Se vuoi un bell'azionario american dai un'occhiata al capolavoro stockpile
La seguente anteprima si basa sulla sola lettura delle regole e, in nessun modo, ha valore di recensione
Equity è un gioco economico per 3-6 partecipanti, della durata di circa 60-90 minuti, basato su aste, tiro dadi, azionariato.
Riassunto di gioco
(Uso il termine stock invece di azione, perché in questo gioco ci sono anche carte azione - intese come action -, che sono un'altra cosa e in italiano sovrapporre i due termini generebbe troppa confusione.)
Al proprio turno il giocatore lancia un dado da sei e moltiplica il risultato per la rendita delle proprie stock. Se ha più stock dello stesso tipo la rendita è esponenzialmente maggiore (per esempio una stock arancione dà trecento, due danno settecento).
Poi si applica l'effetto della casella indicata dalla pedina comune sulla ruota:
- stock singola: si mette all'asta la stock pescata dal mazzo;
- informazioni riservate: è un minigioco che prevede un mazzo di quindici carte, cinque per colore, ciascuna con un valore diverso. Tre – una per colore – vengono messe all'asta, le altre date ai giocatori. Ognuno conosce i valore solo di quelle che ha in mano e su questo può regolarsi su quanto offrire;
- due stock: asta per entrambe le azioni pescate;
- telecomunicazioni: è una carta messa all'asta che consente di ritirare il dado per le rendite a ogni tuo turno. Quando viene messa all'asta nei turni successivi è il precedente proprietario che incassa i soldi, non la banca.
In tutte queste azioni chiunque vinca un'asta pesca anche una carta azione dal mazzo. Queste carte azione possono essere usate in qualsiasi momento e servono a:
- farsi pagare un'opera d'arte;
- ricomprare una stock appena presa da un altro, alla metà del prezzo da lui pagato;
- altre piccole azioni bonus.
Se in un turno si hanno uno yacht e almeno quindicimila soldi si può dichiarare vittoria, ma se un altro ha yacht e più soldi (sono segreti), sarà lui a vincere.
Prime impressioni
Ora, quel che mi aspettavo io dalla presentazione era forse più un gioco alla Ponzi Scheme, ovvero qualcosa con un margine di rischio; qualcosa che mettesse i giocatori di fronte a una bolla speculativa, con la possibilità di perdere tutto; qualcosa che mostrasse i pericoli del mercato e che facesse un qualche riferimento positivo al nome del gioco, Equity.
Per tutta la durata della videospiegazione sono rimasto in attesa del twist finale che mi lasciasse quantomeno sorpreso, un'idea che lo diversificasse in modo originale dagli altri simili.
Invece, arrivato in fondo, scopro che nella elegante cassa di legno autoprodotta dagli sconosciuti autori c'è poco più di un gioco di aste, tante aste, in cui molte cose sono comunque determinate dal lancio del dado (moltiplicare il valore delle azioni per uno o per sei non è esattamente una forbice piccola) e dalla pesca di carte.
Quindi, a fronte di tanti giochi economici dello stesso peso e durata, mi chiedo: perché?