[Biografie] La Tana dei Goblin: chi siamo - Rozzilla

 Giovanni “Rozzilla” Scalabrini
 
L’anno della mia nascita dicono sia “La classe di Ferro”, 1977.
Sono sposato e ho due figlie, una di otto e una di tre anni.
Mi guadagno da vivere gestendo l’officina metalmeccanica di famiglia.
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 Giovanni “Rozzilla” Scalabrini
 
L’anno della mia nascita dicono sia “La classe di Ferro”, 1977.
Sono sposato e ho due figlie, una di otto e una di tre anni.
Mi guadagno da vivere gestendo l’officina metalmeccanica di famiglia.
Amo la pallacanestro da sempre, ci ho giocato per più di vent’anni anche se ultimamente ho appeso le scarpe al chiodo.
Sono presidente di un’associazione Saronnese di Soft-Air.
Con questo particolare gioco abbiamo la possibilità di girare l’Italia in cerca di avventure che servono a sfidare noi stessi in eventi non competitivi molto particolari.
I miei film preferiti sono Guerre Stellari, i Goonies e Stand By Me.
 
Ho iniziato ad amare i Giochi in Scatola durante le medie, ricordo come se fossero ieri le mitiche sfide ad Heroquest.
Durante le superiori sono “salito di livello” e mi sono buttato sui Giochi di Ruolo, in particolar modo giocando D&D (e derivati) e GURPS.
Oggi gestisco il blog “BoardZgames, giocatori dal dado duro” in compagnia di un gruppo di amici.
Da diversi anni ci troviamo puntualmente una volta la settimana per giocare nella nostra sede a giochi in scatola di qualsiasi tipo.
Amo principalmente giochi “German” anche se alla fine mi va bene qualsiasi genere, l’importante è stare in compagnia!
Il mio autore preferito, senza ombra di dubbio, è il mitico Stefan Feld del quale possiedo tutte le sue creazioni.
 
Un ringraziamento speciale alla Tana dei Goblin che mi ha permesso di catapultarmi “seriamente” in questo mondo che da l’opportunità di conoscere tanta gente.
La cosa meravigliosa è che con alcuni di loro si finisce per instaurare un rapporto particolare che somiglia molto alle vere amicizie, salde, sincere, schiette anche se fisicamente non si è vicini. 
Tutto questo è un gioco e forse siamo anche troppo vecchi per continuare a giocare ma “giù il cappello” per chi ha ancora il coraggio di sognare e non si vergogna di tornare bambino!
 

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