Lucca Games 2004: un breve resoconto

Di ritorno da Lucca, qualche breve considerazione a ruota libera sulla manifestazione che quest'anno ha visto una partecipazione davvero strepitosa e ci ha elargito alcuni importanti miglioramenti organizzativi rispetto al solito, oltre alle novità in fiera...

Manifestazioni

Di ritorno da Lucca, qualche breve considerazione a ruota libera sulla manifestazione che quest'anno ha visto una partecipazione davvero strepitosa e ci ha elargito alcuni importanti miglioramenti organizzativi rispetto al solito, oltre alle novità in fiera...

Anche quest'anno è andata, e a parer mio è andata molto bene. A parte la ristrutturazione delle aree e dei padiglioni, che ha portato ad una divisione più netta che in passato della zona Comics rispetto a quella Games, va detto che stavolta l'organizzazione ce l'ha messa davvero tutta per cercare di risolvere i problemi che tradizionalmente affliggevano la manifestazione, riuscendoci in molti casi.


Finalmente sotto controllo il problema degli ingressi, grazie soprattutto alle prevendite, le file sono state decisamente minori del solito, anche se la grande partecipazione di pubblico si è comunque sentita (né poteva essere diversamente). La suddivisione nelle due aree principali Games e Comics ha permesso di orientarsi più facilmente che in passato attraverso gli stand di una fiera che ha raggiunto dimensioni davvero ragguardevoli, all'interno della quale il rischio principale è ormai quello di non riuscire a vedere tutto quel che c'è.


Qualche appunto va fatto comunque, ma stavolta si tratta di suggerimenti che nulla hanno a che vedere con le critiche consuete degli anni passati, poiché di fatto grossi problemi non ce ne sono stati davvero. Un primo punto di miglioramento è certo quello del ristoro, poiché le sole vere lunghe ed estenuanti file si sono verificate presso i chioschi, interno o esterni che fossero, al punto di far rinunciare molti all'impresa di rimediare un panino o una bibita, e forse varrebbe la pena di aumentare il numero di punti di ristoro per le edizioni future. Un secondo punto sono i servizi igienici, che si sono rivelati un po' sottodimensionati, anche in questo caso con file abbastanza lunghe che stranamente hanno caratterizzato più i bagni degli uomini che quelli delle donne...


Ma in sostanza, come ho anticipato, non c'è da lamentarsi e l'intera manifestazione è stata assai piacevole, al punto che i giorni di fiera sono volati letteralmente via, inframmezzati dalle piacevoli mangiate serali con amici e conoscenti che riusciamo a vedere solo poche volte all'anno. Mi dilungo quindi brevemente su quanto, dal mio punto di vista Tana dei Goblin, merita di essere ricordato di questa edizione. Presenti della Tana eravamo io e Manu, raggiunti dopo mezza giornata da SdP, più il nutrito gruppo dei Pisani (Favar, Fiburga, Sempai, Dera, Looka), e inoltre Kane, Serpe e consorte, Topo (fugace apparizione), Magilla, Noctua, Richard e altri che ovviamente non posso ricordare tutti.


La prima cosa bella che ho potuto vedere è stato lo stand di Federico Faenza, Lobo KDS, che aveva in bella mostra tutti i giochi con il bollino di qualità riproducente la testa del goblin e la dicitura "manuale in italiano disponibile su La Tana dei Goblin". Che dire? Un'iniziativa straordinaria, che ci lusinga e ci proietta in un campo di visibilità tutto nuovo, cui ci auguriamo di poter rispondere adeguatamente e magari andando anche oltre. Un grazie a Federico per averci dato questa opportunità, augurandoci di poter fare altrettanto anche in altre situazioni.


Va poi menzionato lo stand di StrateGiochi, dove il nostro Jhonny Castello e gli altri dello staff presentavano orgogliosamente ed a piena ragione la nuova edizione tutta italiana di Rolemaster, cui la Tana ha anche collaborato (in quarta di copertina trovate i ringraziamenti a Xarxus, Fiburga e La Tana dei Goblin). Più del mio apprezzamento parla il fatto che Rolemaster italiano si sia infine aggiudicato il Best of  Show 2004 per il miglior gioco tradotto, ed è con somma soddisfazione che durante la cerimonia di premiazione abbiamo accolto i ringraziamenti da parte dello staff per il nostro supporto. Anche in questo caso, una bellissima collaborazione che non può che mettere le basi per cose future ancora migliori.


Ma il campo base lo abbiamo fatto come di consueto presso lo stand di GamesBusters, letteralmente invaso di novità che fin da subito ci hanno fatto capire che non avermmo avuto il tempo di provarle tutte. La squisita ospitalità di Guido e Alessandro ci ha praticamente messo a disposizione l'intero stand per giocare, spiegare, contattare chiunque venisse a trovarci, riconoscendoci a vista o per via delle nostre goblin-magliette. Qui abbiamo potuto provare numerose novità che sono entrate a far parte subito della nostra buy-list, ingombrandoci la macchina al ritorno, ma anche conoscere e rivedere persone che spesso non abbiamo l'occasione di frequentare, come gli ottimi Magilla e Sargon, due amici che è un peccato si trovino così fuori portata rispetto a noi...


Impossibile non menzionare e non ringraziare lo staff di GamesBusters per i giochi che ci ha fatto aprire e provare, per lo spazio che ci ha praticamente regalato, per l'opportunità che ancora una volta abbiamo avuto di fare dimostrazioni e dare consigli ai giocatori che si presentavano, insomma per svolgere quella che è la nostra missione come associazione ludica. Manu si è fossilizzata allo stand dedicandosi alle relazioni con gli avventori, consigliando, suggerendo e contribuendo sicuramente a chi era indeciso su come farsi un'idea e cosa scegliere. SdP si è incrostato al tavolo da gioco dimenticandosi anche di mangiare, mentre io ho fatto un po' la spola fra entrambe le situazioni, godendomela un mondo e mezzo.


Ma sono da segnalare parecchie altre cose, come ad esempio l'inossidabile Angelo Porazzi ed il suo Warangel, sempre pieno di gente e di curiosi che si avvicinano al suo ormai più che noto figliolo. E Mario Papini, con il suo Feudo per la prima volta in versione prodotta, che mi ha stupito in particolare per la componentistica, lasciatemelo dire, di prim'ordine assoluto. E poi la Scribabs con tutto un nuovo campionario di prodotti a corredo dell'universo di Millenarocca, che oltre ai giochi propone adesivi, magliette e soprattuto dei poster di qualità davvero impressionante. E ancora Tempus Fugit e l'amico Stefano Rampazzo, che presentavano Oltremare, l'ultima fatica di Emanuele Ornella (che purtroppo non ho potuto incontrare), un piccolo (nel prezzo) grande (nel gioco) capolavoro che ha fatto impazzire molti di noi.


Che altro dire? Avrò dimenticato di menzionare decine di persone, non vogliatemene per questo, è la memoria che fa cilecca! Quel che volevo era fare un breve resoconto che vi faccia capire come ormai Lucca, pur nata per i fumetti, sia sempre più una manifestazione da non sottovalutare anche per i giochi, una tappa che ognuno di noi dovrebbe aggiungere al suo calendario di appuntamenti, per fitto che sia.


Quanto prima, cercherò di mettere in linea qualche foto, e comunque aspettatevi a breve nuove recensioni, traduzioni e molto altro ancora, frutto anche di questa nostra visita di cui ho cercato di rendervi partecipi in questo fin troppo lungo articolo.