Intervista doppia tra Rob Bartel della Famous Games e il goblin WarioPunk




A seguito della
collaborazione che la Tana dei Goblin Forlì Cesena
ha avuto con la Famous Games Company,
Rob Bartel mi ha richiesto un'intervista.

Approfittando
dell'occasione ho rigirato l'intervista all'intervistatore facendo un po' di
domande sulla sua ditta, su come è nata e sui progetti futuri.

Di seguito riporto
l'intervista:

Giochi




A seguito della
collaborazione che la Tana dei Goblin Forlì Cesena
ha avuto con la Famous Games Company,
Rob Bartel mi ha richiesto un'intervista.

Approfittando
dell'occasione ho rigirato l'intervista all'intervistatore facendo un po' di
domande sulla sua ditta, su come è nata e sui progetti futuri.

Di seguito riporto
l'intervista:


ROB: Ciao Pietro, grazie dell'intervista.
Avete fatto un lavoro fantastico con la traduzione dei giochi del nostro
catalogo, ora i nostri titoli sportivi da due giocatori possono essere goduti
appieno anche dal pubblico italiano e credo che questa possa essere una bella
occasione per conoscerci meglio e per condividere le tue esperienze con i fan
americani della Famous. Per esempio potresti iniziare dicendoci qualcosa di te.

PIETRO: Ciao Rob, mi chiamo
Pietro Turri e
vengo da un paesino italiano chiamato Dovadola, probabilmente i lettori del tuo blog conosceranno meglio la zona
d'Italia in cui vivo per città come Bologna e Firenze (che non è proprio vicinissima).

Lavoro come grafico nello studio di un mio
amico e i miei hobby sono: wargames, fumetti e videogiochi.

Assieme a mio fratello Claudio ho
sviluppato diversi videogiochi gratuiti negli ultimi anni, il decimo è uscito ad
Aprile di quest'anno, li potete trovare sul sito
della mia software house MiciosegoneGames.

Ora però tocca a te, parlaci del tuo
lavoro, come nasce la Famous Games? E' un lavoro a tempo pieno per te o fai
anche altro?

ROB: Ho progettato Famous Fastballs, il
primo gioco della serie, nel lontano 2008. La compagnia invece è nata ufficialmente due anni dopo, distribuendo i
giochi direttamente ai rivenditori locali come prodotto promozionale. In poco tempo si è creata una schiera di
appassionati che mi hanno convinto a distribuire i miei giochi al mondo intero grazie al nostro nuovo sito.

La Famous Games non è mai stato un lavoro a
tempo pieno per me, ma la scorsa sono stato costretto a chiudere la mia quindicinale esperienza nel mondo dei
videogiochi (ho lavorato come sceneggiatore, designer e produttore alla Electronic Arts) per concentrarmi sulla
nuova edizione dei Famous Games.

Attualmente mi occupo di web marketing
lavorando in uno splendido team, mentre la notte mi dedico al progetto
Famous Games.

Parlando di lavoro, tradurre un gioco non è
uno scherzo, anche quando si parla di giochi piccoli come i nostri. Come avete organizzato i lavori di traduzione?

PIETRO: Per prima cosa ho tradotto i testi
delle carte riassuntive incluse in ogni gioco. Si tratta di due carte a doppia faccia che contengono tutte le regole
essenziali per giocare.

Dopodichè ho passato la palla al mio amico
Federico Peluso che si è occupato della revisione inglese, cercando eventuali errori o frasi spiegate male.
Infine è toccata all'amico Simone Poggi la revisione italiana dei testi. Una
volta che il testo era pronto ho usato i miei
poteri di grafico per inserirlo nei template che mi hai fornito. Spero che il
nostro lavoro possa aumentare la visibilità dei
tuoi titoli nel nostro stato, permettendo a tutti di poterli giocare.

Sono stato molto fortunato ad avere degli
amici fidati ad aiutarmi in quest'impresa. Anche tu hai ricevuto un aiuto simile durante la creazione dei tuoi
giochi?

ROB: La Famous Games Co. Si presenta sulla
carta come un' azienda di un solo uomo. sono io che: progetto i giochi, creo la grafica, contatto i fornitori,
programmo il sito e i tutorial online, spedisco gli ordini, pago le tasse.... La
verità è che in tutto questo ricevo l'aiuto di tante
persone meravigliose.

Collaboro a stretto contatto con un
collettivo di talentuosi game designers canadesi chiamato Game Artisans of
Canada, un gruppo di autori di giochi che si
aiutano a vicenda nello sviluppo dei propri progetti. Il loro contributo è
indiscusso.

Inoltre, per aiutarmi in quel che riguarda
il business, ho coinvolto un vecchio amico del mondo dei videogiochi. Insieme abbiamo lavorato a molti progetti creativi
in passato ed è molto emozionante per me averlo a bordo in questa nuova impresa, anche lui da parte sua mi sembra
molto motivato.

Parlando di motivazione, è sempre difficile
per un autore trovare nuovi distributori interessati ai suoi prodotti e di conseguenza avere i propri giochi tradotti
in diverse lingue.

Cosa vi ha spinto a proporvi come
traduttori dei giochi della Famous Games?

PIETRO: Un mio caro amico ha ordinato quest'estate la tua nuova linea di giochi. Un pomeriggio eravamo a casa sua e avevamo un po di tempo libero, e tutti i
giochi Famous Games ancora imballati, in un'ora e mezza li avevamo giocati tutti.

E' stato sbalorditivo! Dei giochi così
piccoli e semplici riuscivano a sintetizzare sport complessi come il football americano o il baseball in pochi semplici
passaggi e ad essere allo stesso tempo divertenti ed intriganti.

Per caso gli sport che hai scelto di
rappresentare nei tuoi giochi hanno avuto un ruolo importante nella tua vita?

ROB: Sono cresciuto in Saskatchewan, un
piccola provincia canadese. Dalle nostre parti non avevamo squadre professionistiche di nessuno sport, eccetto
i Saskatchewan Roughriders; rinomati per essere gli scarsoni della Canadian Football League. Dato che erano l'unica
squadra che avevamo, l'intera provincia era dalla loro parte e tifava per loro
sia che vincessero o che perdessero.

Riuscite a immaginare la mia felicità
quando ai tempi del liceo vinsero la Grey Cup per la seconda volta nei 100 anni della loro storia. Oggi, le vendite del
merchandise dei Roughriders sono più del doppio di quelli di tutte le altre
squadre della lega messe assieme, quasi ai livelli
delle squadre della National Football League americana.

Il mio gioco di football, Famous First
Downs, è stato il più difficile da progettare, ero così eccitato nel fare un
gioco sul football che erano tantissime le condizioni
e le situazioni che avrei voluto inserirci.

Per poter prendere le distanze dal gioco ho
dovuto cambiarne il design da quello della CFL a quello della NFL.

PIETRO: Famous First Downs è il gioco
Famous che richiede più segnalini/monete, ma nonostante ciò il resto dei componenti sono solo 11 carte, perchè
hai deciso di rendere i tuoi giochi così semplici dal punto di vista della componentistica? Da dove ti è venuta quest'idea?

ROB: Ad essere onesti l'ispirazione per
questo genere di prodotto viene proprio all'Italia, in particolare dai prodotti
che la daVinci Editrice ha rilasciato nel
periodo 2004/2006; giochi composti da una singola carta.

In confronto ad essi un gioco di nove carte
è quasi un edizione di lusso (le due carte riassuntive non erano presenti nelle prime edizioni), inoltre era da tempo
che meditavo se tentare o no la produzione di un gioco, quindi presi la palla al balzo e mi concentrai sulla produzione
di un gioco piccolo e semplice ma con meccaniche uniche. Mi piace molto la ricerca della semplicità nella creazione
di un gioco, inoltre bisogna ammettere che il piccolo formato ha anche altri vantaggi, ad esempio è più semplice creare
dei prototipi o inviare il materiale ai tester.

Inizialmente quindi mi ritrovai con un
gioco di nove carte senza grafica, se da un lato poteva sembrare molto spartano, dall'altro lato bastava fare una botta di
conti per capirne la convenienza nel costo dei materiali e sulla facilità di spedizione.

Per esempio, la spedizione internazionale
dei giochi Famous costa 4.99$, quanto ci ha messo ad arrivare il set di giochi che ti ho spedito?

PIETRO: I giochi sono arrivati in una
settimana, la cosa incredibile e che tutti e sei erano in un' unica busta de
lettere e senza maledette tasse doganali. Il prezzo
dei tuoi giochi è molto conveniente, specialmente se pensiamo che il gioco di carte meno costoso sul mercato italiano
costa come tre o quattro dei tuoi giochi messi assieme.

ROB: L'Italia attualmente è il nostro
mercato più proficuo oltreoceano, inoltre la maggior parte delle visite del
nostro sito provengono proprio dall'Italia. Come
ho già detto è proprio dall'Italia a cui mi sono ispirato per i miei giochi e ammiro molto la produzione ludica del
vostro stato.

C'e' qualche gioco italiano che vorresti
consigliare al pubblico nord americano della Famous?

PIETRO: Sono un grande fan dei wargames,
soprattutto quelli di miniature, l'italiana Ganesha Games poduce ottimi regolamenti per skirmish, poi c'e'
lo storico Anticamente dell'amico bolognese
Fabio Farneti e WarAngel
del leggendario Angelo Porazzi, ma ce ne
sarebbero tanti da citare.

ROB: Oh sì, Angelo ha creato anche alcuni
giochi sportivi. Il suo nuovo gioco, Coach, è 100% football americano, sono convinto che i fan di
Famous First
Downs lo apprezzeranno.

A quanto pare giochi ad un sacco di giochi
per due giocatori, con chi giochi di solito? E che ruolo hanno i giochi nel vostro rapporto?

PIETRO: Gioco spesso con mio fratello
Claudio, entrambi siamo grandi consumatori di videogiochi, ma spesso preferiamo fare una pausa dedicandoci ai
giochi da tavola che sono molto più riflessivi, ho una piccola collezione di giochi da due giocatori proprio per queste
occasioni.

A volte gioco anche in ufficio con il mio
capo, amico che ho conosciuto proprio alla Tana di Forlì giocando a
Blue Max.

Ho conosciuto i miei migliori amici al
tavolo da gioco quindi posso dire che i giochi da tavola hanno avuto un ruolo importante nella mia vita.

Invece come ha reagito la comunità di
giocatori nord americana ai tuoi titoli?

ROB: Quando ho aperto la compagnia, vendevo
i miei titoli solo a piccole aziende o realtà che li avrebbero utilizzati a scopo promozionale. A volte si trattava
di giocatori, ma a volte no, per questo è nato il Tutorial Interattivo, mentre i giocatori navigati non hanno problemi a
interpretare un regolamento scritto, i neofiti non riescono sempre a cogliere tutte le regole. Per questo cerco sempre di
ridurre i miei regolamenti all'osso, perchè siano meno “spaventosi” da leggere, inoltre vedendo che le persone
imparavano più facilmente se c'era qualcuno a spiegargli il gioco mi è venuta l'idea del Coach interattivo che si trova
sul mio sito.

Hai qualche consiglio su come proporre i
giochi Famous nelle varie manifestazioni?

PIETRO: Il gioco dimostrativo ideale è sia
semplice da spiegare che divertente da giocare. Personalmente penso che i giochi
Famous siano perfetti per
questo scopo. Ad esempio, nelle fiere succede spesso che si presenti all'area dimostrativa una coppia: fidanzati, padre e
figlio o due amici/amiche che dicono di avere poco tempo e vogliono qualcosa di veloce. A quel punto o il
dimostratore ha il gioco giusto, o deve proporre un gioco da tre e infilarsi
nella partita, in questo caso un gioco Famous
sarebbero il gioco giusto.

Il bello di quelli che hanno “poco tempo” è
che poi se il gioco gli piace vogliono fare subito un'altra partita.

ROB: E' questo che mi piace dei giochi di
sport, con naturalezza riescono a infondere ai giocatori una genuina voglia di rivaleggiare, infatti ti consiglio di
provare ad organizzare un torneo o una lega, vedrai che divertimento.

PIETRO: Lo farò sicuramente, puoi
anticiparci qualcosa sui prossimi giochi Famous? Hai già in mente qualche sport
in particolare?

ROB: Vorrei proporre un Famous Games più
europeo, tipo il calcio o il cricket.

Altri due sport che vorrei proporre in
futuro sono il football canadese e l'hockey su ghiaccio.

Ad essere onesti, non penso di dedicarmi ad
un nuovo gioco prima del prossimo anno, in questo momento preferisco dedicarmi al nostro nuovo sito e
all'espansione del nostro business.

Devo aggiornare e migliorare i tutorial e i
regolamenti online e pensavo di introdurre un' espansione che contenga delle monete di cartone da usare con i vari
giochi del catalogo, infatti usare le monete diventa un problema per gli stati d'oltreoceano che hanno misure diverse
dalle nostre.

PIETRO: Che dire, grazie di tutto,
Rob!
Quella di collaborare con te è stata una grande opportunità e ho veramente apprezzato la tua gentilezza e
disponibilità in questo progetto di traduzione. Non mi resta che attendere che
escano altri nuovi fantastici giochi della Famous Games.

ROB: E' stato un piacere, Pietro. Grazie
dell'aiuto che tu, Federico e
Simone vi siete offerti di dare alla mia
compagnia.

Ho apprezzato veramente l'entusiasmo tuo e
dei tuoi colleghi della Tana e sono sicuro che il vostro lavoro aiuterà altri giocatori italiani ad apprezzare i miei
titoli, a presto!