Filler per 2-4 giocatori della durata massima di 30 minuti, Glastonbury ci fa immedesimare nei panni di provetti maghi intenti a preparare una potentissima ricetta per un mirabolante incantesimo. Per farlo dovremmo raccogliere tutti gli ingredienti necessari, senza poter controllare cosa abbiamo già preso.
L’ambientazione è per lo più un pretesto per un simpatico gioco di collezione di set di carte che richiede un pizzico di memoria e pianificazione.
Ci segnalano che Glastonbury è la riedizione di un vecchio gioco per due giocatori "kupferkessel" a cui, oltre al numero massimo di giocatori è stata aumentato anche il numero di carte aggiungendo delle varianti in più.
IL GIOCO
Glastonsbury si compone di un mazzo di 18 diversi ingredienti (ciascuno numerato da 1 a 4), di 10 carte incantesimo e di due carte “jolly”. Dopo aver mescolato ingredienti e incantesimi nel mazzo si crea un quadrato di carte 6x6 delimitato dalle quattro carte angolo. Ogni giocatore riceve il pedone del proprio colore che posiziona su di un angolo a scelta e la carta calderone.
Al proprio turno il giocatore deve muovere il suo pedone in senso orario di tanti spazi quanto è il numero riportato sull’ultima carta ingrediente presa (nel primo turno del numero riportato sul calderone) e scegliere una carta dalla riga o colonna su cui arriva il pedone. Se è una carta ingrediente questa va piazzata sopra al calderone (ed agli eventuali altri ingredienti), il numero riportato mi indicherà quanti passi potrò fare nel prossimo turno e anche i punti vittoria che la carta mi può dare o togliere. A movimentare il tutto entrano in gioco le carte incantesimo che permettono di bruciare la carta in cima alla pila di un avversario, controllare le carte nel proprio calderone, prendere una carta in una riga o colonna diversa da quella di arrivo e di poter acquistare anche quando ci si trova sulle carte angolo.
Il gioco prosegue in senso orario fino a quando non ci sono più carte da pescare per rimpiazzare gli ingredienti presi e una riga o una colonna restano vuote, si procede quindi al conteggio dei punti.
Per ogni ingrediente singolo (l’unica carta raffigurante un dato ingrediente) il giocatore perde i punti riportati sulla carta e per ogni ingrediente di cui si hanno due sole carte non si ottengono punti. Se si hanno 3 carte di un ingrediente si sommano i punti riportati sulle carte e se si hanno tutti e 4 gli ingredienti si ottengono 15 punti (la somma delle carte più 5). Inoltre le carte del proprio colore (due set per ogni giocatore) raddoppiano i punti che si ottengono o che si perdono.
Il gioco prevede anche una modalità per esperti (che consigliamo caldamente) in cui vengono date due carte obiettivo segrete a ciascun giocatore che forniscono punti addizionali al raggiungimento di determinate condizioni (aver raccolto più ingredienti di un determinato tipo o aver collezionato il minor numero di ingredienti o incantesimi) che aggiungono una componente strategica consigliata.
CONSIDERAZIONI
Glastonbury si posiziona un gradino sopra ai vari filler di carte fatti unicamente di scelte tattiche o pensati per far caciara attorno al tavolo, motivo per cui ha destato la nostra attenzione. La meccanica del gioco permette infatti di programmare le proprie mosse per un po' di turni, adeguandosi però alle nuove carte ingrediente uscite sul tabellone e alle scelte degli altri giocatori. L'interazione si fa sentire sia indirettamente, sottraendo carte importanti agli avversari, sia direttamente, grazie agli incantesimi che fanno scartare carte (togliendo punti vittoria e soprattutto facendo cambiare il numero di passi da fare). In due giocatori è più facile tenere sotto controllo le intenzioni dell'avversario e mettergli volontariamente i bastoni tra le ruote rispetto al gioco in 4 dove è più difficile tenere traccia di tutte le possibilità di tutti gli avversari.
Ultima particolarità l'aspetto mnemonico richiesto dal gioco, e che solitamente non appreziamo particolarmente, in questo gioco funziona bene, non essendo una vera e propria sfida di memoria ed essendoci la possibilità di guardare gli ingredienti già presi. Se proprio non dovesse essere tollerato questo aspetto lo si può tranquillamente eliminare (eliminando pure gli incantesimi che ti permettono di controllare il mazzo)
Tra i filler quindi un signor filler, senza particolari guizzi di originalità, ma ben fatto. Il voto è dato in paragone ad altri filler di carte.
Elementi di Sintesi
Dipendenza Linguistica: Nessuna ad eccezione del regolamento
Incidenza Aleatoria/Strategica: L’alea incide sull’uscita delle carte, ma la pianificazione delle proprie mosse è fondamentale
Scalabilità: In 2 giocatori è più controllabile che in 4, ma il gioco scala ottimamente
Componentistica: carte nella media. Pedoni molto grandi.