Essen 2018: il listone di pennuto77

Come ogni anno, subito prima della fiera di Essen, vi propongo un centinaio di titoli brevemente analizzati a seguito della lettura del regolamento. Sperando di darvi una qualche idea nel mare magnum di uscite.

Anteprime
Tana dei Goblin

Di seguito la lista dei tanti regolamenti che ho letto in vista della prossima edizione della prestigiosa rassegna di Essen. Non sempre si tratta di giochi nuovissimi, o di giochi che saranno acquistabili in fiera. In alcuni casi saranno titoli usciti su Kickstarter o in sola visione durante la Messe.

A ogni gioco ho associato una breve descrizione di ciò che mi ha convinto - o non lo ha fatto - e due righe su tema e meccaniche, utili a ricordarmi di cosa si tratta.

Non si vuole comunque dare una descrizione esauriente, né sufficiente a chi non conosce il titolo; bensì solo un breve insieme delle mie impressioni. I lettori di questo articolo, conoscendo i miei gusti o leggendo le righe che seguono, potranno almeno usare quanto scritto per orientarsi nel mare magnum dei titoli in uscita (quest'anno siamo intorno ai milleduecento) e, magari, per approfondire meglio qualche gioco.

Alla fine di ogni gioco ho provato a mettere un voto (minimo uno, massimo dieci per giochi che mi sembrano molto, molto belli) distinguendo fra un parere oggettivo e uno più soggettivo (mediato dai miei gusti di amante dei german e poco incline a riempitivi o giochi con forte interazione distruttiva).

Ho anche aggiunto un indice di appetibilità, che sta a indicare quanto cercherò e spero di poter approfondire il gioco prima di acquistarlo o meno, magari provandolo allo stand della casa editrice durante la fiera. Se questo voto è dieci probabilmente è un titolo che prenderò anche a scatola chiusa, nel caso non riesca a provarlo prima. Nel caso di giochi che ho già acquistato e che, quindi, non intendo provare durante la fiera, il voto è da considerarsi comunque un giudizio realistico, come se non lo avessi già preso.

Nel file Excel allegato ho messo anche una serie di informazioni “anagrafiche” come la posizione all’interno della fiera (il primo numero è la stanza, il resto la posizione al suo interno), l’autore, la casa editrice, il link alla pagina di BGG, la lingua del regolamento, la dipendenza dalla lingua, la durata, la complessità, il numero di giocatori, se è uscito il regolamento e il prezzo indicativo.

Essendo tanti i giochi e poco il tempo non ho potuto fare un lavoro più approfondito di così: spero comunque sia gradito quanto fatto. Resta fondamentale considerare che nella stragrande maggioranza dei casi sono impressioni basate sulla sola lettura delle regole e, come tali, vanno prese. Non ho assolutamente la pretesa di poter capire quanto un gioco sia davvero bello o meno dal solo regolamento; ma, d’altra parte, per selezionare i titoli su cui focalizzare la propria attenzione da qualcosa occorre pur partire.

Di nuovo, questo elenco non ha la possibilità di trattare tutti i titoli interessanti di Essen 2018, dato che - come detto - sono più di un migliaio. Già solo nella lettura dei regolamenti ho scelto quelli per me più interessanti, sulla base di valutazioni assolutamente personali. Per esempio ho scartato a priori quasi tutte le espansioni e quasi tutti i giochi la cui durata sia inferiore a sessanta minuti. Inoltre, indubbiamente mancano giochi - probabilmente molto belli - anche solo per il semplice fatto che non sono ancora stati pubblicati i regolamenti in inglese o in italiano.

L’ordine con cui sono elencati i giochi è meramente alfabetico, per rendere più comoda la consultazione.

1906 San Francisco

1906 San Francisco
Gioco di carte con scatola e prezzo piccoli che, però, nasconde un piazzamento lavoratori articolato e interessante che si gioca fino a quattro giocatori all’interno dell’ora di durata. Non c’è nulla di davvero innovativo, ma tutto pare girare bene in questo titolo in cui siamo chiamati a ricostruire San Francisco dopo il terribile terremoto del 1906. Si prendono soldi, carte costruzione, edifici da realizzare e carte obbiettivo di fine partita. Francamente alcune cose mi hanno incuriosito, inoltre grafica e casa editrice non mi dispiacciono affatto. Tutto ciò, unito alla durata e al costo molto contenuti, mi ha fatto interessare a questo giochino che spero proprio di provare. Interessante.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Age of Towers

Interessante tentativo di realizzare un tower defence da tavolo in cui però non ci si trovi di fronte ad un collaborativo, bensì a un competitivo tutti-contro-il-gioco che, alla fine, premi solo il migliore. In pratica c’è una fase evento con la risoluzione dell’evento del turno precedente e la scoperta di quello che si attiverà al turno successivo, una fase di movimento ed entrata dei nuovi mostri, una fase di attacco delle varie torri di difesa e la fase finale del round in cui poter costruire e fare le azioni per la difesa futura. Ho seri dubbi sulla longevità in assenza di espansioni (che sono previste e che ne aumenteranno la varietà ma anche il costo), ma il titolo nella sua semplicità sembra funzionare e divertire. Forse potrebbe accadere che emergano strategie nettamente migliori di altre, ma la possibilità di interagire con gli avversari, dandosi fastidio, può essere il sistema per ovviare a questo problema. Insomma per me un titolo atipico, ma da tenere d'occhio.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Airship city

Titolo giapponese dalla grafica spartana in cui, muovendoci su una serie di tessere quadrate, ne svolgeremo le azioni corrispondenti. Si tratta principalmente di collezionare risorse e contratti da risolvere per fare punti vittoria. Inoltre, sarà possibile sviluppare determinati bonus e aiutare lo sviluppo della città con opere pubbliche e la donazione di velivoli. Alla fine del gioco sono anche previsti ulteriori punti bonus per chi ha contribuito maggiormente a fare determinate azioni. Non ci sono idee particolarmente originali (tranne forse la meccanica di movimento sulla e della mappa), ma tutto appare asciutto e ben realizzato. Tuttavia, devo dire che non c’è stato un elemento che mi abbia colpito e mi abbia convinto a prendere o provare questo gioco. Peccato.

Voto personale: 6

Voto oggettivo: 6

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Alone

Alone: copertina
Titolo con una lunghissima gestazione ed un Kickstarter di successo che finalmente vedrà la luce a questa Essen per opera della Horrible Games. Si tratta di un titolo classico in cui ci sono mostri ed eroi in stanze buie. La particolarità sta nel fatto che questa volta c’è un solo eroe al buio e abbandonato, che deve resistere contro i tanti mostri che lo attaccheranno, spesso anche fuggendo ed agendo in modalità stealth. Mi piace molto la mappa buia che si scopre piano piano, mentre chi gestisce i mostri ha una mappa completa in cui spostare trappole e mostri dietro lo schermo. Altre idee carine, come il fatto che i cattivi giochino solo di “reazione” al turno e alle azioni dell’eroe, mi hanno molto incuriosito riguardo a questo gioco che, inizialmente, aveva faticato a destare il mio interesse. Da provare.

Voto personale: 8

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Architects of the West Kingdom

Gioco che sfrutta la meccanica del piazzamento lavoratori e che ha visto un buon successo su Kickstarter (sai che novità). Tutto è molto classico e normale, se non fosse per un paio di idee molto interessante che hanno fatto drizzare le mie antenne. Su tutte il fatto che, quando si piazza un proprio lavoratore, si ottiene un numero di benefici tanto maggiore tanto più alto è il numero dei propri lavoratori già piazzati lì. Inoltre, come azione, è possibile riprendere tutti i lavoratori da un singolo posto. Questo porterebbe a piazzarsi sempre con tutti nello stesso posto; ma c’è un problema: uno dei luoghi del tabellone è la prigione, dove è possibile far finire tutti i lavoratori di un giocatore piazzati in un luogo con una spesa modica - e con la possibilità di dare tanto più fastidio e di ottenere tanti maggiori benefici tanto più alto è il numero di lavoratori incarcerati. Occorre quindi fare attenzione a non stare con troppi lavoratori nello stesso luogo per non rendere troppo appetibile l’azione di mandarli in galera. Il resto è fatto bene e con i tipici elementi di tutti i giochi del genere: risorse, edifici da costruire, lavoratori da assoldare, fama da guadagnare/perdere, e così via. Insomma, mi pare tutto molto interessante e sono curioso di provarlo ad Essen per capire come gira; è anche prevista una versione italiana ad opera della Fever. Nel radar.

Voto personale: 8,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Architectura

Gioco di carte (quadrate) in cui ogni giocatore al proprio turno gioca una carta edificio sulla griglia davanti a lui e ne applica gli effetti per poi riempire la mano. Gli effetti delle carte sono molto variegati e possono anche interagire distruttivamente con gli avversari. La particolarità del titolo sta nel fatto che ogni carta ha più valori (può crescere o decrescere di valore girando la carta su un lato diverso); questi valori hanno effetto nel momento in cui vengono piazzate le carte. Infatti, è possibile piazzare in griglia su righe vuote o alla destra di carte già posizionate. Nel momento del piazzamento si controlla la differenza di valore tra la carta messa a terra e quella alla sua sinistra, obbligando i giocatori a decrescere, scartare o incrementare la carta già presente sulla griglia. Questo e le abilità delle varie carte sono i soli twist di un gioco che, al momento, non mi ha particolarmente impressionato, sebbene non escluda possa funzionare bene. Diciamo che manca un elemento che me lo faccia apparire più interessante della media.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Arraial

Riempitivo di mezz’ora che replica su tavolo il tetris. Alcune idee carine per la gestione del sistema ci sono, ma mancando l’elemento di frenesia dato dal tempo (la caduta inarrestabile dei pezzi): tutto mi pare troppo banale e senza tensione. Francamente non mi interessa minimamente.

Voto personale: 3

Voto oggettivo: 4,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 3

Artemis Project, The

The Artemis Project copertina
Titolo uscito da poco su Kickstarter, ma che sarà in fiera in demo per quanti sono ancora indecisi sulla sua validità. Si tratta di un gioco di piazzamento dadi in cui i numeri più alti forniscono azioni più potenti, ma giocano dopo i numeri più bassi (rischiando quindi di ritrovarsi senza risorse per compiere le azioni volute perché prese già dagli altri “dadi” di valore inferiore). La meccanica mi pare interessante e promette alta interazione, tanti colpi “gobbi” e una forte tensione al tavolo. Occorre vedere come girerà tutto il resto a contorno e quanto il tutto risulti coerente e bilanciato; ma le premesse sono sicuramente interessanti. Da provare.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Atlantis

Gioco astratto in cui si devono costruire un set di templi in quattro regioni utilizzando carte e poteri degli dei propri di ogni regione; il primo che lo fa vince. Difficile giudicare un titolo simile che ha nell’intreccio dei poteri la sua anima e che quindi non si può capire se non giocandolo. Però mi lascia molto perplesso il fatto che si vinca immediatamente senza finire il round, dando così un indubbio vantaggio a chi comincia. Francamente non capisco come si possano fare ancora certi errori di design. Detto questo, il gioco non mi pare offra nulla di particolarmente nuovo e, come astratto molto freddo e con interazione forte al tavolo, non rispecchia comunque i miei gusti. Difficilmente lo proverò in fiera.

Voto personale: 4

Voto oggettivo: 5,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 3

Auztralia

AuZtralia: copertina
Nuovo titolo del mio amatissimo Martin Wallace che, questa volta, prova a implementare qualcosa che sta in mezzo tra A Study in Emerlad (che adoro nella sua prima versione) e un ferroviario. Dalle regole pare un equilibrio difficile e rischioso, ma non ho potuto esimermi dal fare il Giochistarter uscito nel corso dell’anno, per cui sicuramente non mi siederò a provarlo - a meno che non lo vogliano provare gli altri del gruppo. Per me quantomeno un titolo che andrebbe provato.

Voto personale: 8

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 10

Bad Bones

Uno dei recenti titoli che si è gettato nell’emulazione dei classici tower defence e che, a mio avviso, sembra riuscirci davvero bene. L’uovo di colombo è la gestione delle trappole che, nella maggior parte dei casi, direzionano i nemici verso gli avversari. II titolo sembra adrenalinico, bastardo, divertente e non banale. Inoltre, promette una buona dose di tattica e strategia oltre che una gestione risorse (le trappole ed il proprio eroe) non banale e scontata. Tutto in una durata contenuta, un prezzo ragionevole, un ritmo che pare frizzante e senza tempi morti ed un regolamento molto semplice e lineare. Sostanzialmente si pone la propria plancia (una griglia) davanti a sé con una torre di alcuni piani nel mezzo. Oltre a ciò ci sono trappole a disposizione (con effetti diversi, vari e combinabili tra loro) e un eroe che gira per il tabellone seminando morte. I nemici sono decine di scheletri che arrivano da tutti i lati e puntano alla torre, che se distrutta pone fine alla partita. L’aspetto carino è che molto spesso le nostre trappole, più che distruggere i nemici, li direzionano verso i lati della plancia, di fatto facendoli finire nelle plance degli avversari. La versione avanzata propone nuove trappole, armi uniche di cui dotare il proprio eroe e scheletri potenziati dagli effetti devastanti. Insomma, pare davvero un piccolo gioiello che inoltre annovera fino ad otto giocatori ed un prezzo più che abbordabile. Mi ero interessato a questo titolo già l’anno scorso in fiera (dove era in forma di demo giocabile), ma dopo questa lettura delle regole è balzato in alto nella mia classifica personale.

Voto personale: 8,5

Voto oggettivo: 9

Indice di “appetibilità” ad Essen: 9

Barrage

Barrage: copertina
Non mi dilungherò troppo su questo gioco per due motivi. Il primo è che ad Essen sarà solo in demo, poiché è in corso una campagna Kickstarter per la produzione del titolo. Il secondo è che ho già scritto tre dettagliate anteprime in Tana che potete andare a leggere. Comunque, ho fatto tre partite a questo gioco (in versione non definitiva) che me lo hanno fatto amare moltissimo. Ha una meccanica di gestione delle risorse bella e innovativa, tanta profondità, pianificazione a medio-lungo termine e tattica. Per me sarà un capolavoro e non vedo l’ora di vederlo ad Essen in una versione ancor più vicina a quella definitiva.

Voto personale: 10

Voto oggettivo: 9

Indice di “appetibilità” ad Essen: 10

Black Skull Island

Normalmente non mi interesso a questo tipo di giochi. Titolo da 15-20 minuti, gioco di carte con ruoli e incontrollabilità molto alta. Allora cosa mi ha avvicinato alle regole di questo riempitivo? Semplice, è di Luigi Ferrini che, oltre ad essere un amico, è l’autore di quel gioiello spesso sottovalutato che è The Golden Ages. Così trattandosi di un regolamento banale mi sono andato a leggere come funziona il gioco e… ovviamente non solo non ci ho capito molto, ma andrò sicuramente a provare questo giochino quanto prima. Si tratta di un gioco dalle regole disarmanti per la loro semplicità. A ogni turno i giocatori scelgono una carta ruolo da giocare, poi la scoprono tutti insieme, in ordine di attivazione (scritto sulle carte ruolo) si attivano e risolvono i poteri dei vari ruoli giocati e, a fine turno, si riprendono in mano. Se un giocatore raggiunge le sette carte tesoro posseduto si contano i punti e chi ne ha di più ha vinto. Come giudicare una cosa simile senza vedere i poteri (non descritti dalle carte)? Semplice non si può. Però intanto le caratteristiche del gioco: autore molto bravo, durata contenutissima, scalabilità da due a nove giocatori e prezzo molto basso (quindici euro) lo fanno finire tra i riempitivi di questa fiera cui darò una possibilità.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Blackout

Difficile restare indifferenti al nuovo titolo di Alxander Pfister dopo i tanti capolavori sfornati (tra gli altri Mombasa, Great Western TrailTybor), quindi mi sono subito andato a leggere le regole di questo titolo dall’ambientazione singolare. Hong Kong è rimasta al buio ed i giocatori concorreranno per riportare la tranquillità ai vari quartieri della città. Il tutto viene fatto in una serie di round in cui, dopo aver tirato tre dadi che mostreranno tre risorse su una ruota delle risorse, i diversi giocatori prenderanno quanto spetta loro in base alle carte possedute ed eventualmente spendendo trasporti per modificare il risultato dei dadi (muovendosi dallo spicchio occupato dal dado in quel momento lungo la rotella). Lo scopo è ottenere le risorse richieste dalle diverse carte obbiettivo prese per porre i propri cubi sulla mappa attorno ai quartieri che, una volta circondati dai giocatori, daranno punti ai possessori dei cubi attorno a essi. Non ho capito il tutto come giri e che livello di difficoltà proponga, ma rimango molto interessato a questo titolo che spero di riuscire a provare allo stand della Eggert - tanto più che, come da tradizione, è indipendente dalla lingua e in fiera non sarà presente con un numero altissimo di copie. Da provare.

Voto personale: 8

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 9

Blue Lagoon

Blue Lagoon: copertina
Gioco molto carino e dalla giusta durata per posizionarsi fra i riempitivi lunghi e non banali. La partita si svolge durante due macro-fasi quasi uguali, in cui si devono posizionare propri pezzi su una plancia raffigurante un arcipelago con otto isole. Posizionando i propri pezzi si cercherà di ottenere risorse, toccare isole, fare catene lunghe di propri pezzi e maggioranze su ogni isola. Al termine di ognuna delle due fasi (che si differenziano soprattutto perché parte dei pezzi messi nella prima fase rimane per la seconda) si ottengono punti per set di oggetti diversi, set di oggetti uguali, isole toccate, isole in cui si ha la maggior presenza, catena di isole collegate più lunga. Insomma, pare un gioco medio-leggero con qualche ideuccia carina, nulla di imperdibile ma interessante. Penso si possa lasciar giocare molto volentieri.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Brothers

Giochino da dieci, quindici minuti di peso uno su BGG. In pratica un riempitivo semplicissimo che, con due regole ,regala partite che potrebbero anche essere carine. Lo scopo è piazzare tessere campo che permettano di turno in turno di porvici sopra delle tessere allevamento di due forme diverse. Alla fine dei due round di gioco, tutte le tessere allevamento non piazzate valgono punti negativi. Tutto molto semplice, probabilmente troppo. Soprattutto mi preoccupa molto la longevità che mi pare davvero minima. Potrebbe essere un buon acquisto, visto anche il prezzo molto basso, per chi cerca un riempitivo per bambini.

Voto personale: 4,5

Voto oggettivo: 5,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 3

Capitains fo the Gulf

Si tratta del nuovo titolo in uscita con la Spieleworxx (che quest’anno è stata particolarmente prolifica, trattandosi del terzo gioco fatto - anche se devo dire che i primi due mi hanno convinto poco). Si tratta di un gioco in cui occorre gestire al meglio il proprio peschereccio andando a prendere pesce e sfruttando al massimo le tante carte del gioco che (come per La Granja) usate per i loro quattro lati possono fornire una notevole varietà di effetti diversi. Il tutto gestendo la selezione delle azioni su una ruota molto simile a quella di Imperial e analoghi. Non mi pare ci sia nulla di davvero nuovo od originale in questo gioco che, tuttavia, mi pare ben realizzato e potrebbe risultare un tedescone impegnativo e interessante dalle molteplici strategie applicabili. Purtroppo, per la politica di questa casa editrice, ci saranno pochissime copie in fiera (portano quasi solo preordini) per cui, se anche riuscirò a provarlo, difficilmente avrò la possibilità di comprarne una copia (e non sono così sicuro della bontà del prodotto da comprarlo a scatola chiusa, visto anche il prezzo piuttosto alto). Da provare.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Carpe Diem

Carpe Diem
Nuova fatica di Feld, che anche quest’annosi presenta con ben due titoli (per non contare l’espansione di Merlin). Gioco di difficoltà medio-bassa, sebbene non banale da giocare bene. La durata non è eccessiva e, alla fine, si tratta di un semplice piazzamento tessere sulla propria griglia personale per ottimizzare risorse, bonus e punti in partita. Ci sono le solite insalatone di punti a fine partita e tutto pare scorrere bene, senza grandi problemi di regolamento o eccezioni. Titolo che alla fine penso risulti gradevole e interessante e vada a inserirsi nei titoli più leggeri dell’autore, al pari di un La Isla, tanto per fare un esempio. Da provare se capita.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Carson City: The Card Game

Gioco di carte e piazzamento tessere che ricorda per grafica e tema il gioco da tavola più famoso della casa editrice. Le similitudini con il predecessore omonimo finiscono qui, perché in questo titolo si giocheranno due fasi da nove turni l’una in cui i giocatori, usando delle carte numerate da uno a nove, punteranno sui nove turni per l’ordine di scelta delle tessere terreno o del personaggio a disposizione. Fatta la puntata con le carte si prendono tali tessere/personaggi e si piazzano davanti a se in modo da massimizzarne i punti forniti. Infatti, queste tessere, a seconda di come vengono piazzate, forniranno punti per adiacenze e altre mille regolette come nei più classici giochi di piazzamento tessere. I personaggi forniranno punti e poteri particolari da usare durante la partita o alla fine della stessa. Titolo che non mi pare abbia nulla di innovativo e che, nel suo meccanismo principale di asta per le tessere, è troppo semplice e banale. Francamente mi pare se ne possa fare tranquillamente a meno.

Voto personale: 4,5

Voto oggettivo: 5,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 4

Cave-in

Gioco di carte ambientato in futuristiche miniere planetarie. Con l’utilizzo di diversi mazzi di carte e di qualche segnalino, i giocatori devono scavare miniere di non precisati cristalli e comprare leader e altri aiuti per fare più punti vittoria degli altri al termine della partita (quando si esauriscono le miniere). A turno si fanno due azioni o si attacca un avversario (azione quindi da fare con parsimonia, perché costa l’intero turno). Con i leader si possono ottenere ulteriori bonus e, ovviamente, si può migliorare il proprio mazzo comprando carte più potenti. Tutto fatto bene (sembra), ma nulla di troppo nuovo. Se capita lo provo volentieri perché mi ha lasciato una buona impressione, sebbene sia ovviamente molto difficile giudicare un titolo basato sulle carte senza poterne sapere gli effetti - che sulle regole non sono descritti. Interessante.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Cerberus

Cerberus
Gioco di corse contro… Cerbero. Ambientazione originale e grafica molto carina per un gioco in cui si parte che tutti dobbiamo riuscire ad arrivare alle barche di Caronte per fuggire a Cerbero, che ci insegue. Durante la partita, però, se si viene raggiunti dal Tri-capocciuto canide si passa al lato “oscuro” e si vince solo se si fanno mangiare anche tutti gli altri. Il tutto con meccaniche basate sull’utilizzo di carte che si giocano sul lato “buono” per la fuga e su quello “cattivo” per ostacolare gli altri (nel caso si sia passati dall’altra parte). Ogni carta ha effetti più forti, a pagamento, e leggeri, ma gratuiti. Carino, ma ho dei dubbi sul buon funzionamento della doppia fazione in corsa (in senso letterale di questo caso). Da provare eventualmente.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Cerebria

Gioco che mi è davvero difficile giudicare. L’ambientazione e la grafica li trovo splendidi e i materiali anche sono davvero belli; è stato prodotto con un Kickstarter andato piuttosto bene e sarà in vendita in fiera. In una plancia a struttura circolare due fazioni si danno battaglia con le emozioni. Due giocatori (se si gioca in quattro) tengono le fazioni positive e due quelle negative. Usando poteri particolari e influenzando le varie zone del tabellone, in una logica di maggioranze mutevoli, si cerca di risolvere carte obbiettivo segrete e pubbliche per fare più punti della fazione avversaria. Non è il mio genere di gioco, ma questa volta mi sono fatto trasportare dall’ambientazione davvero inusuale e ho aderito al Kickstarter. Dovendomi arrivare a casa non credo che lo proverò in fiera. Interessante.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Ceylon

Di questo gioco ho scritto l’anteprima dettagliata che potete leggere fra quelle pubblicate in Tana. Gioco ben fatto e interessante, sebbene non presenti nessun elemento di vera innovazione. Tutta appare ben amalgamato e fluido: potrebbe essere un onesto german, che diverte e non dura troppo. Sicuramente da provare se capita. Interessante.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Chronicles of Crime

Chronicles of Crime: copertina
Titolo investigativo che basa una preponderante parte del suo funzionamento sull’utilizzo di un’applicazione per telefonini. I giocatori collaboreranno per risolvere una serie di crimini facendo domande a personaggi virtuali e cercando indizi sui vari luoghi del crimine. Difficilissimo da giudicare sulla base dello sparuto regolamento di gioco, dato che il 90% del titolo si svolge tramite la suddetta app. Sicuramente si tratta di un tentativo nuovo, coraggioso e molto interessante che, quindi, merita almeno una prova. Spero di riuscire a provarlo in fiera; spero anche che sarà realizzato anche in lingua italiana, poiché tutto in inglese sarà complicato da far giocare a chi non conosce molto bene la lingua. Io non ho problemi a leggere l’inglese, ma sicuramente potrei averne di più a comprendere il parlato dell’app durante il gioco, considerando anche che riascoltare qualcosa fa perdere tempo prezioso. Infatti, il tempo è uno degli elementi fondamentali di gioco che, oltre a determinare il punteggio finale, è anche una risorsa limitata che viene consumata quando si interroga un testimone, si esamine un oggetto o una stanza o ci si sposta tra i luoghi. Da provare

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

CO2: Second Chance

Nuova edizione di un capolavoro di Lacerda all’epoca passato fin troppo in sordina. Adoro questo titolo e infatti l’ho già preso su Giochistarter nella sua seconda versione proposta in fiera, nonostante abbia già la prima edizione. Si tratta di un gestionale molto stretto con una parte semi-collaborativa perché, se non si fa attenzione alla produzione di inquinamento, perdono tutti. La vittoria invece è rigorosamente individuale. Acquisto obbligato.

Voto personale: 8,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 10

Coimbra

Coimbra copertina
A questo titolo appena uscito, frutto della italianissima coppia Gigli-Flamini, ho già fatto una bella partita. Coimbra è un gioco di gestione e piazzamento dadi in cui si prendono dadi, il cui valore fornisce la priorità nello svolgere le azioni, ma va anche pagato per comprare carte. Le carte danno bonus e fanno salire su quattro tracciati, che rispettivamenta danno soldi, forza militare, punti e movimenti su mappa. Le carte si comprano con denaro e forza militare. Muovendosi sulla mappa di gioco si ottengono invece bonus e punti. Le strategie sembrano molteplici e ben bilanciate, la durata è medio bassa e le meccaniche solide. Niente che faccia gridare al miracolo, ma il titolo funziona - e anche bene. Non mi ha fatto innamorare; ma si tratta senza dubbio di un buon peso medio german. Consigliato.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Coma Ward

Difficile giudicare questo titolo. Atmosfere pesanti e sofferenti che ricordano quelle di Silent Hill (il famoso videogioco), ambientazione e grafica molto ben fatte. Però il gioco pare essere tutto un girare, scoprire stanze ed oggetti, reagire agli eventi con le prove abilità. Non so: è difficile capire com’è il titolo senza giocarlo, dato che è tutto nelle stanze e negli eventi che si pescano; però, dalle regole, non pare esserci nessun vero guizzo, nessuna trovata originale nelle meccaniche. Se capita lo proverò: ma, più che un bel gioco, temo sia un’occasione mancata.

Voto personale: 5,5

Voto oggettivo: 6

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Crime Hotel

Si tratta di un riempitivo di carte in cui siamo investigatori che devono trovare in quale stanza dell’albergo sono stati compiuti tre omicidi. Tramite carte occorre restringere il campo progressivamente e, alla fine di ognuna delle tre fasi, si può provare ad indovinare la stanza esatta, o il piano o la “colonna” in cui è avvenuto (questi ultimi danno meno punti, ma sono più semplici da indovinare). Ha meccaniche carine, dura poco e costa poco: se dovesse funzionare penso proprio che lo prenderò. Da provare.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Crown of Emara

Gioco di gestione carte, risorse e movimenti su un tabellone circolare. Titolo difficile da giudicare, perché è pieno di azioni, carte con poteri vari, bonus e interazione tra questi, risorse e zone del tabellone. Insomma, un sacco di cose che potrebbero risultare in un gioco davvero interessante e godibile; ma occorrerà necessariamente una prova per capirlo perché, dalla sola lettura delle regole, non si riesce a immaginare il flusso di gioco. Ci sono azioni che fanno modificare i bonus garantiti dall’azione compiuta per quelli che verranno in seguito e carte che si prendono, quindi togliendole agli altri. Detto questo, non capisco quanto possa risultare alto e forte il livello di interazione. Come peso mi pare siamo su un german medio tendente all’alto, sebbene la durata non sia alta. Da provare.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Cryptocurrency

Gioco dal tema insolito nel quale i giocatori possono usare ed implementare una riserva di carte per far crescere e speculare sulle crypto-monete e le blockchain alla loro base. Le meccaniche sembrano abbastanza classiche e il tema mi attira poco. Da capire solo con una prova come possa girare il tutto ma, sebbene la grafica sia accattivante, il gioco non desta particolarmente la mia curiosità, per cui non mi pare probabile fare una prova del titolo in fiera.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 6

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Dice Settlers

Gioco di civilizzazione leggera basato sulla gestione dei dadi, che aveva visto la sua nascita su Kickstarter e si ritrova in vendita a questa Essen per la NSKN Games. Le meccaniche sono semplici e le azioni a disposizione abbastanza classiche (colonizzi, fondi capanne che allargano il tuo dominio, combatti con gli altri, prendi risorse e tecnologie). Mi preoccupa l’interazione diretta piuttosto forte e la scarsa gestione del dado, che potrebbe anche farti saltare l’intero turno per lanci molto sfortunati. Dovesse capitare, lo provo; ma non è sicuramente in cima alla classifica dei titoli da provare in fiera.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Dicetopia

Dicetopia copertina
Giochino veloce e ben fatto di gestione del dado da un insieme di azioni comuni con qualche buona trovata. Le idee ci sono ed il gioco mi pare durare il giusto (intorno ai trenta minuti) per questa tipologia di titoli. Tuttavia rimane uno dei tanti e, al momento, non rientra nel mio radar perché non cerco questo tipo di titoli, possedendone già a sufficienza per la scarsa frequenza con cui si intavolano nel mio gruppo. Per chi ama il genere, però, potrebbe valere la pena dargli una possibilità.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Discovery

Titolo dalla durata contenuta, prezzo basso e materiali esigui (diciassette carte e qualche segnalino), che però pare avere una buona profondità. A turno ci si muove su una serie di località (le carte) dove commerciare e investire nei diversi beni del gioco. I punti sono risicati, così come le azioni a disposizione; e la lotta per prendere il controllo delle località con la propria influenza non sembra essere leggera o banale. Spero di riuscire a provarlo perché, pur non presentando nulla di davvero innovativo, questo giochino sembra avere le carte in regola per regalare buone partite da fine serata con costi bassi e pochi materiali, scarni ed essenziali. Mi ricorda - pur essendo un gioco totalmente diverso - Meuterer. Da seguire con attenzione.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Dojima

Gioco strano che unisce un po' di gestione di dadi (che in realtà non si gestiscono poi molto) e di ruoli a meccaniche simili a quelle di Citadel e al bluff. Tutto parrebbe anche funzionare, ma non so quanto giri bene; soprattutto, non so quanto possa scalare, dato che va da due a sei giocatori. Grafica e materiali spartani, ma gioco che potrebbe essere gradito - sebbene non rientri molto nel mio genere.

Voto personale: 5,5

Voto oggettivo: 6,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Endeavor: Age of Sail (II edizione)

Tedesco di breve durata e con meccaniche semplici e fluide. Si agisce sulla mappa per far salire le statistiche della propria plancia, al fine di ottimizzare il punteggio con meccaniche di maggioranza e un’interazione non altissima, ma presente - e anche di tipo diretto. Titolo che esaurì presto le copie in commercio e che ora vede, in questa seconda edizione, una componentistica ottima e lussuosa grazie ad una buona campagna su Kickstarter. Tutto pulito e ben fatto per un titolo che non rientra nel mio genere preferito, ma che è sicuramente ben fatto e valido per chi ama le maggioranze. Da recuperare.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Expancity

Gioco di piazzamento tessere e costruzione palazzi. Ogni turno si aggiunge una tessera ai quartieri della città, scelta tra le due in mano. Fatto ciò, si possono svolgere tre azioni tra cui costruire un nuovo palazzo, elevare di un piano un palazzo già costruito o prendere un nuovo pezzo dalla riserva, per poterlo usare in seguito. Alla fine del turno si chiudono i palazzi che si vuole con un tetto e si calcolano i punti che valgono. Inoltre, se si è chiuso un obbiettivo tra quelli in mano si può conteggiare per poi pescarne un altro. Ci sono una serie di regole di costruzione e piazzamento, ma in sostanza il gioco è questo. Carini i materiali e leggero il titolo; mi fa storcere il naso la fortuna presente nella pesca di tessere quartiere e di obbiettivi da fare, ma per il resto sembra un gioco medio-semplice di onesta fattura. Non rientra nel mio tipo di giochi, ma potrebbe piacere.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Faceless

Titolo italiano lanciato con un buon successo su Kickstarter qualche mese fa. Si basa tutto sulla gestione del movimento per mezzo di una bussola orientata da magneti posti agli estremi della mappa di gioco. Durante la partita occorre scappare da un mostro che si muove sulla mappa orientando l’ago della bussola, senza sbagliare per non farsi prendere e senza incappare in ostacoli. L’ago si manipola spostando tre magneti sui bordi della mappa, che possono essere mossi e ruotati invertendone la polarità. Alterando il campo magnetico si sposta l’ago della bussola e si muove la stessa sulla mappa per vincere la partita. L’idea è senz’altro carina e originale, ma il tipo di gioco non mi prende molto e la meccanica alla base temo sia poco longeva.

Voto personale: 6

Voto oggettivo: 6,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Feast for Odin, A - The Norwegians

Si tratta di una delle poche espansioni che sto seriamente pensando di prendere a Essen perché, personalmente, ritengo questo titolo il miglior gioco di Rosenberg dopo i due inarrivabili capolavori Agricola e Le Havre. Questa espansione aggiunge diverse cose, senza stravolgere nulla (anche se devo dire che non è che il base da solo mancasse di varietà, con oltre sessanta azioni possibili). Tra le varie aggiunte abbiamo quattro nuove plance isola a doppia faccia, alcuni edifici nuovi con interessanti bonus, due animali aggiuntivi e diverse tessere nuove. Inoltre, sarà ora possibile fare delle mini-migrazioni che occupano una singola colonna sul banchetto, invece delle due precedentemente occupabili con il retro delle barche. Altre interessanti aggiunte saranno degli edifici asimmetrici di partenza e la possibilità di scartare le carte professione, invece di giocarle, per prendere dei gettoni punti vittoria che vanno a decrescere di valore. Anche le azioni aumenteranno - e se ne aggiungeranno di nuove e utili, anche a fronte di un singolo vichingo utilizzato. Insomma, sicuramente non è un’espansione indispensabile, ma temo che alla fine cederò.

Voto personale: 8,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Fist of Dragonstones

Si tratta di un’evoluzione (speriamo) di Citadel - e infatti tra i due autori c’è Faidutti, affiancato niente di meno che da Michael Schacht. In questo titolo ci sono più forme di valuta spendibili e alcune meccaniche di recupero dei soldi e di punteggio diverse da quelle del vecchio e rinomato titolo. A questo si aggiungono un numero maggiore di carte e poteri, ma anche alcune cose che apprezzo meno (su tutte il sistema di puntamento al buio e il conteggio dei punti). Difficile da giudicare come titolo senza provare l’incastro delle varie carte in partita; ma tutto fa presagire un titolo simile al precedente, nel bene e nel male. Se capita lo proverò volentieri, ma - avendo già Citadel, che vede il tavolo molto di rado - dubito di volerne prendere una sua evoluzione. Tuttavia, per chi non conoscesse e non possedesse nessuno dei due titoli, questo potrebbe essere un acquisto di pregio, specie se ci si trova spesso con compagnie di giocatori superiori alle cinque unità.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Forbidden City

Giochino di Knizia di piazzamento tessere e con un sistema di punteggio che ricorda quello delle città di Carcassonne. Davvero poco originale e poco interessante questo titolo che, oltretutto, ha una brutta grafica e un’ambientazione posticcia. Trascurabile.

Voto personale: 5

Voto oggettivo: 5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 4

Forgotten City, The

German interessante che, con poche regole, sembra nascondere un buon peso medio. Sei round di gioco in cui si devono recuperare risorse al fine di costruire edifici e comprare bonus che incrementano le proprie capacità produttive e combattive. Alla fine di ogni round si combatte anche contro i nemici (che si conoscono all'inizio) e si ottengono punti e ricompense in caso di vittoria - e il contrario in caso di sconfitta. La grafica ed i materiali sono buoni e il tema simpatico, sebbene appiccicato. Tutto pare girare bene e in modo semplice e fluido; le scelte sembrano interessanti e non banali. Da provare, perché promette bene.

Voto personale: 8

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Fortune City

Gioco di peso medio in cui si lotta per costruire la migliore città possibile. A ogni turno è possibile scegliere tra comprare nuovi quartieri, costruire quartieri già in proprio possesso o pagare per portare ospiti vip nella propria città. Al termine di questa fase azioni si acquistano cittadini e, poi, si trasportano beni per ottenere ricompense. Ci sono quattro tracciati in cui salire aumenta ricompense e possibilità. Si tratta di un titolo essenziale, liofilizzato, che ha l’ambire di ridurre a meno di un ora una categoria di giochi per loro natura solitamente lunghi e complessi. Dalle regole pare riuscirci; per cui, se riesco, vorrei davvero provarlo. Interessante.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Forum Trajanum

Forum Trajanum
Secondo titolo presentato dal buon Feld a questa Messe: in questo caso si tratta di un gioco abbastanza impegnativo, in cui ci si ritrova a prendere tessere per comporre una specie di mosaico sulla propria plancia, cercando di massimizzare i punti dati da tessere di vario colore raggruppate tra loro. Ci sono tre fasi in cui si scelgono delle tessere che danno vari bonus, in forma soprattutto di omini di tre tipologie diverse e di vari colori. Il tutto con una mega insalatona finale di punti, dati da molteplici incastri. Francamente mi è parso un titolo cervellotico, poco scorrevole e senza particolari meccaniche e spunti originali. Inoltre, ravviso la possibile presenza di una dose di alea che potrebbe risultare eccessiva per la durata e l’impegno richiesti dal titolo. Al momento non mi ha fatto una buona impressione, sebbene a Feld una prova sul campo, se possibile, si concede sempre volentieri. Rimandato.

Voto personale: 6

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Forwarder of Xandu

Devo ammettere di essere incappato in questo gioco per puro caso (tanto è vero che è uno degli ultimissimi regolamenti letti), più che altro incuriosito dei bei disegni orientali della copertina del regolamento - e invece ora è al primissimo posto tra i titoli da prendere in fiera. Si tratta di un gioco di consegne in cui si piazzano i propri lavoratori con un sistema particolare e molto interessante per cui il primo che si piazza ha due merci bonus, ma fa una sola azione; il secondo una merce bonus, ma due azioni; il terzo nessun bonus, ma tre azioni. Questo pone davanti a scelte complesse e mai banali: aspetto a piazzarmi per fare mosse migliori o mi sbrigo e prendo le merci bonus? A questo si uniscono un’altra nutrita serie di buone trovate sugli sviluppi, sul punteggio e per alcuni lavoratori proxy che occupano spazi, ma non fanno azioni. Inoltre, è molto carina anche l’idea per cui le zone dove si è piazzato il proprio lavoratore si svuotano solo se riempite. Insomma: davvero una ventata di freschezza con una bella grafica, tanta cura nella realizzazione e buone idee. Interessantissimo, preordinato.

Voto personale: 9

Voto oggettivo: 9

Indice di “appetibilità” ad Essen: 10

Fuji

Ho letto le regole di questo giochino di carte quadrate e qualche segnalino solo perché edito dalla Feuerland Spiele, cui devo l’esistenza di Terra Mystica e, quindi, eterna gratitudine. Tuttavia, devo dire che alla lettura delle regole sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo collaborativo da 30-40 minuti, che sfrutta una meccanica di dadi piuttosto simpatica. Siamo delle persone in fuga dall’eruzione di un vulcano che, piano piano, distrugge tutte le carte che formano la plancia di gioco. Partendo vicini al vulcano, lo scopo è raggiungere il villaggio tutti ancora in salute. Per muoversi si lanciano i propri dadi (sei in tutto) dietro lo schermo e - senza vedere quelli dei vicini, ma potendosi confrontare con loro - si possono effettuare fino a tre rilanci. Questo perché, una volta che si è deciso dove muoversi, occorre confrontare il valore dei dadi indicati dal posto in cui si vuole muoversi (ad esempio i dadi gialli e quelli pari) con quello dei dadi di quel tipo, propri e dei due vicini di tavolo. Se il proprio valore non supera quello dei vicini non ci si può muovere e si rischia di essere raggiunti dalla lava e morire; se, invece, ci si muove comunque, si consuma energia che, se finita, decreta la sconfitta di tutti - come nel caso della morte per la lava. A questo si aggiungono alcune carte utensili che aiutano e i poteri dei vari luoghi. Insomma, nulla di spettacolare; ma pare carino ed i tanti scenari con mappe molto diverse assicurano una buona longevità. Spero di riuscire a provarlo, perché pare interessante.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Futuropia

Futuropia: copertina
Iniziamo chiarendo subito una cosa: non sono un fan di Friese. Ha fatto un ottimo gioco (che comunque non amo alla follia) e poi ha avuto tante buone idee, sfociate però in giochi mediocri. Questa volta sembra proporre un Fabrik Manager rivisitato, ma con un paio di idee sulla gestione degli acquisti che potrebbero rendere il tutto più interessante. L’ambientazione è simpatica, come la grafica, e l’idea di un futuro in cui gli uomini non devono più lavorare per fare punti è carina e si sposa bene con le meccaniche, senza essere totalmente banale. Non sono sicuro che non soffra di freddezza estrema come il titolo precedente, ma spero di poterlo appurare in fiera. Da provare se capita.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Galactic Warlords

Gioco di guerra su mappa basato su un'originale gestione delle carte, che permettono azioni in base a simboli completi concatenati su una fila di carte (ogni carta ha mezzo simbolo che, se coincide con l’altro mezzo della carta prima o dopo di essa, permette delle azioni bonus). Si può combattere, ma anche fare diverse altre azioni, sempre mirate a prendere il controllo dei pianeti sul tabellone; carina anche l’idea per cui ogni combattimento abbassa il valore in punti del pianeta dove viene svolto. Devo però dire che non so quanto le parecchie cose possibili siano dipendenti da una pesca sfortunata, o quanto l’interazione possa essere controllabile o prevedibile. Eventualmente ci riuscissi, lo proverò volentieri; ma, senza un tentativo concreto di almeno un paio di turni, non è un titolo che prenderei. Da verificare.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Gloomhaven: Forgotten Circles

Espansione di Gloomhaven: non credo serva aggiungere altro. Un nuovo personaggio (l'Oracolo) con venti nuovi scenari da giocare in una mini-campagna (che poi tanto piccola non è rispetto alla media, contando ben venti scenari). Mio subito.

Voto personale: 10

Voto oggettivo: 10

Indice di “appetibilità” ad Essen: 10

Gnomeland

Gioco di gestione dadi, risorse e carte. I giocatori attivano, comprano e cambiano carte su una plancia 3x2 per mezzo dei dadi lanciati ad inizio round; è possibile ottenere i benefici di edifici attivati da altri fuori turno spendendo gnomi. Le varie carte sono anche di tipo missione e fanno ottenere soldi, spade, pozioni e punti. Tutto appare un family - o comunque un medio-leggero - di gradevole fattura e durata contenuta. Da capire quanto l’incastro delle varie carte fra loro renderà interessante questo titolo. D’altra parte, giochi del genere non possono essere giudicati più di tanto senza una prova. Forse il difetto che potrebbe avere è che mi pare pochina la varietà delle carte disponibili.

Voto personale: 6.5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Grand Dog Park

Gioco di carte collezionabili con meccanica davvero semplice e poco interessante. Francamente mi riesci difficile credere che avrà successo tanto da far uscire nuove espansioni; ma potrei sempre sbagliare. Per me, bocciato.

Voto personale: 4

Voto oggettivo: 5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 2/10

Gùgōng

Gugong: copertina
German con alta interazione in cui, alla fine, occorre salire sul tracciato dell’udienza dall’imperatore per mezzo di carte regalo; altrimenti si rimane fuori dal calcolo per la vittoria. Alcune idee interessanti mi fanno segnare questo titolo come uno di quelli da provare in fiera, sebbene ci siano in esso una serie di meccaniche che non è detto funzionino bene. Era uscito il Kickstarter tempo fa ma, non offrendo esclusive particolarmente appetibili, avevo rimandato l’acquisto da un momento successivo dopo averlo provato. So anche che è prevista una versione italiana, per cui attenderò di provarlo e poi, eventualmente, lo prenderò nella nostra lingua. Interessante.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Great Western Trail: Rails to the North

Premetto che, per me, Great Western Trail è uno dei giochi più belli degli ultimi anni. Potete quindi immaginare con che gioia ho saputo di quest'uscita, sebbene io cerchi in genere di evitare espansioni, specie di giochi che trovo già ottimi così. Tuttavia, devo dire che in questo caso un’espansione ci sta bene, specie se aumenta il numero di strategie possibili e aiuta a perseguire i propri scopi, potenziando le azioni che si vogliono rendere basilari per la propria strategia verso la vittoria. In questo senso l’espansione sembra fare un ottimo lavoro. Di fatto viene aggiunta un’altra azione possibile - la costruzione di alcune casette per ottenere diversi bonus - tramite una piccola aggiunta alle plancette dei giocatori; tali casette vengono posizionate su una nuova sezione del tabellone che prende il posto delle vecchie stazioni ferroviarie, nella parte alta del tabellone. Ora le città dove si consegna il bestiame danno bonus diversi e sono collegate dal nuovo pezzo di tabellone. Costruendo le nuove casette si ottengono soldi, cambio di carte e ogni altro tipo di bonus, oltre ad accedere a nuove tessere stazione e a nuovi posti, con ulteriori nuovi bonus. Inoltre vengono aggiunte al gioco anche due nuove tessere edificio che forniscono azioni aggiuntive quando costruite e che si intrecciano con le novità portate da questa espansione. Di carne al fuoco ce n’è parecchia, e l’impressione è molto positiva, perché sembra andare nella direzione di potenziare le ferrovie e le città raggiunte e di diversificare le vie con cui andare in sinergia con la propria strategia. Francamente il gioco base mi piaceva molto già così, ma sono parecchio curioso di provare queste nuove aggiunte che, mi pare, rendano il gioco meno statico e più dinamico nella costruzione di un motore produttivo efficiente che, altrimenti, risulta piuttosto faticoso.

Voto personale: 8

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Huns

Giochino davvero insipido di carte e dadi. I round si susseguono sempre uguali e, all’inizio, si lanciano cinque dadi colorati che corrispondono a un mazzo di carte e a una risorsa specifiche. Chi prende un dado può decidere se prendere il numero di risorse indicate dal suo valore, oppure se pescare altrettante carte e sceglierne una. Le carte prese si attivano se riempite dalle risorse (quasi senza vincoli di tipologia) e danno punti, abilità o maledizioni (da disattivare con le risorse). Insomma, davvero un gioco piatto e banale, che non pare neppure mitigare in modi particolari il lancio dei dadi. Bocciato.

Voto personale: 4

Voto oggettivo: 5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 3

Jungle Race

Jungle Race
Giochino di corse in più tappe in cui, giocando una carta corridore, ogni macchina fa un passo avanti prendendo il posto di quella immediatamente davanti (che slitta di una posizione). Se invece si gioca la carta del corridore in testa questo finisce ultimo, facendo avanzare tutti gli altri di una posizione. Il gioco è molto basilare, ma potrebbe essere piuttosto carino nella sua semplicità. Occorre pianificare bene il tempismo con cui giocare la propria mano di sette carte pilota - pescate a caso all’inizio della tappa - per non vedersi superare proprio all’ultimo, o per non dover essere costretti a giocare la carta del nostro pilota proprio quando è in testa. Un simpatico giochino che però, per peso e pubblico di riferimento, non rispecchia il mio genere.

Voto personale: 5

Voto oggettivo: 6

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Kanban: Driver’s Edition

Non so cosa cambia in questa seconda edizione; ma la prima non mi aveva convinto per l’eccessiva rigidità nelle scelte a disposizione una volta intrapresa la “catena di costruzione” delle automobili. Va però detto che non l’ho approfondito a dovere, per cui mi riservo la possibilità di provare questa nuova edizione per vedere se migliora sia per i cambiamenti, sia per una maggiore esperienza da parte mia. Gioco comunque assolutamente valido e molto impegnativo.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Kero

Gioco di dadi e gestione del rischio in cui si ha un tempo delimitato da una clessidra per tirare i propri dadi quanto si vuole e collezionare risorse. Se però finisce il tempo - o escono tutte fiamme dai dadi - si perde il turno. Si può spendere le risorse collezionate per fare punti, ottenere abilità speciali o porre propri segnalini sulla mappa per reclamare i territori in cui si ha la maggioranza quando se ne calcola il punteggio. Tutto carino e con materiali e grafica molto evocativi e gradevoli. Peccato sia un titolo per soli due giocatori e che costi un pochino. Se dovesse convincermi dopo una prova ci farò un pensierino.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Key Flow

Si tratta della versione di carte di Keyflower, gioco che personalmente adoro. Questa volta, in modo del tutto inusuale, Breeze decide di fare la versione compatta di un suo precedente titolo. Devo dire però che questa versione non mi pare altrettanto buona e inoltre, avendo già il gioco base, non vedo grandi motivi per prendere anche questo - tanto più che costa quanto i suoi predecessori, motivo per cui non capisco perché si dovrebbe preferire questa versione a quella originale. Perplesso.

Voto personale: 5,5

Voto oggettivo: 6,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 4

Kingdom Defenders

Interessante titolo di piazzamento lavoratori semi-cooperativo. Infatti, a seguito di una fase di piazzamento molto ben fatta, in cui diverse aree del tabellone richiedono diverse regole e priorità, i giocatori si troveranno poi a dover contribuire al combattimento contro gli invasori. Per sconfiggere le orde di invasori occorrerà contribuire con diversi beni (che sono presi nelle fasi di piazzamento precedenti) e, se tutti insieme non si sono pagate le risorse necessarie, tutti subiranno ingenti perdite (in punti e altro). In caso di vittoria, viceversa, si ottengono punti e benefici anche in base a quanto si è contribuito alla vittoria. Il resto del gioco prevede una fase di piazzamento sulle varie aree della mappa interessante, con alcune idee carine. L’impressione è che sia un titolo ben fatto e che mantenga una buona e costante tensione durante tutta la partita. Le meccaniche di semi-collaborazione mi piacciono molto, ma sono difficili da far funzionare bene; per cui spero davvero di riuscire a provare questo titolo, al fine di verificare se prenderlo o meno.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Layers

Di solito nell’elenco di Essen non guardo i riempitivi. Li gioco poco e, nel poco tempo a disposizione per preparami alla fiera, ci sono così tanti regolamenti da leggere e giochi da scoprire che non mi va di perdere tempo con i giochini sotto i 45-60 minuti massimi di durata. Tuttavia, ci sono sempre le eccezioni: vuoi perché, essendo ormai un portatore sano di due splendidi figli, devo anche pensare ad un regalo da riportare indietro per loro; vuoi perché c’è qualcosa che mi colpisce, vuoi perché anche i riempitivi possono essere dei capolavori nel loro settore ludico. Insomma, questo Layers devo dire che mi ha convinto. Sembra essere tutto ciò che un riempitivo debba essere per avere successo e divertire: rapido, semplice, con un bel colpo d’occhio, originale e teso, oltre che molto divertente. L’idea di fondo è banale: una serie di carte quadrate e colorate con vari buchi di forme disparate, che vanno impilate tra loro per formare l’immagine svelata a inizio round; chi lo fa e lo fa prima guadagna punti. Tutto qui. Probabile acquisto.

Voto personale: 8,5

Voto oggettivo: 8,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 9

Lincoln

Lincoln copertina
Martin Wallace è uno dei miei autori preferiti e, quando è uscito il Kickstarter di questo titolo, mi sono subito interessato. Mancando però di esclusive particolari ho demandato l’acquisto ad una prova su campo una volta uscito e il fatto che siano emersi seri dubbi sul suo funzionamento (un utente ha lamentato l’esistenza di una strategia imbattibile) mi ha rincuorato nella mia scelta di attendere. Vedremo se il gioco risulterà corretto; ma intanto posso dire che si tratta di un titolo per due giocatori che sfrutta le meccaniche di Pochi acri di neve, garantendo però una maggiore semplificazione e un’asimmetria tra le parti ancora più marcata. Interessante il fatto che una delle due fazioni parta fortemente svantaggiata, ma diventi via via più forte con l’avanzare dei turni - di fatto costringendo l’altra fazione a cercare di chiudere in fretta la partita, prima di soccombere inevitabilmente con il passare del tempo. Da valutare.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Lindisfarne

Altro riempitivo con dadi in cui si deve scommettere su tre zone diverse della mappa, puntando i dadi tirati e sperando di essere tra i primi nella zona indicata. Ogni zona richiede di puntare cose divere: dadi uguali, dadi alti, numero di dadi e così via. La meccanica di puntamento è carina e pare integrarsi bene con degli obbiettivi e delle carte luogo su cui si fanno punti. La durata e il costo sono contenuti, grafica e materiali gradevoli si uniscono a un tema vichingo carino, anche se appiccicato. Mi incuriosisce come giochino leggero: se riuscirò, ci metterò mano per capire se ne vale la pena. Da provare.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Magnastorm

Titolo interessante di maggioranze, sostanzialmente astratto, ma teso e non banale. Ha diversi spunti originali, pur risultando semplice nel suo svolgimento. Carina la corsa alla chiusura accumulando punti; interessante la meccanica di pagamento dei capitani e di svolgimento delle azioni sulla doppia griglia. L’interazione sulla mappa invece sembra più semplice e banale e non ha particolari elementi di interesse, al netto del clima che ruota spostando i settori in modo simile alle tempeste di Dune, ma più deterministico. Se la tensione della corsa è ben resa e tutto dovesse risultare ben controllabile e pianificabile, senza eccessive bastardate, potrebbe rientrare pienamente nei miei gusti - e nella categoria dei German medio-complessi che non durano troppo. Da provare.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Manitoba

manitoba copertina
Dal regolamento questo titolo, tutto italiano e a tema indiani d'America, appare un peso medio che si attesta poco sopra l’ora di durata. Sostanzialmente si compiono azioni selezionando i dischi colorati che formano il proprio totem, mentre gli altri giocatori possono fare una singola azione fra quelle del disco selezionato e tutti quelli saltati. Si tratta di un meccanismo simile a quello della rotella di Gerdts, in cui però tale rotella risulta variabile secondo le scelte del giocatore attivo. Tutto sembra lineare, pur risultando alla fine un gioco piuttosto profondo. Si tratta di un titolo che offre alcuni spunti interessanti, che potete leggere più approfonditamente nell'anteprima che ho scritto sempre qui in Tana. Spero di riuscire a provarlo in fiera per decidere se, eventualmente, acquistarlo. I materiali e la grafica sono gradevoli, ma si scontrano con un prezzo piuttosto alto. Da verificare.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Mini WWII

Prendete un wargame sulla seconda guerra mondiale per quattro giocatori; togliete Stati Uniti, Italia e Cina; liofilizzate la mappa in un insieme di quadrati e cerchi e avete questo strano gioco. Però, dietro una componentistica che ridefinisce il concetto di “ridotto all’osso”, il gioco pare esserci - e anche in modo interessante. Si tratta di un card driven di guerra senza tiro di dadi e con una durata più che accettabile. Insomma, a me attira parecchio: vedremo se saprà farmi innamorare.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Moorea

Giochino di carte in cui, a ogni round, i giocatori prendono una carta, fanno un’azione e poi scartano eventuali carte in mano se oltre un certo numero limite. Le carte permettono di comprare altre carte o “avanzamenti tecnologici” che permettono azioni bonus, punti aggiuntivi o altre facoltà varie (alzare il limite di mano, scegliere tra più carte quando si pesca, sconti per l’acquisto di carte costose, eccetera eccetera). Non mi pare di aver trovato nulla di particolarmente nuovo in questo titolo che tuttavia, nella sua semplicità di regole, potrebbe offrire tante opzioni tattiche interessanti. Se capiterà, sarò contento di fare un tentativo con questo giochino che, alla fine, mi ha lasciato un'impressione gradevole. Simpatico.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Neta-Tanka

Titolo di piazzamento lavoratori di cui lessi il regolamento all’uscita del Kickstarter. Il buon successo ottenuto l’ha migliorato molto per materiali e bonus estetici mentre gli extra che incidevano sulla giocabilità erano pochi, motivo per cui non partecipai al crowfunding (chiuso comunque con un buon successo di pubblico). Si tratta di un piazzamento lavoratori con catene di azioni consecutive e qualche buon twist. Possibili molte cattiverie (almeno così pare dalle regole) e necessita di una discreta pianificazione tattica. Gioco interessante che non è in cima alle cose da provare solo perché tanto arriverà ad amici dei miei gruppi di gioco per cui avrò altre occasioni di provarlo prima di decidere se prenderlo. Anche perché ad Essen sarà solo in demo. Interessante comunque.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Newton

Newton
So di essere di parte ma amo questi giochi. Meccaniche pulite e tante combo da dover incastrare. Gioco carte che potenzio se ne ho attivati gli effetti con carte precedenti, mi muovo su vari rami di un percorso a bivi che mi danno potenziamenti e bonus, incremento certe track che mi danno bonus al loro completamento. Combo su combo su combo da ottimizzare, gestire, temporizzare con il timing giusto. Ovviamente dal solo regolamento non si capisce quanto tutto questo sia gestibile, scorrevole e appagante ma per ora il gioco mi interessa molto e non vedo l’ora di provarlo! Alte aspettative da un titolo che mi pare una via di mezzo tra Marco Polo e Lorenzo il Magnifico e potrebbe equipararne la bellezza…

Voto personale: 8

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Pandoria

Si tratta di un gioco per molti versi simile a Carcassonne da cui eredita diverse cose. Al proprio turno si giocano tessere (due esagoni attaccati generalmente) per allargare la mappa o chiudere settori in modo da attivare uno scoring. Come in Carcassonne puoi anche piazzare tuoi omini sui terreni giocati. Ci sono però anche delle carte incantesimo a movimentare le cose e degli edifici da costruire e sovra-costruire per ulteriori punti. Per giudicarlo meglio andrebbero viste le carte incantesimo che però nel regolamento non vengono descritte per cui manca la parte più nuova e variabile del gioco. Rimango comunque poco attratto da questo titolo perché pare tutto abbastanza già visto.

Voto personale: 5

Voto oggettivo: 6

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Penk

Giochino di dadi simile allo Yahtzee per la meccanica ma con qualche twist interessante in più nella fase punteggio e soprattutto durante lo svolgimento dei turni. L’idea di pericolo data dalle righe completate dai giocatori che “bloccano” quelle incomplete degli altri e quella dei lanci falliti che bruciano una colonna sulle griglie di gioco danno pepe al titolo pur nella loro semplicità e potrebbero rendere questo giochino interessante e gradevole come riempitivo. Simpatico

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Prehistory

Prehistory: copertina
Gioco dalla meccanica interessante e parzialmente originale (secondo la quale piazzi cubi, poi li riprendi per colore e ci fai azioni non in base a dove erano ma in base al colore che hai ripreso). Secondo me molto probabilmente risulterà un mezzo pastrocchio poco controllabile e gestibile, se non a livello tattico, ma c’è sempre la possibilità che invece ne esca un titolo ben fatto, fresco e particolare. I materiali sono buoni, il tema fittizio ma attraente, se capiterà una partita di prova la farò volentieri e poi vedremo. Sicuramente non da comprare a scatola chiusa, ed infatti il Kickstarter all’epoca lo saltai senza eccessivi problemi. Vedremo.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Pulp Detective

Davvero faccio fatica a giudicare questo gioco. Si tratta di un filler di dadi in cui riuscire entro il tempo a disposizione e senza finire la riserva di stamina a trovare i 4 indizi per poi vincere il confronto con il criminale. Tutto con il tempo che scorre e la stamina che, pur essendo una risorsa fondamentale per trovare gli indizi, è anche una risorsa preziosa e limitata che, se esaurita, decreta la sconfitta dei giocatori. È un collaborativo per uno o due giocatori con meccanismi di Press Your Luck. Non il mio genere ma devo dire che il tema inusuale mi incuriosisce. Se capita, ci farò una partita visto anche la breve durata. Curioso.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Radetzky: Milano 1848

Gioco italiano edito dalla Post Scriptum che ci porta nelle mitiche giornate di Milano in cui la città si sollevò contro l’invasore austriaco. Si tratta di un collaborativo contro il gioco in cui dovremo combattere l’avanzata Austriaca muovendoci per i quartieri della città e giocando carte contro quelle estratte dal mazzo avversario secondo una logica di scontro sasso-carta-forbice. La prima fazione a conquistare 5 o più quartieri vince, in caso di pareggio vincono gli austriaci e perdono tutti i giocatori. Il titolo non appare nulla di particolarmente innovativo o complesso ma sembra girare discretamente e potrebbe essere adatto a partite in serate tra gamer meno esperti ed accaniti. Carino.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Raiatea

Raiatea: copertina
Nuovo titolo della Quined Games che ci porta in un’isola tropicale della Polinesia a concorrere per la costruzione di statue colossali. La meccanica di base è quella di Puerto Rico in cui i giocatori ad inizio round, in ordine di turno, scelgono l’azione da compiere tra quelle disponibili (sono carte azione prese da un mazzo) e la fanno con un bonus rispetto a tutti gli altri. Ci sono idee carine, molti bonus da ottenere e tracciati su cui salire. C’è una presenza aleatoria non preponderante ma neppure nulla in una serie di eventi che, però, si controllano e si sanno dal turno precedente. Tutto fatto piuttosto bene sebbene poi gli intrecci di gioco mi paiano un pelino troppo semplici rispetto ai miei gusti. Se possibile cercherò di provarlo, anche perché le idee carine ci sono e come genere è abbastanza affine ai miei gusti.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Railroad Ink Red/Blu

Gioco di gestione dadi personalizzati in cui si tirano dadi che rappresentano strade e ferrovie e poi si devono utilizzare per fare collegamenti su una griglia personale in cui le uscite collegate fra loro forniscono punti a fine partita. Il gioco è rapido, carino e con buoni materiali. Sfrutta delle plance plastificate su cui disegnare con i soliti pennarelli cancellabili. Esistono due versioni del gioco, la rossa e la blu, che si differenziano per le espansioni contenute e che possono essere anche combinate fra loro per aumentare il numero di giocatori. La scatola blu aggiunge fiumi e laghi che aiutano e collegano tra loro ferrovie e strade mentre la scatola rossa aggiunge vulcani e meteoriti che hanno effetti distruttivi. Se capita, concederò molto volentieri una prova a questo fillerino sia perché sembra molto carino sia perché potrebbe essere il giusto regalo da portare ai miei bimbi (una scatola per uno).

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Realm of Sand

Non so capire come possa funzionare a livello di flusso di gioco ma ho adorato e adoro Patchwork e questo gioco sembra proporre una gameplay simile ma più profondo. Si tratta sempre di scegliere dei pezzi “tipo tetris” da incastrare sulle proprie plance di gioco ma in questo caso ci sono alcune trovate interessanti che permettono di attivare bonus particolari tramite anche la rimozione/sostituzione di pezzi già piazzati. Non sempre complicare qualcosa lo rende migliore, anzi, ma il dubbio rimane e penso possa valere la pena di provare questo titolo in fiera per capire se siamo davanti ad un passo avanti o uno indietro rispetto al geniale gioco di Rosemberg. Da provare.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Reef

Giochino che segue l’attuale moda dei filler medi (sotto l’ora di gioco) con poche regole, buoni materiali e discreta profondità. Si tratta di titoli molto difficili da giudicare dal solo regolamento ma così ad occhio questo non mi intriga molto e nel caso specifico non mi impressiona neppure nei materiali. Detto questo anche Sagrada mi aveva lasciato le stesse impressioni ed invece, dopo una prova sul campo, si è dimostrato molto gradevole da giocare per cui… vedremo… Punto interrogativo.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Reykholt

Reykholt_illustrazione_copertina
Il nuovo titolo di Uwe Rosemberg sembrerebbe proporci qualcosa a metà fra Odino e Loyang. Dal primo prende il piazzamento lavoratori (con delle limitazioni date per colonne e gli spazi azione messi su una plancia centrale), mentre dal secondo prende la meccanica degli avanzamenti sulla track dei punti alla fine di ognuno dei 7 round di gioco. Per il resto tutto è demandato alle varie azioni disponibili che non vengono descritte nel regolamento e quindi sono difficilmente giudicabili. Sicuramente non mi pare ci sia nulla di notevolmente nuovo per cui, per quanto mi riguarda, non sono particolarmente attratto da questo titolo che potrò sempre prendere successivamente dopo averne saputo di più. Se però ci scapperà una prova, ben venga. Il gioco inoltre è dipendente dalla lingua per cui eventualmente va considerata l’attesa per una eventuale versione italiana. Personalmente attendo con maggiore ansia l’espansione de La Festa di Odino. Indifferente.

Voto personale: 6,5

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

River, The

Ennesimo giochino family dalla bella grafica e dalle meccaniche semplici ma efficaci per la DoW. Si prendono tessere da piazzare sulla propria plancia, si prendono risorse e poi si usano per costruire edifici che danno punti. Alla fine della partita si fanno punti anche in base ad alcune semplici regole di piazzamento delle tessere sulla propria plancia e per qualche altra cosina avanzata, oltre che per tutti gli edifici fatti. Francamente il gioco come family non è neppure brutto ma davvero nulla di nuovo e di un piattume allucinante. Un compitino ben svolto senza mezza idea nuova che sia mezza. Saltabilissimo.

Voto personale: 5

Voto oggettivo: 6

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Root

root-cover.
Gioco dalla grafica fumettosa che personalmente apprezzo e dalla profonda asimmetria. Rispetto al predecessore Vast questo presenta meno differenze in termini di regolamento ma fa comunque dell’asimmetria il suo punto di forza. Le 4 fazioni giocabili fanno azioni diverse e punti in modo differente, tuttavia possono tutte vincere nello stesso modo: con 30 punti o con una carta Dominio. Difficile giudicare un titolo del genere dalle sole regole ma per ora mi interessa molto e mi mangio le mani per aver saltato il Kickstarter (ai fortunati baker è arrivato ad agosto, comprensivo di espansioni). In rete se ne parla bene e l’ostacolo dell’eccessivo numero di regole e macchinosità che aveva Vast qui pare fortemente diminuito. Da provare!

Voto personale: 8

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 9

Scorpius Freighter

Gioco ben fatto e interessante in cui le carte che si hanno possono essere usate per compiere diverse azioni, per muovere la nave o essere migliorate fino alla versione più potente. Muoversi permette di commerciare ma impedisce alle carte di essere usate per fare altro nel turno. Si possono anche comprare merci da consegnare, comprare upgrade all’astronave o comprare equipaggiamento che ha diversi effetti e può essere usato una volta a turno. Dalla lettura delle regole tutto appare ben fatto e sembra funzionare. Resta da capire come giri poi la partita e se ci siano sufficienti elementi di interesse e di originalità per farlo uscire dall’anonimato dei mille altri titoli dello stesso tipo. Se ci riesco lo proverò molto volentieri. All'apparenza interessante.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Small Islands

Giochino di piazzamento tessere con obiettivi di round da risolvere per fare punti. Il gioco dura sol 4 round al termine dei quali che ha fatto più punti vince. Si pescano gli obiettivi (scegliendone uno tra quelli pescati) e poi a turno si piazzano tessere isola o la barca per piazzare le proprie case. Gli obiettivi stabiliscono quali edifici e risorse devono esserci per dare punti e quindi i giocatori tenteranno di creare queste condizioni sulle isole che si formano. Il gioco sembra carino ma non offre meccaniche particolari o interessanti. Un filler onesto ma che non spicca ai miei occhi. Trascurabile.

Voto personale: 6

Voto oggettivo: 6,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Smartphone Inc.

Smartphone Inc copertina
Stessa casa editrice del piccolo gioiellino Natives della scorsa Essen, questo titolo mi interessa molto a causa di alcune meccaniche originali e intriganti. Si tratta di un gestionale in cui dovremo sviluppare e produrre device tecnologici vendendoli poi in tutto il mondo. Alla fine vincerà chi ha fatto più profitti. La meccanica particolare è quella per cui tutte le azioni che compiremo nei vari turni vengono decise in segreto ad inizio round sovrapponendo fra loro due carte che riportano un numero variabile di icone (come le App del cellulare). Queste due carte (che svolgono le veci di uno schermo di un tablet dove abbiamo deciso cosa fare) mostreranno quindi un numero ed un tipo diverso di icone a seconda di come avrò sovrapposto le carte. Tutte le icone coperte produrranno beni, mentre tutte quelle visibili decideranno una serie di altre cose come la potenza di certe azioni, la quantità di punti sviluppo che potrò utilizzare per ricercare nuove tecnologie o il prezzo dei beni che dovrò vendere o comprare. Il resto del gioco anche pare interessante e sono molto curioso di capire quanto sarà valido il prodotto finale. Da provare.

Voto personale: 8

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Sonar

Per chi conosce Capitan Sonar questo promette di essere la versione per 2-4 giocatori semplificata e velocizzata. Per quanti invece non hanno mai provato il fratello maggiore si tratta di un gioco in tempo reale dove due sottomarini avversari si fronteggiano a colpi di siluri (1vs1 o 2vs2). I due equipaggi sono divisi da uno schermo che impedisce agli avversari di vedere le plance altrui e i capitani quando si muovono segnano sulla mappa davanti a loro dove vanno ma annunciano ad alta voce (per gli avversari) solo la direzione. L’addetto ai radar segna i movimenti avversari su un lucido che viene poi mosso sulla mappa per capire (ostacoli permettendo) dove può essere il sottomarino avversario. Spendendo energia si possono attivare i radar, che costringono l’avversario a dare informazioni sulla propria posizione, o i siluri, che colpiscono in un punto preciso e, se vi si trovano i nemici, fanno un danno (a due la partita finisce). Per ricaricare l’energia e resettare i movimenti sulla mappa (non si può passare nuovamente dove si è già passati) si può dichiarare l’emersione ma si rischia molto perché l’avversario saprà esattamente dove siete. La meccanica di gioco è semplice ma molto efficace e si è già vista nel gioco precedente. Questa versione ha tolto molte complicazioni che permettevano di giocare fino ad otto giocatori (quattro per team) ma che rendeva invece difficoltosa una partita in meno di sei persone (troppe cose da tenere sotto controllo). Personalmente trovavo il gioco precedente ottimo e caso mai dovessi decidere di prendere uno dei due prenderei quello per serate con numerose persone al tavolo. Consigliato a quanti hanno amato il primo e non sono mai più di 4 intorno al tavolo.

Voto personale: 7

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Symphony N°9

Symphony nr.9
Gioco di aste a tema musicale. I giocatori impersonano mecenati che finanziano musicisti e concerti. Durante sei round si fanno prima acquisti con un meccanismo di asta molto rigido e costoso che mostra il fianco a grandi bastardate. Poi c’è da realizzare un concerto su cui vanno puntati dei soldi a pugno chiuso. Se il concerto viene finanziato troppo o troppo poco, invece che dare ricompense a chi ha i suoi musicisti in esso, si pagano delle penalità. Con il giusto finanziamento si ottengono, invece, soldi come ricompensa, proporzionali alle risorse impiegate nel finanziamento ed ai musicisti posseduti. Devo dire che questo gioco era molto atteso da parte mia ma alla lettura delle regole sono rimasto alquanto deluso. È un insieme di meccaniche che proprio non mi fanno impazzire. Non è un gioco brutto ma non rientra proprio nel mio genere di titoli. Per me bocciato.

Voto personale: 6

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Tang Garden

Gioco di piazzamento tessere e combo per punteggi strani. Materiali bellissimi, meccaniche semplici, colpo d’occhio ottimo e meccaniche semplici. Francamente un titolo che appaga il mio senso estetico ma poco altro, almeno ad una lettura delle regole. Da capire dopo una prova sul campo quanto sia valido ma per ora non mi interessa più di tanto e dopo aver saltato il Kickstarter di grande successo ora salterò la demo presente ad Essen senza troppa fatica.

Voto personale: 6

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Teotihuacan

Teotihuacan city of gods copertina
A questo titolo ho già fatto una partita intera insieme all’autore Daniele (che ringrazio di nuovo). Quindi so già che è un gioco che ad Essen prenderò sicuramente perché mi è piaciuto moltissimo. In Tana è presente il mio articolo in merito per una descrizione dettagliata. Comunque per darne una breve idea direi che si tratta di un piazzamento dadi con una meccanica di “rotella mascherata” (tipo rotella di Gerdts) che mi ha colpito molto e che risulta tutt’altro che semplice da giocare bene, pur non essendo particolarmente complesso nelle regole. La partita scorre fluida e non dura neppure due ore. Must have.

Voto personale: 9

Voto oggettivo: 8,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 10

Thanos Rising

Collaborativo puro di gestione dadi. I giocatori devono lanciare e rilanciare dadi per collocarli sulle carte eroi e attivare i poteri che gli consentano di sconfiggere i vari cattivi in gioco prima che Thanos collezioni tutte le gemme dell’infinito. Il gioco è ben ambientato grazie anche alle illustrazioni molto carine e ad una statuina di Thanos che campeggia su una delle due plance. Il titolo però è semplice e non presenta particolari novità rispetto ad altri giochi simili. Sicuramente avrà il suo successo grazie all’ambientazione Marvel di sicuro richiamo.

Voto personale: 5,5

Voto oggettivo: 6

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

Treasure Island

Gioco interessante che con un’ambientazione piratesca vede da 1 a 4 pirati sfidare il famigerato Long John Silver. Long John ha seppellito il suo tesoro nell’isola e la sua ciurma vuole trovarlo. La particolarità sta nel fatto che per trovarlo non ci sono zone e movimenti predefiniti da fare sulla mappa ma ci si può muovere liberamente e cercare dove si vuole. Movimenti e ricerche sono fatte disegnando sulla mappa e segnando le aree di ricerca con un compasso. I giocatori possono sfruttare capacità particolari, movimenti e ricerche durante il loro turno mentre chi impersona Long John può disseminare indizi e false piste e fuggire dalla prigione in cui viene messo durante la partita a causa di eventi particolari. Il gioco sfrutta delle meccaniche peculiari e pare ben fatto. Inoltre la grafica ed il tema mi piacciono molto. Se riesco, vorrei davvero provarlo perché sembra interessante. Tengo d’occhio!

Voto personale: 8

Voto oggettivo: 8,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Trool Park

Giochino di costruzione di un parco divertimenti per Troll con poche regolette e qualche spunto simpatico. La cosa più inutile è lo scivolo con i rulli dei giocatori che praticamente prende il posto di una normale traccia segna-turni… capisco l’effetto scenico ma mi pare davvero una sciocchezza. Il gioco è un fillerino per famiglie che dura una quarantina di minuti ed ha discreta presenza di alea, soprattutto nella prima fase di scelta delle attrazioni da costruire che si fa in simultanea e fa ottenere l’attrazione desiderata solo al primo in ordine di turno tra i contendenti. Non mi pare ci sia realmente nulla di nuovo o di valido in questo titolo. Irrilevante.

Voto personale: 4

Voto oggettivo: 4,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 3

Tudor

Tudor: copertina
Era uscito qualche tempo fa su Kickstarter e mi ero quindi letto le regole. Si tratta di un gioco di maggioranze molto tosto e dalla forte interazione sulle aree di controllo (code in sala d’aspetto per accedere ai funzionari di corte cui chiedere favori). Il titolo non sembra male ed ha delle idee interessanti ma la sua freddezza, la meccanica di maggioranze molto aggressive ed una grafica che non mi piace (gli schermi con le mani su cui mettere gli anelli li trovo agghiaccianti) mi hanno fatto desistere dal fare il pledge. Se possibile però voglio provarlo in fiera perché potrebbe rivelarsi un bel gioco. Rimandato ad ottobre.

Voto personale: 7.5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 7

Underwater Cities

Sembra un gioco estremamente intrigante che unisce una facilità di regolamento a tanta profondità di gioco. Mescola la gestione delle carte e il piazzamento lavoratori (sempre carte) alla gestione risorse. Unico dubbio il fatto che appaia come un multi-solitario e come un titolo pensato principalmente per tre giocatori ma non è detto sia così e comunque nessuna delle due cose è necessariamente un difetto. Uscite le regole devo dire che si tratta di un gestionale di notevole peso con twist stuzzicanti e tante cose di cui tenere conto in partita. Spero davvero di riuscire a provarlo perché è molto interessante. Attraente.

Voto personale: 8,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 9

Valparaiso

Gioco di commercio basato su una meccanica di scelta simultanea e programmazione delle azioni per mezzo di carte azione da posizionare in sequenza di fronte a sé. Si gira per la mappa con mercanti e barca, costruendo avamposti e ottenendo benefici e pagamenti dagli altri giocatori che vi arrivano. Ci sono bonus da ottenere al raggiungimento di determinati obiettivi e tutto costa soldi da prendere tramite la vendita di merci. Materiali curati e buona grafica per un german asciutto che non sembra promettere nulla per cui gridare al miracolo ma che potrebbe risultare davvero ben fatto e carino. Non un capolavoro ma sicuramente promette bene e vale una prova sul campo.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 7,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

VektoRace

VektoRace copertina
Gioco di corse con automobili di cartone che si muovono per mezzo di “righelli” cartonati orientabili. Con regole molto semplici e lineari si possono però tamponare gli avversari, fare drift, sfruttare gomme e staccate estreme, insomma tutto il repertorio con una struttura essenziale ma che non sacrifica pianificazione e tattica. Sembra davvero intrigante sebbene i giochi di corse non siano in cima alla mia classifica di gradimento ed ancora meno quelli privi di mappa e/o tabellone come questo, si tratta di un titolo tutto italiano e con un prezzo davvero abbordabile. Da vedere.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8

Verona Twist

Filler di ambientazione shakespeariana in cui ogni turno due giocatori si sfidano l’uno a mantenere segreta all’altro la locazione della coppia di amanti celeberrima. Le meccaniche sono simili a quelle di Mr Jack in cui muovendo i personaggi a turno alla fine dei movimenti (tutti devono muoversi) si deve dichiarare se la coppia di amanti è insieme o separata rispetto alle due zone del tabellone (centrale e periferica). In base a tale dichiarazione l’altro può eliminare varie possibilità fino a trovare qual è la coppia prima della fine del gioco per vincere (o perdere in caso non ci riesca). Il gioco sembra carino e ben pensato ma mi pare scarsamente longevo, dello stesso genere ho già Mr Jack che ritengo un capolavoro di titolo con questa meccanica per cui credo proprio che non mi soffermerò su questo titolo che comunque non mi pare male.

Voto personale: 6

Voto oggettivo: 7

Indice di “appetibilità” ad Essen: 6

Walking in Burano

Si tratta di un fillerino di carte che dura 20/40 minuti. Al proprio turno si prendono da 1 a 3 carte casa da piazzare e prendere secondo determinati limiti e vincoli e si devono piazzare per attirare i turisti che danno punti per condizioni specifiche. Tutto già visto e davvero poco interessante. Non ci son twist in grado di farmi pensare sia un titolo degno di una prova per cui per me rimane lì. Marginale.

Voto personale: 4

Voto oggettivo: 5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 3

Walls of York

Walls of York
Gioco semplice di dadi e costruzione su griglia. Ogni turno si lanciano tre dadi che determinano il numero di edifici di ognuno dei tre tipi di costruzione che il perimetro di mura da costruire dovrà contenere. Dopo di ciò si tirerà un dado che indica la conformazione dei muri da costruire e tutti i giocatori, ognuno sulla propria griglia cittadina, dovrà piazzare i muri in quel modo (o in alternativa piazzerà un muro solo come vuole). Se si chiude un perimetro in modo da soddisfare la richiesta, si finisce per quella manche (e nei turni in cui giocherà chi ancora non ha chiuso si guadagnano punti). Quando hanno chiuso tutti finisce l’epoca (sono due epoche a partita) e si fanno punti per le monete raffigurate nel perimetro chiuso. Gioco semplice ed immediato che potrebbe risultare gradevole ma forse ripetitivo dopo poco. Non il mio genere comunque. Insoddisfacente.

Voto personale: 5,5

Voto oggettivo: 6,5

Indice di “appetibilità” ad Essen: 5

War of the buttons

Gioco di gestione e piazzamento dadi ambientato nell’omonimo famosissimo romanzo. Si lanciano i propri dadi contemporaneamente a tutti i giocatori e poi si piazzano nelle varie location per svolgere le azioni. Gli altri però possono scalzarci mettendo un numero maggiore di dadi (sempre dello stesso numero se messi insieme) o un numero uguale di dadi ma di valore maggiore. Lo scopo è comprare la sesta stella o costruire il proprio rifugio. Le location comprendono soldi, materiali, carte con vari poteri, ecc. ecc.. Alcune idee carine ci sono e sembra tutto girare bene. D’altra parte si parla dell’autore di Hansa Teutonica che per me è un capolavoro assoluto. Da testare.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10

Welcome to

Gioco quasi filler in cui si tirano dadi e scrivono i risultati su un foglio per incastrarli nel modo più munifico di punti possibile. Solo che in questo caso non si tirano dadi ma si girano carte da tre mazzetti diversi. In questo modo i risultati variano da un minimo di 0 ad un massimo di 15 (ma potrei ricordare male). Inoltre ad ogni numero girato da un mazzetto si accoppia il retro della prima carta rimasta nel mazzetto da cui si è girato il numero. I retro rappresentano azioni speciali facoltative che si possono fare scegliendo il numero corrispondente. Tutto serve a costruire casette su tre file il cui ordine numerico di costruzione deve essere necessariamente crescente e che è poi possibile suddividere in lotti più piccoli per massimizzare i punti che sono dati da tutta una serie di incastri e regole. Il gioco è molto carino ed ultimamente mi piacciono molto questi filler di incastro ragionato di risultati casuali. Se il prezzo sarà adeguato, penso proprio che lo prenderò. È già disponibile sul mercato un’edizione italiana (sebbene il gioco sia indipendente dalla lingua) a cura della Fever Games. Ad Essen sarà possibile prendere insieme al gioco anche una mini espansione e lo scoring pat. Molto interessante, calcolando che regge un numero qualsiasi di giocatori (tutti usano le stesse tre coppie di carte in contemporanea) penso proprio che lo prenderò.

Voto personale: 8,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 9

Wildlands

Wildlands: copertina
Si tratta del terzo titolo portato dal prolifico Wallace a questa Essen. Dopo Lincoln e Auztralia questo Wildlands propone un gioco di schermaglie fantasy tra fazioni avversarie su mappa. Tutto è sviluppato all’insegna di immediatezza e semplicità; a turno si giocano una o più carte che con i simboli contenuti permettono agli eroi, i cui simboli coincidono con quelli sulle carte, di fare azioni. Oltre ai classici attacchi in mischia, a distanza, le parate ed i movimenti, ci sono una serie di altre capacità particolari di ogni fazione e di ogni personaggio e tutti i blocchi ed i contro-attacchi del caso. Devo dire che nella sua semplicità questo titolo mi intriga perché potrebbe presentare una gestione del mazzo e delle azioni che, pur se molto semplice nel regolamento, può risultare profonda e divertente. Non è il mio genere di gioco ma spero davvero di riuscire a provarlo, perché potrebbe rientrare tra gli acquisti in fiera. Intrigante.

Voto personale: 7,5

Voto oggettivo: 8

Indice di “appetibilità” ad Essen: 9

Commenti

Azz... Se contassi le parole che compongono la Divina Commedia credo che scoprirei che sono in numero minore di quelle che compongono questo articolo. Complimenti per il lavoro e grazie!

Super Pennutoooo!!! :D

Bravo! Tanto di cappello!

Grandissimo lavoro, complimenti Carlo!

Lavoro fenomenale. Grazie milioni!

Grande pennuto!

Che super lavoro. Complimenti. Ho trovato diverse corrispondenze di giudizio su giochi di cui si è parlato poco, ma HUNS no dai, non me lo puoi castrare così :)

Ottimo, se ti capita, solo perchè li ho seguiti molto sul web, mi farebbe piacere che un esperto come te provasse Tang Garden ed Escape Plan (quest'ultimo forse non si può giocare ma lacerda ci sarà).

 

Tang Garden ci si prova, Escape Plan ne dubito....difficile provarlo in fiera

Utilissima.. grande lavoro!!

Grazie per l'utile riassunto.

Leggitelo qualche regolamento ogni tanto! ? A parte gli scherzi, gran lavorone, complimenti!

Grande sintesi. Grazie 

Te Carlo me rovini, quando leggo 'sti riassunti raddoppia le robbe che voglio compramme :-(

 

Ottimo! Grazie.

ma dove lo trovi il tempo per leggere 97 (!) regolamenti?

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