Ciao a tutti
mi hanno fatto notare che in effetti è assurdo che certe notizie le pubblico su BGN e non qua sulla Tana. Ecco dunque le note di Gianfranco "Dominex" Fioretti relative alla realizzazione del suo gioco, Costantinopolis, che uscirà per Norimberga 2008!
Editore: Homo Ludens
Autore: Giancarlo Fioretti
Giocatori: 2-5
Età: 12+
Durata: 45-130 minuti (circa 25 minuti per giocatore)
Uscita prevista: Norimberga 2008 (!)
In questa prima anteprima, daremo uno sguardo a Costantinopolis e a ciò che ha ispirato l’autore nella sua ideazione; spero in futuro di postare una vera e propria anteprima basata sulla diverse partite di playtest.
Nel gioco siamo a metà del VI secolo, la città di Costantinopolis è il più grande centro commerciale dell’Impero Bizantino. Il commercio è in rapida espansione, e l’attività di esportazione via mare delle produzioni locali verso città limitrofe è la principale fonte degli imprenditori locali per accrescere le proprie ricchezze. I giocatori sono imprenditori della città di Costantinopolis che ricoprendo cariche pubbliche cercheranno di aumentare sempre più la propria attività commerciale attraverso l’incremento della propria produzione di beni, da vendersi successivamente in altre città tramite la propria flotta, direttamente a Costantinopolis nel mercato o tramite esercizi commerciali propri.
Dominex spiega che quando ha iniziato lo sviluppo di Costantinopolis, il suo obbiettivo era di fare un gioco di produzione, gestione e commercializzazione di risorse. Voleva inoltre che vi fossero diversi tipi di navi attraverso le quali i giocatori avrebbero consegnato le proprie risorse, arrivando a gestire lungo il corso della partita una propria piccola flotta.
“L’ispirazione di utilizzare le navi mi è arrivata da un vecchio gioco per Amiga, ‘Ports of Call’, dove appunto i giocatori commercializzavano in giro per il mondo con la proprie navi delle risorse. La prima meccanica di gioco è stata infatti quella dei trasporti via mare. Non volevo che le navi fossero spostate su una plancia di gioco di località in località, ma bensì che si tenesse conto soltanto del lasso di tempo necessario a completare il viaggio. Il gioco è nato così, ruotando tutto attorno questo sistema di viaggi.”
Grazie alla collaborazione degli iscritti all’Associazione Culturale Bisanzio, è stato possibile ricostruire storicamente il background del gioco. Portando l’ambientazione del gioco da una semplice idea al suo pieno sviluppo. Per maggiori dettagli visita il sito www.imperobizantino.it. Le tessere in latino oltre a costituire uno dei riferimenti storici più fedeli al momento di massimo splendore della città di Costantinopoli, rende il gioco completamente language proof.
“Questo è il mio primo gioco da tavolo, e devo dire di essere molto eccitato. Quando incontrai per la prima volta i ragazzi della Homo Ludens, questi rimasero subito molto colpiti dal gioco, e sin da quel momento c’è stata una grande intesa su come dovesse essere il prodotto finito. Io personalmente sono veramente molto soddisfatto del loro operato, e dal canto mio ho sempre cercato di contribuire a 360 gradi.”
“Credo che il gioco sia dotato di una buona longevità e spessore, che lo renderanno particolarmente piacevole per gli core-gamers.”
Dominex mi ha detto che ha già fatto oltre 120 partite di playtest per cercare di affinare ed equilibrare il complesso sistema economico su cui si fonda il gioco.