecnologia potrebbe essere l’elemento innovativo di Beyond the Sun e dovrebbe fornire la giusta variabilità
Per il resto non vi aspettate una space opera: come penso sia chiaro dalla descrizione, si tratta di un gioco di selezione azioni e ottimizzazione, condito da elementi aleatori dati dalle carte evento e dall’ordine di uscita delle carte tecnologia. Anche il confronto su mappa è relativo e si limita a soffiarsi i pianeti occupandoli con il livello navi richiesto.
Possibile sorpresa da tenere in considerazione, ma pure possibile "già visto".