First Martians: anteprima Essen 2016

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura di informazioni repertie in rete e le conseguenti prime impressioni. In nessun modo ha valore di recensione. Il gioco non è stato presentato ad Essen.


Quattro anni dopo il suo Robinson Crusoe: Adventure on the Cursed Island, l'impronunciabile Ignacy Trzewiczek ci propone un nuovo survival game cooperativo.

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La seguente anteprima è basata sulla sola lettura di informazioni reperite in rete e le conseguenti prime impressioni. In nessun modo ha valore di recensione. Il gioco non è stato presentato ad Essen.

Quattro anni dopo il suo Robinson Crusoe: Adventure on the Cursed Island, l'impronunciabile Ignacy Trzewiczek ci propone un nuovo survival game cooperativo.


 Rispetto al predecessore, in First Martians: Adventure on the Red Planet cambia la durata -più contenuta- sui 60-90 minuti e l’ambientazione. Anziché  su un’isola, questa volta ci troveremo ad affrontare le insidie di un primo insediamento umano su Marte: Medico, Geologo, Biochimico ed Ingegnere dovranno usare tutta le  proprie competenze scientifiche per riuscire a portare a termine la missione.

 Conserva invece il numero dei giocatori (2-4) ed il motore di gioco, con le azioni che possono essere effettuate a colpo sicuro, utilizzando due segnalini personaggio (e tenete conto che ogni giocatore ne ha due ogni turno) oppure tentando la sorte, usando cioè un solo segnalino personaggio (e quindi potendo effettuare più azioni per turno), ma tirando dei dadi dedicati che porteranno, oltre alla  possibilità di fallire e di ferirsi, nuove possibili conseguenze sotto forma di Avventure.

L'autore, da sempre impegnato nella creazione di giochi che siano in grado di raccontare storie, è stato nel frattempo folgorato dai lavori di due suoi colleghi ed ha quindi deciso di provare ad integrarne alcune parti.
Sto parlando di Pandemic Legacy e di X-COM. Del primo, Trzewiczek ha compreso le potenzialità narrative di un sistema a campagna che sia in grado di coinvolgere i giocatori in scelte le cui ripercussioni si potranno propagare per il resto del gioco, piuttosto che per il resto della partita. Del secondo ha deciso di sfruttare lo strumento dell’applicazione per smartphone per ottenere questa potente immersione. Sarà quindi l'app a gestire e soprattutto a ricordare, anche fra uno scenario e l'altro, tutte le scelte effettuate da giocatori quando Eventi e Avventure li porranno di fronte ad un bivio, facendo riaffiorare le conseguenze di quelle decisioni e magari attivando una catena di conseguenze via via più nefaste.
Riporto un esempio:

- una Tempesta di sabbia si avvicina: volete dedicare tempo ed energie a mettere in sicurezza alcuni strumenti?
- No
- (due turni dopo) Ricordate la tempesta di sabbia? Uno dei vostri pannelli solari sta funzionando male a causa dei granelli insinuatisi nell'apparecchio (-2 al Livello di Energia). Volete ripararlo?
- No
- (magari nel successivo scenario della stessa campagna) Il pannello ha smesso di funzionare. Finché non lo riparerete il livello massimo della vostra energia sarà X (e da quel momento in poi, ogni turno, l'app vi chiederà se avete o meno riparato il pannello).

Dai pochi screenshot dell’applicazione possiamo dedurre alcune notizie piuttosto interessanti. Innanzitutto avremo più modalità di gioco, cosa che aumenterà di sicuro la longevità del titolo (se non bastasse già il sistema randomizzato dei numerosi eventi). Potremo giocare una delle tre campagne a scenari sequenziali (Lost Signal, New Life e Project “Phaseshift”), scegliere di risolvere singole missioni, suddivise e tematizzate in Sopravvivenza, Scoperte Scientifiche ed Esplorazione o usare la modalità Open World (che credo potrebbe essere molto vicina ad un esperienza tipo sandbox). L’applicazione ci permette poi di scegliere il livello stesso delle missioni, accedere ad una modalità “esperto”,  usufruire o meno di consigli durante la partita e usare una funzione di autosave.

Accanto a questa sferzata digitale, resterà comunque una bella componente analogica con dadi, carte, segnalini e token vari, oltre chiaramente al board.
Ma l’app sarà comunque indispensabile e non esisterà una versione del gioco che possa funzionare senza, cosa che ha scatenato la consueta lotta fra pro e contro.

PRIME IMPRESSIONI

È difficile poter valutare questo gioco dalle poche informazioni che si possono reperire. Attualmente esiste una breve intervista all’autore, una pagina internet con un teser ed alcuni articoli che ne parlano senza anticipare molto, una pagina FB e una manciata di topic su BGG, molti di quali incentrati proprio sulla spinosa questione dell’applicazione. Il gioco addirittura non è stato presentato ad Essen, avendo l’autore preferito rifinirlo e testarlo ancora prima della pubblicazione.

Nonostante questo, le mie personali aspettative sul titolo sono molto molto alte. Da amante di Robinson Crusoe, non posso non fantasticare sulle nuove avventure che il giovane polacco può averci preparato. Il sistema, per quanto articolato e di non facilissimo approccio (viste le numerose eccezioni) è ormai solido ed auspico un ulteriore affinamento in questo nuovo titolo. L’introduzione dell’applicazione come gestore degli Eventi e soprattutto delle conseguenze è per me la ciliegina sulla torta: permetterà a tutti, al tavolo, di essere sorpresi ogni volta da quel che succederà ed eliminerà al tempo stesso una buona parte di “tempo morto” speso a dover estrarre e rimischiare carte e aggiungere e togliere segnalini, rendendo la partita una vera e propria esperienza. E potrebbe essere, chissà, un nuovo modo per concepire una specie di Legacy non del tutto compiuto, dove può essere eliminata la “spaventosa” parte del distruggere il gioco man mano.

 

 

Commenti

Applicare una App ad un Legacy non può essere così male: i due "difetti" (l'obsolescenza della tecnologia e il danneggiamento del materiale di gioco) non si sommano, conservando i vantaggi e, magari, come MarcoC ci fa notare, riesce ad eliminare del tutto il principale difetto dei Legacy.
Immaginare un gioco dove l'intera evoluzione scientifica e/o la storia possa venire divisa in più partite, potendo evitare di tagliare parti per stare nei tempi previsti da una partita, e fornendo al contempo la soddisfazione della vittoria più volte nel corso dell'esperienza... non è affatto una cattiva idea.
Chissà se la sviluppa bene. A me Robinson Crusoe non ha fatto impazzire, anche se ho apprezzato la parte narrativa del gioco. Qui anche il tema mi piace molto.

Come per linx Robinson mi è piaciuto senza entusiasmare e visto l'alto costo al momento non l'ho ancora comprato. A maggior ragione sono rimasto fermo attendendo info su questo Martians che ha un tema molto gradito e la presenza della App che potrebbe avere un impatto molto gradevole. Non sono un avverso alla tecnologia nel GdT quando aiuta. Il mio problema invece è la lingua! Robinson e quindi anche Martians sono giochi fortemente narrativi. Marco, che tu sappia, ci sono accordi in ballo per una localizzazione?
Senza versione ITA io sono fuori causa compagnia di gioco poco propensa all'inglese

Purtroppo non sono a conoscenza di accordi per la localizzazione. E' anche da considerare il fatto che, essendo un cooperativo puro ed essendo le informazioni a disposizione di tutti, basterebbe uno che sapesse un po' di inglese per aggirare il problema. D'altra parte sono ben consapevole che grossa parte del gioco sarà l'immersione nell'atmosfera generata, cosa che potrebbe comunque perdersi non conoscendo la lingua.

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