[PREVIEW] MYRMES

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco.






Giochi

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco.






Myrmes

Autore: Yoann Levet
Ambientazione: Natura

Editore: Ystari, Tio Grande, Asmodee
Meccaniche: piazzamento, gestione risorse

Giocatori: da 2 a 4 giocatori
Dip. lingua: no

Durata: 75 minuti
Link regole: Inglese

Tipologia: Gioco da tavolo
Difficoltà: medio-alta

Descrizione estesa del gioco


Gioco sviluppato dalla Ystari e da un autore francese esordiente. Siamo delle formiche, o per meglio dire formiche di differenti colonie e dobbiamo primeggiare (collezionare più punti vittoria) sui formicai avversi.
La partita si sviluppa in 3 anni divisi in 4 stagioni, quindi 12 turni di gioco. Per ogni anno primavera, estate ed autunno rappresentano gli ordinari turni di gioco e si differenziano solo per un “evento” che viene stabilito dal lancio di un dado ad inizio di ogni anno. L’inverno rappresenta il classico turno di riposo dove bisogna pagare cibo per sfamare il formicaio.


Ogni giocatore gestisce il proprio formicaio, rappresentato da una plancia personale, sulla quale non ci possono essere interferenze degli avversari; di contro a centro tavolo viene posizionato il tabellone principale che rappresenta il comune territorio di esplorazione/caccia, dove i partecipanti potranno contrastarsi. Ogni formicaio ha un tunnel che sbuca sul prato comune, nel corso del gioco si potranno aumentare i tunnel per avere più facilità a invadere il territorio. Il prato è realizzato con la classica mappa esagonale, ciascun esagono può essere di tre differenti tipi che producono tre differenti risorse (cibo, terra e pietra) necessarie per il sostentamento del formicaio. Inoltre nel prato sono disseminate prede (altri insetti) che le formiche potranno catturare.


Come meccaniche abbiamo il classico “piazzamento lavoratori”, che presenta degli aspetti interessanti soprattutto per le differenze tra i “lavoratori”. Per meglio dire si cerca di riprodurre le sinergie tipiche del formicaio dove ogni formica è specializzata in un compito. Abbiamo così ben quattro differenti lavoratori: le larve, le operaie, le formiche soldato e le nutrici. Interessante anche il modo di riprodursi (che nell’ottica del piazzamento lavoratori significa aumentare le azioni possibili). Le nutrici sono le principali addette alla riproduzione e servono per far nascere nuove larve, operaie e soldato; anche le operaie possono generare larve con un’apposita azione (ma meno efficace), mentre le larve sono indispensabili per avere altre nutrici.
Più in dettaglio il turno di gioco di una stagione ordinaria è strutturato in 6 fasi, ciascuna delle azioni è eseguibile da un solo tipo di formica:


-le larve: possono modificare l’evento stagionale (quello determinato dal lancio del dado) e sono indispensabili per avere altre nutrici. A differenza degli altri lavoratori quando si utilizzano si scartano (in pratica si usano come risorse);


-le operaie: rapresentano la forza lavoro del formicaio e possono essere impiegate nel formicaio stesso o mandate in esplorazione nel prato. Nel prato possono “segnare il territorio” posizionando delle tessere del proprio colore (il regolamento le chiama “tessere feromoni”, dato che rilasciando queste sostanze le formiche delimitano il territorio). Piazzare tessere è uno dei modi per fare punti ed è il principale modo per raccogliere risorse. Un aspetto interessante del gioco è che il formicaio ha un “livello” che può essere aumentato potenziando le azioni delle operaie;


-le formiche soldato; servono a catturare prede, quando sul prato le operaie trovano una preda chiamano i rinforzi delle soldato, se disponibili, e sacrificandole si catturano (altro modo per realizzare punti vittoria)


-le nutrici: sono le principali risponsabili per la riproduzione, come commentato; inoltre possono eseguire azioni speciali non realizzabili dalle operaie, come aumentare il livello del formicaio o scavare nuovi tunnel che collegano il formicaio al prato.


All’inverno di ogni anno bisogna pagare cibo, in quantità sempre maggiore, o prendere punti penalità se non se ne dispone. Alla fine del terzo inverno si chiude la partita e si conteggiano i punti. Non ci sono punti attribuiti a fine partita, tutti sono guadagnati nel corso dei turni:
- catturando le prede;
- piazzando le proprie tessere sul prato;
- nutrendo la propria regina (è una delle azioni che possono fare le operaie nel formicaio);
- realizzando obiettivi. Non le ho descritte, ma ci sono delle tessere obiettivo, ogni partita ne mette a disposizione 6 su 20 possibili. Si completano scartando gli elementi previsti (prede catturate, risorse, eccetera), a naso sono quelle che fanno fare più punti (da verificare).

Pro
Contro


  •  Un’interessante variante del “piazzamento lavoratori”.

  • Ambientazione ben ricostruita



  •    La grafica, non perchè è brutta, ma si poteva fare di più.


  • Da verificare il livello di interazione.

Conclusioni

Conosco un altro gioco sulle colonie di formiche e l’ho anche qui recensito. È “Antics!” della Fragor Games. Conoscendo “Antics!” non posso fare a meno di ricordare degli elementi in comune: la divisione tra plancia personale (formicaio) e plancia comune (prato), il livello del formicaio che permette di potenziare le azioni.
Ovviamente tolte queste analogie che sono dovute all’ambientazione, ben ricercata da entrambi, i giochi sono ben diversi e poi se abbiamo n-mila giochi che fanno costruire una cattedrale o un castello ce ne possono benissimo essere 2 che fanno costruire un formicaio.


La variante al piazzamento lavoratori proposta da Myrmes sembra stuzzicante, non che sia originalissima, ma la differenziazione dei lavoratori e come si intrecciano le azioni e le riproduzioni sembra interessante.
È uno dei regolamenti che mi ha meglio impressionato alla lettura, e visto che ormai l’ho citato come termine di paragone, sembra un gioco ben più complesso di “Antics!”, pensato principalmente per giocatori esperti. La fase inverno ricorda i giochi come “Agricola” dato che bisogna prepararsi le risorse da pagare e la cosa non sembra semplice dato che c’è un numero fortemente limitato di risorse che si può conservare nel formicaio da un turno all’altro.


Metto tra i punti da verificare e valutare meglio la grafica: sembra bella quella della scatola, meno bella quella del tabellone, o almeno il tema legato alla natura permetteva di fare qualcosa di più.
Da verificare anche quanta interazione ci sia. Le formiche non combattono tra di loro, l’interazione avviene sul prato marcando il territorio e catturando le prede prima degli altri. Il prato viene accorciato nelle partite a 3-4 ed anche gli obiettivi cambiano a seconda del numero di partecipanti. Tutti elementi che lasciano pensare che l’interazione ci sia indipendentemente dal numero dei partecipanti, ma è un aspetto che necessita di essere valutato più attentamente.
  

Note

Immagini tratte da BGG