Lo so che sotto sotto hai apprezzato la mia prestazione Atreides😂
Se volete, potete leggere anche i resoconti delle Gobcon 2018, 2019 e 2020. Così, se non avete riviste sottomano mentre smaltite i pasti di questi tre giorni.
Un venerdì di inizio febbraio decine e decine di bambini dentro, spaesati, carichi come esuli, vestiti poco meglio si riuniscono nell'ex colonia Fiat di Torre marina a Massa per passare tre giornate di intensa attività ludica.
Ed è subito 1935.
La torre muove ad elle e può saltare. Tre anni.
(A proposito: avete avuto modo di ammirare la struttura elicoidale delle stanze della torre, aperte internamente su un impressionante pozzo di una cinquantina di metri, il tutto ancora con gli arredi dell’epoca? Diavolo, Io no!)
Il venerdì è stato caratterizzato dal freddo del locale destinato a noi goblin, il teatro: poco da difendere, insomma. Mal di gola a parte, ci siamo attrezzati e dove non arrivavano i giacconi, arrivava l’afrore emanato dalle ascelle dei presenti.
Ci è voluta qualche ora più del necessario, insomma: ma poi è stata Gobcon.
Cinque storie di giochi da tavolo
Il Trono di Spade
Odk nicchia , ci pensa; poi il signore dei Tyrell mi rassicura. Tempo cinque minuti e piazza le sue pedine verde smeraldo nel territorio di cui sopra. Con un consiglio: vai e rompi le palle ai Baratheon di casa Sparacca, su a nord. Il buon signore di Dorne, che nel gioco del trono di questa partita sembrano inutili come lo erano inutili nella serie tv, vorrebbe guardarsi le spalle da kopalecor Targaryen, oltre il mare stretto. Ma si lascia convincere.
I Baratheon se la legano al dito e legnano le truppe dei Martell; kopalecor ne approfitta: sfodera i suoi draghi, prende Lancia del Sole e ha la brillante idea di non lasciarci nemmeno un segnalino potere. Camillo se ne accorge, ma sornione non dice niente.
A nord, lontano, gli Stark fanno quel che gli pare. Provano a invadere Essos per vincere, vengono respinti. Sembra pari, con la casata dei draghi. Ma Camillo ridacchia. Perché sa.
Per farla breve: alla fine gli Stark si prendono tutto a seguito di una serie di errori indecenti. Ma almeno Darcy e kopalecor non sono Benioff e Weiss.
Night of the ninja
Lo. Hanno. Detto.
Il quinto, un sempre infido Stoppardi, è venuto fuori poco dopo: è fatta.
Camillo è addormentato. Tocca a lui sfoderare la sua carta assassinio ninja. Socchiude gli occhi, guarda velocemente il tavolo. Ci guarda tutti; poi uccide me.
Dune
Dopo tre round pirotecnici (se non altro a confronto con la noia furente del libro) e quattro di terrificante stasi che si sono protratti per buona parte del pomeriggio, l’innaturale triplice alleanza Atreides-Harkonnen-Gilda scandalosamente guidata dai bluff dei primi impantatana contro la strenua difesa di Fremen e Bene Gesserit supportata economicamente dalle mie truppe imperiali (sebbene con ben pochi soldi, visto che proprio Shaddam IV è l’oggetto dei maghetti malefici di Paul Atreides detto Muad’dib detto lo stronzetto), ecco che all’alba dell’ottava tornata di gioco il vermone delle sabbie porta con sé il nexus e la possibilità di scompigliare le carte.
Gli annoiati Fremen di kopalecor e il Bene Gesserit decidono di chiuderla: scaricano l’esausto imperatore e si agganciano ai lunghi capelli mefitici dell’erede di casa Atreides. Non hanno fatto i conti con l’ordine naturale delle cose, perché i sardaukar (che non sono entrati in campo perché le regole avanzate magari un’altra volta, ecco) stanno molto meglio con Harkonnen e Gilda imperiale. Si sa.
Non parlo di buoni e cattivi, sia chiaro, perché in Dune i personaggi che non prenderesti a schiaffi si contano sulle dita di una mano dopo una partita a Tatamokatsu (chiedete lumi a Gotcha, nel caso); ma trionfare al decimo turno, alla facciaccia degli ex alleati ingrati, appena prima della cena ha un sapore molto particolare. Soprattutto se si è a pochi chilometri dalla Spezia.
Telesketch
Pera. Pera. Pera. Muccico dal naso.
Applausi.
Battlestar Galactica
Io ho giocato un solo turno. Uno.
Il secondo salto è indegno, un altro tre dopo una serie di carte “crisi” del tipo “Hai trovato le camole nell’armadietto con la farina di tipo zero” o "Nell'alloggio del viceammiraglio trovi due calzini spaiati".
Io ho giocato due soli turni e ho già perso.
Sava Starbuck chiacchiera, chiacchiera, chiacchiera che nemmeno Martino: il prototipo del giocatore alfa che porta a spasso la mandria di gente alla prima partita. Io, che peraltro sono in cella, ho un pelo di esperienza e so da me che posso solo rivelarmi.
See you on the Resurrection.
La partita del secolo
Vania è sicura di sé, agguerrita, spavalda. Prova a distrarci con la parlantina, ma non sembra funzionare troppo. Non co me, almeno.
Christian per distrarci scuote all’aria gelida dei bocchettoni i suoi capelli fucsia, cosa per inciso piuttosto ironica per uno che arriva da Moretta. (Due giorni dopo avrebbe detto che loro in associazione ne usano un'altra versione, ma la cosa sa di scusa posticcia.)
Sava è il solito spaccone, tronfio come chi sa di poter vincere, ma sente il bisogno di strafare.
Io a casa con mia moglie le perdo tutte, ma lei è un fenomeno; penso invece che i miei avversari mi stiano sottovalutando. (Vania ride della cosa, ma so quello che dico.)
Guardo i miei avversari ancora un'ultima volta. Viene girata la prima carta.
Per dieci minuti nel teatro volano solo parolacce, urla, poltrone rosse, bottiglie verdi, minacce di fantasmi usati come supposte.
Le pagelle, perché se no che report della Gobcon sarebbe?
Voto nove al caffè della colazione. Faceva schifo, eh: ma come liquido antigelo era ottimo.
Voto otto a Specie Dominanti, sempre un capolavoro, purché giocato con un palo nel deretano come me che rompe le palle a chi pensa troppo.
Voto sette a Christian che ogni cinque minuti offriva caffè a tutte le persone nel raggio di diciotto metri da lui, cosa che potrebbe spiegare il record di adesioni alla sua affiliata.
Voto cinque a Deep Sea Adventure: lo avevo già provato, gli ho dato una seconda possibilità. Va bene che la versione tarocca costava poco e niente, ma se volevo un push-your-luck che ti condanna già alla seconda mossa chiedevo il bis della scaloppina del venerdì sera.
Voto quattro a Tania che ci porta i pop corn al tabasco mentre giochiamo con la mia copia di Battlestar Galactica.
Voto tre a Sbam!, Fun facts e Feed the kraken: siamo d'accordo che molte volte è il tavolo a fare il gioco; ma non è che possa fare miracoli, ecco.
Voto uno a quelli che si siedono, ascoltano la spiegazione e poi si rialzano, costringendo gli altri a dover risistemare tutte le tessere di Tiletum per giocare in uno in meno. Però oh, s’era fatto tardi e dovevo ripartire, scusate.
Voto zero a chi piega le carte dei giochi prestati. Vi meritate i riscaldamenti spenti.