Equity: anteprima Essen 2018

Equity: scatola

Un gioco di economia e di aste, con una blanda base azionaria. 

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Equity

La seguente anteprima si basa sulla sola lettura delle regole e, in nessun modo, ha valore di recensione

Equity è un gioco economico per 3-6 partecipanti, della durata di circa 60-90 minuti, basato su aste, tiro dadi, azionariato. 

Riassunto di gioco

Equity: materiali
Materiali
Ogni giocatore inizia con tre stock casuali dal mazzo e una carta azione, più quindicimila soldi. Sulla ruota centrale del tabellone, il segnalino comune parte dalla casella "stock singola”.

(Uso il termine stock invece di azione, perché in questo gioco ci sono anche carte azione - intese come action -, che sono un'altra cosa e in italiano sovrapporre i due termini generebbe troppa confusione.)

Al proprio turno il giocatore lancia un dado da sei e moltiplica il risultato per la rendita delle proprie stock. Se ha più stock dello stesso tipo la rendita è esponenzialmente maggiore (per esempio una stock arancione dà trecento, due danno settecento). 

Poi si applica l'effetto della casella indicata dalla pedina comune sulla ruota: 

  • stock singola: si mette all'asta la stock pescata dal mazzo;
  • Equity: tabellone
    Tabellone
    arte (la casella è presente due volte): è un'asta cieca per assicurarsi un capolavoro d'arte sorteggiato dal mazzo apposito. L'opera non ha valore di per sé, ma ci sono carte azione che valgono come “compratori” per le opere e il prezzo è scritto lì sopra. È sufficiente quindi scartare una carta azione compratore, più una carta opera vinta a un'asta, per incassare il denaro corrispondente;
  • informazioni riservate: è un minigioco che prevede un mazzo di quindici carte, cinque per colore, ciascuna con un valore diverso. Tre – una per colore – vengono messe all'asta, le altre date ai giocatori. Ognuno conosce i valore solo di quelle che ha in mano e su questo può regolarsi su quanto offrire; 
  • due stock: asta per entrambe le azioni pescate;
  • telecomunicazioni: è una carta messa all'asta che consente di ritirare il dado per le rendite a ogni tuo turno. Quando viene messa all'asta nei turni successivi è il precedente proprietario che incassa i soldi, non la banca. 
  • Equity: carta azione
    Carta azione
    mercato. Il giocatore di turno decide chi deve mettere in vendita qualcosa, che può essere una stock o un'opera d'arte - o anche più carte assieme, sempre tramite asta. Chi vince deve mettere a sua volta in vendita qualcosa e si procede in questo modo fino a che tutti non hanno venduto una loro carta. Solo in questa casella i giocatori possono anche comprare un segnalino yacht, che costa quindicimila soldi ed è una condizione necessaria per poter vincere la partita. 

In tutte queste azioni chiunque vinca un'asta pesca anche una carta azione dal mazzo. Queste carte azione possono essere usate in qualsiasi momento e servono a:

  • farsi pagare un'opera d'arte;
  • ricomprare una stock appena presa da un altro, alla metà del prezzo da lui pagato;
  • altre piccole azioni bonus.

Se in un turno si hanno uno yacht e almeno quindicimila soldi si può dichiarare vittoria, ma se un altro ha yacht e più soldi (sono segreti), sarà lui a vincere.

Prime impressioni

Equity: panoramica
Panoramica
Inspired by real scientific research on finance bubbles. We believe in being cautious towards the big banks and lending institutions. To be curious about the nature of money, credit and society. And to remember that money is a social technology, created by humans, that should be applied to the benefit of all. In our board game we investigate the psychological aspects of the marketplace.

Ora, quel che mi aspettavo io dalla presentazione era forse più un gioco alla Ponzi Scheme, ovvero qualcosa con un margine di rischio; qualcosa che mettesse i giocatori di fronte a una bolla speculativa, con la possibilità di perdere tutto; qualcosa che mostrasse i pericoli del mercato e che facesse un qualche riferimento positivo al nome del gioco, Equity.

Per tutta la durata della videospiegazione sono rimasto in attesa del twist finale che mi lasciasse quantomeno sorpreso, un'idea che lo diversificasse in modo originale dagli altri simili. 

Invece, arrivato in fondo, scopro che nella elegante cassa di legno autoprodotta dagli sconosciuti autori c'è poco più di un gioco di aste, tante aste, in cui molte cose sono comunque determinate dal lancio del dado (moltiplicare il valore delle azioni per uno o per sei non è esattamente una forbice piccola) e dalla pesca di carte. 

Quindi, a fronte di tanti giochi economici dello stesso peso e durata, mi chiedo: perché?

Commenti

Se vuoi un bell'azionario american dai un'occhiata al capolavoro stockpile

Mamma mia! Fossero tutte così le uscite di questa Essen potrei pensare seriamente di rimanere a casa...

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