Bella anterpima. Su Afaos aveva avuto quel famoso problema di bilanciamento e Mythotopia non era poi un granché, speriamo Wallace abbia fatto tesore delle esperienze passate e che questo terzo capitolo sia il gran gioco che ci si aspetta da lui.
N.B.: questa è un'anteprima, nasce dalla sola lettura del regolamento, quindi non ha in nessun modo valore di recensione!
A Handful of Stars (AHoS) chiude la trilogia di Martin Wallace cui precedono A Few Acres of Snow e Mythotopia. Come precisa il regolamento, se già conoscete questi due giochi, avrete già familiarità con le meccaniche di AHoS.
Il gioco comincia posizionando casualmente i 36 sistemi planetari sul tabellone composto da altrettanti spazi connessi fra loro. I sistemi si dividono in abitabili e non abitabili. I primi faranno fare più punti e serviranno per costruire le flotte da guerra, i secondi saranno più ricchi di risorse.
Nel gioco troveremo 4 tipi di risorse: Energia, Materia, Popolazione e Ricerca. L'Energia serve per muovere le proprie armate (un punto è necessario per muovere una flotta lungo una connessione). La Materia ha due usi, il primo in combattimento servirà per aumentare la vostra forza, il secondo, per costruire flotte e basi stellari. La Popolazione è anch'essa necessaria per costruire flotte e basi stellare, ma anche per colonizzare nuovi sistemi planetari. La Ricerca è infine necessaria per acquistare nuove carte tecnologia.
Scopo del gioco è terminare la partita con il maggior numero di punti vittoria, conquistabili espandendosi verso nuovi sistemi ed acquisendo nuove tecnologie. Il proprio pianeta di origine da 7 punti vittoria, ogni colonia 5, ogni avamposto 3.
Il giocatore attivo di turno può svolgere due azioni (anche uguali fra loro), dopodiché pesca carte fino ad averne nuovamente 6 in mano. Quando il mazzo di pesca si esaurisce, si mischia la pila degli scarti per formarne uno nuovo.
Questa azione è molto importante, perché scandisce anche il passare dei turni e quindi la fine della partita. Ogni volta che un giocatore forma un nuovo mazzo con la pila degli scarti, avanza di uno spazio il segnalino della shuffle track e a seconda del numero di giocatori, la partita terminerà quando verrà raggiunto il 14 in 2 giocatori, 18 in 3 e 20 in 4. È comunque permesso un turno a tutti gli altri giocatori cosicché alla fine tutti abbiano svolto un pari numero di turni.
Si ha a disposizione un ventaglio di azioni che richiedono la spesa di alcune risorse. Le carte nella nostra mano possono avere uno o più simboli corrispondenti e vengono scartate come spesa. Nel caso siano presenti più simboli sulla carta, ne viene scelto uno solo.
- Costruire nuove unità: con una singola azione si possono costruire una o due unità al prezzo di un punto Materia e un punto Popolazione ciascuna. La scelta è fra una flotta avente forza 3 e con la possibilità di muoversi fin dall'inizio della partita o una base stellare avente forza 5, ma che necessita della tecnologia apposita per potersi muovere. È possibile costruire unità militari solo sul proprio pianeta madre o su una colonia.
- Muovere le flotte ed ingaggiare combattimento: il limite al movimento è dato dalle proprie risorse in mano. Muovere un'unità militare lungo una connessione costa un punto Energia. Se il movimento termina su un sistema dove sono presenti unità nemiche o su un pianeta neutrale con forze aliene, comincerà un combattimento.
- Colonizzare un sistema (dove ci sia una propria unità militare e nessuna colonia o avamposto nemico): al costo di 3 punti Popolazione si può piazzare una colonia (3 punti vittoria), al costo di 1 punto Popolazione un avamposto (1 punto vittoria). Nel caso sia presente già un proprio avamposto, è possibile trasformarlo in colonia al prezzo di 3 punti Popolazione e salendo di 2 punti vittoria.
- Acquisire una carta tecnologia: spendendo il costo richiesto in punti Ricerca è possibile prendere una carta tecnologia e metterla nella propria pila degli scarti.
- Piazzare una carta in riserva: nella propria plancia si hanno a disposizione 2 spazi su cui poter piazzare carte in modo da renderle disponibili nei turni futuri come se fossero in mano.
- Scartare carte: si possono scartare una o più carte.
- Rimuovere una carta dal gioco: si può scegliere una carta dalla propria mano o dalla riserva in modo da assottigliare il proprio mazzo e rederlo più efficente.
- Usare l'effetto di una carta azione: alcune carte hanno la dicitura Azione e possono essere usate seguendo quanto scritto nel testo.
- Passare: se non si ha nulla di meglio da fare.
Finito il combattimento il giocatore vincente perde metà delle sue unità militari arrotondate per difetto (su 5 unità ne perde 2), mentre il giocatore sconfitto perde metà delle sue unità militari arrotondate per eccesso (su 5 ne perderà 3) ed in più dovrà ritirarsi verso il/i pianeta/i più vicino alla zona del combattimento senza dover spendere energia. Se le unità si trovano impossibilitate a ritirarsi vengono distrutte. In caso di vittoria dell'attaccante, il difensore dovrà rimuovere il proprio segnalino pianeta madre, colonia o avamposto dal sistema planetario. Per poterlo colonizzare, si dovrà comunque spendere un'azione apposita. In ogni caso il difensore ha diritto a pescare carte fino a tornare ad averne 6 in mano.
A Handful of Stars è attualmente preordinabile al prezzo poco concorrenziale di circa 80 euro spese di spedizione comprese. Si tratta dell'ultimo gioco prodotto dalla Treefrog Games e ne verranno prodotte solo 2500 copie. I diritti sulla meccanica del gioco sono comunque stati venduti alla FFG, ma non si sa nulla su quello che ne verrà fatto, che sia una ristampa o un rimodellamento simile a quanto accaduto per A Study in Emerald.