IDEE LUDICHE intervista Matteo Boca, l’uomo delle “recensioni minute”!

Oggi a Idee Ludiche (www.ideeludiche.blogspot.com) un’ intervista esclusiva a Matteo Teoho Boca da Galliate (NO), l’autore delle irresistibili “recensioni minute” (youtube) che stanno spopolando sul web!

Giocatori

Oggi a Idee Ludiche (www.ideeludiche.blogspot.com) un’ intervista esclusiva a Matteo Teoho Boca da Galliate (NO), l’autore delle irresistibili “recensioni minute” (youtube) che stanno spopolando sul web!

Ciao Teo, raccontaci di te e di come ti sei avvicinato al mondo del gioco da tavola.

Non ti saprei bene dire, sono sempre stato un giocatore per vocazione. Principalmente, grazie alla luuuuunga esperienza in oratorio, quando penso alla parola giocare, vado subito con la mente al giocare fisico, all'aperto, piuttosto che al boardgaming. E' vero però che amo le sfide e il confrontarmi con avversari che vorrei fossero sempre più forti di me; per questo ho sempre voluto sperimentare giochi nuovi durante le fiere del fumetto, o incontrarmi a casa di amici per serate ludiche; ho anche un passato da giocatore Magic da fare invidia a qualsiasi alcolista anonimo: ben 3 volte sono ricaduto nel tunnel del “voglio diventare professionista”.
Quindi, per tornare alla tua domanda, facciamo che identifico con l'inizio del Magic il mio esordio come “giocatore da gioco da tavolo vero e proprio”: ergo a 13 anni.

Tu coltivi anche molte altre passioni: sport, cucina, musica, ludoteca… come riesci a conciliare il tutto, e quanto tempo dedichi in particolare al gioco da tavola?

Urca, domanda difficile. La soluzione è che non mi fermo. Cioè, non che io sia frenetico nella mia vita, anzi mi sento davvero poco stressato. Però non mi siedo mai su un divano, giusto per capirci. Quando ho tempo libero, VOGLIO impegnarlo in qualcosa. La mia idea è che più cose riesco a provare, più chance ho di trovare la mia vera strada, quella in cui davvero posso fare la differenza.
Come tabella di marcia, posso dire che la cucina occupa l'ora e mezza del “dopo lavoro”, il basket è fisso 3 sere a settimana (decise dalla società ovviamente! Hahaha) nel dopocena, nei weekend punto a lavorare di più sui prototipi dei miei giochi (se sono senza ispirazione, allora mi costringo al playtest che fa sempre bene) ed eventualmente alle mie Recensioni Minute (se ne ho l'ispirazione). Mercoledì sera, fisso invece in Ludoteca Galliatese! Con la fatica che ci è costata!!! La musica e lo studio... si inseriscono in ogni altro spazio in cui voglio svagarmi!
Per il boardgaming, possiamo dire che, sommato gioco nel mondo reale, nel mondo virtuale e prototipazione, sono sulle 12 ore settimanali. Se sembra tanto, sappiate che a me sembra davvero poco, spesso avrei voglia di provare questo, rifare una partita a quell'altro per fare di meglio... ma ho imparato dalla seconda ricaduta nel tunnel Magic a regolamentarmi.

Vediamo di conoscere meglio i tuoi gusti in fatto di giochi: quali sono i tuoi titoli preferiti?

Intanto eliminiamo i giochi coi dadi. Se il gioco ha un dado, al 90% non mi piacerà. Si salvano quelli come “I castelli di Borgogna”, “Kingsburg”, “Troyes” “Cyclades” in cui il lancio di dado può essere mediato, modificato. Allo stesso tempo però non mi entusiasmano veramente.
In ordine quindi sparso, i miei 10 preferiti sono: Agricola, Puerto Rico, Glen More, Race for the Galaxy, Dominion, Hive, Quarto, Coloretto, Trajan e i Principi di Firenze. Adoro però anche quelli super rilassati tra cui annovero come migliori 10: Saboteur, Rock and Balls, Jungle Speed, Dixit, Nuns on the run, Ubongo, Riff Raff, Schiacciamosche, 6 Nimmt!, Insalata di Scarafaggi.

Tu “vivi” l’universo ludico a tutto tondo, ma quale aspetto ti appassiona maggiormente? Chessò, Play test, gioco puro e semplice, ideazione, game design?

Quello che più mi piace è l'esperienza che dà il giocare vero e proprio. La ricerca quindi che metto nel design, che provo a trasmettere nei prototipi e il mio pormi davanti a scatole nuove va proprio in quella direzione. Un gioco voglio smontarlo per capire come riesce a raggiungere lo scopo che si è prefissato. In che modo vuole coinvolgere i giocatori e a quali giocatori si rivolge. In molti titoli infatti vince chi ha più punti, ma ognuno ha un suo percorso da intraprendere; in alcuni casi il gioco “livella” tutti i giocatori dando ad ognuno le stesse chance di riuscita, in altri invece un giocatore più esperto ha un vantaggio tangibile su quelli alle prime armi, in altri ancora invece c'è una strategia rotta, che, intrapresa, porta quasi inevitabilmente ad una vittoria. Queste strade possono essere percorse con tempi di attesa lunghi tra un giocatore e l'altro, tramite elevata interazione diretta, tramite pressione data da una clessidra.... quello che a me piace è il dopo partita quindi, il ripercorrere tutte le fasi per capire cosa ho fatto e come l'ho fatto.

Hai partecipato a parecchi concorsi italiani come il “premio Archimede” ed il “miglior gioco inedito” di Lucca, come reputi queste esperienze? Le consiglieresti?

Intanto comincio con il dire che sono due mondi molto diversi tra loro. Il Premio Archimede cerca una meccanica, un gioco, un'idea che sia innovativa e che abbia una profondità nelle scelte molto ben strutturata. Il Gioco Inedito invece vuole trovare un titolo che sia molto fresco da padroneggiare e che stia all'interno di vincoli molto severi, a partire dal tema.
Disclaimer: io non sono autore (almeno, non ancora! Ahahahah) e quindi non prendete tutto per oro colato, ma “cum grano salis”. L'inventare un gioco non deve essere orientato ad un concorso, né tantomeno deve essere buttato lì per avere la chance di parlare con un possibile editore. Le giurie, di fatto, lavorano e, in quanto lavoratori, vanno rispettati. Ascoltando i commenti a diversi titoli presentati ad entrambi i concorsi, ho capito che in tanti partecipano buttando lì la loro idea che non hanno nemmeno testato loro stessi. Sono conscio del fatto che, ad esempio nel Gioco Inedito, il tempo sia molto poco per arrivare ad un playtest e design completo, ma deve comunque essere tutto ben strutturato. Penso che il test del gioco con gli amici debba essere solo il 30% del playtest totale. Il 50% dovrebbe essere fatto con sconosciuti, con persone che non hanno alcuna remora ha dirti “il gioco è orribile”. Il restante 30% va invece fatto addirittura con persone con cui nemmeno interagisci, gli lasci il manuale e guardi loro giocare (fondamentale un buon regolamento!!). Il 10% invece va fatto con chi conosce le statistiche!
Quindi, consigliati i concorsi come struttura in sé, ma non bisogna parteciparvi a cuor leggero. Piuttosto sistemate un'idea bene, lavoratela e siate obiettivi su di essa: se a voi piace tantissimo ma agli altri no, allora preparatene un'altra da inviare, quella la tenete sulla vostra mensola e ci giocate voi.

Come è nata l’idea di realizzare le tue famose “recensioni minute”?

Famose è parola grossa, mi fai arrossire (ma a chi la voglio dare a bere!).
L'idea è nata da un processo. Ho notato che ogni volta ci si sedeva ad un tavolo, oppure ci fosse un giocone all'aria aperta, le persone volevano che fossi io a spiegare le regole, dicevano che risultavo chiaro e coinvolgente, tanto da iniziare a domandarmi se non potessi esportare questo servizio anche per chi non poteva avermi a portata di mano. Su YouTube esistono però già dei bravissimi tutorialist, penso ad Alkyla, il piccolo Hayden Teeter e Tom Vasel (vabè, Hayden è nella top3 perchè è bravissimo per l'età che ha!) e duplicare le proposte non giova a nessuno. Mi son detto: Perchè le persone dovrebbero voler ascoltare due volte un regolamento? E perchè dovrei far chiudere il canale ad Alkyla perchè io sono molto più bravo? (ahahahahah, vabè gli avrei concesso dei featuring ovviamente). Ma soprattutto: perchè devo spararmi 20 minuti di spiegazione per capire che magari un gioco non mi piace alla fine di essi? Ecco quindi l'idea di condensare idea generale del regolamento, materiali e una piccola valutazione sul tipo di giocatore a cui è rivolto un titolo, in circa 3 minuti. E' quello che spesso una persona cerca: ovvero il prendere in mano una scatola e capire se può valer la pena portarsela al tavolo. D'altra parte, la quarta di copertina di un libro è spesso utile per decidere se portarlo alla cassa o no!

Progetti futuri e sogni nel cassetto?

Non saprei dire, non riesco mai a fare progetti su di me a lungo termine. Di solito prendo in mano un'idea e ci do dentro al 100% per un po', poi mi fermo e guardo con obiettività la cosa. Se vale la pena continuare, allora non mi arrendo, altrimenti, senza paura, strappo tutto e parto da un'altra parte.
Al momento quindi ciò su cui sto lavorando è sicuramente il progetto “Recensioni Minute”, voglio che diventi un bel supporto per la comunità italiana.
Ho in previsione un paio di talk su argomenti non ludici in cui avrò il compito di “far giocare” l'assemblea per far passare dei concetti; ti dirò, mi piace molto come idea, quella di interagire con un pubblico non ludico per convincerlo a giocare. Sarà un'occasione per mettermi alla prova con gente probabilmente meno propensa di quella che ho trovato finora nei vari ambiti, tipo GalLUG e similia. Non mi spiacerebbe farlo con costanza (se riesco, chiaro!). In ultimo, ho in piedi due prototipi che spero vedano la luce come giochi veri e propri prima o poi. Non voglio però arrivare alla pubblicazione a tutti i costi, come ho detto prima, preferisco che i giochi siano riconosciuti come validi e solidi in primis. Se ciò coinciderà anche con la possibilità di pubblicazione, ben venga!
Ah, poi vorrei giocare in NBA, quindi conto di crescere almeno 30 centimetri in altezza e ringiovanire di almeno 5 anni, ma questo esula un po' dal mondo ludico e non vorrei annoiarvi sul come ho intenzione di fare... Ciao e grazie Mr Max!!

Grazie a te Mr Teo, è stato un vero piacere poter fare quattro chiacchiere con te!

Ci si vede al mercoledì in Ludoteca Galliatese!