Salve a tutti,
in questo periodo prima di Essen, solo per voi, mi accingerò a descrivere e commentare velocemente i giochi in uscita. Considerate che non ci ho mai giocato, ma ho solo letto le regole, però spero di godere presso di voi di un goccio di fiducia. Non saranno commenti definitivi, ma in linea di massima, spero di potervi dare un piccolo aiuto nella scelta degli acquisti in quel di Essen dove l’accortezza, il risparmio, il pensiero delle spese future non grava e ce se ne dimentica troppo bene.
Spero di fare lavoro gradito, e sarà oggetto magari di discussione nell’ormai desolato Angolo di Sargon. Per quanto una discussione così empirica si possa definire discussione. Nelle descrizioni darò una sorta di giudizio (insindacabile… ^_^) per darvi subito la mia opinione: eccellente (fateci un pensierino, ma serio), buono (cose già viste, ma fatte bene), mediocre (manca di interesse, ma si può acquistare: per appassionati), bocciato (da evitare).
Due ultimissime cose, primo potrò ovviamente scrivere qualcosa solo per quei giochi di cui ci sono le regole in rete in un idioma a me comprensibile (inglese, francese, spagnolo), secondo non avrà una cadenza regolare.
Insomma basta, cominciamo.
Oggi prenderò in esame 3 giochini semplicissimi: Tenakee, Byzanz e Poison
Tenakee
Il gioco è semplicerrimo, occorre solo mettere carte sopra altre carte e poi chiudere i vari totem così costruiti. Un solo caso speciale per differenziare l’andamento davvero molto monotono (la carta guerriero che impone di far giocare una carta squaw) per un gioco che ricorda moltissimo un prototipo di un goblin, Lucas, che lo aveva ambientato nella savana con scimmie e tigri. Quello di Lucas aveva delle idee niente male, ma questo della Amigo, lascia a desiderare per piattume e semplicità. Non sembra avere alcuno spessore tattico ne strategico, anche se i disegni sono davvero simpatici. Carino il totem di cartoncino per indicare il primo giocare. Bocciato.
Byzanz
Gioco di Ornella che lo battezza come una sorta di gioco di carte di Oltremare. I giocatori mettono all’asta delle merci in numero pari ad un valore che via via nel turno decresce. Tra le merci prese se ne mette una da parte nel mercato, così come tutte le merci spese per vincere l’asta. Quando tutte le aste sono terminate (e l’ultimo giocatore avrà preso il lotto più piccolo ma gratuitamente) i giocatori, nell’ordine inverso al numero di merci vinte all’asta (quindi l’ultimo giocatore a prendere merci, sarà il primo…), prenderanno tutte le merci di un tipo tra quelle messe da parte, nel mercato, durante il turno. Avere merci uguali significa avere punti vittoria, per vendere le meri e fare punti vittoria, occorre giocare 3 carte della stessa merce e conservare solo quella col valore più alto, scartando le altre. Ad aumentare le possibilità di gioco c’è una sorta di jolly che aiuta a vendere e può essere venduto a sua volta (ma solo se si hanno 3 jolly visto che ha un valore 0). Le merci così ottenute (compresi jolly) determinano col loro valore (il jolly vale 5) il punteggio di un giocatore. Ben strutturato e ben articolato, con un dinamismo interessante e un sistema che cerca l’equilibrio. Buono.
Poison
Quest’anno ad Essen sembra essere l’anno di Knizia, una miriade di giochi suoi tra riedizioni e novità, che appare davvero eccessivo. Il campione dell’astratto non si smentisce neanche questa volta. Un giochino di carte simpatico, ma che lascia ancora con l’amaro in bocca. Sembra un mix tra lobo77 e spirit, ma senza i fantasmini… Ci sono tre calderoni dove devono essere giocate le carte. Le carte hanno 3 colori più un quarto che il jolly. Ogni calderone può avere carte solo di un colore oltre al jolly, quando il valore delle carte giocate in calderone è 13 o maggiore il giocatore che sballato deve prendere tutte le carte del calderone e lasciare quella appena giocata. Alla fine vince chi fa meno punti. I punti si prendono nell’ordine di 1 per carta veleno e 2 per carta jolly, ma se un giocatore ha la maggioranza di un colore quel colore non da punti. Molto semplice, assolutamente astratto e con una meccanica trita e ritrita ripresentata per l’ennesima volta. Magari il gioco può essere simpatico, ma onestamente perché spendere dei soldi se avete già giochi identici come Lobo77 o Spirit? Mediocre.
Nice Dice