La domanda più ricorrente nel periodo natalizio, ossia “come faccio a convincere amici e parenti a fare una partita ai giochi in scatola!?” trova risposta sul blog Idee Ludiche, grazie all'esperienza di Marco, un ragazzo con una così profonda passione per i giochi da tavolo da riuscire a contagiare genitori, amici e parenti!
Il periodo natalizio è spesso fonte di spunti interessanti per quanto riguarda il mondo del gioco, mi spiego meglio: spulciando qua e la nel web, saltellando tra un social network e l’altro mi sono imbattuto in parecchi post ed articoli incentrati sul tema “come faccio a convincere amici e parenti a fare una partita ai giochi in scatola!?”. E ovviamente non ci si riferisce all’estenuante quanto soporifera tombola o al temutissimo mercante in fiera tanto amati da nonne e nonni di tutt’Italia!
La maggior parte delle persone che non ha dimestichezza con i giochi da tavolo pensa purtroppo che siano o troppo complicati da imparare o troppo lunghi e noiosi da giocare; qual è dunque l’approccio migliore per invogliare questa moltitudine di scettici a provare un board game o un card game di nuova generazione?
Qualche trucco ce lo può svelare Marco (detto Tambu), un caro amico e collega di lavoro che condivide con me la folle passione per i giochi da tavolo e la grande voglia di diffonderne la cultura!
- Tambu raccontaci di come hai irrimediabilmente contagiato amici e parenti con la febbre del board game!
Beh, diciamo che partendo dalla cerchia dei miei familiari più stretti, nei classici dopocena inconcludenti, anziché annoiarci guardando la televisione ogni tanto provavo a buttar li un e se facessimo un gioco?. All’inizio non è stato semplice superare la barriera di diffidenza che provoca una tale richiesta, anche per il fatto che le uniche esperienze di gioco dei miei genitori si limitavano ai classici giochi di carte o al massimo ad UNO e SOLO; ma con la giusta dose di malizia ed entusiasmo del tipo ma si, dai, questo qui è semplice!, guarda questo come è colorato, è divertentissimo… e dura poco! pian piano sono riuscito a far prendere loro dimestichezza con giochi semplici ma assolutamente non banali. Un esempio è rappresentato da DIXIT, che attira per il fatto di essere colorato e fantasioso e riscuote successo praticamente su tutti i soggetti a cui lo si propone! Simpatici e piacevoli sono anche SABOTEUR o KING UP.
Con gli amici invece fare breccia è stato sicuramente più semplice, essendo più recettivi e pronti ad accogliere le novità.
- E’ vero che ora sono proprio i tuoi genitori che organizzano sempre più spesso serate a carattere ludico con amici?
Si, assolutamente, a tale proposito ho un simpatico aneddoto che racconto con piacere!
La sera di capodanno, uscendo di casa con la mia solita borsata di giochi da portare ad una festa organizzata da amici, vengo fermato da mia mamma che quasi stizzita mi domanda: Ma mica starai portando via tutti i giochi?!
Si,come sempre – rispondo io.
Ma come, io ho invitato tutti gli amici a cena promettendogli che poi avremmo giocato! Non puoi farci una cosa del genere… cosa gli dico adesso?!
Incredibile, ho dovuto cedere e lasciar loro un paio di giochi per “salvargli” la serata… giochi che puntualmente mi sono stati richiesti anche dai miei amici una volta arrivato alla festa!
- Quindi ora sei un po’ il punto di riferimento per amici e parenti per quanto riguarda il gioco!
Dal punto di vista ludico sicuramente!
Ormai da me si aspettano sempre qualche novità, hanno tanta voglia di scoprire cose nuove, da provare e magari anche da acquistare, che sia per loro stessi o per fare un regalo diverso dal solito!
Questo Natale ad esempio l’ha fatta da padrone SUSHI GO!, un velocissimo e variopinto PnP che ha letteralmente stregato tutte le persone a cui l’ho proposto!
- E lo sappiamo bene, vedere tanto entusiasmo attorno ad un nuovo gioco che proponi è davvero appagante!
Certo, è una cosa molto gratificante, ed inoltre significa che hai proposto il gioco giusto nella maniera ottimale!
In definitiva il segreto per invogliare a giocare parrebbe proprio essere la capacità di capire quale sia il gioco adatto a chi ci sta di fronte; con chi è alle prime armi in particolare dovrebbero essere scelti giochi semplici e colorati con una buona dose di interazione, capaci di incuriosire e soprattutto di divertire a tal punto da voler essere subito rigiocati.
A questo punto, oltre ovviamente a ringraziare Tambu per la preziosa e divertente testimonianza, mi piacerebbe concludere con un messaggio di positività che non può che infondere energia e voglia di fare a quanti si prodigano per la diffusione della cultura dei giochi da tavolo, proprio come Idee Ludiche cerca di fare dal 2011 a questa parte; una frase “presa in prestito” al grande Spartaco Albertarelli, che alcuni giorni orsono commentando un post su Facebook scriveva: “mi è capitato molto spesso di avere persone invitate a cena che alla domanda vi va di fare un gioco? mi hanno risposto a me non piacciono i giochi di società, ma non mi è mai capitato nessuno che, alla fine della serata, avesse ancora quell’idea in testa!”